MOF….in Ospedale : chi se ne prende cura ?

Discussione in 'Fondi e i fondani' iniziata da eolica, 18 Gennaio 2015.

  1. eolica

    eolica

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    Sempre modesto, non c'è che dire.

    Se paghi tu il caffè, ne parliamo.
     
  2. simpaolo

    simpaolo

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    mancano le nomine del presidente e del vicepresidente...
    ok...
    il mof ha i debiti...
    ok...
    la regione potrebbe investire sul rilancio del mof...
    ok...
    qui però giriamo sempre intorno ad una cosa...
    è giusto o non è giusto che l'attuale amministratore delegato del mof rimanga al suo posto?
     
  3. adico

    adico

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    Simpaolo siamo in ritardo di 10 anni.

    Enzo ADAddessi, il padrone del MOF, doveva essere preso a calci in culo
    dieci anni fà. E dovevano farlo proprio gli operatori del mercato.

    Ma se vai su Wikipedia e cerchi SINDROME DI STOCCOLMA trovi
    la risposta al tuo quesito.

    Ad essere sincero l'incongruenza ha origine dalla nomina dello stesso.

    L'AD di una struttura commerciale come il CAAR di Fondi doveva avere
    competenze specifiche ed esperienze operative in:
    Marketing strategico
    Sales development
    Agroindustria applicata
    Mercati internazionali
    Agricoltura evoluta
    Pakaging innovativo
    Gdo-Gds e reti evolute
    Comunicazione integrata
    Lobby ed interazioni pubblico-private

    Ed invece: purtuay e mandarin

    Per saperne di più consiglio la lettura della relazione consegnata dall'Ing Bruno Placidi,
    Presidente nominato dalla Regone Lazio che è scappato dimettendosi dalla carica dopo
    alcuni mesi.
     
    A simpaolo piace questo elemento.
  4. eolica

    eolica

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    Se hai il file della relazione Placidi, la puoi allegare, per favore.
    Dopo un trasloco non trovo più la mia copia.
    Grazie
     
  5. adico

    adico

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    Non sono in possesso del file.
    Confesso che ho avuto il piacere/dispiacere di conoscere in anticipo il contenuto
    della relazione grazie alla disponibilità dall'Ing. Placidi.

    Può essere utile rileggere gli articoli dis tampa di quei giorni che, in estrema sintesi
    riportano le linee guida del documento.


    Latina Oggi

    Dimissioni irrevocabili e con effetto immediato dopo appena due mesi e mezzo di mandato. Ha spiazzato tutti Bruno Placidi, ormai ex presidente della MOF S.p.A., nel corso del Consiglio di amministrazione della società che si è tenuto ieri mattina in viale Piemonte. Un terremoto. A seduta iniziata, Placidi ha fatto mettere a verbale del Cda una nota di quattro cartelle in cui tira le somme di due mesi e mezzo di presidenza della società di gestione del Mercato Ortofrutticolo di Fondi. Mesi in cui ha assunto quello che definisce un «mandato esplorativo» per verificare l’«agibilità» di un intervento di rilancio della struttura commerciale. Placidi è un dirigente regionale peraltro molto attento alla forma, per cui evita di forzare i toni e probabilmente non è un caso che la sua decisione sia stata comunicata a urne ormai chiuse, per evitare strumentalizzazioni. Ma a leggere tra le righe la sostanza della sua relazione è chiara: il Mercato Ortofrutticolo di Fondi vive da anni una crisi preoccupante, da cui difficilmente un’amministrazione ordinaria riuscirà a risollevarlo. Per uscirne, secondo Placidi, è necessario un piano industriale efficace elaborato «sulla base di una documentata ed approfondita diagnosi dello stato di fatto» che «sia capace di coniugare risposte tempestive ed efficaci alla attuale crisi e prospettive certe ed argomentate per lo sviluppo sia di medio sia di lungo periodo». Per cui il presidente uscente del MOF «suggerisce» la nomina da parte dell’assemblea dei soci di un amministratore unico dotato di «poteri straordinari, ancorché temporanei e transitori» attribuitigli «dall’Assemblea dei soci attraverso una modifica dello statuto vigente». Volutamente, per non essere frainteso, Placidi evita di utilizzare il termine e il concetto di commissariamento ed anzi lo esclude esplicitamente, ma anche in questo caso la sostanza non lascia spazio ad interpretazioni: l’amministrazione ordinaria non ha la capacità decisionale e le competenze manageriali per tirare il MOF fuori dalle secche della crisi e quindi c’è bisogno di una figura (di fatto commissariale aggiungiamo noi) che con il supporto tecnico di una società di consulenza che sappia individuare le ragioni della crisi che attanaglia il gigante verde di viale Piemonte, elaborare e sviluppare un piano industriale efficace. Per questo Placidi ha ritenuto di «dover rimettere anticipatamente le dimissioni» da presidente della società di gestione del Mercato.




