Referendum 17 aprile, vota si per fermare le trivelle

Discussione in 'Fondi e i fondani' iniziata da brfiore, 1 Aprile 2016.

  1. brfiore

    brfiore

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    Comitato di Fondi “Vota Sì per fermare le trivelle”


    COMUNICATO STAMPA


    17 APRILE 2016

    REFERENDUM CONTRO LE TRIVELLE

    Il Referendum nascosto e che si vuole evitare. Rompiamo il silenzio!

    Il Comitato di Fondi “Vota Sì per fermare le trivelle” in piazza

    per informare sul Referendum e a sostegno del “Sì” a difesa dell’ambiente: sabato 2 aprile dalle ore 17,00 alle 19,30 in piazza della Repubblica

    e domenica 3 aprile dalle ore 10,00 alle 13,00 presso il mercato coperto di via Gioberti


    Come a livello nazionale anche a Fondi è nato un Comitato “Vota Sì per fermare le trivelle” costituito da associazioni. Lo hanno promosso e ne fanno parte la sezione locale dell’ANPI, l’Associazione “Murales” – Arci, l’Associazione “Antonino Caponnetto”, il Circolo “La Ginestra” di Legambiente e il WWF – Litorale Laziale.

    Il Comitato di Fondi “Vota Sì per fermare le trivelle” nei prossimi giorni sarà in piazza per informare sul Referendum e a sostegno del “” a difesa dell’ambiente. Questi i primi appuntamenti: sabato 2 aprile dalle ore 17,00 alle 19,30 in piazza della Repubblica (al centro di corso Appio Claudio, nei pressi della chiesa di Santa Maria) e domenica 3 aprile dalle ore 10,00 alle 13,00 nei pressi del mercato coperto di via Gioberti (lato viaU.Foscolo).

    I promotori del Comitato di Fondi, ospitato presso la sede di “Murales”-Arci, invitano altre associazioni e i cittadini tutti ad aderire al Comitato.

    Per informazioni e adesioni: fermatrivellefondi@gmail.com

    Dall’APPELLO del Comitato nazionale:

    <Il 17 aprile 2016 il popolo italiano sarà chiamato a votare per il Referendum contro le Trivelle in mare. L’invito è di votare SI’ per abrogare la norma introdotta dall’ultima Legge di Stabilità che permette alle attuali concessioni di estrazione e di ricerca di petrolio e gas che insistono nella zona di mare vicina alla costa di non avere più scadenza. Con la Legge di Stabilità 2016, infatti, le licenze già in essere entro le 12 miglia dalla costa sono diventate “sine die”.

    Le trivelle sono il simbolo tecnologico del PETROLIO: vecchia energia fossile causa di inquinamento, dipendenza economica, conflitti, protagonismo delle grandi lobby. La vera posta in gioco di questo Referendum è quella di far esprimere gli italiani sulle scelte energetiche strategiche che deve compiere il nostro Paese, in ogni settore economico e sociale per un’economia più giusta, rinnovabile e decarbonizzata.

    Quindi il vero quesito è: Vuoi che l’Italia investa sull’efficienza energetica, sul 100% fonti rinnovabili, sulla ricerca e l’innovazione?

    Al Referendum del 17 Aprile inviteremo i cittadini a votare SI’, perché vogliamo che il nostro Paese prenda con decisione la strada che ci porterà fuori dalle vecchie fonti fossili, innovi il nostro sistema produttivo, combatta con coerenza l’inquinamento e la febbre del Pianeta.

    Il Governo sta scommettendo sul silenzio del popolo italiano! Noi scommettiamo su tutti i cittadini che vorranno far sentire la loro voce e si mobiliteranno per ilvoto.>


    Fondi, 31.03.2016 Comitato di Fondi “Vota Sì per fermare le trivelle”
     
  2. brfiore

    brfiore

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    Isabella Pratesi
    Direttore del programma di conservazione WWF

    Il referendum del 17 aprile spiegato a mia figlia
    Pubblicato: 30/03/2016 12:12 CEST Aggiornato: 30/03/2016 17:29 CEST
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    referendum sulle Trivelle (per fortuna il tema è arrivato sui social). E mi hai anche detto che non ci hai capito molto. Ti ho scritto delle brevi risposte alle domande che mi hai fatto. Hai ragione, le generazioni che si sono alternate sulla Terra hanno fatto un vero casino... Abbiamo qualche speranza di salvarci solo se voi giovani prenderete in mano il vostro futuro. Ecco perché ci tengo che tu il 17 vada a votare.

