Raccontano che in città avvenne un omicidio e i carabinieri indagavano su una persona che poveretta era innocente. Passavano i giorni ma non riuscivano ha avere la prova schiacciante o una confessione. Allora al maresciallo forte del proverbio "In vino veritas" venne la brillante idea di pagare una cena a varie persone tra cui l'indagato.Venne la sera della cena è vicino all'indagato si sedettero 2 carabinieri in borghese con il maresciallo, ogni volta che Francisc(cosi chiameremo la persona) svuotava il bicchiere ecco che se lo ritrovava pieno e alla fine era ubriaco marcio. Alla fine della cena il maresciallo disse "Iam Francì cant assiem a nui"(Dai Francesco canta con noi) "Francisc è nu grand lavurator"(Francesco è un grande lavoratore) E Francisc ripetè a scuarciagola. "Francisc e nu brav uajon"(Franceso è un bravo ragazzo) e lui dietro a ripetere. La cosa continuo per una decina di cori quant'ecco che il maresciallo cantò"Francisc ha accis a Giovan"(Francesco ha ammazzato Giovanni)e Francesco in tutta risposta cantando rispose"Francisc si cazz n'ja mai cantat"(Francesc sti "fatti" non l'ha mai cantat). Da quel momento il maresciallo capì che il responsabile non era Francisc.
dafne
Reg: 19 feb 2008
Msg inviati: 412
Inviato il: 4 giu 2008, 16:38
oggi mi ispira il detto:
April fa i fiur e a Mag gl onor
Aprile fa i fiori e a Maggio gli onori
trippatosta
Reg: 23 set 2007
Msg inviati: 2635
Azz.. ma allor è ver!!!!
Inviato il: 4 giu 2008, 22:30
Ok dafne, come si conviene ai vip, sei la prima alla quale farò il mio autografo.... anche una foto....
trippatosta
Reg: 23 set 2007
Msg inviati: 2635
Saverio lo scarparo da adolescente...
Inviato il: 4 giu 2008, 22:44
Saverio lo scarparo, per chi non lo sapesse, era affetto da nanismo. Uguale uguale quelli che vediamo in televisione. Io ricordo che aveva la sua bottega su a fianco di Bar Castello. Mi meravigliava il fatto che io facevo le elementari ed ero più alto di lui. L'effetto era talmente strano che non lo dimenticherò mai.
Si diceva di lui che da adolescente, era fisicamente come un bambino piccolo, ma gli attributi li aveva da vero maschio adulto, insomma sessualmente maturo. Una volta fece finta di piangere perchè doveva andare al bagno, e lo fece vicino ad una bella signorina. Questa impietosita dalle sue lacrima, ovviamente finte, lo portò al bagno per farlo fare pipì perchè lui diceva di non sapersi sbottonare i pantaloni. Si racconta che si sentì un sonoro ceffone venire dal bagno, lei che usciva di corsa rossa di vergogna, mentre gli amici di Saverio fuori ridevano a crepapelle....
(Ultima modifica da parte di trippatosta il 05/06/2008, 00:31.
Modificato 1 volta in totale)
trippatosta
Reg: 23 set 2007
Msg inviati: 2635
J'apparecchj amrcan...
Inviato il: 4 giu 2008, 23:00
I primi anni 60, da poco era passata la guerra, e ricordo una frase che dicevano i bambini quando vedevano un aereo. Lo dicevano cantando a cantilena e dicevano più o meno così: Japparecchj mammivà, jett l bomb e s n vaaa....(L'aereo americano butta le bombe e se ne và). Mammivà, che stà per "americano", era entrato in questa canzoncina, perchè di solito erano i bimbi piccoli che ancora non sapevano parlare a cantare questa cantilena raccapricciante, a ricordo di quando succedeva veramente pochi anni prime, circa 15 o poco più. Ma per associazione, mammivà veniva detto anche dai bimbetti più grandicelli, trà i quali il sottoscritto.
trippatosta
Reg: 23 set 2007
Msg inviati: 2635
Don Mario Forte.