    GOVERNANO I PRIVATI ANCHE SE IN MINORANZA



    IL Mercato Ortofrutticolo di Fondi è gestito dalla MOF S.p.A., società partecipata da Regione, Comune, Camera di Commercio e consorzio privato Euromof. Il presidente della S.p.A. è designato dalla Regione, ma il potere è in mano all’amministratore delegato indicato dai privati dell’Euromof che a conti fatti, rispetto alla proprietà pubblica di Regione, Comune e Camera di Commercio, sono in minoranza.


    Negli ultimi 15 anni si sono alternati tre presidenti – prima Gemmino Lippa, poi Giuseppe La Rocca e per ultimo Placidi – ma nel ruolo strategico di amministratore delegato è rimasto sempre Enzo Addessi. È il paradosso di uno statuto di cui lo stesso Placidi «consiglia» l’adeguamento per superare la situazione di crisi che da un decennio attanaglia la struttura commerciale di viale Piemonte. Se è vero che la MOF S.p.A.è società di gestione del Mercato e non delle singole aziende che lo compongono, è altrettanto vero che il governo della struttura in questi anni non ha brillato per managerialità ed anzi si è prestato a critiche ed indagini contabili come quella condotta nel 2008 dalla Guardia di Finanza sulla gestione dei fondi comunitari. Più in generale, senza entrare nel merito dell’inchiesta, l’amministrazione a guida Addessi, pur gestendo importanti finanziamenti, è mancata nelle politiche di promozione del marchio MOF sul mercato internazionale.




    UN GIGANTE DAI PIEDI D’ARGILLA
    di Diego Roma



    Un colosso nel campo dell’ortofrutta che con gli anni ha sempre più segnato il passo rispetto a mercati più concorrenziali. Che cosa sia il MOF lo dicono i numeri con un volume di prodotti commercializzati annualmente di oltre 1.200.000 tonnellate; un bacino produttivo di 20.000 ettari di superficie coltivata, di cui 4.500 ettari di coltura protetta, 935 ettari di coltura biologica e 10.000 ettari nei quali si pratica la lotta integrata-guidata-controllata. Il Mercato è frequentato quotidianamente da un minimo di 5.000 ad un massimo di 10.000 persone. Dà lavoro ad oltre 2.000 persone. I suoi clienti sono la grande distribuzione (300); gli operatori grossisti (7.000); comunità (350); dettaglianti (4.800) e ambulanti (2.000). Ogni anno sono oltre 730.000 i veicoli commerciali che lo attraversano. Cifre importanti che però non sono bastate a preservare la leadership del MOF nella distribuzione dell’ortofrutta. Colpa forse dell’assenza di una vera pianificazione manageriale in grado di affrontare e superare le sfide di un mercato sempre più globalizzato.



    BOCCIATI 15 ANNI DI GESTIONE ADDESSI
    di Giovanni Stravato

    La relazione dell’ormai ex presidente Placidi, pur con tutte le cautele richieste a un dirigente pubblico, parla chiaro: il management del MOF in questi anni ha fallito l’obiettivo di tirare fuori dalla crisi il Mercato Ortofrutticolo di viale Piemonte. A voler dire pane al pane, una sonora bocciatura per Addessi e il suo entourage del consorzio Euromof. In questi anni l’amministratore delegato del Mercato di Fondi l’ha fatta da padrone imponendo, in forza di uno statuto inadeguato, scelte non sempre condivisibili ed aprendo una pletora di contenziosi (primo tra tutti quello con i lavoratori ex Best Service) i cui esiti peseranno per decenni sulle casse della S.p.A. Ciononostante, pur cambiando i presidenti, per 15 anni Addessi è rimasto al suo posto. Inamovibile nonostante tutto.
     
