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La richiesta di scioglimento del consiglio comunale :: Articolo su fondi su L'espresso in uscita
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AutoreMessaggio
colosseo
Reg: 20 gen 2008
Msg inviati: 111
Articolo su fondi su L'espresso in uscita
Inviato il: 22 ago 2008, 9:19

Circeo Connection

di Paolo Biondani
Alberghi, discoteche, bar e terreni. Le cosche campane e calabresi conquistano la costa laziale. Contando su politici amici e un fiume di denaro
 
Il mercato ortofrutticolo di Fondi
Disco-mafia non sente la crisi. Nella notte di Ferragosto, tra l'una e le due, decine di ventenni si alternano pigiati in coda all'ingresso della Bussola di San Felice Circeo. Massicci buttafuori in completo nero selezionano le ragazze più provocanti, i maschi devono scucire 20 euro."È l'unica discoteca della riviera che resta aperta anche d'inverno ed è la più frequentata da noi che viviamo in questa zona", spiega Francesca, 28 anni, in fila con un'amica accanto alle mura bianche del ristorante-bar-discoteca affacciato sulla spiaggia. Tra i giovani e giovanissimi venuti qui a ballare, nessuno sospetta che il vero padrone di questo e di molti altri locali sia un un presunto boss mafioso.

Le inchieste della magistratura stanno ricostruendo uno scenario che anche i villeggianti della Roma bene ora cominciano a notare. Da Sabaudia al Circeo, da Sperlonga a Gaeta, la costa laziale è terra di conquista. Ristoranti, bar, società turistiche, agricoltura ed edilizia sono in mano alle cosche. Un'infiltrazione che continua da anni, ma che solo qualche fatto di cronaca, spesso senza alcun legame con il crimine organizzato come il furto nella residenza estiva di Walter Veltroni, riesce a portare alla ribalta nazionale. Da più di vent'anni le indagini e i processi registrano continue infiltrazioni di Cosa nostra, camorra e 'ndrangheta nel Basso Lazio. Ora una nuova inchiesta della Procura di Roma fotografa l'attualità: decine di imprese che, in questo momento, sono controllate da una cosca emergente. Una rete creata con la violenza. E con nuove complicità politiche.

Solo i più informati albergatori del Circeo sanno chi sia il vero padrone della Bussola: lo chiamano, sotto voce, 'l'Egiziano'. In realtà è di origine siriana, ma è come se fosse calabrese, perché in Italia è diventato milionario imparentandosi con il più potente clan di Rosarno.
L'Egiziano è socio di due presunti mafiosi italiani. I tre boss hanno cementato il loro patto di sangue con tre matrimoni incrociati. Da mesi i carabinieri di Latina indagano su storie di usura, agguati, bombe incendiarie, edilizia selvaggia, soldi sporchi e traffici di droga. Radicandosi negli affari, i boss avrebbero allargato l'alleanza a politici e imprenditori insospettabili. La Bussola è il nuovo emblema di questa infiltrazione.

Anche in questo caso l'assalto criminale ha seguito uno schema costante: usura e fuoco. Due dei vecchi proprietari sono costretti a vendere, e persino a rinunciare ai loro crediti, quando un incendio devasta la discoteca. Il terzo socio, pressato dai prestiti a usura, deve piegarsi, come scrivono i carabinieri, al "metodo mafioso di acquisizione e sfruttamento delle attività": ora è diventato "solo un prestanome del capoclan Hassan Bouzan". Cioè del cosiddetto Egiziano, considerato "il vero proprietario" di un'intera catena di night, ristoranti e locali come "il bar Trieste di Terracina". I suoi familiari acquisiti si chiamano Aldo Trani e Carmelo Tripodo: sono "entrambi pregiudicati e sorvegliati speciali". Ognuno cura il suo settore. Tripodo, che è calabrese, gestisce imprese di pulizia e sta "minacciando i concorrenti per acquisire il monopolio dei trasporti nell'Agro pontino", dove già controlla ditte importanti come la Economica Traslochi. L'inchiesta è in gran parte ancora segreta. I magistrati hanno svelato solo un troncone minore: gli atti necessari a far arrestare per usura quattro imprenditori di Fondi, il paese dell'entroterra dove ha sede il Mof, uno dei più grandi mercati ortofrutticoli del Centro-sud. E proprio attorno al Mof si salda la nuova alleanza tra mafiosi e politici laziali.

All'alba i capannoni del mercato all'ingrosso brulicano di commercianti, scaricatori e trasportatori. Da qui passa quasi tutta la frutta e la verdura che viene venduta a Roma o nei supermercati del Centro-nord.E a selezionare chi può lavorare al Mof, secondo le indagini, è la mafia. Attraverso uno specifico sotto-clan, aperto anche ai politici. Già indagati per associazione mafiosa sono un consigliere regionale di Forza Italia, Romolo Del Balzo, che è anche presidente del consiglio comunale di Minturno, e l'assessore ai Lavori pubblici di Fondi (ora dimissionario) Riccardo Izzi, doppiamente insospettabile perché appartiene a una delle famiglie più ricche della provincia. Suo padre Mario è il proprietario del Gruppo Izzi, che controlla 94 supermercati tra Campania e Lazio. I due politici hanno raccolto voti alle elezioni nazionali per il senatore Claudio Fazzone, il numero uno di Forza Italia a Latina, che non è indagato. Fondi però resta il suo paese, tanto che l'opposizione ironizza: "Benvenuti a Fazzonia". E il senatore si sarebbe mostrato molto preoccupato (vedi scheda) per le ripercussioni politiche dell'inchiesta. 

