CHI VUOLE l’ACQUA PUBBLICA ??

Discussione in 'Fondi e i fondani' iniziata da eolica, 28 Ottobre 2016.

  1. eolica

    eolica

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    Mi ha incuriosito il Comunicato Stampa che segue con il quale il nostro Sindaco,d’intesa pare con altri sindaci della provincia ( penso della stessa area politica), dinnanzi alla possibilità che il “gigante” del settore "ACEA" possa subentrare nella partecipazione all’altro socio (Idrolatina Srl) che detiene la quota dei privati in Acqualatina SpA ( pare il 49 %), propone che siano i Comuni dell’Ambito Territoriale ( la parte pubblica) a rilevare ( leggi acquistare) la quota del soggetto privato e ricostituire così, facendo forse la gioia dei sostenitori dell’ Acqua Pubblica, vincitori di un referendum, tradito nel risultato in tutte le parti della Penisola.

    Mi sono chiesto e me lo chiedo ad alta voce, ma coloro che in passato non sono mai stati tanto sensibili, anzi, al richiamo dell’Acqua Pubblica perché oggi scendono in campo per un’Acqualatina che sia tutta controllata dai Comuni che ne fanno parte ??

    Cosa cambierebbe per la Parte Pubblica ( che detiene, mi sembra, il 51% delle quote) avere a che fare con un socio di minoranza di parte privata diverso da quello che finora ha rappresentato gli interessi degli investitori privati nella gestione del servizio ??

    Anzi l’ACEA, ma forse mi manca qualche dettaglio ( che gradirei avere) dovrebbe essere un socio più prestigioso, più organizzato con un “know how” già maturato nel settore, e poi avrebbe sempre e solo il 49 % : di che cosa hanno allora paura De Meo e Soci, che pure hanno controllato a piacimento l’Ente Idrico-Fognario sin dalla nascita ?

    Con quali soldi, a che prezzo, compreremo le quote del privato, nel caso in cui si concretizzasse l’iniziativa dei sindaci di centro-destra ??

    Per fare quale politica di gestione, in nome di una società interamente pubblica ?

    Mi fermo qui e invito alla riflessione, sperando anche di avere come cittadino-utente delle risposte.



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    Venerdì, 28 Ottobre 2016
    Il Sindaco De Meo scrive ad Idrolatina e Veolia e ai Comuni dell'ATO4 Latina in tema di ripublicizzazione del servizio idrico integrato

    AGLI ORGANI DI STAMPA

    Preso atto della procedura in corso per la cessione a favore del gruppo ACEA delle quote di partecipazione di Idrolatina Srl nella partecipata Acqualatina SpA, nella giornata odierna il Sindaco del Comune di Fondi – socio azionista pro-quota di Acqualatina, soggetto gestore del servizio idrico integrato dell’ATO4 – ha trasmesso una nota urgente alle Società Idrolatina Srl, Veolia Italia e Veolia Environnement per manifestare formalmente l’intenzione di voler pervenire all’acquisto di quote di partecipazione in Idrolatina S.r.l. congiuntamente agli altri Comuni soci Gaeta, Sperlonga, Monte San Biagio, Prossedi, Rocca Massima che hanno contestualmente manifestato analoga volontà.Il Sindaco De Meo ha inoltre rappresentato che detta intenzione è condivisa anche da ulteriori Comuni che, pur non avendo ancora formalizzato il loro interesse all’acquisto, si sono pubblicamente dichiarati a favore di un percorso di ripublicizzazione del servizio idrico integrato «e che si auspica procedano a formalizzare la propria manifestazione di interesse nel più breve tempo possibile».Al fine di discutere in maniera più approfondita i termini e le modalità attuative della sopracitata richiesta di acquisto, De Meo ha altresì formulato richiesta di un incontro urgente con le due Società, chiedendo anche di «sospendere e/o soprassedere dal prendere eventuali decisioni di cessione a terzi delle quote di partecipazione in oggetto, ribadendo che, nel caso di specie, trova comunque applicazione la normativa prevista dall’art. 11 del vigente Statuto Sociale di Acqualatina», ovvero la prelazione a favore degli altri soci prima della cessione a terzi.La suddetta nota è stata trasmessa per conoscenza a tutti i Comuni dell’ATO4 – nonché alla Presidenza e alla Segreteria Tecnica Organizzativa dell’ATO4 e ad Acqualatina – con invito a procedere ad analoga manifestazione di interesse per poter avviare concretamente il percorso di ripublicizzazione che tutti i Comuni dell’ATO4 si sono dichiarati disponibili ad intraprendere.«E’ evidente – si legge nella lettera del Sindaco di Fondi – che tale manifestazione costituisce il primo atto concreto per formalizzare una volontà di acquisto delle quote del socio privato di Acqualatina e soprattutto per chiedere ad esso la sospensione di qualsiasi decisione in merito alla possibile cessione delle stesse a favore di terzi».La richiesta odierna rende ancora più urgente la convocazione della Conferenza dei Sindaci già richiesta nei giorni scorsi dai Comuni di Fondi, Gaeta, Sperlonga, Monte San Biagio, Prossedi e Rocca Massima per poter condividere e costruire insieme agli altri Comuni dell’ATO4 un concreto percorso di ripublicizzazione da tanti auspicato ma mai realmente perseguito.
     
