Valore delle azioni della Banca Popolare di Fondi

Discussione in 'Fondi e i fondani' iniziata da picone, 23 Settembre 2016.

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  1. picone

    picone

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    Mi sono interessato a una lettura abbastanza tecnica che in sostanza (insieme ad altri lavori facilmente reperibili su web) dice questo:

    Se una Banca, per ipotesi, ha un patrimonio di 60 milioni e crediti deteriorati per 78 milioni e non cresce con i propri attivi patrimoniali, ma nemmeno fa utili, che in prospettiva potrebbero abbassare la quantità di crediti deteriorati, allora il valore di tutte le quote del capitale in circolazione non può assolutamente essere uguale a 60 milioni ma deve scontare il valore di mercato dei 78 milioni di crediti deteriorati.

    Ora, se il valore di mercato dei crediti deteriorati non è certo 78 milioni ma circa il 50% e cioè 40 milioni, evidentemente questa differenza di 38 milioni deve essere decurtata dal patrimonio.

    Ergo una Banca che, per ipotesi, avesse questi numeri e, sempre per ipotesi, avesse, per esempio, 600.000 quote in mano ai soci, vedrebbe il suo vero valore delle quote non, per esempio a 99 euro, ma a 33 euro!!!!






    https://www.bancaditalia.it/pubblicazioni/note-stabilita/2016-0003/n3-note-stabilita-finanziaria.pdf

    Pubblicazione bankitalia.png
     
  2. picone

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    Un bravissimo giornalista economico Marco Liera cosa scrive??
    Quello che ho appena detto sopra....

    Ma poiché dico la verità che fa male, invece di controbattere alle mie tesi con numeri e tabelle, mi "cacciano" dall'assemblea così il prossimo anno non posso andare a esprimere i miei dubbi a tutti i soci presenti!


    image.jpeg
     
  3. Ziogaetano

    Ziogaetano

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    Probabilmente qualcuno si incazzera.Ma scusa temi,quando avere acquistato azioni della bpf ,questo ve lo siete letto?http://www.bpfondi.it/soci/i-nostri-soci.php seppure non nel breve periodo sottoscrivere azioni è un investimento nel bene e nel male.E cosa si pretende?in commercioesiste il rrischio di impresa e se le cose vanno male non ti resta che la canna del gas.Perché le speculazioni andate male dovrebbero essere oggetto di discussione a livello governativo (vedi banca Etruria.MPS.)Perché utilizzare i fondi di tutela razziando soldi chissà da dove(immagino pubblici).
     
  4. picone

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    Ziogaetano,

    il problema è un altro secondo me.
    Molti non sanno che comprare azioni è un rischio (ma giustamente il problema se lo sono cercato) ma molti non sanno nemmeno che prima di arrivare a utilizzare fondi pubblici ci sono tante altre cose che si possono fare.

    Una su tutte: perché non essere critici sui risultati aziendali e da socio non chiedere un ricambio degli amministratori e dei dirigenti?

    In tutte le aziende succede questo, è cosi scandaloso??

    Ovvio se poi l'azienda è guidata da una sola persona che fa tutto quello che vuole, senza avere nemmeno un centesimo delle azioni della società........di sicuro c'è qualcosa che non va nel sistema, soprattutto quando i numeri dimostrano che le cose vanno male!

    Io sto semplicemente invitando ad aprire gli occhi!!!
     
  5. picone

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    Poiché molte persone in privato mi chiedono: "ma quanto potrebbero valere le azioni della BPF?"

    Proviamo a fare un piccolo esercizio comparativo con una Banca Popolare quotata e capire qualcosa in più.

    In teoria il valore di un azione di una Banca moltiplicato per il numero di azioni in circolazione, dovrebbe essere il valore totale della Banca (cioè quanto costerebbe tutta la Banca).

    Una Banca, a differenza di altre tante aziende commerciali, viene valutata non solo per gli utili che è in grado di generare in futuro, ma anche per la qualità dei prestiti che ha fatto.
    Se questi prestiti non rientrano (perché i debitori non hanno più la possibilità di rimborsare quanto dovuto), ovviamente il valore totale dell'azienda bancaria scende.