Circeo Connection

di Paolo Biondani
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Per riassumere quasi due anni di intercettazioni, infatti, il pm Diana De Martino e il procuratore aggiunto Italo Ormanni arrivano a scrivere che "i politici Izzi e Del Balzo si sono associati allo scopo di favorire un'associazione di stampo camorristico attraverso un continuo e costante scambio di favori". L'accusa ipotizza un cartello affaristico-elettorale fra tre clan intrecciati: i boss della riviera che hanno parenti nella 'ndrangheta; una seconda cosca specializzata nell'usura e legata ai camorristi casertani; e il sottoclan con i politici, accusati di favorire gli uni e gli altri in cambio di voti e altri vantaggi. Secondo magistrati e carabinieri, "Izzi e Del Balzo sono al centro di una vasta rete clientelare finalizzata a pilotare assunzioni, speculazioni edilizie, appalti e finanziamenti pubblici nell'interesse dei clan mafiosi". Calabresi e casalesi chiedono di approvare lottizzazioni, sanare abusi, sbloccare fondi comunali, ammettere o escludere grossisti dal Mof. E i due politici provvedono, secondo l'accusa, girando gli ordini ai ragionieri del Comune e perfino al comandante della polizia municipale, che obbediscono. Intanto i boss continuano a investire nel cemento e a impadronirsi di aziende ortofrutticole. Con gli attentati o con l'usura. I tassi accertati del "dieci per cento al mese" a poco a poco trasformano le vittime in complici: decine di imprenditori strangolati dai prestiti, ricattati, terrorizzati, ridotti all'omertà.

Sotto inchiesta c'è una rete mafiosa "certamente operante a Fondi, Terracina, San Felice Circeo, Formia e Gaeta". Nel 2003 era stato commissariato per mafia il Comune di Nettuno. Ora la prefettura sta ispezionando proprio Fondi. Il prefetto di Latina, Bruno Frattasi, lancia un allarme generale: "Da più di vent'anni questa provincia è al centro di massicci fenomeni di riciclaggio di capitali illeciti, che è necessario fronteggiare con grande decisione. I soldi sporchi alterano la concorrenza e strangolano le imprese pulite. Dobbiamo evitare che la moneta cattiva continui a scacciare quella buona".

A impressionare i dirigenti dell'associazione Caponnetto e di Libera è "il silenzio della politica dopo vent'anni di arresti e confische: ne parlano solo i giornalisti di 'Latina Oggi', ma sindaci e giunte continuano a dire che qui la mafia non esiste". Eppure su tutto litorale tira una brutta aria. A Sabaudia i carabinieri si chiedono chi sia "il vero proprietario" di una lottizzazione trasformata in una baraccopoli per "almeno 500 clandestini indiani" sfruttati in agricoltura. Altro mistero: nonostante i comprovati interessi di Cosa nostra nei maxi-porti turistici, la Provincia di Latina, guidata dal forzista Armando Cusani, ha pagato con fondi pubblici un progetto-choc: demolire il famoso Ponte Rosso, che collega al mare l'incantevole lago di Paola, "per renderlo fruibile ai maxi-yacht". Qui nessuno parla di mafia, ma l'ex sindaco di An, Salvatore Schintu, prende le distanze: "È una follia. C'è il rischio di distruggere l'equilibrio ambientale del lago e minare per sempre il futuro di Sabaudia".

Con o senza boss, tutta la costa è attaccata dal cemento. A Sperlonga la giunta forzista ha varato una maxi-lottizzazione che ha portato in questo comune-gioiello circa mille nuovi abitanti, quasi tutti casertani. Il capogruppo dell'opposizione, Nicola Reale (Idv), denuncia: "L'edificazione è stata monopolizzata da imprese campane. E ora il nostro comune è diventato omertoso. Per denunciare torti, i cittadini ci chiedono appuntamenti nell'entroterra". L'ingegner Benito Di Fazio, consigliere dell'Udc all'opposizione, conosce i prezzi e si domanda da dove arrivino tanti soldi: "Per i pochi lotti di edilizia pubblica, gli sperlongani hanno comprato a meno di 250 mila euro. Il valore di mercato non supera i 400 mila. Eppure molti dei nuovi arrivati hanno versato fino a 750 mila euro senza fiatare". Nessuno dei due si espone a nominare l'hotel più ricco e chiacchierato: "Abbiamo subito intimidazioni. Qui abbiamo paura".
tornado
Reg: 10 mar 2008
Msg inviati: 460
Inviato il: 22 ago 2008, 20:03

questo articolo fa rabbrividire.

sono prorpio curioso di vedere cosa uscirà dalla commissione antimafia

Davide
Reg: 26 dic 2005
Msg inviati: 197
Inviato il: 22 ago 2008, 20:58

Basta! La mafia è merda!

Arrestate i mafiosi ed i politici loro amici! Dategli l'ergastolo!

DAVIDE

Davide
Reg: 26 dic 2005
Msg inviati: 197
Inviato il: 22 ago 2008, 21:05
ANTICIPAZIONE

Politica, assegni e cocaina

Mafia, politica, usura e cocaina. È un interrogatorio "spontaneo" davanti a due pm di Roma che ha dell'incredibile. È il 9 gennaio scorso. Riccardo Izzi, 33 anni, rampollo della dinastia di imprenditori che ha la licenza di gestire 94 supermercati con i marchi Sidis, Scudo e Pantamarket, spiega ai magistrati perché si è messo in affari con Massimo Di Fazio, un immobiliarista che il mese dopo verrà arrestato come usuraio dei clan casalesi.

Izzi, in quel momento, è assessore di Forza Italia a Fondi. La notte del 31 dicembre qualcuno gli ha bruciato l'auto sotto casa. A quel punto il politico spiega (prima ai carabinieri, poi ai magistrati) che i boss lo hanno reclutato con la droga: "Era Di Fazio a rifornirmi di cocaina, fino a un grammo e mezzo al giorno. Confermo che Tripodo, Trani e i fratelli Zizzo mi hanno appoggiato alle elezioni del 2006: mi rendevo conto che non erano trasparenti, ma io non ero lucido perché usavo cocaina. Ho smesso nel 2007 grazie a mia moglie... Di Fazio si vantava di fare usura trattenendo il 10 per cento mensile. Io gli facevo monetizzare gli assegni delle sue vittime nei supermercati di mio padre".

Continua il politico-imprenditore: "Nel 2006 Di Fazio mi disse che il padrino di suo figlio, che è di Casal di Principe, gli aveva chiesto un intervento per un detenuto. Mi diedero 5 mila euro per trovargli una lettera di assunzione e far figurare la sua convivente residente a Fondi. Il titolare della ditta E. si rese disponibile, ma i carabinieri gli dissero che quel detenuto era un pericoloso camorrista detto 'Bruce Lee' per la sua ferocia. E Di Fazio mi fece restituire 3 mila euro al padrino, che considerava il suo referente nella camorra".

