Buongiorno a tutti oggi stavo guardando il TG2 delle 13.00 e vedendo un servizio di Gigi proietti che festeggia cinquantanni di teatro chiedeva se qualcuno aveva un teatro da gestire , perchè la nostra amministrazione non propone la gestione del nostro teatro al grande proietti ?
Io penso che il grande Proietti lo cerchi in una grande città, dove puoi fare un cartellone ed avere potenziali utenti che ti consentono ( forse, molto forse) di coprire una parte dei costi di gestione e messa in scena. Intanto bisogna finirlo il MegaTeatro. E' tutto bello fuori, ma dentro non c'è niente. Poi bisogna trovare i soldi per gestirlo proficuamente. Forse chi l'ha voluto così grande e maestoso, e sta spendendo una buona fetta dei nostri soldi, questo problema avrebbe dovuto porselo prima, molto prima. E' evidente però che ai nostri concittadini piace vedere realizzate le opere,ma non interessa capire a cosa servono e come, con quali risorse,si possono gestire. Speriamo, come sempre, che ci protegga lo "Stellone", sperando che non abbia altro da fare.
Allora, adesso posso esprimere i miei dubbi in merito..... Ma Proietti che dovrebbe venire a fare a Fondi? A dirigere uno scatolone vuoto che non si sa mancò quando sarà ultimato? E per portarci chi? Solo per arrivarci a Fondi è un macello causa collegamenti inesistenti... Una volta ultimato, quando sarà, ci dovremo accontentare del teatro popolare fondano e limitrofo, per il resto che ve devo da dì, mi auguro di tutto cuore di sbagliarmi, sennò quando tutto manca, lo annettono all'ospedale, visto che ogni giorno è motivo di sceneggiate. Chi vivrà, o meglio, chi sopravvivrà, vedrà!
Intanto a Latina chiudono il teatro Cafaro e il D'Annunzio... A Fondi lo apriranno (prima o poi)! http://www.temporeale.info/27001/ar...o-di-enrico-forte-per-salvare-la-cultura.html
Considerazione maliziosa, lo riconosco, ma sui costi rilevantissimi per ultimare il pretenzioso Mega Teatro Comunale e sulle problematicità della sua gestione ( non solo Latina, ma tutta Italia, insegna) i "mazzieri internauti", come li ha efficacemente definiti il mio amico "Qualitel", sono sempre latitanti. Pronti ad intervenire, in forma organizzata ed accanita, sulle feste religiose di contrada, con basse insinuazioni sul parroco che ha voluto la festa religiosa ( perché di questo in buona sostanza si tratta) separata da quella "ludica", non li vedi mai intervenire su questo doloroso ( per le nostre finanze) tema. Eppure potrebbe essere utile, sin da ora provare a ragionare insieme su quale futuro avrà quella probabile "Cattedrale nel deserto" , e inventarsi delle soluzioni per rendere meno scandalosa la spesa (milioni di euro) dinnanzi alle casse vuote del Comune per trovare i soldi per un minimo di arredo urbano, all'altezza di una cittadina che si propone ad ogni piè sospinto come meta "turistica". Ci sarà finalmente un sussulto di saggezza e, sia pure partendo da premesse e valutazioni diverse sulla utilità dell'opera,qualcuno proverà a capire cosa farci di quella costosissima scatola di cemento armato? Ai posteri l'ardua sentenza.
