1) il sito telematico “Fatture corrispettivi” del sito dell’Agenzia delle Entrate, permette di trasformare il file della fattura elettronica (estensione xml), in PDF, per una migliore visualizzazione (si ricorda che solo il file xml ha validità fiscale); il problema nasce quando la fattura elettronica viene anche firmata digitalmente, per cui all’estensione xml si aggiunge p7m (ossia della firma digitale); in questo caso, il sistema non permette di eseguire tale operazione di trasformazione; per eliminare l’estenzione p7m, è sufficiente (p.es. con la pennetta Aruba Key) eseguire prima la verifica della firma e poi (scegliere l’opzione di) salvare il file, in questo caso, il file viene salvato, sempre tramite la pennetta Aruba, privo della firma digitale quindi con la sola estensione xml; --- 2) il sistema rende la “prova legale” che la fattura è stata “ricevuta” (attenzione solo ricevuta ma non che sia stata accettata legalmente) dal destinatario, per cui, forse, il debitore non potrà più eccepire di non avere ricevuto la fattura; inoltre siccome la fattura viene riversata nel sistema gestito dall’Agenzia delle Entrate, per cui è possibile scaricare un duplicato informatico, forse, non è più necessario l’intervento del Notaio ai fini dell’emissione del decreto ingiuntivo (va prodotto al Giudice non la scansione della stampa della fattura ma il file della fattura xml) --- https://avvfrancescofuscofondiitalia.wordpress.com/ ---