Abusi e diritti

Discussione in 'Fondi e i fondani' iniziata da Osservatore Fondano, 31 Gennaio 2015.

  1. Osservatore Fondano

    Osservatore Fondano

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    Mi è capitato recentemente di assistere ad una situazione alquanto inconsueta e che personalmente ho considerato piuttosto sgradevole, che ha riguardato dei giovani che, in centro, stavano evidentemente divertendosi (almeno credo) a riprendersi col telefonino, quasi come voler realizzare un cortometraggio. Un certo signore, che in quel momento indossava una divisa, ha approcciato questi ragazzi ritenendo di essere stato ripreso e che, più o meno, ha espresso, in modo piuttosto brusco, che ciò era una violazione e che comunque dovevano avere il suo consenso alla registrazione. Non entro in merito di quale possa essere stato il mio intervento. Ora, da quel che mi risulta e premesso che è chiaro che coloro che lavorano indossando una divisa debbano essere rispettati, non era evidentemente chiaro a questo signore che, nella sua funzione di servitore del cittadino stipendiato da cittadini, egli non è affatto un soggetto privato e che può essere ripreso come e quando un cittadino lo desidera, a meno che non vi sia una palese accusa o dimostrazione di compimento di un reato e la certezza che le immagini vengano utilizzate per scopi illeciti, e non credo che registrare una persona in divisa, anche se sta parlando, come se si stesse registrando il castello che si ha sulla sfondo, lo sia. In poche parole, tutto questo mi è apparso come una forma di abuso, e la cosa mi preoccuperebbe ancor di più se penso che certe persone sono autorizzate a portare un'arma al loro fianco. Mi piacerebbe però sentire il parere di un avvocato che possa illuminarci su questo tipo di vicenda.
     
  2. mena

    mena

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    Per diritto alla privacy si intende il limite all'utilizzo di dati che riguardano altre persone; anche le immagini di un video diventano "dati personali" ogni volta che ci forniscono informazioni su qualcuno (persino indirettamente).
    Può essere lesivo della privacy non solo dare visibilità ai volti delle persone, ma anche riprendere l'interno di un'abitazione e situazioni famigliari altrui, oppure opere d'arte firmate dagli autori.
    Alcune immagini poi possono rivelarci informazioni delicate sui soggetti ripresi, come ad esempio lo stato di salute, l'orientamento politico e religioso o le abitudini sessuali. In questo, quelle immagini riprese diventano "dati sensibili" e devono essere trattate con estrema cautela.
    Mettere video online senza infrangere le regole
    Molti avranno avuto il desiderio di mettere i propri video su Youtube o sul proprio blog. Anche se si tratta di siti amatoriali, le persone ritratte nei video che volete pubblicare devono darvi sempre il loro consenso. Spesso l'autorizzazione è tacita; in ogni caso bisogna fare attenzione a non ledere l'onore e la reputazione di nessuno.

    1. è preferibile che le persone comuni riprese in luoghi pubblici non siano riconoscibili
    2. se dopo un concerto, una partita, una serata con gli amici volete mettere in rete il video dell'evento potete stare tranquilli: per i personaggi pubblici (se non ci sono diritti riservati) non è necessario chiedere il consenso, ma solo assicurarsi che ciò che pubblicate non sia lesivo per la loro reputazione (o non li utilizziate per scopi pubblicitari).
    3. se nel vostro video compaiono anche bambini (o minorenni) è sempre meglio prima chiedere l'autorizzazione ai genitori, anche se dovrebbe valere la regola che possono essere ritratti in situazioni pubbliche o in contesti come gare e manifestazioni sportive.
    Ecco cosa si rischia se si violano le regole. Il diritto alla riservatezza dell'immagine può essere sacrificato solo per un pubblico interesse, come il diritto all'informazione a condizione di rispettare tre principi fondamentali: la verità dei fatti, l'interesse pubblico alla notizia e, soprattutto, l'essenzialità dell'informazione. Se non si rispettano questi criteri e la pubblicazione avviene per scopi diversi dal diritto d'informazione prevale il diritto del singolo di opporsi alla pubblicazione.
    La persona che vede la sua immagine pubblicata senza consenso può richiedere la cessazione dell'abuso e una volta provato il danno può ottenere anche un risarcimento patrimoniale (se si tratta di un personaggio noto potrà richiedere il risarcimento addirittura in base al valore della sua immagine sul mercato).
    La responsabilità penale entra in gioco nel caso in cui il video pubblicato sia lesivo della reputazione della persona ripresa o interferisca con la vita privata e professionale del soggetto. In questo caso si rischia addirittura una reclusione che va dai sei mesi ai quattro anni.
     
