La Fondi che fu

Discussione in 'Fondi e i fondani' iniziata da Osservatore Fondano, 26 Agosto 2015.

  1. Osservatore Fondano

    Osservatore Fondano

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    Mi rivolgo soprattutto a quelle persone con qualche anno in più e che possono raccontarci della Fondi prima degli anni 80, che molti di noi non hanno conosciuto, e possibilmente quella dal dopoguerra in poi (magari per sentito dire dai loro genitori): quali delle costruzioni, cambiamenti strutturali della città, modifiche urbanistiche sono state secondo voi peggiorative? Quali migliorative? E' Fondi oggi migliore di una volta, o ha perso qualcosa? Mi piacerebbe conoscere qualcosa di più del passato della nostra città, e magari qualche aneddoto collegato. Grazie.
     
  2. eolica

    eolica

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    Gentile amico,

    una vasta fonte di riferimento, per le storie e le vicende del passato meno recente, è sicuramente quella costituita dalle pagine provinciali de “Il Messaggero” e de “Il Tempo” che hanno assolto, insieme alle pubblicazioni (elettorali e non) fatte circolare dai Partiti e Movimenti politici, un ruolo di testimonianza e documentazione sulle vicende amministrative, almeno fino alla fine degli anni ottanta.


    In questo senso penso siano preziose le pubblicazioni proposte nel tempo dal Prof. Gaetano Carnevale, per anni corrispondente locale de “Il Messaggero”, sul quartiere della Giudea ( fu il primo a farlo conoscere agli inizi degli anni settanta, sollecitandone il restauro ed il riuso), sulle costruzioni in stile Liberty presenti nel nostro patrimonio edilizio, sulle vicende e le attività del Circolo Universitario, impegnato nella difesa del civico Ospedale, sulle quali pare prossima anche la pubblicazione di un testo quasi interamente fotografico tratto dagli scatti di Egidio Daniele.

    Mi sovvengono inoltre le pubblicazioni sul mondo della scuola, riferite alla nostra realtà, del compianto insegnante Franco Grossi, quelle sulle antiche tradizioni e mestieri della Prof.ssa Giulia Forte,di Geremia Iudicone e di Enzo Saccoccio ed il volume dedicato alla vita di Marcello di Vito ( curato da Ettore Capasso e Virginio Palazzo, in occasione dei cinquanta anni della sua scomparsa) che, oltre a raccontare le iniziative politiche di questo giovane fondano con grandi idealità, prova ad inquadrare la sua vicenda umana nel contesto della Fondi dell’immediato dopoguerra con la classe dirigente dell’epoca, tratteggiando anche la figura ed il ruolo del Senatore del Regno Camillo Cantarano.

    Sicuramente ne dimentico altre ma penso che una buona base di conoscenza della Fondi dal dopoguerra agli anni ottanta dello scorso secolo possa essere rappresentato dalle pubblicazioni che ti segnalo.
     
  3. Mirella Sandri

    Mirella Sandri

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    Anche la collezione pubblicata in tanti anni dal periodico confronto di Carlo albertoni può essere di grande aiuto
     
  4. Osservatore Fondano

    Osservatore Fondano

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    Grazie, ma a parte consigliare libri, nessuno ha un ricordo personale da condividere? E non chiedevo a proposito della storia dei politici o del mondo scolastico, ma di infrastrutture o angoli della città che ora non esistono più e che eventualmente si ritiene andassero conservate perché la città sarebbe stata più bella, o viceversa.
     
  5. eolica

    eolica

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    Sarebbe bastato, in questi ultimi venti anni,in uno dei pochi Piani Particolareggiati andati in porto, quello del Centro Storico, imporre ( e far rispettare) regole serie di conservazione e restauro urbanistico-costruttivo, invece di mandare ognuno per proprio conto, con gli effetti vergognosi che tutti possiamo constatare girando per il nostro prezioso Centro Storico.

    Come al solito però la nostra classe dirigente, sempre troppo sensibile agli umori dei cittadini-elettori ha omesso qualsiasi serio atto di indirizzo urbanistico nel centro storico e nelle devastate zone di sviluppo fuori le mura ( vedi Zona Spinete) per le quali abbiamo oggi speso per sole opere relative al miglioramento della viabilità larga parte dei Fondi Europei Plus, meritoriamente ottenuti.
     

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