Izzi parla ai magistrati anche di talpe e di politici. "Il senatore Fazzone è di Fondi ed è molto amico di mio padre che l'ha sempre appoggiato in ogni elezione. Ieri Fazzone mi ha convocato e, con mio grande stupore, mi ha detto di sapere che avevo appena confessato ai carabinieri l'uso di cocaina, l'usura, l'appoggio elettorale di Trani e Tripodo... Fazzone disse che dovevo dimettermi nel mio interesse, ma che, passati 5 o 6 mesi e chiarita la situazione, mi avrebbe portato con sé alle prossime regionali, visto che lui aspira alla presidenza della Regione Lazio". P. B.
(21 agosto 2008)
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tornado
Reg: 10 mar 2008
Msg inviati: 460
Inviato il: 22 ago 2008, 21:14

che roba che sto leggendo oggi, si tante cose le sapevo, però ora conosco anche altri particolari.

che schifo

DataMax
Reg: 14 gen 2008
Msg inviati: 91
Inviato il: 22 ago 2008, 21:29
tornado ha scritto:

che roba che sto leggendo oggi, si tante cose le sapevo, però ora conosco anche altri particolari.

che schifo

comp e che viv ancop alla lun!!!

Ti do uno scup a ottobre consegnano la casa comunale!!!!! E Pecato che a settembre si sapra il fattacio o la buffala della mafia a fondi!!!!!!!!!

(Ultima modifica da parte di DataMax il 22/08/2008, 19:31. Modificato 1 volta in totale)
qualitel

Reg: 15 gen 2004
Msg inviati: 2635
Na vòt'
Inviato il: 22 ago 2008, 21:31
fòr a ju bar d' cupp'teij s' d'cev' che la juv' arrubbav'......
DataMax
Reg: 14 gen 2008
Msg inviati: 91
Re: Na vòt'
Inviato il: 22 ago 2008, 21:33

qualitel ha scritto:
fòr a ju bar d' cupp'teij s' d'cev' che la juv' arrubbav'......

Voles sape tu si di lenola ma come fai a scrivere bene fondano, mi devi dare qualche ripetizione!!!!

hihihihihihihihihihihihhihihihihihihiahahahahahahahah

qualitel

Reg: 15 gen 2004
Msg inviati: 2635
Frat' mij
Inviato il: 22 ago 2008, 21:37
ij so chiu funnan' d' paricchij che c' pass'n da st' part'.....ij m'agg' cr'sciut' sott' ju campanar' d' santa marij, teng' la patent' (d' funnan' doc) e  ci ARRABITEJO a funn' 
Davide
Reg: 26 dic 2005
Msg inviati: 197
Inviato il: 23 ago 2008, 5:18

http://www.telefree.it/news.php?op=view&id=59637

giovedì 21 agosto 2008
Da Frank "tre dita" ai barbari del cemento. L'assedio di Aprilia
Reportage del Corriere. E' la quarta città del Lazio ma non ha ospedale e commissariato. Molte case (abusive) sono senza fogne.
letture: 138
aprilia
aprilia
Aprilia: Giocare a golf non è un problema: il green a 18 buche del Club eucalyptus, quota sociale 1.450 euro, è in perfette condizioni. Per le fogne pazienza: mancano in più della metà delle case. In compenso c'è lo Smai-la's, il locale aperto da Umberto Smaila anche a Sharm el Sheik e Barcellona. Manca l'ospedale, però. Bisogna accontentarsi della clinica privata della famiglia Sirri, in convenzione con la mutua, ovvio.

Manca il commissariato di polizia. Manca il giudice di pace. Manca pure il cinema, da quando il teatro di largo Marconi è stato trasformato nel Terminal Denim Store, jeans a euro 35. Sembra un paesino e invece Aprilia di abitanti ne fa 75 mila. Più di Pavia, per dire. Un quartiere dormitorio, a 40 minuti di treno dal caro affitti di Roma, che è diventato la quarta città del Lazio.
«Un posto dimenticato da Dio ma purtroppo non dagli uomini» dice seduto al bar Davi Maughelli Daniele, presidente dei floricoltori di Aprilia, uno dei settori che reggono ancora in piedi l'economia della zona. Si parla solo della «brutta avventura» del tabaccaio qui in piazza Roma, razionalista e angosciante come un quadro di De Chirico, affettuosamente chiamata piazza di cemento. Anche al signor Daniele è capitata la «brutta avventura»: rapina in casa, due mesi fa.

Da lui i carabinieri sono arrivati. Ma i ladri si sono nascosti, «saranno stati rumeni», e poi hanno ripulito le due case vicine. In provincia si dovrebbe stare tranquilli, si lamentano i vecchi sotto i portici. Ma quello della sicurezza è solo l'ultimo tradimento di questa terra. I guai cominciano negli anni '60 quando a Pomezia, pochi chilometri da qui, arriva al confino il boss siciliano Frank Coppola.

Negli Stati Uniti, insieme al titolo di braccio destro di Lucky Luciano, si è guadagnato il nome d'arte «tre dita»: durante una rapina in banca si era tagliato con un coltello le altre due per liberare la mano incastrata nella cassaforte. Nemmeno un urletto, narra la leggenda. Con la stessa determinazione Frank three fingers porta qui nell'Agro Pontino il suo know how: droga, racket e traffico di armi. In soggiorno obbligato arrivano poi uomini della camorra e della 'ndrangheta, che si alleano con la banda della Magliana. Il risultato? La cosiddetta quinta mafia, discreta ma laboriosa: nel 2005 i fascicoli della direzione antimafia del Lazio sono stati 204, più che in Calabria.

Del resto già per due volte questa terra promessa non ha mantenuto le promesse. La prima illusione è del 1937 quando viene inaugurata da Mussolini. Dopo la bonifica delle paludi pontine deve diventare «l'orto di Roma» e per questo il Duce la riempie di contadini romagnoli, friulani e veneti. Come la signora Santina. Lei i 700 chilometri da Cittadella a qui se li fece in bicicletta. Ma adesso le gambe non l'aiutano più e in chiesa entra al braccio di Dana, uno dei 5 mila rumeni che vivono in città, quasi il 7 per cento della popolazione, record nazionale.