    Ora il punto importante è: come si fa a capire se un prestito potrebbe non rientrare?
    Dobbiamo fidarci di quello che ci dicono le stesse banche che per regole imposte dal Sistema di Vigilanza Europea sono obbligate a scrivere in bilancio quanti crediti (cosiddetti) deteriorati hanno.

    Ricapitolando, per capire quanto potrebbe valere tutta una Banca, nel suo insieme, si dovrebbe prendere il patrimonio e depurarlo in qualche modo dei crediti deteriorati e poi aggiungere le stime degli utili futuri che potrebbe fare.

    Detto questo, la prima differenza, tra una Banca Popolare non quotata in Borsa e una Banca Popolare quotata in Borsa, sta proprio nel fatto che nel primo caso il prezzo totale lo decide la Banca stessa (come dire questa è casa mia e io dico quanto vale) nel secondo caso il valore totale della Banca lo decide il mercato azionario che ovviamente è molto più preciso nel capire quanto sia il valore reale.

    Diamo un occhiata a cosa pensa il mercato della Banca Popolare di Sondrio (Banca quotata)

    grafico BPSondrio.png


    Il mercato azionario ci dice che il valore della Banca Popolare di Sondrio è (dato ultimo di oggi) circa di 2,5 euro per azione.(in calo di oltre 80% dalla crisi del 2008)

    Poiché il numero totale delle azioni in circolazione è di 450 milioni circa, allora potremmo dire che il mercato
    azionario valuta tutta la Banca Popolare di Sondrio circa 1.130 milioni di euro.

    Ora se il Patrimonio (come si legge nell'allegato di sotto) è di circa 2.500 milioni, si deve facilmente dedurre che il mercato penalizza questa banca perché sicuramente ha un grosso valore di crediti deteriorati.

    Infatti, come si legge nell'altra tabella di sotto, i crediti deteriorati sono circa 2.400 milioni.

    Concludendo potremmo dire: il mercato azionario valuta la Banca Popolare di Sondrio 1.370 milioni in meno di quanto è il suo patrimonio, perché il valore reale di 2.400 milioni di crediti deteriorati è meno della metà.!!!!


    pop sondrio patrimonio.png

    deteriorati BP Sondrio.png



    Ceteris paribus, poiché la Banca Popolare di Fondi (banca non quotata) ha un patrimonio di circa 60 milioni di euro e crediti deteriorati per circa 78 milioni di euro, quanto dovrebbe valere un azione, considerando che ce ne sono in giro circa 561.000???

    La Banca dice che le azioni valgono 99€ che moltiplicato 561.000 darebbe circa 56 milioni di euro (il valore totale della BPF), ma allora i crediti deteriorati se li sono dimenticati di inserirli in una valutazione oggettiva????

    Allora quanto valgono realmente le azioni dell Banca Popolare di Fondi??

    Divertitevi a fare i conti se volete!
     
    Ultima modifica: 3 Ottobre 2016
  6. stumacato

    stumacato

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    mi sono perso nel calcolo.... a differenza dell'esempio qui abbiamo i deteriorati che superano il patrimonio, la differenza è un negativo e di conseguenza lo è anche il valore dell'azione.
    Spero vivamente di aver toppato nel calcolo.

    basandomi su
    (patrimonio) - (val. azionario) = (cred. deteriorati)
    di conseguenza
    valore azione = [ (patrimonio) - (cred. deteriorati)] / (numero azioni)

    non è mia materia e spero di non averci capito nulla perchè a me esce la carta del bagno !
     
  7. Ziogaetano

    Ziogaetano

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    Scusate la intrusione, la discussione sta diventando molto tecnica. Io non sono del settore quindi ê possibile che stia per scrivere una grossa cazzata, scusate in anticipo. Ma se i crediti deteriorati sono così tanti (ed a prescindere dalle valutazioni sulla solvibilità fatte al momento della erogazione del prestito, dove evidentemente deve essere stato fatto qualche errore) non è pur vero che le garanzie che la banca deve aver chiesto ai debitori rientrano nella disponibilità della Banca stessa accrescendone così il patrimonio?
     
