Dal vivo non so,ma dalla foto in allegato,l'opera fa un po' tv schermo piatto formato 16/9. Vorra' dire che i grandi artisti sono sempre al passo con i tempi...
Mi rendo conto sempre più, che non viviamo in una società di consumo ma in una società d'immagini!!!!!!
Grazie comunque all'avv.Fusco per le foto, che danno l'idea del cerimoniale a chi non ha potuto assistervi di persona. Le immagini sono importanti e spesso non vanno solo guardate,ma interpretate. Ci sono immagini che scaturiscono dalla poetica e dalla narrativa come nel caso di Libero de Libero e di Dan Danino di Sarra(a cui è anche dedicato il centro multimediale),e sono soggettive. Purificato e De Santis hanno fatto dell'immagine stessa il veicolo del loro messaggio artistico, e sono più dirette. Ora tocca alla loro effige,immortalata da un altro artista della nostra città,trasmettere a tutti noi quel senso di appartenenza e di attaccamento al nostro territorio,di cui loro andavano fieri ovunque si recassero, immagine che ho metaforicamente accennato come scaturita da un moderno apparecchio televisivo,specchio dei nostri tempi,con una tridimensionalità data dal rilievo che,a pensarci bene,è tipica di alcune tecnologie più avanzate. Vedo questo,come un monumento alla modernità,inserito in un contesto classico. Quella modernità con cui dobbiamo fare i conti tutti i giorni,fatta di immagini e di continue informazioni a pioggia,e da cui estrapoliamo solo ciò che può arricchire le nostre conoscenze e quindi a formare le nostre scelte e convinzioni. In sostanza,la nostra libertà. Un saluto...monumentale. In full hd.
- partendo dall'edificio scolastico "M" per arrivare alla sede storica della B.P.F. si susseguono tre bellissime opere dell'artista fondano, il maestro Di Cicco -
La modernità è ben altro. Invece di guardare ad altro e proiettarsi verso il futuro ancora stiamo (come cittadini e Città) con lo sguardo nostalgico verso un passato che non ci appartiene più. A menarcela. L'ennesimo monumento funebre autoreferenziale. Tra l'altro di monumentale c'è l'errore della "D" maiuscola anziché minuscole del cognome de Libero.
Tra le righe del tuo intervento credo di intravedere un certo spunto critico all'azione amministrativa("ancora stiamo,come cittadini e Città...a menarcela.),il che è lecito e condivisibile se agganciato ad un discorso di crescita materiale ed economica,opportunità di lavoro,scelte energetiche futuristiche e quant'altro possa dare quel senso di modernità a cui alludi. Altra cosa,permettimi,è sminuire il passato e chi lo ha degnamente descritto in forma artistica. Teo Di Cicco,ha donato la sua opera già qualche anno fa alla collettività fondana,senza preoccuparsi,credo, di quale colore potesse essere l'amministrazione che ne avesse apposto la visione ai posteri,volendo donare un messaggio culturale fine a se stesso,a chi naturalmente lo sapesse apprezzare. Proprio stamattina ascoltavo l'intervento di un radioascoltatore che parlando di Don Lorenzo Milani,ha narrato l'episodio in cui il parroco,da insegnante di scuola serale agli operai(e quindi di probabile appartenenza politica "comunista") egli,di propria iniziativa,toglieva dall'aula "l'immagine" del crocefisso. Non era l'indottrinamento religioso il tema in quel momento,bensì la preoccupazione di "donare" la crescita culturale. Un prete che mette in un piano più alto la conoscenza a discapito della fede,a me da un'idea di modernità(che può essere diversa dalla tua)che,se colta,può arricchire lo spirito umano ed avvicinare paradossalmente,anche ad un percorso di fede. E' quindi il messaggio,o l'immagine che esso trasmette,che deve attirare riflessione. Altrimenti il monumento funebre ai caduti di guerra( a Fondi,di Purificato )non avrebbe senso. Invece riflettiamoci,sulle guerre,sulla cultura,sugli esempi di vita dei Grandi del passato. Alla modernità anche,il futuro è lì che aspetta,ma non facciamoci trovare impreparati. Un saluto.
Io credo invece che il discorso politico c'entri tantissimo. Le ultime amministrazioni non hanno promosso il territorio, la storia e la nostra cultura. Hanno riempito (o dato il permesso di riempire), invece, il centro storico di queste immagini forti che servono a dare il contentino a chi si ferma a fare analisi superficiali o al turista che viene a fare il classico giretto di una mezza mattinata e se ne torna contento con la foto del castello. Ricordo che gli imperatori romani amavano circondarsi di queste immagini e ne facevano una sorta di ideologia e giustificazione del potere, ma questa forse è un'altra storia. A Fondi osanniamo i vari poeti, attori, registi ma poi abbiamo un centro di documentazione sul neorealismo (o come si chiama ora) VUOTO. Ci sono solo i locali, le targhette, e qualche stampa. Un museo civico senza direttore ormai da non ricordo più quanti anni. Un monumento religioso che sta per esser costruito sui resti di un sito archeologico su Monte Passignano. Spazi comunali a pagamento anche per le associazioni culturali di giovani studenti (non tutti, poi ci sono anche quelli che hanno l'ex Carcere gratis come e quando vogliono). Nel mio piccolo rifletto spesso sugli esempi di vita dei Grandi del passato, e vorrei che lo faceste anche voi.