I fratelli Karamazov

Discussione in 'Fondi e i fondani' iniziata da Daniele, 6 Maggio 2016.

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  1. Daniele

    Daniele

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    So benissimo che questo post è completamente fuori tema rispetto alla fondanità, però voglio condividerlo lo stesso...

    Stavo leggendo un articolo e ho trovato questa frase di Fëdor Dostoevskij che mi ha letteralmente sconvolto: "Non c'è preoccupazione più assillante e più tormentosa per l'uomo, non appena rimanga libero, che quella di cercarsi al più presto qualcuno innanzi al quale genuflettersi".

    Credo che neanche Faletti (nei suoi tre libri che ho letto), autore che adoro, sia mai arrivato a tanta profondità!

    Ps= scusatemi l'intromissione!
     
  2. eolica

    eolica

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    Grazie, gentile amico, della tua riflessione.

    Piacerebbe anche a me, in barba a tutte le limitazioni sulla "fondanità", (come se Fondi fosse al centro del Mondo o, paradossalmente, fuori dal Mondo), rendere partecipi gli altri utenti di cose che mi /ci colpiscono e ci entusiasmano, anche rattristandoci : ma, putroppo, non si può.

    Riservare però uno spazio di "Fondani.it" ( nuovo appello al Webmaster) a temi, riflessioni, pensieri che esulano dal nostro "piccolo mondo antico" potrebbe essere un arricchimento ( non monetario, ma di conoscenza e riflessione) per tutti coloro che volessero approfittarne.
     
  3. AjejeBrazov

    AjejeBrazov

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    2016-05-07 21.39.59.jpg

    La tragicita' dell'evento e' tale per cui il "lapsus freudiano" o semplice errore di battitura(evidenziato dal cursore ),mi porta a fare la semplice considerazione :

    magari si fosse trattato di un incidente di tal genere!
    Avrebbe portato bene(come dettato dal comune pensare).

    Invece no,purtroppo si e' trattato di un tragico incidente di caccia.

    Non avrei certo aperto una nuova discussione;approfitto di questa un po' "atipica"(ma non banale),per mettere in risalto il senso di quella frase,stravolto dall'assenza di una semplice vocale.
     
  4. eolica

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    Questo è, o mi sembra essere, l'esempio dello "spazio" per le curiosità, le riflessioni, le passioni, le emozioni che escono ( vivaddio) dagli angusti confini che vanno dal Bivio per Sperlonga al Bivio per Lenola, cioè a quelli che sembrano ancora essere i "limiti", mentali più che fisici, che mettiamo alla nostra curiosità, alla nostra fantasia, alla nostra vita.

    Scusate se approfitto anch'io di questo spazio "free", nato per caso, per non parlare delle monotone vicende di una città monotona, confusa e, tutto sommato, infelice.
     
    Ultima modifica: 8 Maggio 2016
  5. eolica

    eolica

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    Approfitto di questa "Zona Franca" per non parlare ( finalmente) di Fondi e...Fondani e pubblicare, in barba a tutti gli sciocchi divieti, quello che ora,in questo momento, mi sento di condividere.


    [​IMG]
     
  6. Daniele

    Daniele

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    Credo che Eolica abbia tratteggiato con questa riflessione di Garcia Marquez, un quadro della situazione che per quanto desolante, è reale.

    Me ne accorgo quando faccio volantinaggio. Alle persone, oltre ad offrire il volantino, "regalo" un mio saluto. Che sia un "buongiorno" o una "buona giornata", vedo i loro volti cambiare: illuminarsi.

    Questo mi porta a pensare che manchi il "contatto umano" troppo perso dietro una tastiera ed uno schermo...
     
  7. Daniele

    Daniele

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    Qualcuno li ha visti tornare, tenendosi per mano...

    Vuoi vedere che aveva ragione lui?

    Riflessione basata su un grande della musica italiana...

    Pro = strettamente personale
     
  8. eolica

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    Condivido, grande nostalgia del "piccolo" Grande Lucio.
     
  9. qualitel

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    e vabbè... allora ditelo !!
     
  10. AjejeBrazov

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    ..." E' la sera dei miracoli fai attenzione
    Qualcuno nei vicoli di Roma
    ha scritto una canzone..." :rolleyes:
     
  11. eolica

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    In nome dei fratelli Karamazov, mi piace pubblicare questa poesia di Giorgio Caproni che ho re-incontrato questa sera.

    Per lei

    Per lei voglio rime chiare,
    usuali: in -are.
    Rime magari vietate,
    ma aperte: ventilate.
    Rime coi suoni fini
    (di mare) dei suoi orecchini.
    O che abbiano, coralline,
    le tinte delle sue collanine.
    Rime che a distanza
    (Annina era cosí schietta)
    conservino l'eleganza
    povera, ma altrettanto netta.
    Rime che non siano labili,
    anche se orecchiabili.
    Rime non crepuscolari,
    ma verdi, elementari.



    [​IMG]
     
    Ultima modifica: 8 Giugno 2016
  12. Daniele

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    Di pietra non è l’uomo
    l’uomo non è un limone
    e se non è di pietra
    non è carne per un cannone.

    Uno dei testi più belli e poco conosciuti di Lucio Dalla...


     
  13. eolica

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    Per mantenere l'impegno a tenere sempre in vita, in questo blog, i "Fratelli Karamazov": libero spazio di pensieri, parole ed immagini.

    [​IMG]
     
    Ultima modifica: 14 Giugno 2016
  14. Daniele

    Daniele

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    I "fratelli Karamazov" non li ho mai letti (di Dostoevskij ho letto "L'utile idiota" e "Delitto e castigo"), ma quella frase ogni volta che qualcuno posta qualche pensiero e riflessione, mi colpisce spesso.