    Un abbraccio forte,
    mamma

    Cosa chiede esattamente il referendum?
    Il referendum chiede che ci sia un divieto chiaro e assoluto di estrarre petrolio vicino alle coste marine (entro le 12 miglia marine). È vero infatti che le società petrolifere attualmente non possono aprire nuovi pozzi vicini alla costa, ma è anche vero che le attività già in corso (ce ne sono circa 100) possono continuare a operare senza limiti di tempo! Se vogliamo mettere definitivamente al riparo le coste italiane dalle attività petrolifere, dobbiamo votare Sì al referendum. In questo modo le concessioni petrolifere troppo vicine alla costa andrebbero progressivamente a cessare.

    Ma è pericoloso il petrolio per il Mediterraneo?
    Pericolosissimo. Un probabile sversamento andrebbe a distruggere le nostre coste, i nostri ecosistemi, le nostre vite: nessuno riesce a fermare le maree nere, neanche paesi come gli Stati Uniti (ti ricordi il drammatico incidente della Deepwater Horizon nel Golfo del Messico?). Perché correre questo rischio? Solo per gli interessi delle multinazionali del petrolio? È bene poi ricordare che dalle piattaforme petrolifere vengono immesse nel mare una gran quantità di sostanze chimiche pericolose, sia per noi sia per il mare.

    Un'altra cosa che nessuno ti racconta è che per la ricerca del petrolio viene utilizzata la tecnica dell'airgun (esplosioni sottomarine di aria compressa), molto pericolosa per la fauna marina: le onde sonore possono modificare i comportamenti e indebolire il sistema immunitario di molti animali. È probabile che gli airgun siano responsabili dello spiaggiamento anomalo di capodogli, balene e delfini.

    Insomma il gioco non vale la candela...
    No, non vale proprio la candela. Pensa che anche se sfruttassimo tutti i giacimenti marini di petrolio sotto il mare italiano questo sarebbe appena sufficiente a coprire il fabbisogno nazionale di greggio per 7 settimane... mentre allo stesso tempo esporremmo il nostro meraviglioso mare (molto delicato perché praticamente chiuso) al rischio di collasso.

    Cosa c'entra questo referendum con il cambiamento climatico?
    Il cambiamento climatico è il peggiore disastro ambientale prodotto dall'uomo sul pianeta. È sempre più evidente che se continuiamo così le nuove generazioni (la tua!) dovranno far fronte a veri e propri cataclismi. I gas responsabili del cambiamento climatico sono prodotti proprio dai combustibili fossi utilizzati per produrre energia (petrolio, carbone, gas). Esistono alternative energetiche amiche del clima (solare, eolico, etc.) ma non riescono ad imporsi sul mercato per i grandi interessi economici contrari.

    Cercare di fermare lo sfruttamento petrolifero del Mediterraneo, nei luoghi più delicati e vulnerabili, è un modo anche per dire che siamo veramente preoccupati per quello che sta succedendo e che vogliamo delle politiche energetiche più attente alla natura e all'ambiente.

    Esattamente, qual è il testo del referendum?
    È un po' difficile ma provo a spiegartelo. La domanda del referendum è "Volete voi che sia abrogato l'art. 6, comma 17, terzo periodo, del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, 'Norme in materia ambientale', come sostituito dal comma 239 dell'art. 1 della legge 28 dicembre 2015, n. 208 'Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (Legge di Stabilità 2016)', limitatamente alle seguenti parole: 'per la durata di vita utile del giacimento, nel rispetto degli standard di sicurezza e di salvaguardia ambientale'?".

    In sostanza il referendum ci chiede se vogliamo abrogare il fatto che i pozzi già autorizzati possano essere sfruttati dalle compagnie private fino ad esaurimento del giacimento ovvero senza limiti di tempo (mentre le norme europee stabiliscono che la concessione non superi il limite dei 30 anni), anche se si trovano nell'area proibita a queste attività (ovvero entro le 12 miglia marine dalla costa). La risposta è Sì, vogliamo che l'articolo sia abrogato e vogliamo che le concessioni abbiano scadenze allo scoccare della quali debbano andarsene da luoghi troppo delicati e pericolosi per il mare e per noi.

    Però gli italiani utilizzano sempre di più la macchina per spostarsi: non è un controsenso?
    È chiaro che oltre a ridurre l'estrazione del petrolio dal Mediterraneo dovremo darci da fare per cambiare le nostre abitudini energetiche. In primis il nostro paese deve impegnarsi per rendere i nostri spostamenti meno dipendenti dal petrolio. Ognuno di noi poi, nel suo piccolo, può fare qualcosa. Iniziamo con dare responsabilmente il nostro parere al referendum.
     
  3. brfiore

    brfiore

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    Questa mattina, domenica 3 aprile, a partire dalle ore 10,00, siamo al mercato coperto di via Gioberti per informare i cittadini sul referendum del 17 aprile. Tutti coloro che volessero avere un confronto e, magari, volessero prendere del materiale da dare a parenti, amici, conoscenti possono venire al gazebo del Comitato di Fondi FERMATRIVELLE.
     
