- referendum costituzionale domenica 04/12/16: io voto "NO" -

Discussione in 'Del più e del meno' iniziata da Francesco Fusco, 17 Ottobre 2016.

  1. Francesco Fusco

    Francesco Fusco

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  2. Francesco Fusco

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  3. Francesco Fusco

    Francesco Fusco

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    Referendum / TAR Lazio:
    ricorso inammissibile per difetto assoluto di giurisdizione
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    --- il TAR del Lazio, con sentenza n. 10445 del 20 ottobre, ha deciso il ricorso presentato dai promotori del referendum costituzionale Loredana De Petris e Rocco Crimi e dagli Avv. Giuseppe Bozzi e Vincenzo Palumbo, con il quale è stata contestata la formulazione del quesito referendario da sottoporre al voto degli elettori il 4 dicembre 2016.
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    --- considerata l’urgenza di dare una risposta definitiva alla questione, il TAR non si è limitato alla richiesta cautelare e ha definito il merito della controversia, dichiarando l’inammissibilità del ricorso per difetto assoluto di giurisdizione
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    --- secondo i giudici amministrativi, l’individuazione del quesito contestato è riconducibile alle ordinanze adottate dall’Ufficio Centrale per il Referendum istituito presso la Corte di Cassazione ed è stato successivamente recepito dal Presidente della Repubblica nel decreto impugnato
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    --- la sentenza ritiene che sia le ordinanze dell’Ufficio Centrale per il Referendum sia il decreto presidenziale – nella parte in cui recepisce il quesito – sono espressione di un ruolo di garanzia, nella prospettiva della tutela generale dell’ordinamento, e si caratterizzano per la loro assoluta neutralità, che li sottrae al sindacato giurisdizionale.
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    --- eventuali questioni di costituzionalità della legge sul referendum (la n. 352 del 1970), relative alla predeterminazione per legge del quesito e alla sua formulazione, sono di competenza dell’Ufficio centrale per il referendum, che può rivolgersi alla Corte costituzionale
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    Ultima modifica: 20 Ottobre 2016
  4. Francesco Fusco

    Francesco Fusco

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    1) è possibile che il provv. del TAR sopra riportato venga appellato;
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    2) dinanzi al medesimo TAR pendono ancora 2 altri ricorsi assegnati alla stessa sez.;
    '
    3) pende infine un'altro ricorso al Tribunale civile di Milano;
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    una situazione incarbugliata...
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  5. IPPOMAN

    IPPOMAN

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    MI ASSOCIO AL PENSIERO DI FIORELLA MANNOIA CHE CONDIVIDO

    Io voto NO perché non sono all'altezza di capire 46 punti della costituzione che vengono cambiati e non ho capito come.
    Voto NO perché non mi bevo il fatto che si snellisce la votazione di una legge, quando le hanno votate in tre giorni quando gli ha fatto comodo.
    Voto NO perché non mi convince questo nuovo senato composto da sindaci e consiglieri comunali, visto che la metà dei comuni italiani sono in odore di corruzione e non mi va che a queste persone sia data l'immunità parlamentare.
    Voto No perché i senatori non saranno più votati da noi.
    Voto NO perché non si capisce nel caso di disaccordo tra camera e senato chi ha la parola finale, chi decide.
    Voto NO perché penso che sia un risparmio relativo, e che potremmo risparmiare molto di più se ritirassimo le truppe dall'Afghanistan visto che siamo lì da vent'anni e ci costa due milioni e seicento euro al giorno, circa 900 milioni all'anno.
    Voto NO perché per contribuire al bilancio potremmo fare una vera legge anti corruzione.
    Voto NO perché potremmo cercare chi non paga le tasse e porta i capitali all'estero.
    Voto NO perché non capisco che cosa ci sia dietro a tutto questo interesse per questo referendum tanto da scomodare banchieri e addirittura il presidente degli Stati Uniti d'America e non mi fido.
    Voto NO perché un referendum avrebbe avuto senso se ci avessero semplicemente chiesto: volete ridurre il numero dei Senatori? Allora sarebbe stato semplice rispondere SI senza scrivere una pappardella incomprensibile perfino a costituzionalisti piú preparati.
    Voto NO perché il mio voto sarà l'eredità che lascio alle generazioni future e sono troppo ignorante per assumermi la responsabilità di cambiare la nostra Costituzione con queste premesse.