    Stavolta, per alimentare questo spazio libero, ho trovato Baricco. Lo so che a molti può sembrare uno stile anche troppo elegante e delle volte anche spocchioso, ma lo adoro.

    Tratto da "Oceano mare":

    "Uno si costruisce grandi storie, questo è il fatto, e può andare avanti anni a crederci, non importa quanto pazze sono, e inverosimili, se le porta addosso, e basta. Si è anche felici, di cose del genere. Felici. E potrebbe non finire mai. Poi, un giorno, succede che si rompe qualcosa, nel cuore del grande marchingegno fantastico, tac, senza nessuna ragione, si rompe d'improvviso e tu rimani lì, senza capire come mai tutta quella favolosa storia non ce l'hai più addosso, ma davanti, come fosse la follia di un altro, e quell'altro sei tu. Tac, Alle volte basta un niente. Anche solo una domanda che affiora. Basta quello".
     
  15. Daniele

    Daniele

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    Questo spazio libero, in quanto tale, mi consente di spaziare senza mettere punti o punti e virgola che spesso sono condizioni capestro più che punti dove fermarsi e ripartire.

    Sto ripensando allo spettacolo di Marco Paolini "I miserabili", quando nel suo racconto parla del libro (che ho letto) di Victor Hugo, parlando dei poveri e di come lo scrittore francese li rappresentasse.

    "Chi sono i miserabili per Hugo? I poveri. No, maledizione no. E' tutto lì: un conto è la povertà e un conto è la miseria. Per Hugo è chiarissimo: la povertà è una cosa nella quale puoi anche vivere e organizzarti. La povertà è sapere fin dove arrivi e quel passo che puoi fare con la tua gamba. La miseria no!".

    "Tu non sai chi sei, da dove vieni, ma soprattutto non hai futuro. La miseria è un ergastolo, dal quale non ci si toglie in nessun modo - questa è la miseria di Hugo, incalza Paolini- E' una condizione senza speranza, in cui prostituire le figlie o fare altre attività assolutamente amorali è del tutto normale".

    "No - dice Hugo - si può uscire dalla miseria. Come? Con la fede e con il lavoro. Per l'uomo c'è riscatto dalla miseria con la fede e con il lavoro. Cinque anni dopo Marx aggiunse: con la coscienza! Uniti si vince".
     

    Allegati:

  16. AjejeBrazov

    AjejeBrazov

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    Faccio anch'io una considerazione e te lo dico in confidenza,tanto in questo angolo rimane tutto
    fra noi e ci si concede qualche divagazione...

    Rileggendo il passo da te riportato,al di fuori del contesto del romanzo(del 1993),e letto con gli
    occhi puntati sullo scenario politico attuale,
    ci vedo oggi, un probabile accostamento al "Pensiero stupendo" di un intimo amico di Alessandro
    Baricco,di cui non nominerò l'identità ma,non me ne vogliano gli estimatori,ne manifesta in ogni sede
    l'illusione,esternandola con il suo accento spiccatamente toscano.

    "Tac,alle volte basta proprio poho!.."

    Un saluto.
     
  17. Daniele

    Daniele

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    In una nave che affonda, gli intellettuali sono i primi a fuggire. Subito dopo i topi d molto prima delle puttane. Vladimir Vladimirovic Majakovskij

    L'ho trovata ieri sera e la trovo confacente in certi ambiti della vita...
     
  18. AjejeBrazov

    AjejeBrazov

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    Vorrei dare un contributo ironico approfittando di questo spazio "salottiero",anche perchè tratta
    dell'argomento che ha tenuto col fiato sospeso questo forum per diversi giorni,ed è stato stoppato
    per la delicatezza dell'argomento.
    Però riguarda un aspetto ludico,che mai avrei potuto introdurre (pena il linciaggio pubblico...)nell'infuocata discussione in oggetto.
    Lo faccio qui,in seconda serata,in fascia non protetta e tra intimi amici.

    Tango's time

    Ha causato gran clamore
    da svegliare il can che dorme :
    un'accusa,un gran vociare,proprio sulla popolare
    dubitandone la forma,insinuandone le norme.

    Dopo fior di discussioni
    tassi giù,fidejussioni...
    si era giunti ad una impasse,
    terminata è la kermesse.

    Ben gli sta,mi dirai tu,
    sono cose complicate!
    Ma io guardo la tivvù :
    già le avevo sospettate
    certe pratiche scorrette!

    Al mattin,sulle private
    ogni dì dalle ore sette,
    tra il caffè ed un buon cornetto
    senza freni né rispetto,
    sempre lì quel motivetto.
    Uno spot :
    "La banca attenta"
    la sua musica s'è scelta.

    Un gran brivido alla schiena,
    se ripenso a quella scena...

    Bel motivo? Da paura!
    Tema? Temo da censura:

    Che gran scandalo sortì
    il tango,l'ultimo,a Paris!


    P.s : Il tema musicale "Ultimo tango a Parigi " è una grande composizione di Gato Barbieri,recentemente
    scomparso.
    Chi,come me,ha avuto la fortuna di assistere al grande concerto Di Pino Daniele nel 1982 al " Fabiani "
    forse lo ricorderà sul palco,al sax,al fianco del Mitico Pino,oltre a Senese,Esposito,De Piscopo...
    Bei tempi.

    Ciao.
    AjejeBrazov.
     
    A eolica piace questo elemento.
  19. eolica

    eolica

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    C'ero anch'io.
    Nostalgia canaglia.
     
  20. brandt

    brandt

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    Presente...
     
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