Inviato il: 5 giu 2008, 0:02
Appena arrivato da preticello fresco fresco, Laureato e colto, era, un poco come chi è al suo primo giorno di lavoro, tutto infervorito e voglioso di Salvare le anime.
Una sera arriva un uomo disperato alla parrocchia, chiama Don Mario tutto preoccupato e gli dice: Dummà, maja salvà a fij'm, chij mò s perd, s n'n c' pins tu, chijj s' perd. ( Don Mario, mi devi salvare mio figlio, quello adesso si perde, se non ci pensi tu quello si perde.) A Don Mario non parve vero di essere arrivato in una contrada, San Magno, piccola ma con padri premurosi dell'anima dei propri figli. Aspettò con trepidazione l'arrivo della pecorella perduta, le tre, come era rimasto d'accordo col padre del ragazzo. Al chè sente bussare e lui si precipita al portone. Apre e si trova di fronte un ragazzone con un pacco di libri sotto il braccio: era il ragazzo che aspettava, ma non stava perdendo l'anima, aveva il compito di latino al liceo e se sarebbe andato male avrebbe perso l'anno, altro che anima!!! Allora Don Mario, che aveva capito tutto, deluso, ma benevolo ugualmente lo guardò per un attimo e gli disse: A nom d' Dij jà!!! ( In nome di Dio! Andiamo a studiare!!)
Me lo raccontava spesso Don Mario.
(Ultima modifica da parte di trippatosta il 08/06/2008, 11:42.
Modificato 1 volta in totale)
trippatosta
Reg: 23 set 2007
Msg inviati: 2635
Inviato il: 5 giu 2008, 15:54
dafne ha scritto:
oggi mi ispira il detto:
April fa i fiur e a Mag gl onor
Aprile fa i fiori e a Maggio gli onori
Carissima dafne, spero non ce l'abbia con me. Dell'articolo non sapevo davvero nulla, e l'onore lo sai, non è mio, ma di tutti noi che ci stiamo credendo in questa discussione, tu8 per prima. Io l'ho solo cominciata, e dopo tu mi hai incoraggiato a continuare, ma abitante-querca, medesima,altri che adesso non mi vengono stanno collaborando ed il merito è di tutti.
Ciao..... un bacetto casto casto....
dafne
Reg: 19 feb 2008
Msg inviati: 412
Per il vip trippatosta
Inviato il: 5 giu 2008, 21:40
carissimo trippatosta, non ce l' ho assolutamente con te. Lo so che dell' articolo non sapevi nulla e la frase non era rivolto a te posso assicurartelo. E come tu dici l' onore e di tutti noi insieme che ci crediamo in questa discussione e collaboriamo come una squadra per la buona riuscita e per divertire tutte le persone che leggono ( vedo che sono in parecchi !)
ricambio il tuo bacetto casto casto........
Il fidanzato gelosissimo dice alla sua amata:
m par cent' ann che t port a cas c manc alla mol t vogl mannà!
non vedo l' ora di portarti a casa che non ti mando neanche al molino!
Il fidanzato gli disse queste parole non vedo l' ora di sposarti e di portarti a casa con me perchè voglio tenerti sempre con me, tanto che non ti lascerò andare neanche al molino.
Ciao a te e a tutti voi
trippatosta
Reg: 23 set 2007
Msg inviati: 2635
Ancora Zi Piet...
Inviato il: 5 giu 2008, 23:08
Zì Piet raccontava sempre che era fuori Fondi e si fece i capelli da un barbiere. Non sapendo la tariffa Zì Piet gli chiede quando deve pagare. Il barbiere, che si era divertito a sentirlo raccontare storielle e siccome aveva divertito tutta la clientela gli disse: Fai come fai al tuo paese. Al che Zì Piet dice: A ju paes mij i capij mj fà moj'm, e quand ha fatt facem ajjamor.... M sà c'attè n'n t cunvien....(Al mio paese i capelli me li fà mia moglie, e appena fatto facciamo l'amore. ma mi sà che a te non ti conviene....)