La seconda illusione arriva nel dopoguerra con la Cassa del Mezzogiorno: Aprilia è il comune più a Nord dove le nuove imprese incassano contributi a fondo perduto e abbuono delle tasse. Arrivano in 56, dalla Buitoni alla Simmenthal, dalla Zenit alla Vianini. Terreni fertili e capannoni operosi? Una volta. Con l'agricoltura ormai non si campa. Dopo l'uva e il grano, adesso l'orto di Roma punta sul kiwi: «Ma vanno a 80 euro il quintale — dice all'ombra delle sue piante Gianni Cosmi, presidente del consorzio locale —, se non sei grande non ce la fai».

E anche per l'industria le vacche grasse sono finite da un pezzo. Con la chiusura della Cassa del Mezzogiorno buona parte delle aziende è andata via inseguendo la manodopera a basso costo nei nuovi Sud del mondo. Finito il tempo delle illusioni, Aprilia è diventata «profondo centro» come dice il sociologo Paolo De Nardis. Qualche anno fa il professore realizzò una ricerca proprio sui giovani di Aprilia arrivando all'incoraggiante conclusione che uno su due vuole andare via. Difficile dargli torto.

Metà delle case sono abusive. Ci sono 55 «nuclei spontanei», come vengono graziosamente chiamate le frazioni di La Gogna o Fossignano venute su al di fuori di ogni regola. Strade sterrate, niente gas e fogne, niente acquedotto ma solo pozzi. Qui più che De Chirico vengono in mente i Balcani. Il Comune fa quello che può: «Per portare acqua, gas e mettere tutto a posto — dice il vice sindaco Vincenzo Giovanni, giunta di centrosinistra dopo anni di destra — servirebbero 135 milioni di euro. La Regione ce ne ha dati 15, noi ne possiamo mettere uno e mezzo. Come dobbiamo fare?».

Intanto Aprilia continua a crescere. Non solo case abusive ma anche in regola grazie alle continue varianti che trasformano terreni agricoli in edificabili, come quello del centro commerciale Aprilia 2. «Gli affari sono affari — dice velenoso l'ex sindaco di An Paolo Verzili — ed in consiglio comunale sono quasi tutti ingegneri o geometri». Se continua così tra due anni Aprilia supererà i 100 mila abitanti. Senza un commissariato, senza un ospedale, forse senza speranze. Almeno tra due settimane c'è la notte bianca: sul palco della piazza di cemento sono attesi Enzo Salvi, Edoardo Vianello ed Alexia.

[Lorenzo Salvia, Corriere della sera]
fonte: Corriere della Sera   postato da: mn  

rob

Reg: 22 ago 2002
Msg inviati: 2232
La mafia non esiste.......pero' si sente!!!!!!
Inviato il: 23 ago 2008, 12:08
Qualcuno ha scritto su questo forum che la mafia a Fondi non esiste, è tutta un'invenzione , dei giornali. La mafia a Fondi non esiste. Fatevene una ragione. Fondi non è una terra di senza diritti, delle intolleranze, prevaricazioni, citta' di politicanti collusi al mondo criminale. Quindi, mettiamoci l'anima in pace. saluti rob
tornado
Reg: 10 mar 2008
Msg inviati: 460
Inviato il: 23 ago 2008, 18:51
DataMax ha scritto:

comp e che viv ancop alla lun!!!

Ti do uno scup a ottobre consegnano la casa comunale!!!!! E Pecato che a settembre si sapra il fattacio o la buffala della mafia a fondi!!!!!!!!!

vivo a fondi.

dato che sei così ben informato spero che anche tu sei stato sentito dalla commissione,

DataMax
Reg: 14 gen 2008
Msg inviati: 91
Inviato il: 23 ago 2008, 19:53
tornado ha scritto:

vivo a fondi.

dato che sei così ben informato spero che anche tu sei stato sentito dalla commissione,

no,scusa ma che c'entra........

Se vivi a fondi fatti un giro sul comune sentirai dei scup da paura.........

masnut

Reg: 7 dic 2004
Msg inviati: 1242
Inviato il: 25 ago 2008, 13:26
DataMax ha scritto:

no,scusa ma che c'entra........

Se vivi a fondi fatti un giro sul comune sentirai dei scup da paura.........

Anch'io sono fondano e qualcosina nelle mie orecchie è entrato, e quello che ho letto nell'articolo in buona parte mi era giunto, la cosa che mi preoccupa che l'articolo non venga da latina oggi ma dall'Espresso.

Mi spiego meglio, come è venuto l'articolo su l'Espresso?

Chi l'ha "prenotato"?   Sono state date notizie che almeno inizialmente dovevano essere coperte da segreto istruttorio, sono state messe foto che non sono da internet, quindi non è un articoletto solo per riempire due pagine(vi è un box che parla dell'operazione damasco, ma compratevi il giornale per leggerlo).

Perché si scrive in maniera così definita di questa situazione?

Trippatosta, denunciamo l'Espresso

conwy

Reg: 9 nov 2007
Msg inviati: 114
Inviato il: 25 ago 2008, 16:03
masnut ha scritto:

Anch'io sono fondano e qualcosina nelle mie orecchie è entrato, e quello che ho letto nell'articolo in buona parte mi era giunto, la cosa che mi preoccupa che l'articolo non venga da latina oggi ma dall'Espresso.

Mi spiego meglio, come è venuto l'articolo su l'Espresso?

Chi l'ha "prenotato"?   Sono state date notizie che almeno inizialmente dovevano essere coperte da segreto istruttorio, sono state messe foto che non sono da internet, quindi non è un articoletto solo per riempire due pagine(vi è un box che parla dell'operazione damasco, ma compratevi il giornale per leggerlo).

Perché si scrive in maniera così definita di questa situazione?

Trippatosta, denunciamo l'Espresso







Ciao Masnut voglio farti sapere che sabato mattina in tutte l 'edicole di Fondi ,L'Espresso
non c'era ,tutte le copie erano state vendute e la mia l'ho acquistata ad Itri .

