Leggo dal resoconto del Consiglio Comunale di oggi che il Sindaco, in risposta alla interrogazione di un Consigliere Comunale, ha segnalato che Acqualatina SpA, per decisione dei Sindaci dell’Ambito Territoriale Ottimale (A.T.O.) dovrà rimborsare pro quota ai Comuni un credito dagli stessi vantato nei confronti dell’Ente Idrico. Al Comune di Fondi spetteranno oltre 200.000 euro e, conclude il Sindaco, nella sua risposta “ pur trattandosi di somme libere nella completa disponibilità dell’Amministrazione, si ritiene di dover investire prevalentemente in interventi di manutenzione straordinarie. Per quanto riguarda le questioni sull’IVA, si è in attesa dagli organi competenti di definire se i canoni dovranno risultare soggetti all’imposta». Sono due temi ( l’utilizzo dell’imprevisto rimborso e le non meglio specificate questioni IVA) sui quali bisognerebbe chiedere ed avere maggiori delucidazioni. 1° Tema - Utilizzo del rimborso di oltre € 200.000 1) Cosa si intende per “prevalentemente in interventi di manutenzione straordinaria" ? Si spera che non siano interventi alla rete idrica e fognaria, che sono e debbono essere a carico dell’Ente Gestore : Acqualatina. 2) Perché non prevedere di utilizzarli tutti, non “prevalentemente”, per le piccole ma importanti opere di manutenzione dell’arredo urbano (aiuole divelte, marciapiedi colabrodo etc.etc.), magari facendo delle piccole gare informali,senza avvalersi esclusivamente a chiamata diretta delle ditte di “fiducia” ? 2° Tema - “Questioni sull’IVA” Questo tema ha bisogno di una breve presentazione. I Comuni aderenti ad Acqualatina mettono a disposizione della società di gestione le rispettive reti idriche e fognarie per realizzare le quali sono stati nel tempo contratti mutui dei quali i Comuni debbono onorare le scadenze annuali. Acqualatina, per accordo costitutivo, rimborsa ai Comuni le rate dei mutui pagate. La Guardia di Finanza e l’Agenzia delle Entrate, che ha inviato lo scorso anno accertamenti a tutti i Comuni, sostengono che il “rimborso “ delle rate pagate configura di fatto un “canone d’uso” dei beni comunali e che, pertanto, tali somme debbano essere assoggettate ad IVA. Solo per gli accertamenti ricevuti lo scorso anno a Gennaio, ma ci saranno con tutta probabilità anche per gli anni successivi, il “rischio potenziale” per il Comune di Fondi, in caso di malaugurato insuccesso del contenzioso avviato, sarebbe largamente superiore ai 200.000 euro. In attesa che gli “organi competenti” ( Commissioni Tributarie e, eventualmente, la Cassazione) ci dicano se la procedura seguita (rimborsi /canoni senza addebito IVA) è giusta o sbagliata, come stiamo trattando i rimborsi/canoni che sono stati e saranno incassati dopo gli avvisi di accertamento ? Se il contenzioso dovesse malauguratamente dare torto ai Comuni e ad Acqualatina, chi pagherà per le corpose sanzioni che ricadrebbero anche sul Comune di Fondi ? Speriamo solo che qualche nostro rappresentante in Consiglio Comunale si ponga il problema, per non piangere dopo sul latte versato, a danno del solito Pantalone, che avrebbe a quel punto tutti i titoli per chiedere agli organi di controllo contabile di presentare il conto ad amministratori eventualmente distratti e/o negligenti.