Lulork
Reg: 17 dic 2006
Msg inviati: 306
Inviato il: 6 giu 2008, 13:16
Vi volevo ringraziare per le risate che mi state facendo fare! ignoravo l'esistenza di queste storielle e senza di voi non so se le avrei mai sentite..o lette! sono originalissime, anche per la trama, che ad oggi sembra mancare anche nei film più famosi. Io purtroppo non ne so molte, anzi ne so pochissime. Ve ne racconto una di mio nonno.
Mio nonno faceva l'operaio. Un giorno su un cantiere arrivarono l'ingegnere, il geometra e il proprietario della costruzione. Fecero i loro rilievi, le loro considerazioni, con molta serietà e professionalità, anche alzando un po' la testa vicino i manovali. A na certa il geometra per lavarsi le mani si tolse l'orologio poggiandolo affianco al secchio, poi si allontò richiamato dal suo gruppo. Al ritorno non trovò più l'orologio e successe un putiferio con annesse minacce e spergiuri. Mio nonno, che perdeva la calma solo davanti ai preti, rimase impassibile e gli chiese "Dotto' ma l'orologio camminava?" "Si si, certamente! andava a meraviglia!" "E allora di che si preoccupa? fa il giro e torna!" E si sciolse la tensione!
trippatosta
Reg: 23 set 2007
Msg inviati: 2635
Storiella antica erotica...
Inviato il: 6 giu 2008, 17:13
Mamma n'n m mnà affat(mamma non mi menare affatto)
Mò t cont nu bej fatt(mo ti racconto un bel fatto)
agg'it all'acq' alla funtan(sono andato all'acqua alla fontana)
aggiancuntrat nu guardian(ho incontrato un poliziotto)
a miss la man alla vrachett(ha sbottonato la brachetta)
a cacciat la pistulett(ha tirato fuori la pistoletta)
m crdev cà m vulev shcparà(credevo mi volesse sparare)
ammecj ma fatt add'crià.(invece mi ha fatto divertire)
Questa è una antica cantilena che dicevano anticamente le donne sopratutto. Un pò come a sfatare il falso pudore dell'epoca. Era infatti un temerario chi la raccontava in pubblico. Un pochino funzionava come una rudimentale lezione di sesso. Come a dire, certe cose sono belle, non sempre sono sporche, Quando poi la cantavano tutte assieme le donne, l'avevano dette si certe cose, ma erano in tante, ed era come non l'avesse dette nessuno.
(Ultima modifica da parte di trippatosta il 06/06/2008, 19:27.
Modificato 1 volta in totale)
trippatosta
Reg: 23 set 2007
Msg inviati: 2635
E và bene....
Inviato il: 6 giu 2008, 17:21
E và bene, dess donna lena, quann vedd la mamm, la fij, la serv e la iatta prena....
(E va bene disse donna Elena, quando vide la mamma, la figlia, la serva e la gatta incinta)
Sospiro di disapprovazione e rassegnazione insieme. Un detto che si usava di fronte ad una serie di circostanze cintigue e fortuite per le quali bisognava solo accettare la sorte e non ribellarsi.
trippatosta
Reg: 23 set 2007
Msg inviati: 2635
Altro detto fondano. E' un....
Inviato il: 6 giu 2008, 20:17
E' un.... dess chijj ch c'chett jocchj aiu pad (E' uno, disse quello che cecò l'occhio al padre....)
Detto crudele, ha accecato l'occhio al padre e lo avvisa che per adesso è uno, per l'altro deve solo aspettare, glie lo accecherà più in là.
Si usa scherzosamente quando si comincia a fare una cosa. Alla prima azione si dice "E' un..." nell'intento di ricordare questo detto.
Esempio: devo caricare sul carretto due cassette, metto la prima e dico: E' un... dess chijj ch c'chett jocchj aiu pad...
dafne
Reg: 19 feb 2008
Msg inviati: 412
Buonasera a tutti gli utenti
Inviato il: 6 giu 2008, 20:51
chi non fa dit a mam e pat mala fine fa
chi non ascolta la mamma e il padre fa una brutta fine.......
trippatosta
Reg: 23 set 2007
Msg inviati: 2635
I cachin d' Zì Piet...