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  2. dote

    dote

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    Non mi sembra che acea abbia dato prova di efficienza a roma e nel frosinate...
    non capisco invece perchè zingaretti non faccia nulla per pubblicizzare il servizio idrico che speriamo non sia come quello degli aurunci
     
  3. Flip68

    Flip68

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    Basta giochi di potere. :mad:
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  4. eolica

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    Per amor di Dio, nessuna nostalgia del carrozzone, (ahinoi !) interamente "pubblico", del Consorzio "Aurunci" che ho conosciuto bene,anche professionalmente.

    Io non ho ricette anche perché, come molti, non ho elementi di conoscenza e di valutazione.

    Ma forse sarebbe il caso di provare, tutti insieme, e non solo gli addetti ai lavori, a capire dove ci stanno portando.
     
  5. elenamunno in Fiore

    elenamunno in Fiore

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    In cattive acque sicuramente, Aqualatina ha stipulato un debito di 14 milioni con una banca straniera, ed adesso cosa si spera di fare, altri debiti, altro capitale, per cosa poi per garantire la dirigenza tutta del loro ricco stipendio.
     
  6. eolica

    eolica

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    Ah, dimenticavo, mentre ci si lancia, tutti insieme appassionatamente, in acquisti alla "borsa dell'acqua", per sventare il "pericolo" ACEA, riscoprendo l'acqua pubblica, che prima ci faceva venire le bolle,se sostenuta da certi ambientalisti para- comunisti, forse in molti hanno dimenticato che il maggior azionista di fatto di Acqualatina pare sia la Depfa Bank, Istituto di credito che a garanzia del finanziamento di circa 90 milioni di euro ad Acqualatina per il programma degli investimenti ha costituito un pegno sulle azioni di alcuni Comuni (compreso il nostro ?), potendo esercitare quindi in loro sostituzione i diritti legati alle azioni.

    Ci compriamo anche la maggioranza della Depfa Bank ??

    Magari, per quello che riguarda Fondi con i soldi della (s)vendita dei terreni già demaniali a ridosso della duna.

    Potremmo chiedere di pagare in 10 anni con lo 0,20 di tasso di interesse, come gli acquirenti dei terreni : che dite, Idrolatina srl ( socio privato in partenza) ci accorderà questa dilazione ???
     
    Ultima modifica: 28 Ottobre 2016
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  7. Uber

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    C'è in corso una battaglia tra il centro-destra (sforza italia et co.) e centro-sinistra (pd et co.) per accaparrarsi l'acqua che sgorga dal terreno quindi agratis.....loro, i politici si accapigliano, per modo di dire, per il nostro bene!!! Il centro destra fino ad ora era favorevole ad Acqualatina, società gestita da loro ed ufficio di collocamento per i propri fiduciari mentre a Roma l'Acea società vicino al Pd cominciava ad espandersi nel Lazio. Leggo sui giornali, che la maggioranza dei comuni del frusinate vuol uscire dall' Acea....Come dicevo è iniziata una battaglia...alla fine chi vincerà la guerra? di sicuro non noi...il popolo. All'amico Eolica che cerca una soluzione al dilemma, con ragionamenti e cifre gli suggerisco di attendere, e vedrà che alla fine come diceva l'ortolano.....il cetriolo..... Spero di non essere stato scurrile!!!!
     
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  8. eolica

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    Usando la stessa efficace metafora, se quello è il nostro destino, vorrei provare, sempre nel mio piccolo,a rinviarlo al mittente.
    Condivido l' analisi della guerra per bande.
    Ironia della sorte, chi è stato fino a ieri contro l'acqua pubblica (dizione che ha molte e diverse chiavi di lettura) oggi, unicamente per ragioni di potere, sposa la tesi della gestione pubblica.
    Io, come è mio costume, fiutato l'imbroglio "double-face ", voglio provare a capire dove ci vogliono portare.
     
  9. IPPOMAN

    IPPOMAN

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    Molti trovano normale e scontato che i sindaci della provincia di Latina, riuniti nella conferenza dell’ATO4, dispongano a proprio piacimento, e senza alcuna consultazione, di decisioni così importanti come il futuro del servizio idrico provinciale.
    La legge, che loro si sono votati, e il regolamento, che loro si sono approvati, stabiliscono che i sindaci, una volta eletti, decidono in piena autonomia sull’intera questione dell’acqua.
    Addirittura neanche i consigli comunali sono stati convocati per esprimersi sul paventato acquisto delle quote azionarie da parte di ACEA o sull’eventuale acquisizione delle quote private da parte degli enti locali.
    Eppure entrambe le circostanze ricadranno sulla vita dei cittadini, sull’efficienza del servizio e sul costo dell’intera operazione. In entrambi i casi saranno i cittadini, in prima persona, con le bollette dell’acqua, a pagare gli effetti di decisioni così gravi e importanti come quelle che ci attendono da qui a qualche settimana.