    IO VOTO NO.

    chi vota SI un giorno dovrà giustificarsi davanti ai propri figli dell'eredita politica che gli lascia
     
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  6. IPPOMAN

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    Questa è semplificazione??


    Art. 70 Costituzione vigente: La funzione legislativa è esercitata collettivamente dalle due Camere.


    Nuovo Art. 70 Costituzione Renzi-Boschi-Verdini


    La funzione legislativa è esercitata collettivamente dalle due Camere per le leggi di revisione della Costituzione e le altre leggi costituzionali, e soltanto per le leggi di attuazione delle disposizioni costituzionali concernenti la tutela delle minoranze linguistiche, i referendum popolari, le altre forme di consultazione di cui all’articolo 71, per le leggi che determinano l’ordinamento, la legislazione elettorali, gli organi di governo, le funzioni fondamentali dei Comuni e delle Città metropolitane e le disposizioni di principio sulle forme associative dei Comuni, per la legge che stabilisce le norme generali, le forme e i termini della partecipazione dell’Italia alla formazione e all’attuazione della normativa e delle politiche dell’Unione europea, per quella che determina i casi di ineleggibilità̀ e di incompatibilità̀ con l’ufficio di senatore di cui all’articolo 65, primo comma, e per le leggi di cui agli articoli 57, sesto comma, 80, secondo periodo, 114, terzo comma, 116, terzo comma, 117, quinto e nono comma, 119, sesto comma, 120, secondo comma, 122, primo comma, e 132, secondo comma. Le stesse leggi, ciascuna con oggetto proprio, possono essere abrogate, modificate o derogate solo in forma espressa e da leggi approvate a norma del presente comma.
    Le altre leggi sono approvate dalla Ca- mera dei deputati. Ogni disegno di legge approvato dalla Camera dei deputati è immediatamente trasmesso al Senato della Repubblica che, entro dieci giorni, su richiesta di un terzo dei suoi componenti, può̀ disporre di esaminarlo. Nei trenta giorni successivi il Senato della Repubblica può̀ deliberare proposte di modificazione del testo, sulle quali la Camera dei deputati si pronuncia in via definitiva. Qualora il Senato della Repubblica non disponga di procedere all’esame o sia inutilmente decorso il termine per deliberare, ovvero quando la Camera dei deputati si sia pronunciata in via definitiva, la legge può̀ essere promulgata. L’esame del Senato della Repubblica per le leggi che danno attuazione all’articolo 117, quarto comma, è disposto nel termine di dieci giorni dalla data di trasmissione. Per i medesimi disegni di legge, la Camera dei deputati può̀ non conformarsi alle modificazioni proposte dal Senato della Repubblica a maggioranza assoluta dei suoi componenti, solo pronunciandosi nella votazione finale a maggioranza assoluta dei propri componenti. I disegni di legge di cui all’articolo 81, quarto comma, approvati dalla Camera dei deputati, sono esaminati dal Senato della Repubblica, che può̀ deliberare proposte di modificazioni entro quindici giorni dalla data della trasmissione. I Presidenti delle Camere decidono, d’intesa tra loro, le eventuali questioni di competenza, sollevate secondo le norme dei rispettivi regolamenti. Il Senato della Repubblica può̀, secondo quanto previsto dal proprio regolamento, svolgere attività̀ conoscitive, nonché́ formulare osservazioni su atti o documenti all’esame della Camera dei deputati.
     
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  7. Ziogaetano

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    Ottimo, ippo. Ma preparati a ricevere tonnellate di semi-insulti. Io condivido il tuo pensiero in toto.
     
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  8. brandt

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    Per il primo punto esiste una terza opzione, che mi pare quella piu' naturale in questo caso: non votare.

