Latitanti politici a Latina

Discussione in 'Fondi e i fondani' iniziata da brfiore, 16 Ottobre 2015.

  1. brfiore

    brfiore

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    Latitanti politici a Latina
    di Marco Omizzolo e Roberto Lessio
    In provincia di Latina le mafie non ci sono: parola del “fascio-comunista” Antonio Pennacchi, premio Strega 2010 con “Canale Mussolini”. Non c’erano neanche quando fu ammazzato Don Cesare Boschin, nella primavera del 1995, mentre il clan dei Casalesi andava comprando terreni agricoli a ridosso della discarica di Borgo Montello, poi divenuta una delle più grandi d’Europa grazie alle sistematiche autorizzazioni concesse dalla Regione Lazio. Non c’era soprattutto nel marzo del 1996 quando il pentito Carmine Schiavone, cugino di Francesco (detto Sandokan) ed ex cassiere di quel clan, presso la Caserma dei Carabinieri del capoluogo pontino rilasciava una lunga deposizione nella quale spiegava nei minimi dettagli il loro radicamento nel territorio a sud di Roma. Eccellenti risultavano i rapporti con i fratelli Tripodo, figli del capobastone della ‘ndrangheta calabrese “Don” Mico (ammazzato in carcere nel 1976), stabilitisi da tempo dalle parti di Fondi, dove si occupavano di droga, contrabbando e traffico di armi.

    Chissà come mai allora proprio da quelle parti sono avvenuti tre clamorosi arresti in pochi giorni. I carabinieri del gruppo di Torre del Greco hanno catturato, appena qualche giorno fa, il boss Michele Cuccaro, tra i 100 latitanti più pericolosi d’Italia; 49enne napoletano, Cuccaro è considerato un boss al vertice dell’omonimo clan attivo nei quartieri a est della provincia di Napoli. I militari gli hanno notificato un’ordinanza di custodia cautelare per associazione per delinquere di stampo mafioso, omicidio, traffico di stupefacenti, contrabbando e altro. Giusto la settimana scorsa poi, sempre a Latina, c’é stata l’operazione “Acero-Krupy” che ha portato all’arresto di 57 persone con le accuse di associazione a delinquere di stampo mafioso, traffico internazionale di stupefacenti e detenzione abusiva di armi, aggravati dalla transnazionalità delle condotte criminose. Le indagini infatti riguardano i fratelli Crupi, collegati ad una delle famiglie più pericolose della ‘ndrangheta calabrese, i Comisso di Siderno, che attraverso un’azienda florovivaistica importavano fiori dall’Olanda con annessi carichi di droga. Lo stesso giorno, a Sessa Aurunca, in provincia di Caserta, i carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile della locale compagnia insieme agli agenti della Guardia di Finanza, Gruppo di Formia, hanno arrestato il latitante Vincenzo Gallo, elemento di spicco e reggente del clan Esposito alias “dei Muzzoni” operante anche nel sud pontino.

    Del resto che il clima delle ex Paludi Pontine giovi ai criminali, dopo il collaboratore F. Di Carlo, lo ha confermato recentemente il pentito G. La Barbera, ex uomo d’onore della famiglia mafiosa di Altofonte: l’uccisione di Giovanni Falcone sarebbe stata pianificata attraverso riunioni tenutesi in una villa di San Felice Circeo alle quali avrebbero partecipato alcuni generali, Totò Riina ed ex ministri democristiani. Di tutto questo si dovrebbe discutere. Si dovrebbero tenere conferenze, convegni, dibattiti pubblici. Invece nessuno parla.

    Neanche i due esponenti di spicco della politica pontina che siedono in commissione parlamentare antimafia. Il primo è Claudio Moscardelli del Partito Democratico, che ha un passato nella Democrazia Cristiana e che alle prossime primarie del suo partito sosterrà Paolo Galante per la carica di Primo cittadino. Costui è un ex quadro di Alleanza Nazionale che viene dall’estrema destra. Presso il suo albergo di lusso infatti è assiduo frequentatore il fondatore di Terza posizione, Gabriele Adinolfi. Galante è ufficialmente candidato alle primarie del PD perché ha votato questo partito nelle ultime tre elezioni.