Conwy

masnut

Reg: 7 dic 2004
Msg inviati: 1242
Inviato il: 25 ago 2008, 17:13
conwy ha scritto:



Ciao Masnut voglio farti sapere che sabato mattina in tutte l 'edicole di Fondi ,L'Espresso
non c'era ,tutte le copie erano state vendute e la mia l'ho acquistata ad Itri .

Conwy


Mi conosci, la battuta di denunciare l'espresso era quello che era: una battuta, nel frattempo mi sono informato sul giornalista non mi sembra una persona manovrabile, ed un primo risultato l'ha ottenuto: l'espresso è esaurito in tutta la provincia...(ooops scusa Davide, volevo dire la città ma mi sono sbagliato, chissà perché l'ho detto , comunque c'è anche un box sull'operazione damasco)
(Ultima modifica da parte di masnut il 26/08/2008, 10:49. Modificato 1 volta in totale)
Davide
Reg: 26 dic 2005
Msg inviati: 197
Inviato il: 25 ago 2008, 19:03

Addirittura esaurito in tutta la provincia?

Ma chi lo ha letto, sono riportati solo gli articoli che sono stati messi online, od anche altri? Quante pagine occupano questi articoli?

DAVIDE

Davide
Reg: 26 dic 2005
Msg inviati: 197
Inviato il: 25 ago 2008, 19:43

Il solito editoriale vergognoso di Lidano Grassucci, su "Il Territorio", che anzichè attenersi ad i fatti, và ad attaccarsi all'editore Ciarrapico (che sarà anche un pregiudicato, ma che non significa automaticamente che i suoi giornalisti scrivono cose false).

Un editoriale provocatorio, che abilmente sorvola sulle gravissime accuse lanciate dall'Espresso, ma soprattutto da Latina Oggi in tutti questi mesi...

www.parvapolis.it/ilterritorio230808.pdf

Arrestate l'egiziano e chiudete il Mof

di Lidano Grassucci

Ho capito finalmente chi è il capomafia pontino. Un tale, come dicono su L'Espresso (quello in edicola da ieri) che si fa chiamare l'Egiziano. E' cattivo, cattivo, ed è proprietario (si dice) de La Bussola di San Felice e di un bar a Terracina. La prova? Fuori, dalla discoteca, ci sono due buttafuori brutti-brutti che menano più di Cammarelle (in potenza); e (meglio che lo scrivo sottovoce) sta aperto pure d'inverno.
I due brutti-brutti alle donnele fanno entrare gratis, ai maschi chiedono venti euro. Voi pensate che i 20 euro sono i soldi del biglietto d’ingresso?Poveri ingenui, è finanzia-mentoalla mafia con tanto di bollino Siae.
Adesso, a me che sono stupido,una idea è venuta, visto che, ladirezione antimafia sa tutto (equelli della Caponnetto e di Libera pure di più): arrestiamo l’Egiziano(che pare sia siriano, quelli deL’Espresso c’hanno qualche ideaconfusa in geografia), blocchiamolo,processiamolo. Mi pare facile: è lui, è il capo.Dicono quelli de L’Espresso che a Sperlonga le case le hanno comperate certi di Caserta, ed è la prova, la pistola fumante, della presenza della mafia lì giù. Un solo dubbio: ma se erano di Milano andava bene? Il problema sono i casertani? Arrestiamo tutti quelli residenti lì o, almeno, vietiamogli di poter acquistare case.
Semplice. Dice, il Mof (mercato ortofrutticolo di Fondi) è in mano alla camorra. Chiudiamolo, poi mandiamo i lavoratori del mercato a mangiare da quelli della Caponnetto, o dagli editori de L’Espresso e l’insalata a Roma non ci arriverà più ed è meglio. Perché l’erba è una droga, l’insalata è erba, quindi è droga. Liberiamo la Capitale dalla droga. Quanta gente è andata in overdose di misticanza? Alla direzione antimafia ancora non lo sanno (gli mando una
dritta), ma da queste parti l’insalata la piantiamo pure. La cosa è grave, potremo mandare sull’agro pontino e sulla piana di fondi i B52 con il napalm come in Vietnam.
Riepilogo: arrestiamo l’egiziano, diamo l’interdizione all’acquisto di immobili ai casertani, chiudiamo il Mof e buttiamo il napalm alle pian-te di erba (insalata), e la mafia sarà debellata.
Non vorrei deludere i mafiologi, ma la mafia ha una storia di secoli, è a prova di coglioni e solo un coglione si farebbe curare gli interessi da uno che si fa chiamare
l’Egiziano. Magari incaricherebbe società con sede nelle isole Cayman.
La mafia ha una sola fortuna, quella di essere combattuta da questi antimafia. Come disse Manfredi ne “In nome del Papa re” ai carbonari che chiesero la parola d’ordine al primo che cospirava: “So coglioni e vonno cospirà”. La cosa vale per questi antimafia. Se questi sono i nemici dei mafiosi: 4 pensionati, il giornale di un editore accusato di
bancarotta fraudolenta e sfruttamento del lavoro minorile, e giornalisti di settimanali che non sono mai andati in discoteca, credo che la mafia abbia già vinto.
“Buonanotte popolo”.


qualitel

Reg: 15 gen 2004
Msg inviati: 2635
Vendesi copia de l'espresso a 50€
Inviato il: 25 ago 2008, 20:10
Pluto

Reg: 20 set 2006
Msg inviati: 720
Inviato il: 25 ago 2008, 20:26

l'editoriale di grassucci, al contrario, era spettacolare! scritto con il solito graffiante umorismo, ha messo in evidenza con logica ed inoppugnabile lucidità quella che è la realtà e cioè: i si dice, i forse, i sarebbe stato, lasciano il tempo che trovano; sono le prove provate in uno stato di diritto che accusano; in dubio pro reo, fintanto che non cambia la nostra legge, rimane sempre il punto fondante; e quindi i processi, lasciamoli fare ai giudici e non ai giornalisti; ricordo ancora l'articolo uscito anni addietro a firma di g.a. stella sul corriere della sera che massacrava la nostra città; era stato ascoltato dal giornalista solo un personaggio (di parte) che aveva spacciato per oro colato quanto diceva (gran parte erano inesattezze e si davano x attuali cose accadute decenni prima); grassucci ha voluto ridimensionare con ironia questo pour parler che sta assumendo valore di dogma; lo ringrazio xchè ha fatto quello che dovremmo fare noi: sdrammatizzare quanto si dice del nostro paese ed augurarci che quanto si dice sia nella gran parte una montatura giornalistica. 