    L'ultimo punto invece e' chiaramente uno spot elettorale per il si.

    Dai che se ci impegnamo riusciamo a trovare delle motivazioni ragionevoli.
     
  9. IPPOMAN

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    NEL MIO VOCABOLARIO NON ESISTE LA PAROLA: NON VOTARE

    CHI NON VOTA E' SOLO UN VIGLIACCO CHE NON VUOLE ASSUMERSI NEMMENO LA RESPONSABILITA' DI DECIDERE IL SUO FUTURO
     
  10. Carneade

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    Io voto Si anche perchè Chi vota NO, un giorno dovrà giustificarsi davanti ai propri figli per aver lasciato tutto come prima e non aver avuto il coraggio di cambiare.E lo vediamo lo stato in cui ci troviamo.
     
  11. Ziogaetano

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    Io non andrò a votare come già chiarito in un post precedente. Trattasi della scelta di chi non condivide la deresponsabilizzazione di certa classe politica quando si tratta di fare scelte che incidono sul sistema. Io dovrei giustificare ai miei figli il fatto di aver contribuito oppure no alla macerazione della carta costituzionale e con quali basi di conoscenze.?Quanti sapranno esattamente su cosa si voterà? Quanti diciottenni al primo voto sapranno esattamente la responsabilità che si prendono, visto che un minimo di educazione civica non si studia più nelle scuole.,quanti ultra ottantenni che a malapena sapranno scrivere il proprio nome, saranno in grado di capire cosa si è fatto barrAndo un si o un no?
     
  12. Carneade

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    perchè la Costituzione in vigore l'abbiamo per caso,scelta,voluta,capita? è sicuro che sia la migliore possibile solo perchè scritta da personaggi di un certo calibro, ma appartenenti ad un epoca che si potrebbe definire preistorica visto il progresso avvenuto negli ultimi 70 anni, che non ha eguali nella storia dell'uomo? tutto si evoluto in modo repentino,la Costituzione invece è rimasta la stessa,sicuro che sia sensato questo? è possibile che tutto sia cambiato e che questa carta fosse così all'avanguardia da poter essere funzionale in un mondo totalmente diverso,inconcepibile direi,dal mondo in cui vivevano i suoi promulgatori? la logica a me dice di no...
     
  13. Flip68

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    Visto che "vediamo" lo stato in cui ci troviamo :(
    io voto
    ═███════██══██████═
    ═███════██══██══██═
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    ═██═══█═██══██══██═
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    e continuo a spiegare ai miei figli, di questa banda di esaltati che ci governa e traghetta verso la distruzione. Qui pianeta terra, un saluto a voi di Marte :D
     
    Ultima modifica: 2 Novembre 2016
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  14. Ziogaetano

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    Non fermarti alla sola abolizione del senato ed alla camera unica. Questo pacchetto prevede, spesso sottaciuto, anche il fatto che le firme da raccogliere per leggi di iniziativa popolare, unica vera forma di democrazia, non saranno più 50000 ma tre volte tanto. Tu questo come lo chiami?
     
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  15. Carneade

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    Non vedo nessun problema in questo,siamo 57 milioni,anzi sembra sensato.
     
  16. Ziogaetano

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    A me non sembra sensato. Ed inoltre :la revisione di 47 articoli su 139 a me non pare essere una revisione ma una nuova costituzione ed il governo che si arroga il diritto di rifarla si appropria di un diritto che non gli appartiene, essendo un diritto che appartiene al popolo. Si comprende la necessità di singoli emendamenti che migliorino la struttura della legge fondamentale di qualsiasi paese civile, ma non un pacchetto (proposto come tale agli elettori, senza specificare articolo per articolo cosa si dovrebbe modificare). Gli americani hanno, nei secoli, proposto variazioni in forma di emendamenti in numero piuttosto limitato rispetto alla stesura originaria di fine 700,con grande cautela e molti paletti. Una costituzione non è antica o vecchia ma è la semplice elencazione di modalità di vita in un consesso di uomini liberi e civili, misure minime a garanzia di civile convivenza. Un governo che sopravvive grazie allo schifoso o"porcellum" è esso stesso incostituzionale e la sua esistenza in vita dovrebbe, questo sì, essere sottoposta a quesito referendario.
     
