I fratelli Karamazov

Discussione in 'Fondi e i fondani' iniziata da Daniele, 6 Maggio 2016.

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  1. Daniele

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  2. AjejeBrazov

    AjejeBrazov

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    Ritmi

    Ritagli di spazio son gemme di tempo
    scandite in un soffio percuotono l'aria
    diffondono suoni
    rimembrano brezze
    che increspano l'acqua.

    Pervadono genti sudamericane
    movenze sinuose di terre lontane
    di dune sabbiose
    plasmate dal vento.

    Riverbera il suono a tamburo battente
    espressione africana o asiatica,australe.
    Indistinte le razze,uno solo il linguaggio
    ogni uomo l'apprende,perché universale.

    Son ore di pace.
    Sonore carezze
    concentriche onde che abbracciano tutto
    cullando il ricordo di braccia materne
    d'un battito tenue all'orecchio di un bimbo.
    Altri cuori egli udrà nelle danze ancestrali
    tutti uguali e diversi come ritmi tribali.

    Appagano l'essere,risuonano a oltranza
    e stringono,avvolgono,annebbiano i sensi
    in simbiosi con me
    che ne bramo l'essenza.

    Metronomo esatto,infinito universo.
    In un moto perpetuo,un sordo pianeta
    scandisce il suo tempo spaziando in silenzio
    per l'eternità.

    Sincronìzzati uomo e respira atmosfera
    in cui voci e speranze son normalità :
    accorda al suo interno vibranti cadenze
    era questa la sfida
    in questa era d'inferno.

    Lontano si ode un assòlo di jazz.
    Istanti distanti ricordi di un tour
    frammenti di vita.
    La notte è stupenda,vibra cristallina
    la luna abat-jour.

    Il cosmo è grancassa
    io,
    schiocco le dita.


    Un saluto...swing.
    AjejeBrazov.
     
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  3. Eddy

    Eddy

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    Io vulesse truvà pace;

    ma na pace senza morte.

    Una, mmieze'a tanta porte,

    s'arapesse pè campà!


    S'arapesse na matina,

    na matin' 'e primavera,

    e arrivasse fin' 'a sera

    senza dì: "nzerràte llà!"


    Senza sentere cchiù 'a ggente

    ca te dice:"io faccio...,io dico",

    senza sentere l'amico

    ca te vene a cunziglià.


    Senza senter' 'a famiglia

    ca te dice: "Ma ch' 'e fatto?"

    Senza scennere cchiù a patto

    c' 'a cuscienza e 'a dignità.


    Senza leggere 'o giurnale...

    'a nutizia impressionante,

    ch'è nu guaio pè tutte quante

    e nun tiene che ce fà.


    Senza sentere 'o duttore

    ca te spiega a malatia...

    'a ricett' in farmacia...

    l'onorario ch' 'e 'a pavà.


    Senza sentere stu core

    ca te parla 'e Cuncettina,

    Rita, Brigida, Nannina...

    Chesta sì...Chell'ata no.


    Pecchè, insomma, si vuò pace

    e nun sentere cchiù niente,

    'e 'a sperà ca sulamente

    ven' 'a morte a te piglià?


    Io vulesse truvà pace

    ma na pace senza morte.

    Una, mmiez' 'a tanta porte

    s'arapesse pè campà!


    S'arapesse na matina,

    na matin' 'e primavera,

    e arrivasse fin' 'a sera

    senza dì: "nzerràte llà!"

    (Eduardo de Filippo)
     
  4. Daniele

    Daniele

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    Eppure sono arrivato alla conclusione (che poi è una conclusione provvisoria) che pornografici sono certi pregiudizi, non i desideri...
     
  5. eolica

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    Alzi la mano chi, nella sua vita, non ne ha mai incontrata una.

    Proprio così scassacaxxi, come la descrive mirabilmente l'indimenticato Antonio Parisi


    Na sposa cervellina


    Tenghe na sposa proprie cervelline
    che n'za manch' jésse ando' àt ì addavote!
    Se té nu fatt' a' ngape la matine
    prime ch' è sere cagne cente vote!

    A me me piace semplice e pulite
    ma iere, quande me s'ha ppresentate,
    agge rumaste ué, comme afferbite,
    pe comme s'ere tutta antulettate!

    Jésse le sa ch'abbaste che me piace
    a me, sultante a me, e a chiù nesciune;
    ma ne' la pozz ancore fa capace!

