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Francesco Fusco
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Egregio senatore ... oramai lo sanno tutti che a Latina non si muove foglia che Lei non voglia: lo so io, lo sa Lei e lo sa tutta Italia, a cui la stampa nazionale lo ha giustamente fatto sapere. Lei qui decreta quando e come vuole, decide la vita e la morte d’una giunta e d’un consiglio comunale, Lei li fa e poi li disfa, come si suole dire. “Andate dal notaio e dimettetevi!”. E quelli obbediscono all’istante... Ora però lei capisce – senatore... – che per il pur umile cittadino di una communitas di 120mila abitanti fondata dal nulla e dalle acque dai propri diretti genitori, è un po’ umiliante doversi sentire sotto il protettorato di qualcuno che abita in un altro paese e ben più piccolo. Non è bello – mi creda – doversi sobbarcare sulle spalle il peso d’un sindaco finto, che non sarà mai il sindaco vero che risponde alla comunità che lo ha eletto ma una specie di viceré o governatore, che per ogni piccola questione dovrà venire a chiedere il beneplacito a Lei in quel di Fondi. Abbia pazienza, senatore ... , ma questa cosa nel XXI secolo è oscena sia per noi che per Lei. E allora a questo punto io avrei un’idea e una proposta: ma perché non si candida direttamente Lei a sindaco di Latina ? ... f.to ANTONIO PENNACCHI
http://www.latina24ore.it/opinioni-e-lettere/6724-pennacchi-lettera-aperta-al-senatore-fazzone.html ________________
Antonio Pennacchi (Latina, 26 gennaio 1950) è uno scrittore ed ex-operaio italiano Figlio di pionieri giunti dal Veneto per la bonifica dell'Agro pontino, Pennacchi nasce in una famiglia numerosa con altri sei fratelli. Si dedica alla politica sin da giovanissimo... http://it.wikipedia.org/wiki/Antonio_Pennacchi
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