Inviato il: 6 giu 2008, 21:59
Zì Piet si mette a vendere i kaki al mercato. Lui, uomo rude e campagnolo, non è che sopportava le donne con la puzza sotto il naso, tutte vestite scic.
Ma quella mattina arriva una tutta inghingheri cipria e rossetti. Guarda i kaki di Zì Piet e chiede in Italiano: Scusi, quanto i Kaki? E Zì Piet di botto risponde: Signò, d'pend da quann tj magn, ampresempio (dandosi un tono in italiano) se li magni oggi, i cac'adduman... (Signora, dipende da quando li mangi, per esempio, se li mangi oggi li caghi domani mattina!)
(Ultima modifica da parte di trippatosta il 09/06/2008, 09:17.
Modificato 3 volte in totale)
dafne
Reg: 19 feb 2008
Msg inviati: 412
A riciao
Inviato il: 6 giu 2008, 22:35
Carissimo Trippatosta, mi hanno detto che Zì Piet quando andava al mercato a vendere i fichi era il primo che li terminava perchè cominciava a raccontare le barzellette e quindi tutti andavano ad ascoltarlo per farsi quattro risate. Doveva essere veramente un bel personaggio.......persone come lui mi sa che oggi a Fondi non ce ne sono .......peccato.......
Abitante_Querce
Reg: 3 mag 2008
Msg inviati: 25
Mò vù sunà
Inviato il: 6 giu 2008, 23:13
C'erano 2 compari, uno era musicista l'atro andava a Roma a fare il corriere. Un giorno i 2 si incontrarono e il musicista chiede all'altro se poteva fargli la cortesia, visto che andava a Roma, di prendergli una particolare chitarra.L'altro accettò. Passò una settimana e i 2 si rincontrarono, e non avendo preso la chitarra il compare si scusò con il fatto che il giorno quando passava vicino al negozio quest'ultimo era chiuso ma gli assicurò che appena era possiible l'avrebbe presa. Passò un'altra settimana e non vedendo la chitarra il compare musicista disse al commerciante"Tè compà ecct i sold accussi appen pass p ju ngozi m'accatti la chittar".(Compare ecco i soldi cosi appena passi vicino al negozio mi compri la chitarra) L'altro rispose "Mò vù sunà".(Ora vuoi suonare) Il giorno dopo la chitarra era nelle mani del musicista.
Questa frase viene usata quando si fà una cosa che andava fatta o una cosa che viene fatta bene
Abitante_Querce
Reg: 3 mag 2008
Msg inviati: 25
Detti Fondani
Inviato il: 6 giu 2008, 23:21
Ju cunt s fà quand s vè da la mola non quand s và (Il conto si fà quando si viene dalla mola non quando si và)
memedesima
Reg: 22 nov 2007
Msg inviati: 752
Inviato il: 7 giu 2008, 0:07
Sant'anton Sant'anton tecc't jiu vecchj e damm jiu nov' e dammij fort fort che scass mur e port e dammij dur dur che scass port e mur
(S.Antonio S.Antonio eccoti il vecchio e dammi il nuovo e dammelo forte forte che rompa muri e porte e dammelo duro duro che rompa porte e muri)
filastrocca che si recitava mentre si nascondeva in luogo segreto e irrangiungibile dai topi, il dente da latte caduto...
(se ju sor'c ji trov e si ji magn,t'jiesc ji zannun)
se il topo lo trova e lo mangia ti escono le "zanne lunghe"
altro che topo che porta i soldi!
mia nonna aveva una gran fede e pregava sempre, mio nonno era un miscredente, quando voleva fare dispetto a nonna si inventava di tutto per farla arrabbiare, si divertiva (anche noi), mi ricordo che imparò a noi nipoti, una cantilena su Don Pietro, il predecessore di Don Luigi Mancini (nella chiesa di S.Pietro c'è il suo mezzo busto) e noi la cantavamo a squarciagola quando volevamo "innescare la rissa" tra i nonni
la filastrocca diceva: e dun piet'sanantonij tè la facci da dmonij quann ved l' s'gnurin addvent nu marrucchin!