  6. eolica

    eolica

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    Grazie comunque di aver " allungato" la memoria a chi ha la memoria corta, anzi cortissima.

    Se, rimettendo a posto le mie carte, trovo la relazione Placidi, la pubblico perché, quasi come in un fermo immagine, i problemi sono rimasti gli stessi, quando non si sono aggravati nell' indifferenza di tutti, o quasi.
     
  7. simpaolo

    simpaolo

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    quel che ho capito in sintesi...
    a detta dell'ing. placidi il mof sta inguaiato e 5 anni fa l'ing. placidi in qualità di presidente individuò la soluzione in un nuovo piano industriale per il rilancio da affidare a un nuovo AD.
    in 5 anni non è stato fatto nulla ma se gli operatori del mof avessero voluto già da tempo, indipendentemente dai soci pubblici, avrebbero potuto cambiare AD e dotarsi di un nuovo piano industriale ma a quanto pare gli operatori del mof, o perlomeno alla sua maggioranza, sono soddisfatti dell'AD e del suo operato.
    ...o no?
    cominciamo a chiarire questa cosa ossia se è il caso di cambiare AD oppure no.
    se invece i privati, a cui spetta attualmente la nomina dell'AD, e quindi di fatto amministrano il mof, proponessero la soluzione per uscire da questa situazione.
    ma possibile che secondo alcuni di voi la regione dovrebbe ancora mandare dei soldi per il mof senza alcuna voce in capitolo su come questi soldi vengano spesi?
     
  8. eolica

    eolica

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    NO, senza cambiamenti veri, senza un piano industriale e senza un vero AD, non dovrebbe mandarli.

    La verità è che la Regione ( e il Comune) stanno tollerando questo andazzo già da un anno: mentre loro "studiano" l'ammalato ( MOF ed economia fondana) rischia di morire.

    Altra vera assente in questa vicenda è la parte privata ( operatori del MOF) che sembra cloroformizzata dall'attuale dirigenza: mugugna, protesta ma è incapace di prendere iniziative.

    Purtroppo però, ora si gioca a trovare collocazioni elettorali, fra poco inizierà la sarabanda di manifesti e delle cene elettorali e nessuno pare accorgersi che siamo arrivati al capolinea.
     
    Ultima modifica: 1 Febbraio 2015
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  9. adico

    adico

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    Eolo ma ci rendiamo conto che, seduti davanti ad un aggeggio infernale, stiamo
    chiacchierando di un argomento al quale è legato il futuro di una moltitudine
    di concittadini.

    Venti anni fà c'erano le condizioni per disegnare un nuovo percorso di sviluppo
    per la prima aziena fondana. Correva l'acqua nell'orto ma bisognava iniziare
    a vedere cosa c'era dietro l'angolo. Gli stand nel mercato andavano a ruba.

    Quindici anni fa le prime avvisaglie di una crisi che aveva origine interne nel senso che
    la causa dipendeva da errori commessi dagli operatori locali. Più Mercedes meno investimenti.
    Calava visibilmente l'interesse per gli stand

    Dieci anni fà la crisi cominciava a mordere le caviglie, amplificata da implicazioni negative
    che si affacciavano sul mercato nazionale e internazionale. La grande crisi era alle porte.
    Alcuni stand venivano abbandonati senza trovare nuovi operatoti interessati ad occupare lo spazio.

    Cinque anni fa inizia il periodo più nero che ha portato ad una situazione che personalmente
    reputo inguaribile. Stand vuoti o riuniti sotto una sola insegna. RiMa insegna.

    Inizia in quel periodo il volo in tondo dell'avvoltoio di via Sassari, pronto ad affondare il
    proprio becco sui cadaveri del Mof.

    Oggi la situazione è tragica ma nessuno ne parla anche se molti sono a conoscenza
    del grande botto che rischia di trascinare nel baratro molti operatori.
    Anche l'avvoltoio non sorride perchè rischia di non poter digerire il mattone che ha sullo stomaco.