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  17. Carneade

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    Punti di vista.Per me è necessario cambiare una costituzione ormai anacronistica (a detta di tutti,prima...) che blocca la Nazione nella sua possibilità di adeguarsi rapidamente ai cambiamenti della società.Ed è più che sacrosanto dare a chi governa la possibilità di decidere in modo veloce,altro che quesiti referendari su questo o quello.E' proprio questo il nostro problema,troppi paletti.
     
  18. Carneade

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    Non sono mai stato di sinistra (a differenza sua) e mai lo sarò,ma questo è l'unico governo dagli anni '80 che sta provando davvero a fare qualcosa.Per 30 anni hanno saccheggiato questa nazione,lasciandoci in eredità un debito pubblico di livelli mai visti (è il nostro debito,e quello che lasceremo ai nostri figli,chiediamoci da dove nasce).Renzi sta provando ad aggiustare la rotta,io gliene do merito.Purtroppo in Italia,e lo si vede anche dai post pubblicati,si ragiona sempre per partito preso,mai in base a propri ragionamenti.L'avversario politico non è un avversario con cui confrontarsi,ma un nemico da distruggere.La maggior parte voterà no perchè prova antipatia per Renzi (governare rende sempre antipatici,la cosa più comoda è stare all'opposizione e urlare contro tutti). Per questo siamo ridotti cosi.Abbiamo quello che ci meritiamo.I conti alla fine,tornano sempre.
     
  19. Ziogaetano

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    A me sembra che sia renzi a sbraitare contro tutti e a prendere iniziative anche contro una cospicua parte del suo partito, insultando l'intera comunità quando minaccia le dimissioni in caso di vittoria del no. Il suo intento di crearsi un semi parlamento a sua immagine e somiglianza e rispondere solo al suo partito del proprio operato (vedi la boiata Dell Italicum che viaggia di pari passo con il referendum), non è nulla di nuovo, è già accaduto e si chiama fascismo. Comunque la discussione è civile e stimolante e mi torna la voglia di andare a votare (per il no, ovvio).
     
  20. AjejeBrazov

    AjejeBrazov

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    Rispondo a Ziogaetano esortandolo a continuare a ritrovare la volontà di partecipare al voto
    nella modalità da lui espressa.
    Il motivo è semplice,a prescindere dal volerci vedere un pro o contro Renzi.
    Non è detto che una riforma in quanto tale, debba per forza essere migliorativa anzi,
    io lo trovo un goffo tentativo di cambiare
    le regole del gioco,quando sono in dubbio le capacità dei giocatori.
    Qui sembra che tutti i problemi nostrani nascano dal fatto che sia colpa della costituzione se c'è
    infiltrazione mafiosa,corruzione e malaffare diffusi.

    Come non è colpa dei dieci Comandamenti se uno, da peccatore,non le rispettasse e volesse
    dargli una "aggiustatina" adducendone la colpa al fatto di essere una regola un po' datata.

    Per non parlare del debito pubblico(i cui interessi da pagare sono il vero problema...)
    E qui rispondo a Carneade:
    E' vero che ce lo portiamo dietro da decenni,ma le capacità di un governo si misurano anche attraverso
    il tentativo(almeno quello) di contenere la spesa pubblica(leggi sperperi vari e diffusi,tipo l'aereo presidenziale
    parcheggiato nell'hangar che ci costa una fortuna...),ove però non si
    intravede alcun miglioramento anzi,il debito aumenta di decine di miliardi ogni anno.
    I conti,come dice lei,alla fine tornano sempre
    e io,pur non essendo pratico nel farne,sto alle stime ufficiali.

    Per questa tornata,la mia decisione è per il no.
    Non è un no alle riforme a prescindere,ma la negazione a qualcosa che non mi convince, in attesa
    di cambiamenti sulla gestione della cosa pubblica,più che delle regole stesse.

    Un saluto.
     
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