(...non so il perchè, ma quando vedo il Papa, mi torna in mente...)
mia nonna ha "sgranato" rosari a iosa per "pareggiare i conti"...
mentre a mio nonno diceva: stu m'sc'credent jiastmator! n'nt pij scorn a dic s fatt brutt a st palm d Dij?! ... cuore di nonna...
(miscredente bestemmiatore non ti vergogni a insegnare quelle cosacce a queste anime innocenti?!)
noi (palme di Dio per nonna) nè abbiamo prese di botte dai nostri genitori, secondo loro eravamo maleducati, irriverenti e tutt'altro che angeli
...punti di vista discordanti... avevano ragione i genitori, certo acqua di rose rispetto ai ragazzini di oggi...
trippatosta
Reg: 23 set 2007
Msg inviati: 2635
Facet ben a giann....
Inviato il: 7 giu 2008, 14:52
Facet ben a giann, c'ha fatt shcbaj ajjann...(fate bene a Gianni, che ha fatto sbaglio dell'anno).
Gianni, aveva lavorato una vita e fatto sacrifici a non finire. aveva una ottima posizione economica, nessun parente a cui lasciare i suoi beni, ma era nel pieno vigore delle sue forze. Va dall'astrologa a chiedere quanti anni vivrà. Per essere sicuro và dalla migliore, quella che costa di più. Gli disse questa: Tu vivrai ancora 16 anni. Lui fu molto contento, perchè sarebbe morto non tanto vecchio, ma manco giovane. Allora fà una cosa, vende tutti i suoi beni, e li divide per i giorni che doveva vivere ancora. E comincia a fare una vita dissoluta: Cantine, donne, cavalli, bella vita. insomma spendeva e spandeva. E così, con il massimo della puntualità, arrivato lo scadere dei sedici anni, aveva anche finito i soldi.
Ma successe che non morì più. Fu così che diventò povero in canna, e fù costretto a chiedere l'elemosina dicendo: Facet ben a Giann, c'ha fatt shcbaj ajjann...(fate l'elemosina a gianni che ha sbagliato l'anno)
Anche questa è una storiella che voleva mettere in guardia chi avesse voluto cedere alla tentazione di sperperare denari sudati, e spendere senza senso i soldi, a diffidare della dissolutezza...
(Ultima modifica da parte di trippatosta il 11/06/2008, 09:25.
Modificato 2 volte in totale)
trippatosta
Reg: 23 set 2007
Msg inviati: 2635
Gli zingari che mietono il grano.
Inviato il: 7 giu 2008, 15:15
Passa una carovana di zingari (pare sia vera anche questa) e trovano una famiglia che stava mangiando in mezzo al campo dove stabvano mietendo il grano. Il capofamiglia, aveva fatto portare un pranzo abbondante perchè a mietere doveva venire ad auitare un'altra famiglia che però non si era presentata. Allora dice agli zingari: Vajjù, v'net'accà, mò magnam e b'vem, e dop fauciam lu ran, va bon? (Ragazzi, venite quà, ora mangiamo e beviamo, e dopo falciamo il grano). Gli zingari accettano di buon grado e si mettono a mangiare e bere. Ma la cosa andava oltre. Si rideva, si scherzava, tutto si parlava fuorchè di lavoro e di falce. Era tardino e allora il capofamiglia disse : Vajjù, jamm? Mò am magnat, ma avema pur fatjà... Jamm'a faucià. ( Ragazzi andiamo? Adesso abbiamo mangiato, ma dobbiamo anche lavorare. Andiamo a falciare!)
Allora il capo degli zingari disse: ju zì, ma hai mai vist i zing'r met? ( Zio, hai mai visto mietere gli Zingari?) Il capofamiglia fù sollevato, pensando: avranno un loro sistema e faranno presto a falciare tutto questo grano... e disse a loro: Nò, n'jaggj mai vist ( nò, non li ho mai visti). E il capo degli zingari gli rispose: E menc i vid!! ( E manco li vedrai mai) e se ne andarono via.....