  8. eolica

    eolica

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    Facendo la tara, una grossa tara, in parte è così.

    Non sempre, per non dire quasi mai, le garanzie immobiliari si trasformano, nelle azioni di recupero in danno degli affidati morosi, in valuta contante da mettere sul banco per la " vendita" a chi la chiede.

    I beni immobili messi all'asta hanno, specialmente di questi tempi, un mercato molto rigido e, per conseguenza, povero di risultati soddisfacenti.

    Si potrebbero però,speriamo mai, in caso di grossi default ripetuti, mettere in circolo tossine negative che potrebbero compromettere il tutto.

    Sono sempre del parere che chi tiene i cordoni della borsa potrebbe e forse dovrebbe dire/ fare qualcosa per rassicurare tutti ( risparmiatori, operatori economici e cittadini fondani, da sempre affettivamente legati all'Istituto e consci del suo ruolo determinante nell'economia della città e del comprensorio.
     
  9. picone

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    Calcolare quanti crediti deteriorati togliere dal patrimonio per avere il vero valore di una Banca non è semplice ma ci pensa il mercato.
    Di sicuro non devono essere tolti tutti, perché i crediti deteriorati ( che ormai su tutti i giornali sono chiamati con terminologia anglosassone NPL, Non Perfoming Loans) hanno un loro valore di mercato.
    Come ho scritto qualche giorno fa, allegando un lavoro della Banca Di Italia, i NPV sono quotati circa al 50% del loro valore di bilancio.

    Nel nostro caso 78milioni dovrebbero valerne circa 40 milioni e quindi bisognerebbe togliere dal patrimonio solo 38.
     
  10. picone

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    Grazie per l'intervento.
    Giusta osservazione, ma come ho scritto qualche minuto fa, è il mercato che da un prezzo ai crediti deteriorati.
    Voglio spiegarmi meglio.
    In pratica una Banca che ha un finanziamento di 100mila euro, giustamente avrà garanzie. Ma su, per esempio, 1000 prestiti da 100 mila euro, ci saranno 1000 garanzie diverse e mentre alcune potrebbero avere un valore, altre potrebbero essere carta straccia.
    Quindi il mercato fa una media e ritiene che il valore che si recupera da 100 crediti deteriorati è pari a 50 (considerando il tempo, le spese etc etc).
    Queste cose non le dico io ma la Banca di Italia.

    Quindi assolutamente non è corretto dire che grazie alle garanzie il patrimonio dovrebbe crescere, altrimenti tutte le banche quotate in borsa dovrebbero valere 100 volte quanto valgono ora è non stare sotto mediamente 80 % come la Popolare di Sondrio.
     
  11. stumacato

    stumacato

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    Quindi ..... sui 40€ a fronte dei 99€ ? il 60% il meno?
    Se è così non siamo alla carta del bagno... ma poco più del rotolone per asciugà le mani !
     
    A picone piace questo elemento.
  12. picone

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    Meglio di tante banche.....peggio di tante altre.
    Il problema è che non si vuole ammettere questo e si evita il confronto.
    Purtroppo è una situazione generale che, senza l'intervento governativo, permette a tanti banchieri, pur avendo palesemente sbagliato, di continuare a gestire un bene che ha una valenza collettiva come se fosse la propria azienda personale.
    Ma sopratutto si è ciechi davanti al fatto che, nonostante i tanti "pianti" di poveri pensionati attratti dal miraggio della rendita sicura, ancora si permette a tantissime Banche non quotate di vendere le proprie azioni a prezzi doppi se non tripli del loro valore reale.
     
  13. picone

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    http://www.rdfinanza.it/azioni-non-quotate-rimborso/

    “È nulla la clausola dello statuto di una banca popolare che ammette la possibilità per il consiglio di amministrazione di limitare o rinviare, in tutto o in parte, senza limiti di tempo, il rimborso delle azioni del socio uscente per recesso (anche in caso di trasformazione)”.

