“Ho trovato brava gente qui”, così Nardone saluta Fondi
“A Fondi sono ingrassato di due chili”. Il commissario straordinario al
Comune di Fondi, Guido Nardone, sta per lasciare il suo ufficio, quello
nuovo, col panorama sulla piazza, nuova anche quella, e sul campanile
della chiesa di San Francesco.
È chiaro che la sua battuta serve
ad esorcizzare la domanda: “allora l’ha trovata la mafia in Comune?” So
che non vuole rispondere, quindi non gliela faccio. Però significa anche
che Fondi gli è piaciuta. “Ho trovato brava gente qui. Persone oneste,
lavoratori. Un po’ mi dispiace restare disoccupato ma a 67 anni non
posso lamentarmi. Ci sono tanti giovani che hanno bisogno di lavorare e
per i quali la disoccupazione è un problema serio”. È un uomo che non
si fermerebbe mai. Eppure sa che è arrivato il momento di fare il
nonno. Ma come sono stati questi cinque mesi da commissario
straordinario? “Ho voluto mantenere un basso profilo perché Fondi
era già stata massacrata per due anni. Non volevo dar modo di
sollevare altre polemiche. La mafia? Sta dappertutto. Bisogna essere
sempre vigili. Da ex prefetto antimafia ho imparato che quello è un
cancro pieno di metastasi. E le metastasi stanno ovunque. Non esiste un
territorio ‘pulito’. Sul piano amministrativo ho avuto molto da fare.
C’è stato qualche problema con l’attuazione della legge sui dirigenti
comunali semplicemente perché è nuova ed è di prima applicazione”. Nardone
si riferisce alle indicazioni del ministro dell’Interno Roberto Maroni,
arrivate all’inizio del 2010, riguardo allo spostamento dei dirigenti
comunali. Un provvedimento in linea con la nuova normativa sulla
sicurezza. Oggi però il suo lavoro a Fondi è terminato, domani seduto al
suo posto ci sarà Salvatore De Meo. “L’ho incontrato l’altro ieri
pomeriggio. È venuto lui a salutarmi, io lo avrei chiamato non appena
avessi avuto i dati ufficiali ma il suo comitato elettorale è stato
molto efficiente e ha avuto i risultati non ufficiali prima di noi.
Salvatore De Meo è una persona molto corretta ed onesta. Sono sicuro che
sarà in grado governare questa città”. Non è ancora chiaro, tuttavia,
quando il nuovo sindaco potrà insediarsi in Comune. “Io sono pronto a
lasciare la mia poltrona. Per me può venire anche subito - scherza il
commissario - In realtà è necessario prima che termini il lavoro della
commissione elettorale. “Ho saputo che De Meo, tra l’altro in questi
giorni si sta curando per una bronchite. Se si dà in malattia devo
sostituirlo io?” La battuta, l’abbiamo capito, non manca mai al
commissario Nardone. Malgrado il suo compito a Fondi non dev’essere
stato semplice, soprattutto perché fin dall’inizio è stato
consapevole del difficile ruolo che avrebbe dovuto svolgere. E che
proprio per quel ruolo avrebbe potuto essere lui l’appiglio per nuove
polemiche. Non è stato così. Il suo lavoro l’ha fatto in silenzio. E con
estrema serietà. Fondi non può che ringraziarlo.
Articolo
a cura di Irene Chinappi
pubblicato il 02/04/2010 Ore 13:50