Mò t faccj v'dè i zing'r met... (adesso ti faccio vedere i zingari mietere) una frase rimasta nei detti fondani per dire o che una cosa non la sai fare, oppure Per esempio, si chiede ad una persona di aiutare, e quella non vuole farlo e risponde: (hai mai vist met i zing'r? (hai mai visto mietere i zingari?) come dire: manco li vedi!
trippatosta
Reg: 23 set 2007
Msg inviati: 2635
Re: Ennio "Iartist" caricava al mof: mpost maresci
Inviato il: 8 giu 2008, 0:20
David ha scritto:
se non sbaglio la risposta completa fu: "mpost e mezz birr marescià!!!"
hai ragione david, diceva proprio così il nostro Ennj jartist... Lo hanno confermato tutti.
"mpost e mazza birr marescià!!!
Eddy
Reg: 10 mag 2003
Msg inviati: 1311
Re: Altro detto fondano. E' un....
Inviato il: 8 giu 2008, 0:38
trippatosta ha scritto:
E' un.... dess chijj ch c'chett jocchj aiu pad (E' uno, disse quello che cecò l'occhio al padre....)
Detto crudele, ha accecato l'occhio al padre e lo avvisa che per adesso è uno, per l'altro deve solo aspettare, glie lo accecherà più in là.
Si usa scherzosamente quando si comincia a fare una cosa. Alla prima azione si dice "E' un..." nell'intento di ricordare questo detto.
Esempio: devo caricare sul carretto due cassette, metto la prima e dico: E' un... dess chijj ch c'chett jocchj aiu pad...
IO questa la sapevo come "Enn'è un' ... dicett' chij k' c'kett' n'occhij alla moji!"
Lulork
Reg: 17 dic 2006
Msg inviati: 306
Inviato il: 8 giu 2008, 18:51
Azz memedesima, pensavo che sta parola si usava solo a casa mia! Miscredenti! Pure mia nonna la diceva sempre, ma lei credeva a tutto: spiriti, malocchi, santi, grazie... ancora non so quale eccesso sia più giusto!
memedesima
Reg: 22 nov 2007
Msg inviati: 752
Inviato il: 8 giu 2008, 20:36
lulork, non avremo mica la nonna in comune?
comunque è un termine corretto ma poco usato per indicare le persone scettiche, agnostiche "infedeli" insomma...
per quanto riguarda gli eccessi non saprei giudicare, a me hanno insegnato ad amare incondizionatamente le persone che stimo, nella loro diversità, quindi mi ritengo fortunata ad essere cresciuta tra liberi pensatori onesti e sinceri...
........................
il padre (tat) disse a rocco,(un bambino che pronunciava quasi tutte le consonanti "t"): vai da nonno (taton) e fatti dare la cotica (cot'n) per affilare (arrutà) la sega,
il bambino andò dal nonno e disse: <oj tatò a titt' tat te m tai la totn p'attutà la teg> e il nonno: <c'ai ditt?!> il bambino ripetè, ma il nonno continuava a non capire e il bimbo infastidito disse: <iju tatt tatò!> e il nonno contrariato: <uè s'custumà s' dic'n s' cos?> e il bimbo < eee tatò! tu tazz tapisc e totn no!>
da quì il detto "tu cazz capisc e cotn no" che si usa quando qualcuno fa finta di non capire qualcosa perchè non gli conviene
trippatosta
Reg: 23 set 2007
Msg inviati: 2635
Le patate del padre abate
Inviato il: 8 giu 2008, 20:57
Una sera L'abate di un monastero viene invitato a cena per mangiare un pollo. Cena povera, come le cene di una volta, la faceva da padrone il pollo. Le altre cose erano solo di contorno. E la fame pure era tanta. Per arricchire la tavola la padrona di casa aveva messo tante patate al pollo, ed è la prima cosa che porta a tavola.