Ragazzi,ottimismo...nulla è perduto ! Seppure contrario alla gestione di opere pubbliche da parte di privati,mi chiedo, alla luce dei suddetti pareri inerenti alla scarsa affluenza di pubblico interessato alle rappresentazioni teatrali, se non sia il caso di effettuare un'opera promozionale in grande stile coinvolgendo attività emergenti locali(se disponibili) che sappiano attirare un gran numero di fruitori ed estimatori(potenzialmente molto numerosi). Con gli sponsor adeguati,ovviamente : Comune,Regione,enti universitari nazionali e internazionali,associazioni culturali. Persino l'inps,avete capito bene,l'ente previdenziale pubblico,potrebbe risultare interessato a sponsorizzare un prodotto che allunghi l'aspettativa di vita e con esso attuare un risparmio effettivo sull'erogazione pensionistica futura,in un'ottica di riforme su medio e lungo termine,con l'appellativo di "Operazione Forn Hero" Tutta questa prefazione,allo scopo di promuovere lei,la pizza "Long Life" del nostro concittadino Zio Mario. Parrebbero interessati molti luminari della scienza della nutrizione,la Rai,addirittura i cuochi personali della Casa Bianca. Se la struttura è vuota e deve essere ancora allestita, se ne potrebbe riservare una parte come sala degustazione e consumo. La restante parte del voluminoso immobile,riservarlo per le rappresentazioni teatrali. Direte voi...E Gigi Proietti? Il grande attore pare abbia già assaggiato la specialità nella capitale,e ne abbia tratto gran gusto... Chissà che,con la scusa di venire nuovamente a degustare la specialità locale,non si convinca anche ad allestire una compagnia all'altezza e si sa...davanti una gustosa e longeva pizza,tutto potrebbe risolversi nel migliore dei modi...
Un pizzico di (apprezzabile) ottimismo non guasta ma ho paura però che non risolva. E',in ogni caso, un contributo nella direzione da me auspicata, anche perchè un eventuale uso diversificato della struttura andrebbe previsto oggi per le (speriamo ancora possibili) opportune modifiche in corso d'opera per rendere la struttura sperabilmente multifunzionale. Saluti "teatrali".
Si continua a costruire a buffo senza avere un minimo di buon senso. Di sperabilmente multifunzionale c'è già il centro Dan Danino Di Sarra che non ha nulla di multimediale (sebbene la sua denominazione sia quella), una biblioteca che fatica a restare in piedi e soggetta a continui furti, un palazzetto dello sport che...vabbè lasciamo perdere, un anfiteatro che è l'apoteosi della vacuità, la mastodontica reggia comunale che fa vomitare, un ex-carcere grande e grosso, una struttura potenzialmente valida per la ricettività turistica chiusa/deposito, un mega teatro ancora da ultimare. Cos'altro abbiamo?
All'inventario del "vuoto disorganizzato" si potrebbe aggiungere la Giudea, memoria storica di una presenza ebraica integrata nel tessuto urbano, ma ridotta a residenza per giovani calciatori del Fondi Calcio o, attualmente, a magazzino deposito, e i locali al piano superiore di Palazzo San Francesco ( ex sede Comunale), ristrutturati con una barca di soldi pubblici e abbandonato (!?).
Era appunto "una struttura potenzialmente valida per la ricettività turistica chiusa/deposito"...omissione. Purtroppo presentare progetti al fine di riqualificare spazi comunali non basta.
E' chiaramente di intento provocatorio,una uscita "teatrale",l'abbinamento di una pizzeria al costruendo teatro.Senza nulla togliere all'operosità e al genio dei Maestri Artigiani Mario e Riccardo ai quali auguro tanto meritato successo. Ma ve lo immaginate il nuovo "Teatro Margherita"a Fondi ? -Caro,stasera mi porti a teatro?Ordiniamo tra il secondo e il terzo atto!...- - E c'è Gigi?- -No,stasera non c'è.- -E la cremeria?- Sull'interessamento dell'inps invece,non ci scherzerei troppo...un pensierino sulla longevità favorita dagli sfornati,potrebbero farcelo... Chiusa questa parentesi,lascio a voi l'onore di disquisire sulle opere architettoniche e la loro adeguata fruizione. Un saluto per tutte le(quattro)stagioni. Di Vivaldi o della pizza,fate voi.
Non so quando è stato iniziata la costruzione di questo teatro e e allora si prevedeva un rilancio della cultura, ma nella situazione di oggi, dove la gente fatica a fare la spesa, la vedo difficile che ci si abboni al teatro... a quanto ammonterebbero i costi di gestione?