    “..non possa in alcun modo ritenersi vincolato dalle disposizione della Banca d’Italia, soprattutto quando, come nel caso in esame, appaiano non conformi al dettato legislativo”.

    “occorrerebbe comunque indennizzarlo (…) sulla base del valore reale della sua quota da liquidargli nell’immediatezza”

    Senza voler fare un dettato giurisprudenziale, da quanto stabilito dal Tribunale di Napoli, la banca non può limitare il diritto di recesso che, se esercitato, deve essere liquidato!

    24.03.2016 con sentenza 27552/2015 del Tribunale di Napoli
     
  14. picone

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  15. eolica

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    Perdonami, ma per uscire fuori dal linguaggio chiaro, ma ancora un pizzico “burocratico”.


    La Raccomandazione di oggi della Consob, tesa a “favorire la liquidabilità degli investimenti, portando gli scambi di strumenti finanziari su piattaforme multilaterali di negoziazione” cosa vuol dire, in concreto, per i risparmiatori ?


    Finora i risparmiatori sono stati maltrattati dalle disinvolte operazioni di Banche non quotate che attribuivano il valore alle loro azioni secondo apprezzamenti dalle stesse fatti sulla salute del proprio Bilancio.


    Oggi, se ho ben capito, si dovrà aprire un “mercato parallelo” a quello borsistico e, anche per le Banche non ufficialmente quotate, il valore delle azioni sarà determinato sulla base delle contrattazioni che saranno operate sul mercato alla luce del sole.


    Quindi potrebbe succedere, nei prossimi mesi o settimane, perché si spera che tutte le Banche interessate, per correttezza, si attrezzino subito allo scopo, che le azioni a cui oggi viene attribuito un valore 100, sulla base delle contrattazioni “pubbliche” potrebbero arrivare a valere 120, come potrebbero girare sul nuovo mercato a 70 ??


    Grazie


     
    Ultima modifica: 21 Ottobre 2016
  16. picone

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    Caro eolica............esattamente è cosi.

    La "raccomandazione" della Consob non è tanto un invito ma un obbligo visto che chi non quoterà dovrà spiegare perché ed assumersi le responsabilità.

    Ottimo l'analisi fatta dal giornalista Marco Liera................lui dice che in linea con i multipli di borsa delle banche attualmente quotate, tutte le banche non quotate, una volta a mercato, avranno un valore di almeno la metà di quello che dichiarano oggi, loro stesse, ai poveri ignari azionisti!!
     
  17. picone

    picone

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    Noto con piacere che l'amministratore del forum, attento, ha giustamente dato un titolo diverso a questa parte della discussione che a questo punto ritengo di importanza locale e pubblica.

    Il punto è questo:

    diamo per buono che nel passato, in buona fede, si sia dato un valore alle azioni non quotate della BPF semplicemente calcolando il valore del patrimonio netto e pertanto nessuno dovrebbe sentirsi in colpa se ha "sollecitato" ignari clienti a comprare azioni della BPF.

    Oggi, basta fare semplici ricerche sul web, basta fare due conti, basta vedere quanti crediti deteriorati ci sono a fine 2015 nel bilancio della BPF (78.000.000 di euro), basta sapere qual'è il valore di mercato di questi crediti deteriorati (circa la metà) e infine basta vedere quali sono le quotazioni delle banche in Borsa Italiana da 5 anni ad oggi, per capire che il vero valore delle azioni della BPF non può essere assolutamente 99 ma è molto al di sotto.

    Detto questo (valutazione economico-finanziaria discutibile ma sicuramente vicinissima alla realtà) con che coraggio i singoli direttori di filiale o i singoli addetti titoli delle filiali stanno proponendo a ignari clienti di sottoscrivere a 99 le azioni della BPF?????

    E inoltre, a danno di quanti ignari azionisti si stanno liquidando azioni a clienti che chiedono il rimborso a 99 euro????

    Tutti gli amministratori della BPF sono veramente a conoscenza di queste cose nella loro indipendenza di decisione amministrativa??

    Sanno questi signori che esiste eventualmente l'azione di responsabilità come previsto dall'articolo 2393 del codice civile??



    articolo su banche non quotate.png
     

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