    Quand'allore me girene le lune,
    me la magnasse a mùzzeche de bace,
    e dopo l'accedesse de schiaffune!


    sempre da: Antonio Parisi - "Canzoniere Fondano"-2006
     
    Ultima modifica: 26 Luglio 2016
  6. eolica

    eolica

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    Teneramente

    Nel fiore che si fa strada
    nel riso che spegne il litigio
    negli occhi grandi dei figli
    davanti a un bacio
    appena sfiorato
    ti ritrovo


    Gino Fiore : da "Il fiume e il mare"
     
  7. Daniele

    Daniele

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    La verità comunque la si voglia guardare, è sempre oggettiva. Quando si crede che la verità diventa obiettiva c'è qualcosa che viene nascosto...
     
  8. AjejeBrazov

    AjejeBrazov

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    Amiche ed amici,una svolta storica sta per sconvolgere la nostra città.
    Se la notizia si rivelerà veritiera ed autentica,e non sarà un falso clamoroso come qualcuno ha già bollato questa rivoluzionaria scoperta del secolo(;)),bisognerà riscrivere la storiografia locale risalente a circa 2 millenni fa.
    In una località segreta della piana,è stato rinvenuto un piccolo scrigno con al suo interno un papiro ben conservato,
    di epoca romana.
    Uno spaccato inedito di vita dell'epoca,reso noto e divulgato in questi giorni,in cui molti di voi ritroveranno analogie
    comportamentali e nomi probabilmente riconducibili a nostri antenati.
    Scritta di suo pugno,è la cronaca di un periodo sicuramente travagliato della città di Fundi,narrata da una sorta di
    menestrello,cantore di gesta e cronaca locale che si firma Ajejus Brazus Paraculorum.
    Scrive di storie di normale e straordinaria amministrazione del castrum Fundanum,con tanto di nominativi di patrizi,
    principali protagonisti dell'epoca.
    Egli ci tramanda anche tragiche vicende vissute nel periodo in cui si dovette trovare una soluzione per l'annoso
    problema dei rifiuti in città.
    Stiamo parlando di rifiuti tipici dell'epoca,di origine animale,per quanto riciclabili nelle campagne.
    Cavalli e asini circolavano copiosamente,soprattutto nelle vie principali del centro.
    Si pensò allora di affidare l'incarico ad una associazione ispanica di raccolta,la De Vitiam,incaricata nell'operazione che nel decumano maggiore era denominata : (da) "Porta a Porta",mentre nel cardine maggiore:
    (da)"Porta a Portella".
    Certo,l'olezzo era insopportabile,acuito anche da un altro fattore di cui ci si occupò nel medesimo periodo.
    La conformazione lacustre del territorio fuori le mura,era di natura paludosa e stagnante e con i venti spiranti
    dal mare si produceva un miasma maleodorante,sommato a quello proveniente dall'interno,con produzione di
    sacche gassose,probabilmente metano,che si incendiavano con facilità,non appena si tentava l'accensione di un bivacco o di una torcia notturna.
    Per cui,per l'illuminazione,si contattò una società,la Ursus,proveniente dalla vicina Formiae,anch'essa situata
    sulla Regina Viarum,ove già si era sperimentato una sorta di nuovo combustibile meno costoso e meno
    infiammabile per alimentare le torce a lenta combustione,a mano e da parete.
    Certo,i costi lievitarono:
    nel primo caso ammontarono a VI milioni di sesterzi ogni XII lune,
    mentre nel secondo,a DCCL mila sesterzi,sempre ogni XII lune.
    I cittadini,divisi tra ottimisti e pessimisti,iniziarono a pretendere chiarezza dai consoli preposti,così
    riportati dal narratore:
    Al timone di comando Claudius Fazzonius Maximum. Supervisore generale,eletto al Senatus Romanus,
    già centurione e condottiero di bighe al servizio dell'Impero.
    -Servator Demeoum Secundus. Eletto due volte consecutivamente a capoconsole,dalle capacità oratorie
    indiscutibili e tenacia di condottiero colto e preparato
    e
    -Gaius Cynarinus Vincentius. Giovane promettente politico,disponibile al colloquio con la cittadinanza.