    In questa situazione, caro Eolica, pensi che l'area mercato nutri qualche interesse alla politica.

    Siamo veramente alla frutta!!!!! Anzi all'ortofrutta!
     
  10. simpaolo

    simpaolo

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    a mio avviso ci sono diversi interessi contrapposti e divergenti...
    la regione, pur essendo socia, non ha concreta voce in capitolo sulla gestione del mof ma è l'unica che potrebbe risollevare economicamente il mof, quindi, presumo, fino a quando non potrà contribuire alla gestione del mof non metterà ulteriori risorse...
    l'amministrazione comunale, che apparentemente si disinteressa del mof non nominando il vicepresidente, a mio parere, poiché notoriamente il mof è stato finora un bacino di voti di FI, ha invece interesse affinché l'attuale amministrazione del mof duri almeno fino alle prossime comunali, meglio ancora se la regione mandasse qualche contributo per dare ossigeno...
    gli operatori non li riesco ad interpretare, quelli che economicamente stanno bene forse si possono anche disinteressare ma quelli in difficoltà come fanno a stare ancora in silenzio?
     
  11. eolica

    eolica

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    Veramente dovrebbe essere la "politica", quella sana, responsabile, competente ( se esiste) a nutrire interesse per l'area mercato.

    Sono invece gli operatori, che come tanti altri saranno ora coinvolti nel tourbillon elettorale per dare conferma di fedeltà al potente di turno, che dovrebbero svegliarsi.

    Quelli che ( anche, ma non solo) per loro colpa, sono sballottati oggi da un fallimento all'altro dei loro clienti, e vedono da lontano ( man non tanto) il nuvolone nero, nerissimo di una mega azienda con volumi, e debiti, da capogiro che rischia il default, che darebbe il colpo di grazia alla struttura mercantile di Viale Piemonte, dovrebbero essere invece capaci di imporre alla politica di mettere ( subito) in agenda il tema da cui può dipendere il futuro (anche) delle loro aziende.

    Di queste cose si dovrebbe discutere alla luce del giorno, senza messaggi trasversali.

    Noi lo facciamo davanti ad un computer senza, almeno per parte mia, nessun diretto interesse che non sia quello di tentare di smuovere ( da cittadino) le acque sempre più torbide di una vicenda che rischia di dare un colpo mortale all'economia della città.

    E intanto, mentre fra poco suonerà la musica dei messaggi elettorali vuoti e inconcludenti, fra folle di "commensali" plaudenti, di queste cose si parlerà sempre di meno, sempre con maggior disinteresse, con rassegnazione da parte di alcuni, e quasi con fastidio, nei confronti di quei rompiballe che si affannano anche a parlarne: una "Operazione Titanic 2" in piena regola.
     
  12. veggente

    veggente

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    Ragazzi state sereni: tra poco ci sono le elezioni ed i nuovi vertici comunali troveranno sicuramente il modo per rimettere in sesto Mof ed economia fondana.

    D'altronde sono anni che governano magnificamente!
     
  13. grilloparlante

    grilloparlante

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    Candidati tu

    Hai tutte le soluzioni oppure sai solo criticare?
     
  14. veggente

    veggente

    Guest

    Caro grillo, a Fondi vinci le elezioni solo se appartenente alla lista di forza italia o a liste civiche collegate (liste civetta). Il resto sono chiacchiere al vento.
     
  15. filipppo

    filipppo

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    Leggevo sui giornali di ieri che il Sindaco di Formia, Sandro bartolomeo (PD) ha scritto a Zingaretti per il caos ed il disagio nell'ospedale di Formia e soprattutto per la cardilogia...
    Anche lui ricevrà lo stesso trattamento del Sindaco De Meo?
     
  16. eolica

    eolica

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    V
    Vuol dire che porteremo il MOF all'Ospedale di.........Formia.

    Intanto mentre i medici ( Zingaretti,Sindaco e forze politiche) studiano, l' ammalato MOF muore.
     
    Ultima modifica: 6 Febbraio 2015
  17. Uber

    Uber

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    Un vecchio detto ebraico dice: " L'operazione è riuscita, ma il paziente è morto".
     

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