Il Padre Abate, sapendo che dopo c'era il pollo, nella speranza di invogliare tutti a riempirsi di patate così a lui poteva mangiare più pollo faceva propaganda dicendo: Buono queste patate sapete? Io da giovane ne facevo scorpacciate, e poi fanno bene, e la signora le ha cucinate così bene che ne mangerei tante... Nel frattempo arriva a tavola il pollo, e il figlio del padrone di casa, per non contraddire l'abate allunga una mano alle patate. Il padre gli dà uno sganassone e gli dice: Stu mal'ducat e shcrianzat, n'n l vid cà l patan piacjn a Padr'Abbat? magnamc' nuj ju pullastr, l' patan sò tutt l soj!!! Lascia le patate al Padre Abate! (Stò maleducato e screanzato, non lo vedi che le patate piacciono al Padre Abate? Mangiamo noi il pollo perchè le patate sono tutte le sue!!!)
dafne
Reg: 19 feb 2008
Msg inviati: 412
Buonasera
Inviato il: 9 giu 2008, 23:03
piagn i mort e fot i viv
piangere i morti e imbrogliare i vivi
Lulork
Reg: 17 dic 2006
Msg inviati: 306
Inviato il: 10 giu 2008, 16:54
Si, infatti, il termine è italianissimo e corretto nel suo uso. Si vede che le nonne nostre avevano queste chicche per reverenza cristiana! Chissà dove l'avevano sentito... per gli eccessi mi riferivo al fatto di credere a tutto o a niente. Mi hanno fatto cresce con queste due realtà in contemporanea, se stavo coi miei non c'erano cristi e madonne, se stavo co nonna c'era tutto e di più! Anche questo per me ha rappresentato il folklore della mia terra, la genuina semplicità delle persone buone..ma non fesse! Grande insegnamenti.
Cmq il ricordo più divertende che ho è delle pressigioni per San Rocco. C'era sempre quella vecchietta più pia che cantava più forte "accogli Rocco Santo i nostri ardenti voti"
luca
Reg: 21 nov 2005
Msg inviati: 218
Baccala!!!!!
Inviato il: 11 giu 2008, 14:04
Alla mamm d n'tonio serv nu chil d baccalà e cummann ju figj ca ci ata i a accattà!
N'tonio s mett in cammin e arriv alla pescherij, appena tras dic: Bongiorn
Il venditore appena lo vede : "Oe baccalà"
e n'tonj prontamente gli risponde: "nu chil"
Non so se è proprio così e sicuramente il dialetto nn è giusto però penso si capisca..
trippatosta
Reg: 23 set 2007
Msg inviati: 2635
Una volta fregarono Zì Piet...
Inviato il: 11 giu 2008, 16:58
Una volta, Zì Piet fù buggerato da due gemelli, Uno si chiamava Onorato e l'altro Rossano. Zì Piet si mette sotto il castello a vendere i fichi d'india, ed arriva uno dei gemelli, che comincia a sfotterlo dicendo che lui sarebbe stato capace di finirsi tutti i fichi d'india rimasti. Al chè, colpito nell'orgoglio, e sapendo che era umanamente impossibile finirli, erano tanti, troppi per una persona, Zì Piet gli dice: Se t l fnishc nì'n t l faccj pagà, s'nno l pagh ju doppj (se te le finisci non te le faccio pagare. altrimenti le paghi il doppio). Vabbò, ma ogni tant aggia i a bev alla funtan'allarret (va bene, ma ogni tanto devo andare a bere alla fontana là dietro), disse Onorato. E fù così che facevano a turno nel mangiare i fichi d'india, prima un gemello poi l'altro. Pare che Zì Piet ci rimase male... e scoprì il fatto giorni dopo, quando i due si fecero incontrare apposta, tra le risate degli amici e la soddisfazione di aver fatto fesso un furbacchione come Zì Piet. I gemelli furono contenti lo stesso di pagare i fichi mangiati. Ma vuoi mettere la soddisfazione!!!
(Ultima modifica da parte di trippatosta il 17/06/2008, 08:57.
Modificato 2 volte in totale)