    Il secondo è Claudio Fazzone, già autista di Nicola Mancino ed ex democristiano pure lui, poi diventato fedelissimo di Berlusconi: uno che ha attraversato gli ultimi anni della politica pontina ben aggrappato al potere che ha gestito con disinvoltura, tra raccomandazioni per assunzioni clientelari, abusi edilizi (tipo la sua villa a Fondi) e grandi opere urbanistiche utili a pochi. È stato il grande regista del mancato scioglimento per infiltrazioni mafiose proprio dell’amministrazione comunale di Fondi e dello scontro con la prefettura guidata dal Prefetto Frattasi.

    Insomma, mentre le forze dell’ordine e la magistratura continuano ad arrestare mafiosi e pericolosi latitanti, in provincia di Latina non si deve parlare di mafie, o al massimo se ne deve parlare sottovoce: si rischia altrimenti di far sapere ai cittadini che la propria classe dirigente è diventata allergica alla legalità avendo perduto di vista il confine tra affari leciti e illeciti.

    12 ottobre 2015
     
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  2. Osservatore Fondano

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    Esiste qualcuno che dà retta alle parole di uno come Pennacchi?
     
  3. punteruolorosso

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    Carissimo Bruno, l'articolo che hai pubblicato è semplicemente straordinario, concreto e completo. Mi stupisce che tu lo abbia pubblicato senza nessun commento personale. Senza nessuna stramaledetta autocritica. Sono purtroppo anche quelli come te che hanno consentito a personaggi come Moscardelli di diventare ciò che sono. E non dirmi che sei stato sempre la parte critica del PD perché non c'entra. Quel PD che anche con il tuo senso di appartenenza si è spartito e si sparisce e continuerà a spartirsi la torta del potere della nostra provincia e del nostro territorio. Con l'aiuto dei media nazionali che tengono sempre più nell'ombra le notizie di cronaca del territorio pontino. Dov'è finito il PD dopo il clamore di Fondi - Damasco? Dov'è il PD oggi che mafia Provinciale è stata messa a nudo da un vice questore e da un ufficiale della Finanza con le palle? Che fine hanno fatto i walter Veltroni, i Michele Meta, le Laura Garavini, le Sesa Amici eccetera eccetera? Sempre ad additare chi, pur essendo di sinistra non si riconosceva nel PD e per questo andava isolato. Meglio i Tiero, i Mansutti, i Galante, e chissà col tempo meglio anche i Fazzone!!!
     
  4. brfiore

    brfiore

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    Punteruolorosso, non devo e non voglio difendere la mia "onesta'" politica riguardo a temi quali la lotta alle mafie nel nostro territorio, perché penso (con molta superbia) di essere stato tra coloro, pochi troppo pochi, a metterci la faccia su queste questioni. Ho postato l'articolo di Omizzolo e Lessio perché lo condivido in toto.
    Sono stato responsabile e dirigente del Partito Democratico e ne sono uscito nella consapevolezza che la mia battaglia dall'interno non poteva dare alcun risultato, soprattutto su temi cruciali quale quello della legalità e della lotta alle mafie.
    Certe battaglie si fanno senza se e senza ma. Senza considerare se portano o meno consensi elettorali. Nella mia vita personale, politica e professionale, spero di riuscire ad essere sempre coerente con questa convinzione.
    Mi auguro che tra i cittadini di Fondi e di questa provincia si allarghi sempre più la consapevolezza che il riscatto sociale, economico e culturale, passi attraverso la coscienza che i poteri criminali vanno combattuti. Soprattutto quando si creano quelle zone grigie di commistione e collusione tra amministratori e organizzazioni criminali.
    Non è una battaglia che si consuma in un determinato tempo. È, e deve essere, l'impegno di una vita.
    Nessuno deve essere eroe, ma ognuno di noi può esserlo, facendo il proprio dovere di cittadino.
     
  5. punteruolorosso

    punteruolorosso

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    Troppo comodo parlare oggi della politica della nostra provincia che latita. La politica dei tuoi rappresentanti in provincia di latitava anche quando eri consigliere comunale del PD. Le commistioni ci sono sempre state anche da parte del PD. Cesare Boschini era già morto quando tu eri nel PD. Borgo Montello e Schiavone c'erano già quando il tuo PD veniva a Fondi a manifestare contro Fazzone e De Meo. Il coraggio che ti è mancato in questi anni è stato quello di sputtanare quelli anche del PD che erano e sono conviventi o quantomeno indifferenti sulle questioni che anche tu hai sempre sollevato sempre dietro lo scudo di un partito con una sensibilità diversa. A Latina, a Roma ma soprattutto a Fondi. Rispondimi sui personaggi del PD che ti ho elencato nel precedente messaggio e dimmi Von quale reale sensibilità ti hanno appoggiato in questi anni.
     
