4temi 8 REFERENDUM SCUOLA LAVORO DEMOCRAZIA AMBIENTE

Discussione in 'Fondi e i fondani' iniziata da brfiore, 21 Settembre 2015.

  1. brfiore

    brfiore

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    Car* Concittadin*,

    Vi rivolgo caldamente l'invito ad andare a firmare gli otto referendum proposti dall'Associazione POSSIBILE.
    Per sottoscrivere i moduli dei referendum basta recarsi con un documento di riconoscimento presso il Comune di Fondi, piano terra, tutti i giorni di apertura. E' possibile firmare fino al 30 settembre.

    Grazie per la cortese attenzione.

    Bruno Fiore




    500000
    italiani
    4temi 8 REFERENDUM
    SCUOLA LAVORO DEMOCRAZIA AMBIENTE
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    PRIMO QUESITO – ELIMINAZIONE DEI CAPILISTA BLOCCATI E DELLE CANDIDATURE PLURIME

    La nuova legge elettorale (Italicum), che entrerà in vigore il 1° luglio 2016, prevede dei grossi collegi
    plurinominali, nei quali ogni partito presenterà una propria lista composta da un capolista bloccato
    e da altri candidati, che invece saranno eletti tramite le preferenze.
    Come risultato, dato il premio di maggioranza, i partiti perdenti eleggeranno (quasi) solo capilista.
    Di conseguenza la Camera sarà composta per almeno la metà da deputati nominati dai partiti e dai
    capi dei partiti, come con il Porcellum.
    Allo stesso tempo, ai capilista è data la possibilità di candidarsi in più collegi, no a 10: nelle mani dei
    partiti sarà perciò la scelta dei primi “non eletti”.
    Il quesito proposto elimina i capilista bloccati (tutti saranno eletti con le preferenze) e la
    possibilità per questi di candidarsi in dieci collegi (potranno candidarsi solo in un collegio).
    SECONDO QUESITO – ELIMINAZIONE DELLA LEGGE ELETTORALE PROPORZIONALE
    CON PREMIO DI MAGGIORANZA, CAPILISTA BLOCCATI E CANDIDATURE MULTIPLE

    L’Italicum è una pessima legge elettorale: decreta un vincitore per legge attraverso un premio di
    maggioranza che potrebbe essere anche spropositato, mortica la rappresentanza attraverso
    candidature bloccate, collegi enormi e il riparto dei seggi su base nazionale (il risultato nel singolo
    collegio non conta).
    Per questo l’abrogazione dell’intera legge (e il conseguente ritorno al Consultellum, in attesa di una
    legge elettorale migliore) è un obiettivo da porsi, ed è un obiettivo realistico: il quesito, infatti,
    prevede l’eliminazione completa dell’Italicum, prima della sua entrata in vigore, prevista il 1° luglio
    2016, resistendo perciò alla giurisprudenza costituzionale in materia.
    OTTAVO QUESITO – TUTELA DELLA DOCENZA E DELL’APPRENDIMENTO: ELIMINAZIONE DEL
    POTERE DI CHIAMATA DEL PRESIDE-MANAGER

    L'ottavo quesito intende cancellare la norma contenuta nella recente riforma della Scuola che
    attribuisce al Preside la facoltà di chiamata diretta degli insegnanti.
    Lo scopo del quesito è quello di evitare la precarizzazione progressiva di tutti i docenti, sopprimendo
    sia il potere di scelta del dirigente scolastico, sia l’incarico triennale.
    In particolare, è evidente come lo strumento della chiamata diretta, in altri ambiti della Pubblica
    Amministrazione, si sia prestato ad usi distorsivi che hanno favorito i clientelismi.
    La Scuola Pubblica deve essere difesa da “Parentopoli”.
    AMBIENTE
    TERZO QUESITO – RICONVERSIONE ECOLOGICA DELL’ECONOMIA: ELIMINAZIONE DELLE TRIVELLAZIONI IN MAR
    E
    L'obiettivo del terzo quesito è abrogare quelle parti dell'articolo 35 del cosiddetto "Decreto-sviluppo"
    (governo Monti, 2012) che derogano al divieto generale di trivellazioni entro le 12 miglia dal
    perimetro delle aree protette marine e terrestri, per quanto riguarda gli iter autorizzativi già in corso.
    QUINTO QUESITO - RICONVERSIONE ECOLOGICA DELL’ECONOMIA: DALLE GRANDI ALLE PICCOLE OPERE
    Il referendum di soppressione della legge obiettivo punta ad eliminare le procedure speciali per le
    grandi opere voluta nel 2001 dal Governo Berlusconi e mai cancellate, nonostante il presidente
    dell'Autorità Anticorruzione le abbia denite "criminogene". Una lista sterminata di opere inutili e
    devastanti ad alta intensità di cemento, asfalto e consumo di suolo, con molte autostrade, pezzi di alta
    velocità e quasi nulla destinato alle reti per il trasporto in città, le uniche davvero utili.
    Semplicazioni che hanno eliminato la possibilità per i Comuni di decidere sul loro
    territorio, indebolito la Valutazione Ambientale e la vigilanza pubblica, potenziato i
    poteri delle imprese, cancellato la qualità del progetto ed evitato una selezione
    rigorosa delle opere.
    Il referendum abolisce la legge 443 del 2001 e tutti gli articoli del Codice Appalti vigente n. 163/2006
    che hanno attuato le procedure semplicate della legge Obiettivo.
    QUARTO QUESITO - RICONVERSIONE ECOLOGICA DELL’ECONOMIA: ELIMINAZIONE DEL
    CARATTERE STRATEGICO DELLE TRIVELLAZIONI