in nome di pluto re: "Buonanotte popolo".

qualitel

Reg: 15 gen 2004
Msg inviati: 2635
AZZ, allora ho ragione io...
Inviato il: 25 ago 2008, 20:52
Ancora una volta, a Fondi manchiamo di ironiiiiiaaaa!!!
Tanto pure a settembre, l'unica cosa che ci toccherà fare ,ahimè, sarà di ridere, ridere a crepapelle, perchè non succederà niente e noi poveri e umili postaroli di questo forum ce ne dovremo fare una ragione.
D' altronde, com' s' disc', s' rid' p' n'n piagn'!!
L'unica cosa che mi dispiace è che qualche personaggio che non merita ne uscirà rinforzato nell' immagine, ma comunque vada io mi rifaccio sempre allo stesso detto: " J'alb'r' s' mov' sul se c' sta ju vent! "..........ma n'n v'ascp'ttat' le scus' d' n'sciun', però, perchè comunque, è grazie a qualcuno che da febbraio navighiamo in un mare di mxxxx, e sinceramente di fare l'ospite su questa improbabile imbarcazione, guidata da un improbabile Caronte, in questa improbabile traversata, c'avem' l' p.p.!! Certo, il sogno c'è, speriamo che non si tramuti in incubo!!!!!!!! Ecco, speriamo che Totti non prenda un altra traversa....

Spiegazione per p.p. in privato via mail!!
colosseo
Reg: 20 gen 2008
Msg inviati: 111
Inviato il: 25 ago 2008, 22:20
qualitel invece di chiedere 50 euro per la copia del l'espresso perche non scannerizzi le immagini  dell'articolo su fondi e lo metti sul forum
tornado
Reg: 10 mar 2008
Msg inviati: 460
Inviato il: 25 ago 2008, 22:31

io ho la copia dell'espresso.

in pratica tutto quello che c'è scritto è stato già riportato qui.

 

Davide
Reg: 26 dic 2005
Msg inviati: 197
Inviato il: 25 ago 2008, 23:02

Caro Pluto

vorrei farti notare che gli articoli apparsi su Latina Oggi riportano per filo e per segno frasi tratte dall'informativa che i carabinieri hanno inviato alla DDA di Roma.

Riporta stralci di intercettazioni telefoniche tra Del Balzo ed altri...

Insomma non si tratta solo di chiacchere da bar..

DAVIDE

PS. Come hanno fatto poi quelli di Latina Oggi ad accedere a queste informazioni riservate è un'altro paio di maniche..

trippatosta

Reg: 24 set 2007
Msg inviati: 2635
Inviato il: 26 ago 2008, 0:55
masnut ha scritto:

Anch'io sono fondano e qualcosina nelle mie orecchie è entrato, e quello che ho letto nell'articolo in buona parte mi era giunto, la cosa che mi preoccupa che l'articolo non venga da latina oggi ma dall'Espresso.

Mi spiego meglio, come è venuto l'articolo su l'Espresso?

Chi l'ha "prenotato"?   Sono state date notizie che almeno inizialmente dovevano essere coperte da segreto istruttorio, sono state messe foto che non sono da internet, quindi non è un articoletto solo per riempire due pagine(vi è un box che parla dell'operazione damasco, ma compratevi il giornale per leggerlo).

Perché si scrive in maniera così definita di questa situazione?

Trippatosta, denunciamo l'Espresso

Corriere della Sera

ritorno in carcere

un miliardo incastra Ciarrapico

tangenti telefoniche: Pomicino ordino' di consegnargli i soldi. l' imprenditore romano " re delle bollicine " e' accusato di ricettazione e mette in vendita la Roma calcio. chiamati in causa invece da Papi Enzo Sbardella Vittorio, Moschetti Giorgio, Citaristi Severino, Craxi Bettino, Signorile Claudio e La Ganga Giusy