  6. eolica

    eolica

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    Quanta " coraggiosa" coerenza !

    Infastidisce quest'aria da "Pubblico Ministero de noantri "con la quale, in relativo anonimato si chiede, a chi peraltro sembra essere ormai fuori dalla politica attiva, di rendere conto ( a chi poi ?) delle malefatte di esponenti del suo ex Partito, con i quali non ha mai avuto alcuna commistione di potere ( sfido a dimostrare il contrario) e rispondere di comportamenti e atteggiamenti dei maggiorenti del PD, che sono stati probabilmente la causa che ha determinato la fine della sua militanza in quel Partito.

    Chi vuole fare (giustamente) la lotta alla malavita politica ( chissà perché poi solo nel PD) la faccia in prima persona e mettendoci la faccia, come ha fatto per anni Bruno Fiore, che continuerà probabilmente a dare questo contributo in altra veste con l'Associazione Caponnetto, di cui è esponente di primo piano.

    Mettersi in cattedra contro l'unico che un impegno, fra mille incoerenze, l'ha ampiamente profuso,senza ricercare magari lo stesso impegno in chi in quel Partito ci resta in silenziosa complicità,lo trovo ingiusto e sbagliato.

    Se vuoi fare questa battaglia ( sacrosanta), esci allo scoperto amico e mettiti in prima fila, invece di stare a chiederne conto a chi, a suo modo, sia pure con umani errori e contraddizioni, l'ha fatta e continuerà a farla con impegno e coerenza.

    Ultima notazione : chi hai chiamato, spero con sincerità, " Carissimo Bruno" in altro post meno arrogante, non meriterebbe che tu,da uomo, ricercassi con lui (che oggi è un "semplice" cittadino come te e me), un confronto ed un colloquio diretto, senza nickname, e guardandovi negli occhi ?
     
    Ultima modifica: 17 Ottobre 2015
  7. punteruolorosso

    punteruolorosso

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    Vedi Eolica, il mio è uno sfogo di rabbia nei confronti di una persona che ho sempre stimato e continuo a stimare per la testardaggine che ha e che ha sempre avuto nell’affrontare le questioni in cui crede. Anche quando avevo e avrò posizioni diverse dalle sue, continuerò ad apprezzare questa sua qualità che nello sporco mondo in cui viviamo rischia di diventare un difetto.

    Questo non può esimermi dal fare le considerazioni sulla sua scorsa appartenenza al PD, partito politico con il quale non aveva a mio parere (da almeno 3-4 anni a questa parte) alcun ideale da spartire. Intanto per come il PD si è trasformato nella peggiore DC della prima repubblica e poi per le pugnalate che dal PD ha continuato a ricevere negli anni.

    Gli è mancato al caro Bruno, lo confermo, il coraggio di mandare a farsi fottere tutti coloro che gli sputavano addosso dall’interni del suo PD, partendo da Fondi a salire. E permettimi di confermare il mio pensiero che per una persona come lui così attiva nella lotta alle illegalità, non è accettabile che per questioni di opportunità aspettasse tanto per iniziare a condividere dichiarazioni tipo l’articolo da lui pubblicato. Il simbolo del PD soprattutto nella nostra provincia e ancor di più nella nostra regione non merita e non meritava battaglie nobili e sincere condotte da Bruno. Ma Bruno è riuscito negli ultimi anni ad identificare nelle battaglie antimafia del nostro territorio sempre e soprattutto il PD. Scusami ma questo non glielo perdonavo e non glielo perdono neppure oggi.

    Comunque credo che sia opportuno tornare a parlare del tema che l’articolo postato da Bruno voleva sollevare e cioè che viviamo purtroppo in una provincia dove il malaffare non può essere identificato nemmeno più con un colore politico. Tutto puzza di illegalità. E nessuno che provi ad urlare la propria distanza da certe commistioni di malaffare.