    Si tratta di un quesito strettamente legato al quesito numero 3. Attraverso lo “Sblocca Italia”,
    il Governo ha incluso le attività di ricerca e coltivazione (estrazione) di idrocarburi tra le attività
    strategiche indieribili e urgenti che, pertanto, possono usufruire di iter autorizzativi facilitati e in
    deroga (cancellando importanti elementi di garanzia e di controllo quali il vincolo
    preordinato all'esproprio e depotenziando la partecipazione delle Regioni e degli
    enti locali ai relativi procedimenti amministrativi), oltre a prevedere tempi più lunghi per le
    concessioni di esplorazione (no a 12 anni) e di sfruttamento del giacimento.
    Il quesito mira a eliminare il carattere strategico della ricerca e trivellazione di idrocarburi, riportando
    l’iter autorizzativo alla procedura ordinaria e, al contempo, riducendo la durata delle autorizzazioni di
    esplorazione e sfruttamento (rispettivamente 6 e 30 anni).
    lavoro
    SESTO QUESITO – TUTELA DEL LAVORATORE: ESCLUSIONE DEL DEMANSIONAMENTO
    Con il Jobs Act il datore di lavoro può decidere di assegnare al lavoratore mansioni inferiori rispetto a
    quelle precedentemente svolte, senza consultarsi con il lavoratore: sarà suciente che siano in corso
    processi di riorganizzazione, ristrutturazione o conversione aziendale.
    Come se non bastasse, sono consentiti accordi individuali che comportino lo svolgimento di mansioni
    inferiori, associati ad una riduzione della retribuzione.
    Queste norme, dunque, incidono sulla retribuzione:
    - in modo indiretto in caso di scelta aziendale, come l'esclusione delle indennità accessorie (e.g. le
    trasferte);
    - in modo diretto: il lavoratore, che è anche la parte debole, potrebbe essere costretto a rmare un
    accordo sconveniente perché minacciato di perdere il posto.
    Queste norme gravano sulla professionalità del lavoratore, di fatto dando legittimità a
    ipotesi di vero e proprio mobbing.
    Con la loro abrogazione rientrerà in vigore la precedente formulazione dell’art. 2103 del Codice civile
    per cui il lavoratore deve essere adibito alle mansioni per le quali è stato assunto, o a quelle
    corrispondenti alla categoria superiore che abbia successivamente acquisito, o a mansioni equivalenti
    alle ultime eettivamente svolte senza alcuna diminuzione della retribuzione: a tutela della
    professionalità del lavoratore.
    SETTIMO QUESITO – TUTELA DEL LAVORATORE DAI LICENZIAMENTI ILLEGITTIMI
    Con il Jobs Act, il lavoratore licenziato per motivi economici non ha più la possibilità di essere
    reintegrato.
    Il diritto alla reintegrazione è limitato ai soli licenziamenti discriminatori, e a casi particolari di
    licenziamento disciplinare ingiusticato, ed è previsto un indennizzo economico proporzionale
    all’anzianità di servizio: una sorta di risarcimento del danno.
    Ma quanto vale perdere il lavoro?
    Inoltre, il contratto a tempo indeterminato è stato trasformato in un contratto risolvibile in ogni
    momento da parte del datore di lavoro solo per i neo assunti, aumentando così la discriminazione per
    questa categoria di lavoratori.
    Abrogando queste norme, il così detto “contratto di lavoro a tutele crescenti” godrà, nalmente, delle
    tutele quanto meno nella misura previgente di cui alla cd. riforma Fornero, e oggi applicabili solo ai
    contratti stipulati prima del Jobs Act:
    - ove il fatto sia del tutto insussistente, il licenziamento disciplinare potrà prevedere il reintegro, oltre
    all’indennità;
    - il licenziamento economico (cioè per ragioni inerenti all’attività produttiva) comporterà il
    pagamento di un’indennità, a meno che il motivo del licenziamento non sia manifestamente
    infondato, nel qual caso il giudice potrà ordinare la reintegrazione.

    http://referendum.possibile.com || referendum@possibile.com
     

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  2. Francesco Fusco

    Francesco Fusco

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