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La richiesta di scioglimento del consiglio comunale :: La contro-relazione di Parisella inviata a Maroni
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int
Reg: 20 apr 2009
Msg inviati: 29
La contro-relazione di Parisella inviata a Maroni
Inviato il: 20 apr 2009, 20:16
L'APOLOGIA DI PARISELLA A MARONI (Il Nuovo Territorio 19 Aprile 2009)
Irene Chinappi
Se il prefetto di Latina, Bruno Frattasi, ha accusato l’amministrazione fondana di avere avuto rapporti con la malavita organizzata, e inviato la sua relazione al ministro dell’interno Roberto Maroni, il sindaco di Fondi, Luigi Parisella, non è rimasto a guardare. Lo scorso ottobre ha inviato anche lui a Maroni la sua tesi. Una sorta di contro-relazione che però ha dovuto prendere spunto dagli articoli di stampa e non dagli atti che, scrive Parisella, «mi sono stati formalmente negati dallo stesso prefetto» nonostante «i quotidiani locali Latina Oggi e La Provincia avessero pubblicato, per loro stessa ammissione, ampi stralci della relazione di Frattasi». E se esiste, dunque una contro-relazione, esiste pure una contro-tesi. «Al di là del merito della vicenda, destituita di ogni fondamento - scrive ancora il primo cittadino - e strumentalmente gonfiata dall’azione del prefetto (molto attivo politicamente a favore del centro sinistra) e di un giornale locale (Latina Oggi), si deve rilevare come tutta la questione sin dall’inizio sia stata costruita con finalità eminentemente politiche, con il grave intento di colpire sul piano personale (non potendolo fare sul piano politico e dei consensi) la classe dirigente di Forza Italia della Provincia di Latina allo scopo di abbatterla e sostituirsi ad essa. Scegliendo, pur di raggiungere il loro obbiettivo, di arrecare un danno gravissimo a tutto un territorio che strumentalmente viene di fatto bollato come mafioso ed in mano alla malavita organizzata». Nella sua difesa il primo cittaidno di Fondi ha scardinato, punto dopo punto, le accuse mosse dai due quotidiani locali contro la sua amministrazione e a difesa della tesi del prefetto, prendendo spunto dalle edizioni che vanno dal 24 al 26 ottobre del 2008. Ci tiene, Parisella, a mettere in chiaro davanti al ministro la sua posizione rispetto a Carmelo Tripodo, figlio del capobastone della ‘ndrangheta calabrese Domenico, detto Mico. «Voglio affermare - scrive - l’assoluta mia estraneità e l’inesistenza di alcun accreditamento da parte del sottoscritto nei confronti del Tripodo. Tale circostanza, infatti, è fatta unicamente risalire a dichiarazioni rese da taluni dipendenti, mai oggetto di contraddittorio tra le parti e che, data la gravità, avrebbero meritato un maggior approfondimento prima di dedurne il definitivo “accertamento”.» Chiarisce quindi che la ditta incaricata dal Comune per le pulizie, non è in nessun modo collegata a quel nome. «Inoltre - precisa ancora - il sottoscritto, dopo essere venuto a conoscenza da parte del dirigente del commissariato polizia di Fondi, Tocco, dell’affidamento della disinfezione di alcuni uffici pubblici alla Net Service (riconducibile al Tripodo) ha immediatamente provveduto ad informare il dirigente competente, Mario Renzi, affinché limitasse o sospendesse ogni rapporto con quella ditta». I giornali parlano ancora di concorsi truccati in favore di società in odore di mafia. Come quello per la biblioteca. «Sono state invitate cinque ditte tra le quali non risulta la ditta citata dal giornale». Quanto all’adeguamento di via Pantanelle il sindaco ribatte che la «procedura in variante non ha riguardato legami tra esponenti malavitosi e pubblica amministrazione. Non ho mai instaurato - spiega Parisella - con tali persone alcun legame se non quello normalmente derivante dal rapporto parentale con Peppe Franco». Poi c’è la questione legata al campeggio “il Gabbiano”. «I giornali riportano violazioni della normativa urbanistica verso le quali il prefetto ha mostrato un interesse molto particolare». E ancora «la documentazione agli atti del Comune mostra con assoluta chiarezza la legittimità della condotta del Comune di Fondi, supportata dal giudice amministrativo di primo e secondo grado, dal giudice del tribunale penale e dal commissario agli usi civici». Poi salta alla ribalta il caso Gevi, la società di fornitura di lavoro interinale che sarebbe riconducibile, secondo gli inquirenti che indagano in particolare sul suicidio del segretario comunale di Terracina Martino, ad un pregiudicato vicino a camorristi. «La procedura è stata svolta secondo normali pratiche amministrative volte all’aggiudicazione del servizio al