    Solo i “CINQUE STELLE” aimè, sono rimasti a fare interpellanze parlamentari, denunce e tutto ciò che politicamente andrebbe fatto. Questo è il drammatico dato di fatto. Per un funerale di zingari a Roma se ne è parlato per mesi in tutte le testate mediatiche nazionali ed oltre.

    A Latina hanno scoperchiato una pentola di marciume puzzolente di connivenze pericolose e di malavita incancrenita e nessuno vuole parlarne.

    Abbiamo avuto un giudice fallimentare maiale, sporco approfittatore delle disgrazie altrui, che ha succhiato il sangue delle imprese in stato di fallimento, e attorno a lui solo anni di silenzi. I suoi colleghi del tribunale di Latina tutti girati dall’altra parte. A non accorgersi di nulla. Magistrati, avvocati, notai, commercialisti, cancellieri, forse perfino gli uscieri impuzzoliti da un sistema di cui nessuno parlerà mai.
     
  8. Francesco Fusco

    Francesco Fusco

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    grazie x questa discussione e x gli interventi... ma dov'è la coscienza collettiva dei cittadini e dove sono i cittadini e dove sono i politici ?
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    del lunghissimo discorso (che ho ascoltato in differita tempo fa) del Procuratore Nazionale Antimafia dinanzi alla Comm. Parlam.:
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    diversi passi sono stati veramente travolgenti, p.es.:
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    sciogliere un comune per mafia serve a poco se non si combatte e non si elimimano le cause della mafia...
    si risolve solo in una parentesi temporale che ritorna (cioè il sistema mafioso) vittoriosa alle elezioni politiche comunali...
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    buona domenica a Tutti
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    Allegati:

    Ultima modifica: 18 Ottobre 2015
  9. eolica

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    Per "punteruolo rosso"

    Ti ringrazio per la risposta e per aver chiarito lo spirito del tuo precedente intervento che, come ti ho scritto, con franchezza ma senza acrimonia, non mi era piaciuto per niente.

    Sembrava che, per paradosso,si volessero imputare le colpe, da cui nessuno di noi è esente, proprio a chi di colpe nel tema specifico ne aveva di meno, ignorando coloro che continuano a sonnecchiare nel PD ( che Bruno forse anche per questo ha lasciato) di fronte a problemi da cui dipende la vita di intere comunità.

    Mi pareva giusto segnalarti, cosa di cui mi sembra tu sia perfettamente consapevole, che le porte a cui bussare sono altre, e forse in Bruno Fiore puoi trovare, in forme diverse e in contesti diversi, ascolto e condivisione.
     
  10. brfiore

    brfiore

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    Parto da una considerazione personale e non politica. Anche se per molti di noi "il personale è politico" , lo dicevamo negli anni settanta ed è rimasto nel nostro Dna. Conosco Punteruolorosso, penso di conoscerlo molto bene e di aver condiviso con lui l'impegno della lotta alle mafie. Continuiamo a farlo ancora oggi. Ed è per questo che comprendo la sua incazzatura nei miei confronti . Perché essa nasce da una stima reciproca. È vero , nella mia lunga militanza politica (PCI, PDS, DS, PD) ho ricevuto tanti schiaffi e pochi riconoscimenti, sono stato testardo fino ad apparire indifendibile. L'ho fatto per un senso di responsabilità portato fino a parossismo, non perché dovevo difendere i rappresentanti di quel Partito ad ogni livello. Esco da PD senza sentirmi tradito o traditore, voglio semplicemente separare il mio impegno politico da quello che in tanti prevedono la deriva verso il Partito della Nazione, includendo parte del centrodestra. Sono e resto uomo e militante della sinistra. Non confonderò il mio percorso politico con movimenti che reputo velleitari come il M5S, darò il mio contributo per ricostruire una forza politica di sinistra. Questo, oggi , mi differenzia da Punteruolorosso.
     
  11. Francesco Fusco

    Francesco Fusco

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    ciao Bruno
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    grazie x la Tua presenza in questo forum di democrazia diretta
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    cosa significa il nuovo simbolo ?
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    francesco fusco
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  12. IPPOMAN

    IPPOMAN

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    Penso che le persone si giudicano dalle loro azioni e Bruno ha sempre avuto il mio rispetto. Il suo impegno nell'antimafia gli fa onore.
     

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