L’esecuzione programmata di Mario Piccolino non ha colto di sorpresa molti di noi. L’indignazione, la rabbia, il disgusto riempie la mente. Si è giunti a Formia alla punta massima dell’offesa. La vita stessa. Scomoda la voce di Mario Piccolino che, caparbiamente, non si arrendeva davanti alle minacce, alle aggressioni. E andava avanti, alla sua maniera, ad indagare, fotografare, comunicare, denunciare. Attraverso il suo blog, immagini e parole facevano intendere situazioni, quadri, realtà inquietanti sul nostro Territorio. Al contrario “qualcuno” assicurava giovani e ragazzini delle scuole cittadine raccomandando loro: “…dite ai vostri insegnanti che a Formia non c’è nessuna camorra, che stiamo tranquilli”. E ancora oggi alcuni benpensanti, all’efferato assassinio dell’avvocato Piccolino, commentano con insensatezza: “… un seccatore in meno – si doveva fare i fatti suoi – è andato oltre la misura”. Una fiaccolata di grande partecipazione, in amara risposta, ha pronunciato per le vie della città un chiaro NO alla malavita, alla sopraffazione. Mario rimarrà nella nostra memoria come l’uomo che ha pagato con la vita la sua ferma e costante ricerca della legalità e della giustizia. L’ANPI Formia con più vigore conferma, oggi, il suo impegno nello sviluppo di una responsabile coscienza di cittadinanza attiva. Uniti e determinati si può opporre resistenza a quanti, in svariate forme, si rendono assassini o offendono la libertà e la dignità dell’uomo. Ada Filosa Presidente ANPI provincia di Latina
- grazie tantissimo x l'intervento ... ma da Fondi solo questo... ? e i politici e la coscienza civile di Fondi dove sono ? ... -
Come ho già scritto da un'altra parte, la mafia non uccide solo d'estate. Fermo restando che dobbiamo dare tempo alle forze dell'ordine di capire il movente di un omicidio così freddo(una esecuzione) è chiaro che da queste parti la mafia uccide in tutte le stagioni, e non possiamo nenache trincerarci dietro il fatto che è successo a Formia, qualche anno fa è successo a Terracina, può succedere anche a Fondi, non dobbiamo scordarci la dichiarazione "Latina provincia di Casale" è evidente che qualcuno si sente padrone a casa nostra