miglior offerente previa verifica e controllo delle condizioni e dei requisiti per l’esercizio di tale attività. In merito alla cifra riportata, pari a un milione di euro, - specifica Parisella - il 96% circa della stessa è stata impiegata per il pagamento degli stipendi ai dipendenti assunti ivi compresi gli oneri previdenziali e di legge». Poi c’è la questione della normativa antimafia. «In tutte le attività connesse a prestazioni di terzi, come riferito dai dirigenti, l’amministrazione è solita acquisire certificati camerali confortati con la dichiarazione antimafia, come è di prassi in ogni amministrazione. Nello specifico solo in tre circostanze l’amministrazione ha svolto gare per le quali si sarebbe reso necessario richiedere la certificazione più completa rilasciata dalla prefettura. Si tratta dei lavori della nuova casa comunale, della gestione del servizio di nettezza urbana e della realizzazione del teatro. In tutti e tre i casi, oltre ad essere gli aggiudicatari conosciuti in quanto svolgenti analoghi servizi o lavori in altri enti locali, la certificazione richiesta a posteriori ha comunque sgombrato ogni dubbio confermando quanto riportato dal certificato camerale». Veniamo alle nomine dei dirigenti pubblici. «A quanto dicono i giornali - prosegue Parisella - molte attività amministrative sarebbero colpevoli di gravissime violazioni della legge, complice una passività degli organi burocratici che, scelti direttamente dal sindaco, ne avrebbero sinora accertato supinamente la linea politica e amministrativa. Tale tesi è indimostrata e smentita - chiarisce il primo cittadino - dalla verità dei carteggi in atti, i quali evidenziano al contrario la mia determinazione nel confermare all’atto dell’insediamento, ampia fiducia ai responsabili già titolari di funzioni (Martino di Marco e Dario Leone) e nominati, tra l’altro, con regolare concorso pubblico». Quanto agli assessori e alla loro fedina penale «nessuno, fatta l’eccezione di Izzi, da me da tempo allontanato, risulta interessato da indagini». Una recente condanna per lottizzazione abusiva, invece, avrebbe subito il dirigente del settore urbanistico, Di Marco. «Il provvedimento non è ancora definitivo e la questione non è certo riconducibile a rapporti con la malavita organizzata. La sua stabilizzazione, inoltre, è avvenuta prima di tale sentenza». E infine «si legge che nelle conclusioni presentate dal prefetto verrebbe ritenuto significativo e riprova di un consolidamento della presenza malavitosa in seno all’amministrazione e della pure ipotizzata captatio benevolentia posta in essere dal sottoscritto l’aver conferito a Garruzzo Rosaria, l’incarico di revisore dei Conti in ambito di un progetto Equal. Oltre a specificare che la Garruzzo, incensurata, ha tutti i requisiti previsti dalla legge, meglio di qualsiasi commento vale la pena sottolineare come, per l’attività svolta nel contesto del progetto Equal per le prestazioni professionali, ha percepito dal comune la somma di 6mila euro lordi a fronte di un’attività dispiegata nell’arco di tre anni». Alla replica diretta ai quotidiani e, indirettamente, alla relazione del prefetto Frattasi, segue la cronistoria “politica” dei fatti. «La vicenda trae origine nel 2005 da talune ripetute esternazioni di esponenti dell’amministrazione regionale del Lazio, nella specie il presidente della giunta, Piero Marrazzo, riprese poi da altri esponenti politici del centro sinistra, con le quali, attraverso una accorta regia, strumentalmente si affermava che la Provincia di Latina sarebbe stata in mano alla malavita organizzata.» E contina: «tali affermazioni, fortemente amplificate da un giornale locale produssero un forte allarmismo nella popolazione tanto da spingere il presidente della provincia ed alcuni sindaci, a chiedere una convocazione urgente del comitato per l’ordine e la sicurezza. Tuttele istanze motivate furono disattese». Il contesto generale, secondo Luigi Parisella, era costruito. Mancava solo «il casus belli, in grado di dare sostanza al disegno che si andava affermando e motivare la richiesta politica agli elettori di un cambiamento di tutta una classe dirigente collusa.» La prima occasione secondo il sindaco fu l’incendio dell’auto dell’assessore ai lavori pubblici Riccardo Izzi. E di lì una serie di eventi concatenati si sarebbero susseguiti. Questa storia si ferma, però, all’ottobre dello scorso anno. Da allora nulla è cambiato ma a quanto pare il Governo sta per prendere la sua decisione. E lo farà, molto probabilmente, questo mercoledì, data di convocazione del Consiglio dei ministri con, all’ordine del giorno, il caso Fondi.

