La ASR ROTTS sempre vittoriosa

Discussione in 'Fondi e i fondani' iniziata da Team Rotts Press Office, 24 Febbraio 2015.

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    Domenica 22 Febbraio l'Asr Rotts Hc, capitanata dal M° Bruno Romano, V Dan di Kickboxing e Tecnico Pugilato FPI e dagli Allenatori Matteo Lauretti, Gianmaria Mastrantoni e Marco Polidoro ha gareggiato nella Maratona Marziale Kickboxing 2015 WTKA -Campionati Centro-sud Italia (Tappa di Velletri) valevole per la qualificazione ai Campionati Italiani che si disputeranno a Maggio;
    nella competizione, che ha visto la straordinaria partecipazione di 1156 atleti provenienti da tutto il centro-sud Italia, la Rotts ha confermato il suo livello e le sue eccellenze, da anni presenti negli scenari italiani, internazionali e mondiali: basta ricordare solo che tra gli agonisti del team figurano vari Campioni del Mondo (Fiore e Popolla, sia nella specialità di Light Contact e sia nella Kick Light), un vice Campione del Mondo (Mastrantoni), un Campione Europeo (Antonelli), due Bronzi Mondiali (Romano e Di Lauro), oltre ai vari Campioni Italiani.
    Il primo riconoscimento della giornata è arrivato ancor prima di iniziare la competizione, quando il rappresentante WTKA Italia ha premiato il Campione Mondiale in carica Lorenzo Fiore e il vice Campione Mondiale Gianmaria Mastrantoni, suscitando un'ovazione generale. Ma a fine competizione, il medagliere della Rotts ha registrato la conquista di ben 11 Medaglie vinte con 7 atleti in gara: specificatamente, 9 Ori, 2 Argenti e 2 quarti posti.
    "La mia squadra" ha commentato Bruno Romano "ha immediatamente mostrato il suo valore con il cadetto Vincenzo Mastantuoni che si è subito evidenziato grazie all'innata sicurezza e controllo, degne di un combattente esperto, e tutto questo a fronte dei suoi 13 anni, ottenendo dunque due preziosissimi quarti posti che, in vista dei campionati italiani, torneranno utili.
    Un giovanissimo, il Mastrantoni, dotato di umiltà e caparbietà unite a alle doti tecniche che saranno un buon viatico per il suo futuro. Successivamente, è entrato in scena il Campione Lorenzo Fiore illuminando quella che era stata, fino a quel momento, una giornata uggiosa e fosca. Atleta straordinario e persona correttissima e umilissima, ha deliziato e incantato anche i palati più fini presenti, con la sua tecnica, eleganza, precisione e preparazione vincendo, senza neanche sudare troppo, l'oro nella Kl e l'oro nel Lc. Oramai, ed auspico sia sempre così, le vittorie del Fiore sono ordinaria amministrazione.
    Il due volte Campione del Mondo (2012 e 2013) Carlo Popolla, poi, è finalmente tornato e, visto il suo enorme talento e attitudine al combattimento e alla vittoria, ha vinto l'oro nella Kl e l'oro nel Lc nonostante una preparazione fisica non eccellente. L'unico avversario che il Popolla deve temere è la perdita di entusiasmo o di stimoli; un Campione resta tale solo se svuota sempre, oltre la propria mente, la propria bacheca.
    L'atleta Stefano Ledhili invece ha gareggiato e lottato, come d'altronde gli viene imposto dalla sua stessa natura combattiva, vincendo l'argento e, se non fosse stato richiamato e penalizzato da un contatto non sempre controllato, sarebbe sicuramente salito sul gradino più alto del podio".
    Successivamente sono scesi sul tatami gli esordienti che, visto i risultati e il livello tecnico espresso, hanno vinto strappando applausi ed elogi a tutti gli addetti al lavoro presenti. "Fatto che, alla luce dei risultati" commenta il M° Romano" ha generato in qualcuno dei dubbi sulla loro reale esperienza, ma, la nostra reputazione è costruita sulla assoluta lealtà, serietà e correttezza - valori che peraltro non tutti i team possono vantare - e che noi difendiamo a denti stretti e pretendiamo sia rispettata da tutti: è cosa nota, purtroppo, che tanti team, pur di vincere qualche medaglia fanno esordire fra i ''Primi guanti'' atleti esperti che vantano decine di match o, peggio ancora, camuffano le cinture nere per colorate o riciclano atleti di altri team, ma questo non è nel nostro dna personale e sportivo, partendo dal sottoscritto. Al contrario, molto spesso decido di iscrivere le cinture colorate con le nere. Come si può pensare, del resto, di poter insegnare principi di onestà e correttezza quando si violano facendo i furbetti?
    Noi Maestri, ma tutti, dobbiamo dunque dare per primi l'esempio".
    Tornando alla competizione, il primo esordiente a combattere è stato Mario Parisi che ha stravinto contro tutti i suoi avversari imponendosi per personalità, per freddezza agonistica e per l'eccellente preparazione fisica, visto i dieci match disputati; condizioni, queste, che catapultano il Parisi tra i più promettenti "fighter" in circolazione. E' evidente che il duro lavoro e il sacrificio hanno sempre un loro ritorno.
    L'altro esordiente Luca Angioi, invece, ha vinto sfoderando una tecnica e un controllo da manuale della kickboxing; egli si è inoltre evidenziato per l'assoluto controllo della tecnica che, alla fine, lo hanno portato alla vittoria dando altresì prova della sua estrema correttezza: non ha mai infierito, nonché umiliato, i suoi avversari limitandosi a vincere laddove poteva tranquillamente stravincere.
    Infine c'è stato l'esordio di Gianmarco Lambraia che, e nonostante una veemenza agonistica che dovrà in futuro gestire e incanalare nella giusta direzione, ha ugualmente vinto ottenendo applausi e consensi; il margine di miglioramento del Lambraia è evidente ma, e come ripeto sempre ai miei atleti: la potenza e la classe sono nulle senza il controllo o la gestione emozionale. Vince il più ''freddo'', agonisticamente parlando, e non sempre il più forte. Tutti i miei atleti hanno indubbiamente meritato gli applausi e le medaglie vinte ma devono sempre pensare agli obbiettivi futuri, a ciò che potrebbero essere e mai a quello che sono e, soprattutto, a quello che hanno fatto: le vittorie vanno dimenticate appena si scende dal podio perché, paradossalmente, tante volte è la stessa vittoria che ci sconfigge. L'unico mio rammarico" ha concluso il M° Romano "è quello di non aver potuto schierare alcune punte di diamante del team per problemi fisici (le cinture nere Mastrantoni, Polidoro, Antonelli, Di Prisco, Quadrino e Ciccone), e le promettenti cinture colorate (Carnevale e Cornea); con tutto il team al completo il medagliere, già ricchissimo, avrebbe avuto una sostanziale impennata; comunque, gli otto agonisti fuori gioco dovrebbero tornare competitivi nella tappa di Napoli, dove potranno mostrare le loro qualità. Nel nostro sport, come nella vita, l'impegno e la passione portano al risultato: è la regola della ASR ROTTS, dei suoi atleti."
    Prossimo appuntamento è per l'ultima tappa della Maratona Marziale che andrà in scena a Napoli il 22 Marzo. 20150222_210343-1.jpg
     
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    Altre immagini dei campioni della ROTTS.

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