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La richiesta di scioglimento del consiglio comunale :: Città messa alla berlina, neanche fossimo a Corleone
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markfer

Reg: 19 feb 2008
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Città messa alla berlina, neanche fossimo a Corleone
Inviato il: 25 feb 2008, 0:37
Fazzone: «Da Izzi solo bugie»
Ma due ex consiglieri ricordano di aver denunciato senza essere ascoltati
Fondi Il senatore interviene sulle indagini e la commissione d’accesso
 
 
Il senatore Claudio Fazzone interviene sulle gravi vicende che stanno caratterizzando in questi giorni la vita sociale, politica ed amministrativa del Comune di Fondi. Lo fa attraverso un’emittente televisiva locale e risponde soprattutto alle pesanti accuse lanciate dall’avvocato Riccardo Izzi, sollevato dall’incarico di assessore ai lavori pubblici dal sindaco Luigi Parisella dopo che su Palazzo San Francesco si è insediata la commissione d’accesso istituita dal prefetto per verificare se vi siano stati condizionamenti della malavita organizzata sull’attività amministrativa e subito dopo l’arresto di quattro persone accusate di usura mafiosa. Il senatore ha esordito affermando che è esagerato e fuori luogo dipingere Fondi come città mafiosa. «Neanche a Corleone si è enfatizzato tanto». La città «è messa alla berlina con un massacro mediatico. Ci vogliono far passare come una città sotto il controllo della camorra e della mafia». Insomma, anche per il senatore come per il sindaco Parisella si deve alla stampa se oggi Fondi deve vergognarsi «per cose inesistenti, alle quali tutta la maggioranza di centrodestra dimostrerà di essere estranea». Per la verità, tutte le componenti della collettività fondana, compresa la stampa, fin dall’insediamento della commissione d’accesso su Palazzo San Francesco, si augurano che l’indagine escluda ogni connivenza tra amministratori ed organizzazioni malavitose. Per Izzi ha usato parole dure. Il ritiro della delega? «L’abbiamo fatto – dice - a tutela dell’immagine dell’amministrazione e di Izzi stesso». E da lui, al quale «si deve comprensione umana ma non politica», sono venute solo «bugie sul fatto che non fosse messo a conoscenza di tutti gli atti della giunta». Nessuno gli ha mai impedito di svolgere il suo mandato. «Ad un certo punto non andava più d’accordo con il dirigente del settore lavori pubblici. Quali erano i dissidi con il dirigente?», chiede a sua volta Fazzone. Il quale rigetta anche l’accusa di aver “commissariato” il Comune dopo la perdita della Regione. «Da quando è sindaco Parisella – ha dichiarato – al Comune ci sarò passato al massimo 7-8 volte». La frase sta facendo riflettere più di qualcuno. E’ come se il senatore volesse sottrarsi ad eventuali sgradevoli sorprese. Anche se ha dato mandato ai suoi legali «di querelare chi parla di comitati d’affari sul Comune». Sulla sorta di oligarchia instauratasi da una quindicina d’anni a Palazzo San Francesco intervengono anche due ex amministratori del centrodestra. Andrea Corina, amministratore per tre consiliature e presidente della commissione urbanistica, dichiara di essere a disposizione della giustizia «per testimoniare situazioni al limite della legalità e dell’esistenza di un certo comitato d’affari». Augusto Parisella, consigliere di FI, poi passato ad An, racconta di «una delegazione di sette consiglieri comunali che andò dal prefetto Pironti per denunciare le gravi angherie politiche ed amministrative, che si commettevano in tutti i settori della vita comunale«. Alla delegazione «fu risposto che non ci si poteva fare nulla». Da allora, i due hanno preferito ritirarsi a vita privata.
David

Reg: 27 apr 2003
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Re: Città messa alla berlina, neanche fossimo a Corleone
Inviato il: 25 feb 2008, 12:10
markfer ha scritto:
Fazzone: «Da Izzi solo bugie»
Ma due ex consiglieri ricordano di aver denunciato senza essere ascoltati
Fondi Il senatore interviene sulle indagini e la commissione d’accesso
 
 
Il senatore Claudio Fazzone interviene sulle gravi vicende che stanno caratterizzando in questi giorni la vita sociale, politica ed amministrativa del Comune di Fondi. Lo fa attraverso un’emittente televisiva locale e risponde soprattutto alle pesanti accuse lanciate dall’avvocato Riccardo Izzi, sollevato dall’incarico di assessore ai lavori pubblici dal sindaco Luigi Parisella dopo che su Palazzo San Francesco si è insediata la commissione d’accesso istituita dal prefetto per verificare se vi siano stati condizionamenti della malavita organizzata sull’attività amministrativa e subito dopo l’arresto di quattro persone accusate di usura mafiosa. Il senatore ha esordito affermando che è esagerato e fuori luogo dipingere Fondi come città mafiosa. «Neanche a Corleone si è enfatizzato tanto». La città «è messa alla berlina con un massacro mediatico. Ci vogliono far passare come una città sotto il controllo della camorra e della mafia». Insomma, anche per il senatore come per il sindaco Parisella si deve alla stampa se oggi Fondi deve vergognarsi «per cose inesistenti, alle quali tutta la maggioranza di centrodestra dimostrerà di essere estranea». Per la verità, tutte le componenti della collettività fondana, compresa la stampa, fin dall’insediamento della commissione d’accesso su Palazzo San Francesco, si augurano che l’indagine escluda ogni connivenza tra amministratori ed organizzazioni malavitose. Per Izzi ha usato parole dure. Il ritiro della delega? «L’abbiamo fatto – dice - a tutela dell’immagine dell’amministrazione e di Izzi stesso». E da lui, al quale «si deve comprensione umana ma non politica», sono venute solo «bugie sul fatto che non fosse messo a conoscenza di tutti gli atti della giunta». Nessuno gli ha mai impedito di svolgere il suo mandato. «Ad un certo punto non andava più d’accordo con il dirigente del settore lavori pubblici. Quali erano i dissidi con il dirigente?», chiede a sua volta Fazzone. Il quale rigetta anche l’accusa di aver “commissariato” il Comune dopo la perdita della Regione. «Da quando è sindaco Parisella – ha dichiarato – al Comune ci sarò passato al massimo 7-8 volte». La frase sta facendo riflettere più di qualcuno. E’ come se il senatore volesse sottrarsi ad eventuali sgradevoli sorprese. Anche se ha dato mandato ai suoi legali «di querelare chi parla di comitati d’affari sul Comune». Sulla sorta di oligarchia instauratasi da una quindicina d’anni a Palazzo San Francesco intervengono anche due ex amministratori del centrodestra. Andrea Corina, amministratore per tre consiliature e presidente della commissione urbanistica, dichiara di essere a disposizione della giustizia «per testimoniare situazioni al limite della legalità e dell’esistenza di un certo comitato d’affari». Augusto Parisella, consigliere di FI, poi passato ad An, racconta di «una delegazione di sette consiglieri comunali che andò dal prefetto Pironti per denunciare le gravi angherie politiche ed amministrative, che si commettevano in tutti i settori della vita comunale«. Alla delegazione «fu risposto che non ci si poteva fare nulla». Da allora, i due hanno preferito ritirarsi a vita privata.

qualcuno sa come mai pironti venne trasferito tre mesi prima di finire il mandato a latina?

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