------------------------- PUBBLICATO ------------------------------ TITOLO: Un miliardo incastra Ciarrapico RITORNO IN CARCERE All' imprenditore romano viene contestata la ricettazione Avvisi ai socialisti Craxi, La Ganga, Mastrantuono, Signorile e ai dc Citaristi Moschetti, Sorice e Sbardella Tangenti telefoniche: Pomicino ordino' di consegnargli i soldi - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - MILANO . Sara' difficile diventare anche il presidente di San Vittore. All' uscita da Regina Coeli Giuseppe Ciarrapico aveva ricevuto accoglienze trionfali. E, nel suo stile, si era lasciato andare a dichiarazioni altrettanto trionfali: "Ero io il presidente del carcere". Adesso, dopo solo tre settimane, il patron giallorosso torna in prigione. Ma lontano dalla sua tifoseria: ieri mattina e' stato arrestato dai magistrati di Mani pulite. L' accusa e' pesante: ricettazione. Un miliardo di lire che, secondo i giudici, gli sarebbe stato consegnato da Giuseppe Lo Moro, ritenuto il tesoriere ombra delle tangenti telefoniche. E ad ordinare quel pagamento sarebbe stato Paolo Cirino Pomicino, l' ex ministro raggiunto da un ennesimo avviso di garanzia. Nelle carte dei magistrati si profila una sorta di scambio di fondi tra baroni della corrente andreottiana, grazie al tesoro delle mazzette sulle telecomunicazioni. Ieri a rovinare i sogni di riscossa di Ciarrapico e' stato il sostituto procuratore Paolo Ielo, l' ultimo arrivato nel pool di Tangentopoli. Il giovane magistrato ha imparato in fretta dai suo colleghi a colpire in alto e con tre settimane d' indagini ha scoperchiato i misteri della telefonia. Un business da 2500 miliardi sul quale i riscossori dei partiti si sono gettati senza scrupoli. Arrivando persino a intimidire gli imprenditori con la pistola. Quanto valeva la torta? Almeno 40 miliardi di tangenti, finite nelle casse di Dc, Psi e Pri. A dirigere il gran banchetto sarebbe stato Parrella, gia' potente direttore dell' Asst (Azienda di Stato per i servizi telefonici). Era lui a decidere gli appalti. E sarebbe stato lui ad imporre i balzelli a nove zeri. Parrella e' finito in manette con l' accusa di concussione. Dopo di lui e' toccato al suo luogotenente, Giuseppe Lo Moro, indicato come l' incaricato delle riscossioni. Ad incastrarli e' stata una falange di rivelazioni degli industriali del settore. Dopo l' appello di Romiti, gli amministratori della Telettra, dell' Alcatel, della Siemens, della Pirelli Cavi hanno consegnato al pm Ielo i documenti su anni di elargizioni. Accuse che si sono trasformate in una raffica di mandati firmati dal gip Italo Ghitti. Due giorni fa sono stati arrestati i manager della Ericsson Fatme e della Marconi, ma al vaglio del magistrato ci sono le posizioni di tutte le aziende impegnate nelle forniture all' Asst, inclusa l' Olivetti. E ieri e' toccato a Ciarrapico. Per il presidente della Roma e' un brutto colpo. Dopo la scarcerazione stava lottando per sanare le finanze del suo gruppo, l' Italfin 80, soffocate da 250 miliardi di debiti. Per questo due giorni fa sarebbe stata tentata l' ultima carta: l' amministrazione controllata. L' unico fronte sul quale stava ottenendo qualche soddisfazione era proprio quello giudiziario: i magistrati milanesi avevano ceduto ai colleghi romani l' inchiesta sui finanziamenti al Psdi e la Cassazione aveva annullato l' arresto per i prestiti facili della Safim leasing. Ma ieri gli agenti della squadra mobile milanese hanno interrotto la sua rivincita. Il finanziere, condannato gia' per il crac dell' Ambrosiano, ha varcato le porte del penitenziario verso le 16. Solo oggi verra' interrogato dai giudici che . come ha spiegato il suo difensore, Carlo Taormina . erano impegnati in altri accertamenti. E mentre Ciarrapico veniva sistemato nell' infermeria del carcere, a Roma Paolo Cirino Pomicino commentava le nuove accuse: "Apprendo dalle agenzie di stampa che mi verrebbe inviato un nuovo avviso di garanzia. Ormai non mi sorprende piu' nulla. Anche se in questo clima le smentite non valgono nulla, posso solo affermare categoricamente che non so chi sia il signor Giuseppe Lo Moro e che non mi sono mai adoperato perche' venissero dati contributi all' amico Giuseppe Ciarrapico". Pomicino, gia' raggiunto da diverse informazioni di garanzia anche con l' ipotesi di associazione mafiosa, non era mai entrato nella lista nera di Mani pulite. Ieri i carabinieri hanno notificato altri otto avvisi emessi dalla procura di Milano. Per gli appalti telefonici e' finito nel mirino il deputato dc Enzo Sorice, ex sottosegretario delle Poste. Invece una raffica di parlamentari e' stata chiamata in causa dall' amministratore delegato della Cogefar Impresit Enzo Papi: si tratta dei dc Vittorio Sbardella, Giorgio Moschetti, Severino Citaristi e dei socialisti Bettino Craxi e Claudio Signorile. Il deputato Psi Giusy La Ganga e' accusato per il teleriscaldamento di Torino. Non si conoscono invece gli elementi contro il socialista Raffaele Mastrantuono. Gianluca Di Feo ------------------------- PUBBLICATO ------------------------------ TITOLO: E il "re delle bollicine" vende la Roma DUE IMPRENDITORI DELLA CAPITALE INTERESSATI ALL' ACQUISTO - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - ROMA . Tornato in carcere e con la Roma ormai vicina al tribunale per gravi irregolarita' di bilancio, il presidente Giuseppe Ciarrapico ha deciso di cedere la proprieta' del club giallorosso. Finisce cosi' tra contestazioni e lanci di pietre a Trigoria, uno dei periodi piu' tormentati della storia calcistica capitolina, cominciato il 13 aprile 1991 quando il re delle bollicine, con l' aiuto di Matarrese, rilevo' dalla famiglia Viola la maggioranza del pacchetto azionario. Ieri sera 200 tifosi, indignati per l' indebitamento di 70 miliardi e angosciati dal destino di Roma futura, hanno innalzato cori auspicando l' avvento di Pasquale Casillo, ipotesi pero' tramontata dopo le notizie sempre piu' allarmanti sull' indebitamento. E' toccato pertanto a polizia e carabinieri fronteggiare il malcontento popolare nelle tre ore del consiglio d' amministrazione, dove veniva letta una lettera del proprietario uscente, che ha dato mandato al suo consulente, il professor Guerra, di avviare trattative per la cessione della Roma. Scarno il comunicato consegnato a fine riunione: "I consiglieri, preso atto dell' intendimento dell' azionista di maggioranza di cedere la sua quota, esprimono l' auspicio che si arrivi rapidamente a una nuova definizione dell' assetto societario. In relazione alla delicata situazione in seguito alle procedure avviate dalla Covisoc (la Corte dei conti del pallone, ndr) e a maggiore tutela degli interessi della Roma, si e' deciso di estendere e perfezionare le iniziative amministrative legali gia' avviate e deliberate. Il consiglio di amministrazione confida nella professionalita' della squadra e richiama i tifosi ad un necessario senso di responsabilita' con l' affettuoso sostegno finora assicurato". In realta' le trattative per salvare la Roma, scongiurandone il fallimento, erano cominciate nel primo pomeriggio dentro lo studio del professor Guerra. Presenti due acquirenti ormai ritenuti piu' che probabili (l' editore Franco Sensi e l' avvocato Marotta in rappresentanza del costruttore Mezzaroma) s' e' delineato per grandi linee il futuro vertice giallorosso. Che portera' quasi certamente Raffaele Ranucci, attualmente capo del settore tecnico della Federcalcio, alla presidenza della Roma. La trattativa verra' perfezionata martedi' prossimo, inutili gli ultimi tentativi "ciarrapichiani" di trovare alleanze e piu' precisamente di coinvolgere Bernard Tapie, presidente del Marsiglia, raggiunto ieri a Parigi da Tullio Ciarrapico. Ora manca pero' il consenso del tifosi, che pretendono piazza pulita e che ieri sera hanno gettano monetine verso i consiglieri presenti, ritenendoli corresponsabili dello scempio avvenuto. Amaro, lo sfogo del vicepresidente Vincenzo Malago' : "Non avevo nessuna intenzione di arrivare ai vertici del club, dopo averlo servito per tanti anni. E anzi, adesso, non ho nessuna intenzione di restare con la nuova proprieta' . Pertanto non mi troverete nel prossimo consiglio d' amministrazione". In precedenza, Franco Sensi aveva cercato di portare un po' di speranza tra tanti romanisti in attesa. "Stiamo lavorando affinche' una gloriosa societa' non resti sola ad un passo dal precipizio. Fra pochi giorni tutto verra' risolto nella maniera piu' chiara possibile". Promesse che si aggiungono a mesi di guai giudiziari, ultimatum federali, inadempienze aumentate. Franco Melli

