Cari amici, domani pomeriggio, presso l'auditorium San Domenico, si terrà un convegno dal titolo "Imprese, sviluppo, turismo: idee, strumenti, proposte per il nostro Sud Pontino" organizzato dagli "amici" della lega. A parlare saranno: - l'onorevole Francesco Zicchieri in possesso di un diploma di ragioniere; - il ragionier Claudio Durignon; - il signor Silviano Di Pinto di cui non è lecito conoscere l'iter scolastico; - il signor Simone Ambrosi di cui non è lecito conoscere l'iter scolastico; - l'onorevole Matteo Adinolfi, laureato in economia; - il ragionier Angelo Orlando Tripodi. Sono certo che questo pool di luminari dell'economia non possa che indicare alle masse la strada migliore per risollevare le sorti della disastrata economia pontina.
per completezza di informazione attuale governo : Amendola,ministro affari europei,diploma liceo classico; Provenzano,ministro per il Mezzogiorno,liceo scientifico; Teresa Bellanova,ministro agricoltura,terza media; Di Maio,Esteri, liceo classico; Spadafora,ministro Sport,liceo classico; Cataldo,ministra del lavorò,liceo scientifico. Per questo io dico sempre a mia figlia di prendersi uno straccio di laurea per non rischiare,in futuro,di ritrovarsi a fare il ministro dell’agricoltura
Caro Gaeta, nei decenni passati esisteva una significativa differenza tra politico e tecnico: il politico indicava una strada che il tecnico realizzava trovando i modi per farlo. Uno dei più grandi ed irreprensibili banchieri italiani, Carlo Azeglio Ciampi, era laureato in lettere ma nessuno si può permettere di affermare che non fosse un eccellente economista sia perché dotato di intelligenza superiore sia perché sempre accompagnato da collaboratori in grado di supportarlo ed aiutarlo. La deriva politica attuale è originata dal fatto che il politico si ritiene un fine tecnico e pretende di trovare egli stesso le soluzioni attuative delle proprie idee senza averne le capacità. Personalmente apprezzo un ministro del lavoro che abbia fatto 40 anni di attività sindacale perché ha evidente conoscenza della materia ma sono terrorizzato dall'idea che un ragioniere qualsiasi pensi di poter indicare i modi per risollevare una economia disastrata.
io sono semplicemente terrorizzato dal fatto che vengano richiesti più titoli di studio per fare il bidello (mestiere rispettabilissimo) di quanti ne occorrano per fare il ministro.Quaranta anni tra campi di cavolfiori e attività sindacali fanno di una persona un ottimo agricoltore e (dubito) un buon sindacalista.Fare il ministro temo sia più complicato. Politici come i nostri (governo ed opposizioni) non entrerebbero a fare parte nemmeno del consiglio comunale di un qualsiasi paesino del mondo civile. Quindi,stranamente,ritengo di essere quasi d’accordo con te...
è la fotografia dello "sfascio" in cui siamo precipitati... c'è comunque un abbassamento culturale e morale generalizzato e si vive alla giornata ... tempo fa ricordo che i Ns. "Padri" facevano sacrifici e rinunce per far studiare i figli fino alla Laurea ... quando tutte le scuole erano scuole e non imprese ...
No caro Gaeta, non possiamo essere d'accordo perché tu fai affermazioni non supportate né da conoscenza né da fatti. La ministra Bellanova è una persona estremamente competente e se lo ignori è soltanto un tuo problema. Per fare il collaboratore scolastico, poi, non è necessaria alcuna laurea e la tua affermazione dimostra il fatto che parli per sentito dire senza nessuna conoscenza.
per carità Sandrone,non è strettamente necessario avere la tua approvazione e non è nemmeno così impellente il desiderio di essere quasi d’accordo con te.Tuttavia,ti invito a rileggere il mio post perché deve esserti sfuggito qualcosa.Mai detto che per fare il bidello serva la laurea:serve comunque un titolo di studio a differenza di quello che accade con ministri e parlamentari.Poiche’ là signora Bellanova ,a tuo dire,pare essere una persona assai competente ( immagino per aver svolto il mestiere,onestissimo,di bracciante ) non capisco perché,a questo punto,non debbano essere considerati alla stessa stregua un laureato in economia o un paio di ragionieri citati nel tuo primo post.Per parlare di economia non sono sufficienti?
Veramente Carlo Azeglio Ciampi è stato laureato in lettere, però alla Normale, non alla libera università di Poggibbonsi, e poi è entrato in Banca d'Italia con la seconda Laurea(giurisprudenza, ma quei tempi erano pochissimi corsi di laurea in statistica e Economia,e molti economisti erano in realtà laureati in giurisprudenza). Che poi i relatori citati non siano così grandi luminari, lo penso pure io.
Non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire. Caro Gaeta, da ora e per sempre io smetto di confrontarmi con te.
cercherò di sopravvivere Temo,per te,che in futuro dovrai confrontarti da solo.Almeno su questo forum