  3. Osservatore Fondano

    Osservatore Fondano

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    Grazie per l'ampia panoramica in materia; dunque, come pensato l'eventuale ripresa del paesaggio, con uniforme inclusa, non è in sè un reato e la reazione del soggetto è stata quindi abusiva.
     
  4. mena

    mena

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    Egregio Osservatore Fondano, nel caso da lei descritto, quella persona ha reagito perché è stata violata la sua privacy in quanto il diritto alla riservatezza dell'immagine può essere sacrificato solo per un pubblico interesse( ma anche qui ci sono dei limiti). Quei ragazzi certamente non stavano riprendendo il paesaggio, ma c......vano tra loro!
     
  5. Osservatore Fondano

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    Mi permetto di dissentire: secondo me, se ti trovi per strada a svolgere la tua pubblica funzione (poliziotto finanziere vigile), non hai nessuna riservatezza: sei uno stipendiato dalla cittadinanza e il cittadino, se non è provato che sta violando la legge o commettendo un atto terroristico, può riprenderti come vuole. Credo che in Italia esista ancora la presunzione d'innocenza.
     
  6. mena

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    Vabbuò, non c'è di peggior sordo di chi non vuol sentire!
     
  7. Osservatore Fondano

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    Avere opinioni diverse non giustifica l'aggressività. Nella normativa da lei citata non parla di divieto a prescindere di registrare un pubblico ufficiale; in altre nazioni è addirittura all'ordine del giorno proprio per evitare abusi da parte degli stessi. Stia bene.
     
  8. filipppo

    filipppo

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    Se stavano facendo un cortometraggio non penso che i ragazzi avrebbero avuto bisogno della difesa di ufficio dell'osservatore fondano il quale nell'affermare i suoi dubbi nel comportamento dell'uomo in divisa non si dovrà poi meravigliare che le divise in genere non hanno più alcun valore per nessuno.
    Ai miei tempi vedere una persona in divisa significava farsela sotto e filare alla larga (in senso figurato)
    Oggi la sfrontatezza di alcuni non ha limite.
    Andate su you tube e vedete quanti "impegnati" nei cortometraggi si divertono a riprendere qualsiasi cosa ivi compresi uomini in divisa, addirittura alcuni utilizzano le immagini per rivendicare la loro innocenza durante azioni di perquisizioni.
    Caro osservatore non ci lamentiamo se poi le nostre divise arrivano al punto di girarsi dall'altro lato quando vedono qualcosa che non va.....
    d'altronde stavano facendo un cortometraggio,
     
  9. marcopolo

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    Tutto quello che state dicendo decade nel momento in cui la persona che indossa quella strana divisa non sia un vero e proprio agente pubblico.
    Non sono sicuro che stiate parlando di lui, ma a quanto pare questo non fa
    parte del corpo da tempo, quindi la sua privacy rimane privata.
    Deduco che i ragazzi che lo filmavano siano i soliti bulletti che non hanno di meglio da fare che stare in giro a "teppistare" Fondi (bello questo termine :rolleyes:).
    Aggiungo però che un'aggressione non è mai giustificata.
     

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