Di Feo Gianluca, Melli Franco

Pagina 4
(14 maggio 1993) - Corriere della Sera

 

 

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E speriamo che torniamo a votare con la preferenza. Altrimenti non avranno più il mio voto. Parola di Trippatosta. Ciarrapico ha 11.000? voti dei Fondani..... Che schifo... questo si che è schifo...

 

(Ultima modifica da parte di trippatosta il 25/08/2008, 23:09. Modificato 1 volta in totale)
trippatosta

Reg: 24 set 2007
Msg inviati: 2635
Provocazione.
Inviato il: 26 ago 2008, 1:07

Tangendopoli. Frutto del potere mediatico elevato a potenza col potere giudiziario. Anche Ciarrapico ne fù vittima (innocente???).

Lo dice L'Espresso? ma allora è vero!!! A volte ci comportiamo come bambini di fronte alle favolette. Lo ha detto Raiuno? Cazzo! E' vero! Ma la nostra criticità, il nostro cervello dov'è?

qualitel

Reg: 15 gen 2004
Msg inviati: 2635
Ma secondo te....
Inviato il: 26 ago 2008, 10:28
colosseo ha scritto:
qualitel invece di chiedere 50 euro per la copia del l'espresso perché non scannerizzi le immagini  dell'articolo su fondi e lo metti sul forum


La mia è una provocazione, pure perchè l'articolo quello è, ne più ne meno.
Chi la comprerebbe una copia per 50 €?

L'unica cosa che mi lascia perplesso è il fatto che i giornalisti, a caccia di uno scoop, che poi non c'è, rischiano di vanificare eventuali anni di indagine da parte degli inquirenti, e questa potrebbe essere una cosa sbagliata.
masnut

Reg: 7 dic 2004
Msg inviati: 1242
Denunciamo l'espresso
Inviato il: 26 ago 2008, 13:07
Trippatosta, la mia era una provocazione, so bene chi è Ciarrapico, me lo ricordo quando era compagno di merende di Sbardella, il più sgangherato presidente della Roma, il fallimentare padrone dell'acqua di Fiuggi, nonché piduista.....
per cui non c'è bisogno di vedere certi archivi, io ponevo il problema, visto che la comunicazione di media come l'espresso, corriere il giornale, latina oggi  ecc. è tutta pianificata e telecomandata, come mai un giornale nazionale scrive certe cose con tanta dovizia di particolari (e ti posso assicurare reale pluto che non si possono definire solo come chiacchiere di paese), a pensare male è peccato però....
David

Reg: 27 apr 2003
Msg inviati: 1211
Re: Provocazione.
Inviato il: 26 ago 2008, 13:50
trippatosta ha scritto:

Tangendopoli. Frutto del potere mediatico elevato a potenza col potere giudiziario. Anche Ciarrapico ne fù vittima (innocente???).

Lo dice L'Espresso? ma allora è vero!!! A volte ci comportiamo come bambini di fronte alle favolette. Lo ha detto Raiuno? c### E' vero! Ma la nostra criticità, il nostro cervello dov'è?

...allora...

criticità? benissimo!

per esempio ci sono delle verifiche che si possono tranquillamente fare al catasto a latina con delle semplici visure!

andate a farle anche voi come hanno fatto alcuni cittadini che me le hanno mostrate e poi discutiamo!

Pluto

Reg: 20 set 2006
Msg inviati: 720
Re: Denunciamo l'espresso
Inviato il: 26 ago 2008, 15:25

masnut ha scritto:
Trippatosta, la mia era una provocazione, so bene chi è Ciarrapico, me lo ricordo quando era compagno di merende di Sbardella, il più sgangherato presidente della Roma, il fallimentare padrone dell'acqua di Fiuggi, nonché piduista.....
per cui non c'è bisogno di vedere certi archivi, io ponevo il problema, visto che la comunicazione di media come l'espresso, corriere il giornale, latina oggi  ecc. è tutta pianificata e telecomandata, come mai un giornale nazionale scrive certe cose con tanta dovizia di particolari (e ti posso assicurare reale pluto che non si possono definire solo come chiacchiere di paese), a pensare male è peccato però....

nobile cavaliere, certamente non hai tutti i torti ma rimango sempre dell'idea che certe cose non debbano essere sbattute in prima pagina col compiacimento di ledere. sui quotidiani di oggi si sottolinea il calo di presenze turistiche nella zona: non sarà colpa (oltre ai problemi economici della nazione), anche dello sfascio mediatico dei media verso le nostre zone? riflettiamo che chi abita a milano non può vedere il nostro centro storico frequentato fino a notte tarda, pieno di vita e di spettacoli; chi vive altrove, dagli articoli che scrivono su di noi, ha tutto il diritto di pensare che qui c'è il coprifuoco e che x la piazza si aggirino foschi individui dai soprannomi improbabili; la mia difesa contro alcuni articoli  vuole dire (fermo restando che se ci sono responsabili, che paghino) che certe cose vanno affermate a posteriori, dopo le condanne del caso e non solo x gettare discredito ed aumentare le vendite.

il re

pag. 1, 2  avanti...»
La richiesta di scioglimento del consiglio comunale :: Articolo su fondi su L'espresso in uscita