    Oggi i sindaci della provincia di Latina approvano i bilanci della società (senza neanche leggerli, ma solo a seconda degli schieramenti), i piani di investimento (stando accorti solo a leggere le pagine che riguardano i loro comuni per “portare a casa il risultato”), e le tariffe dell’acqua (a prescindere dalla consistenza degli aumenti). Questo metodo, di delegare a una sola persona la decisione di queste questioni, ha portato alla situazione che tutti conosciamo: la privatizzazione dell’acqua, l’inefficienza del servizio e i costi insopportabili per i cittadini.


    E così mentre i sindaci decidono autonomamente sul futuro dell’acqua, ci sono 500 mila cittadini della provincia di Latina che assistono inerti a decisioni che riguarderanno il loro futuro, rispetto alle quali saranno solo costretti a subirne gli effetti. Ci chiediamo: dov’è che i comitati per l’acqua pubblica, o le associazioni, o anche i partiti e i semplici cittadini possono formulare le loro proposte? A quale organismo i cittadini possono rivolgersi per proporre idee e soluzioni per il servizio idrico integrato? A chi rivolgersi per far sentire la propria voce o anche solo per avanzare proposte?


    A prescindere dalle leggi e dai regolamenti, oggi sindaci della provincia di Latina hanno il dovere politico di convocare i consigli comunali con all’ordine del giorno i temi che saranno trattati nelle successive conferenze dei sindaci e recepire a stretto giro, nell’ambito del consiglio comunale, le proposte, le critiche o i consigli che potrebbero provenire dai consiglieri comunali, dai comitati, dai cittadini e da tutti coloro che a qualsiasi titolo vogliano apportare il loro contributo al dibattito.
    Se tutti i sindaci della provincia di Latina promuovessero momenti di condivisione con consiglieri comunali, comitati e cittadini sul futuro del servizio idrico, le decisioni che si assumerebbero sarebbero non soltanto condivise e partecipate, ma anche estranee ai giochi di potere e agli interessi di partiti che regolano attualmente i momenti decisionali.


    Entro qualche settimana il nostro servizio idrico potrebbe essere ipotecato per i prossimi venti anni, con scelte e decisioni che varranno per future intere generazioni. Già nel 1996, ovvero venti anni fa, le decisioni furono assunte in totale assenza di dibattito politico e in totale spregio dei principi della partecipazione popolare. E abbiamo visto tutti come è finita.


    Oggi stiamo incorrendo negli stessi errori di venti anni fa, ovvero di non considerare (o far finta di non considerare) la portata dei provvedimenti che si assumeranno nei prossimi giorni e gli effetti che avranno sulle famiglie e le imprese. Ed essere costretti per i prossimi venti anni a sentirsi dire che “oramai non ci si può fare più niente”, non è solo frustrante, sarebbe il minimo, ma anche dannoso per la qualità del servizio idrico e le bollette dell’acqua.
    Essere sindaco non vuol dire disporre a proprio piacimento della città in cui si amministra, o decidere autonomamente su scelte così importanti come il futuro del servizio idrico da qui ai prossimi venti anni.
    Essere sindaco non vuol dire ergersi sul piedistallo e decidere autonomamente, ma condividere i passaggi più importanti con i propri concittadini.
    Essere sindaco vuol dire sapere ascoltare le istanze provenienti dai cittadini e dai comitati, e saperle tradurre in proposte condivise e non personali.


    Il nostro appello a tutti i consiglieri comunali della provincia di Latina è quello di chiedere formalmente la riunione dei rispettivi consigli comunali con all’ordine del giorno il tema del servizio idrico integrato dell’ATO4, stabilendo anche un meccanismo, tipo avviso pubblico, di consultazione e di recepimento di istanze, proposte e idee da parte di associazioni, comitati e cittadini.
    E che le risultanze dei consigli comunali siano vincolanti per i sindaci nell’ambito dell’ATO4. Anche perché, contrariamente, non capiamo a cosa servono i consigli comunali se abdicano alla loro prerogativa istituzionale di organismo d’indirizzo.

    Gruppo comunicazione del Meetup Formia a 5 stelle

    concordo pienamente
     
    Ultima modifica: 29 Ottobre 2016
  10. IPPOMAN

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    Credo che a loro interessino sopratutto il potere ed i loro stipendi, potere= appalti.
     
  11. ulisse2063

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    dall'ortolano :rolleyes::rolleyes::rolleyes:
     
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  12. Flip68

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  13. eolica

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    Il mosaico, a poco a poco, si completa.
    Noi cittadini abbiamo,purtroppo, la memoria corta.
    Domandarsi perché un gruppo di sindaci, di strettissima fede "fazzoniana", si sono convertiti all'acqua pubblica dopo aver sempre ben mangiato, e bevuto,con la società mista è un buon esercizio : ti aiuta a ricordare da dove vengono, e cosa finora hanno fatto, questi "rivoluzionari a comando".
     
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