    Passando ai consoli avversi,nell'assise,abbiamo :
    -Marius Florus Minor . Viene descritto come oratore mite,colto,massimo insegnante di materie innovative
    ai giovani volenterosi di apprendere.
    -Appio Antonellum Stellatus. Amante della pulizia in generale,cominciò dalle acque sorgive.
    Famose restano le gesta al Tubus di Cicalesus e alla Vulpes Fontis.

    Si accenna anche ad una specie di consiglio minore,un Forum cittadino a cui illustri abitanti liberi
    discutevano animatamente,probabilmente con i piedi a mollo alle Terme,o nell'agorà della polis.
    Alcuni nominativi illustri riportati da Brazus :

    -Ettorus Eolicum Severus. Esperto contabile,fine cesellatore di testi e oratore instancabile,ex console,
    trascinatore di folle e attento interlocutore delle generazioni emergenti (iuventus).
    Un vero e proprio "Deus (T)ex machina".
    -Danilus Pezzolus Qualitellum. Critico spietato,relatore di cronaca locale,dotato di ampia autonomia
    investigativa,uomo libero da ogni schiavitù.
    -Franciscus Fuskas Nostrum. Esperto in legge,di chiare origini elleniche,poiché di linguaggio incerto,
    ma sicuro portatore di pace e fraternità.

    Segue poi una lista di nomi stranamente compressi,forse soprannomi,riguardanti comunque la partecipazione sia maschile che femminile al forum,di cui lo stesso relatore afferma di far parte.
    In ordine alfabetico :

    -Ajejus Brazus
    -Bolleminor

    -Branditellum
    -Danìlus papyrus
    -EtaBetum
    -Fundanus observum
    -gb X
    -Lucas LXXXIV
    -Luna minor
    -Masnuterius
    -MinumumMaximum
    -Philipppus
    -Pipistrellum XXI
    -Robiolum
    -Simpaulus
    -Stomachus dolet
    -Uber

    -Ulisse LXIII
    -XCII FS (Flores Seminatum)


    Falso storico,o fatali eventi ripetitivi?:rolleyes:
     
    Ultima modifica: 1 Agosto 2016
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  9. Ziogaetano

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    Questa discussione si fa davvero interessante.Senza citare nessuno , vorrei rendervi partecipi dello strardinario evento al quale ho avuto modo di assistere in prima persona il 16 luglio scorso : Roma,circo massimo,concerto di Bruce Springsteen.Non ho ancora smaltito la malinconia di fine concerto.
     
  10. eolica

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    Ciao, bella figheira !!
     
  11. Daniele

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    In un mondo di volti, cerco una maschera con cui confrontarmi...
     
  12. Eddy

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    Addio ad una donna intelligente e simpatica e ad una grande artista!:(
     
  13. eolica

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  15. Daniele

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    Nixon diceva: “Finire secondo alle Olimpiadi ti procura l'argento. Finire secondi in politica ti procura l'oblio.”

    Intelligenti pauca... CpM22cOWAAEkLWx.jpg
     
  16. eolica

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  18. Daniele

    Daniele

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    Intervallo... CpXMjacXEAAoX3h.jpg
     
  19. eolica

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    Questo amore ( Edoardo De Crescenzo)

    Mi venivano addosso campi di grano
    tagliati in due dall' autostrada
    tra le lacrime guardavo
    il divieto d'inversione

    Tornavo a casa senza di te
    eri rimasta nelle tue vacanze
    tigri in gabbia tu ed io
    bisognerebbe far qualcosa

    Questo amore che non ce n'è un altro
    questo amore mica da niente
    questo amore così insolente
    così giovane da far paura
    questo amore preoccupato
    vuoi vedere che si è già inceppato
    bisognerebbe far qualcosa

    E lo sguardo stupido di questa stanza
    mi ripropone la tua sagoma
    dolce spietato manichino
    faccia da bambino

    E l'aria che entra dalla finestra
    mi colpisce come la paura
    bisognerebbe far qualcosa
    bisognerebbe far qualcosa

    Questo amore che non ce n'è un altro
    questo amore così impudente
    bisognerebbe far qualcosa
    forse niente solo aspettare
    Questo amore saprà cantare
    al momento buono forte come un tuono
    questo amore che non è mio
    che non è tuo ma delle stelle
    Questo amore vincerà,sì vincerà

     
  20. Daniele

    Daniele

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    Intervallo dell'intervallo... differenze.jpg
     
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