Ho ricevuto delle segnalazioni di detti in fondano da pubblicare sul sito (sezione "Detti e frasi in fondano"). Vorrei corredarle però di una minima descrizione/spiegazione ma non la conosco, per cui chiedo se qualcuno può aiutarmi. Le frasi sono le seguenti:
Per la seconda mi sembra di ricordare che Loreto Parravano o forse il padre, gestore dell'Albergo-Ristorante-Bar in Via della Libertà ( oggi Bar Conte), la cui vicenda familiare è stata molto ben tratteggiata da Gianfranco Antonetti nel suo volume "Panoramica Fondana", aveva un piccolo cane che lo seguiva anche quando lui si muoveva con il motorino per le strade di Fondi. Il cane è era amato, coccolato e considerato quasi come parte della famiglia, ma tutte queste attenzioni non lo salvarono da una morte tragica ( mi sembra fu investito da un mezzo) e, probabilmente, l'espressione serve a ricordare come la povera bestia avesse fatto, malgrado le amorevoli attenzioni del proprietario, una brutta fine. Io almeno me la ricordo così, ma potrebbe non essere esatta questa versione, e sono curioso di conoscere, se c'è, altra versione che ha generato nel nostro dialetto quella espressione.
La versione completa dovrebbe essere "hai fatt' la fin' d' iú can d' Parravan' che pe n' fini' sott na biciclett fenett sott nu camion". Se in effetti è così si capisce meglio il senso... O no?
Simpaolo ha colto nel segno. Si tratta di uno di quei detti fondani (esclusivi) che ognuno dovrebbe "avere sempre nelle tasche" per affrontare la vita di tutti i giorni con le dovute cautele. La caratteristica di questi detti è che come spiegazione fanno riferimento ad una sceneggiatura precisa o, se vogliamo, ad un accadimento il più delle volte realmente accaduto. In questo caso si racconta che Paravano aveva un cane che stazionava stabilmente sul marciapiede antistante il bar/albergo giù PortaRoma. Ad un certo punto il cane decide di attraversare la strada e con grande attenzione inizia l'attraversamento ma si accorge dell'arrivo improvviso di una bicicletta che avrebbe costituito un pericolo per la propria incolumità. A questo punto decide di accelerare l'attraversamento per evitare di essere investito ma non si accorge dell'arrivo improvviso di un camion e viene tragicamente investito con gravissimi danni. Provate a riflettere ed a riconoscere quante volte sia capitato a ciascuno di noi che per evitare un ostacolo limitato ci siamo trovati ad affrontare problematiche ben più rilevanti. Buon week end a tutti ps per fare un riferimento attuale possiamo pensare a Berlusconi che per evitare il presidente Prodi si trova a dover fronteggiare un Mattarella. Ai posteri.......... A tal proposito voglio cogliere l'occasione per esprimere un parere sfruttando la geografia: Da Napolitano a Mattarella. Sempre più in basso, da un napoletano ad un siciliano. Personalmente avrei preferito un presidente marchigiano o ligure.