«Iniziare a giocare è un attimo: quando infili la monetina e senti che viene giù quel mucchio di euro che scrosciano, subito li ributti dentro, tac-tac-tac te li rigiochi: ed è finita». Dilaga a Fondi e in tutta la provincia di Latina la ludopatia, che sta raggiungendo, purtroppo, livelli impressionanti, devastando innumerevoli persone con le loro rispettive famiglie. Si comunica alla popolazione che esiste a Terracina il gruppo Giocatori Anonimi Italia dove i giocatori, insieme alle proprie famiglie, si aiutano vicendevolmente in un percorso sostenuto e coadiuvato anche da ex giocatori. La partecipazione è del tutto gratuita ed anonima. Purtroppo, a seguito della mancanza di seri provvedimenti da parte dello Stato, i cittadini si rimboccano le maniche per aiutarsi e per cercare di trovare una via di uscita. I gruppi utilizzano i locali messi gratuitamente a disposizione da enti, associazioni o parrocchie. In molti casi, per disintossicarsi basta la partecipazione gratuita ai gruppi di giocatori anonimi, ma si raccomanda sempre la valutazione e l’indirizzo del proprio medico di base, perché, è bene ricordarlo, si tratta di una malattia. A Terracina il gruppo di giocatori anonimi, con o senza famiglie, si riunisce al seguente indirizzo che si può liberamente contattare in qualsiasi momento: Terracina Telefono 3248969018 Piazza Alfredo Fiorini c/o Parrocchia San Domenico Savio email: terracina@giocatorianonimi.org Giovedi 19,30-21,30 Gruppi Giocatori Anonimi presenti nel Lazio VEDI QUI Gam-Anon Italia Associazione di familiari ed amici di giocatori compulsivi VEDI QUI Le cifre record della provincia di Latina VEDI QUI Si comunica che molte comunità di recupero per le tossicodipendenze sono già aperte per l’accoglienza e la cura della ludopatia. In particolare, si segnala a Cassino la Comunità Exodus per il recupero dei giovani di Fondi e provincia di Latina. VEDI QUI La Comunità Emmanuel di Rieti per accoglienza e recupero di persone di qualsiasi fascia d’età. VEDI QUI Si segnala la nascita di Comunità di recupero esclusivamente per malati di ludopatia. In particolare la Comunità Pluto in Reggio Emilia VEDI QUI “Tantissimi hanno perso il lavoro, la famiglia ed anche i beni patrimoniali frutto di una vita di sacrifici. Nei casi più gravi in tanti sono arrivati perfino al suicidio gesto che pensa di compiere, per la disperazione, un giocatore d’azzardo su sette. Davanti a drammi del genere ci sono istituzioni che restano immobili o quasi adducendo motivazioni poco credibili generando dubbi magari che non hanno ragione di essere.” A parlare Lino Bucci, segretario generale Spi/Cgil Lega Terracina – Fondi. “Noi dello Spi/Cgil Lega di Terracina- Fondi sul problema della ludopatia non molliamo di un millimetro continuando a lottare, così come facciamo da anni, consci del fatto che la corretta ed incessante informazione a volte può risultare determinante. Fino a dieci anni fa per i genitori la preoccupazione principale era la cocaina, l’eroina e la cannabis oggi la paura maggiore è il gioco d’azzardo che, a differenza di queste, colpisce a qualsiasi età anche se per motivazioni diverse in quanto la ludopatia è transgenerazionale per cui non fa alcuna differenza di età e di ceto sociale”. VEDI QUI