  4. brfiore

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    Comitato di Fondi “Vota Sì per fermare le trivelle”


    COMUNICATO STAMPA


    17 APRILE 2016

    REFERENDUM CONTRO LE TRIVELLE vota si trivelle-2.jpg


    Il Referendum nascosto e che si vuole evitare. Rompiamo il silenzio!!!


    Prossimi appuntamenti in piazza del Comitato di Fondi “Vota Sì per fermare le trivelle” per informare sul Referendum e a sostegno del “Sì” a difesa dell’ambiente:

    sabato 9 aprile dalle ore 17,00 alle 19,30 in piazza della Repubblica

    e domenica 10 aprile dalle ore 10,00 alle 13,00 presso il mercato domenicale.


    Mercoledì 13 aprile alle ore 18,00 di nuovo nella storica piazza della Repubblica,


    al centro di Fondi, per la
    manifestazione di chiusura della campagna referendaria

    cui interverranno:
    Roberto Scacchi, presidente di Legambiente Lazio;
    Raniero Maggini, del WWF Italia e vicepresidente del Comitato Nazionale “Vota Sì per fermare le trivelle”;
    Pippo Civati, deputato e segretario nazionale di “Possibile”.


    Come a livello nazionale anche a Fondi è nato un Comitato “Vota Sì per fermare le trivelle” costituito da associazioni. Lo hanno promosso e ne fanno parte la sezione locale dell’ANPI, l’Associazione “Murales” – Arci,l’Associazione “Antonino Caponnetto”, il Circolo “La Ginestra” di Legambiente e il WWF – Litorale Laziale.

    I promotori del Comitato di Fondi, ospitato presso la sede di “Murales”-Arci, invitano altre associazioni e i cittadini tutti ad aderire al Comitato.

    Per informazioni e adesioni: fermatrivellefondi@gmail.com

    Fondi, 07.04.2016 Comitato di Fondi “Vota Sì per fermare le trivelle”
     
    Ultima modifica: 8 Aprile 2016
  5. IPPOMAN

    IPPOMAN

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    Nell'incontro svolto Martedì 5 aprile 2016, tra il COMITATO Vota Sì per fermare le trivelle di FONDI e i cittadini del Meetup AMICI DI BEPPE GRILLO DI FONDI, prendono atto che la Legge di Stabilità 2016, pur vietando il rilascio di nuove autorizzazioni entro le 12 miglia dalla costa, “rende sine die le licenze già rilasciate in quel perimetro di mare”.
    Ritengono prioritario far esprimere gli italiani sulle scelte energetiche strategiche che deve compiere il nostro Paese, in ogni settore economico e sociale, è che la vera posta in gioco di questo referendum è l’obiettivo di diffondere capillarmente informazioni sul referendum in tutti i territori e far crescere la mobilitazione, spiegando che i veri quesiti sono:
    “Vuoi che l’Italia investa sull'efficienza energetica, sul 100% fonti rinnovabili, sulla ricerca e l’innovazione?”.
    “Dobbiamo continuare a difendere le grandi lobby petrolifere e del fossile a discapito dei cittadini, che vorrebbero meno inquinamento, e delle migliaia di imprese che stanno investendo sulla sostenibilità ambientale e sociale?
    Noi vogliamo che il nostro Paese prenda con decisione la strada che ci porterà fuori dalle vecchie fonti fossili, innovi il nostro sistema produttivo, combatta con coerenza l’inquinamento e i cambiamenti climatici”.
    Pertanto si è deciso che Domenica 10 Aprile 2016 alle ore 16:00 presso Piazza Sant'Anastasia sul lido di Fondi ci sarà un FLASH MOB per sensibilizzare i cittadini a partecipare al referendum del 17 Aprile contro le trivellazioni in mare e votare “SI” per abrogare la norma (introdotta con l’ultima legge di Stabilità) che permette alle attuali concessioni di estrazione e di ricerca di petrolio e gas entro le 12 miglia dalla costa di non avere più scadenze.
    Invitiamo la stampa, le associazioni, le forze politiche, i cittadini con le proprie famiglie a partecipare e pubblicizzare l’evento e i motivi del votare “SI” al Referendum.
    Sarà questa l’occasione per esprimere le proprie idee di cittadini liberi in un contesto assolutamente
    democratico.
     

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    Comizio di chiusura della campagna del Comitato di Fondi "Vota SI ferma le trivelle", tenutosi mercoledì 13 aprile 2016 a Fondi in Piazza della Repubblica, con Pippo Civati, 13012592_10206167057364005_4525041385230043146_n.jpg Raniero Maggini e Roberto Scacchi.
     
  8. brfiore

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  10. eolica

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  11. brfiore

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