l'originale su 
http://www.parvapolis.it/ilterritorio190409.pdf

filipppo
Reg: 8 gen 2009
Msg inviati: 1052
Inviato il: 21 apr 2009, 10:43
 

Ti sei sbagliato, un sindaco del PD non può essere oggetto di una richiesta di scioglimento del consilgio comunale da parte del perfetto (si avete capito bene PERFETTO).

Mia nonna dalla sua veneranda età (94) così dice. PERFETTO anziché PREFETTO.

In questi giorni anche chi non voleva si è interessato delle questioni della nostra città e più volte in Tv anche per altri servizi è apparso il prefetto di Latina e lei che aveva chiesto a mia madre chi fosse se ne è uscita candidamente: Ah chiste è chije PERFETT', ma nen me sembre mica tante beje!

Una battuta involontaria ma che mi ha fatto riflettere.

Tutto il rispetto per le istituzioni, tutto quello che volete voi in quanto organo periferico dello Stato, ma non posso pensare che quanto venga posto in essere da un prefetto della nostra nazione debba essere OBBLIGATORIAMENTE tutto giusto e corretto.

 Egli è un UOMO come noi tutti, come un giudice, come un carabiniere, come un professore, come un sindaco, e per quanto il ruolo e la funzione che la legge gli attribuisce, non è detto che le cose che lui afferma e sostiene siano sempre esatte.

Leggevo ieri  sul Terriotorio una sorta di contro difesa del Sindaco Parisella a quanto è stato pubblicato da alcuni giornali in merito alla famosa relazione del prefetto Frattasi.

Io penso una cosa. Gli addebiti fatti all'amministraizone, a corredo della richiesta di scioglimento, almeno per quello che si è letto sui giornali, non mi sembrano che parlino di prove certe di condizonamento da parte della malavita di uno o più soggetti dell'amministrazione, mi son sembrate un pò generiche....si hanno messoin evidenza un sistema a rischio, ma chi di fatto è stato condizionato dalla malavita? E perché se c'è chi condiziona e qualcuno che viene condizionato non ci sono altrettanti atti formali?

Lo stesso Sindaco si è adoperato nel tentativo di spiegare la propria versione sugli addebiti conosciuti a mezzo stampa.

L'assurdità di questa cosa è che un Sindaco e tutti gli amministratori si devono sentire indicare come MAFIOSI ma ad oggi non hanno ricevuto nessun atto formale che consenta loro di poter dire la propria versione sui fatti contestati.

Ma il nostro Ordinamento non garantisce il contraddittorio?

E poi faccio un'altra considerazione. Ma se il Sindaco non fosse stato convinto della estraneità di tutta la sua amministrazione avrebbe veramente difeso la sua posizione. In quella specie di contro relazione è stato chiaro: un solo componente dell'amministrazione è risultato indagato - tra l'altro per motivi non attinenti all'amministrazione - e comunque è stato prontamente allontanato! Con le conseguenze che noi tutti abbiamo vissuto!

Allora torniamo a mia nonna.

Ma le cose che il PERFETTO ha scritto e sostenuto nella richiesta di scioglimento: sono verità assolute o è possibile che abbiano una versione diversa? 

La sua è una proposta ed in qaunto tale può essere condivisa o meno da chi la riceve.

SE fosse stata una decisione era lui che doveva assumersi la responsabilità di un atto certo che comunque per un sacrosanto diritto di difesa può essere impugnato se chi lo subisce non è convinto degli elementi oggettivi richiamati in esso.

Vi faccio un ultima riflessione. Ognuno di noi o della nostra famiglia avrà avuto una qualsiasi causa civile o penale. Ognuno di noi si è trovato davanti  ad un giudice che esaminati gli atti emette una sentenza la quale potrebbe anche non essere a nostro favore ma non è defintiva in quanto è possibile impugnarla in appello e poi in cassazione. In questo caso si è contro la legalità? In questo caso si manca di rispetto alle istituzioni? Un giudice è espressione dello stato al pari del prefetto.

In sostanza nessuno è PERFETTO! 

 

 

fafà
Reg: 2 feb 2008
Msg inviati: 170
Inviato il: 21 apr 2009, 18:18
filipppo ha scritto:
 

Ti sei sbagliato, un sindaco del PD non può essere oggetto di una richiesta di scioglimento del consilgio comunale da parte del perfetto (si avete capito bene PERFETTO).

Mia nonna dalla sua veneranda età (94) così dice. PERFETTO anziché PREFETTO.

In questi giorni anche chi non voleva si è interessato delle questioni della nostra città e più volte in Tv anche per altri servizi è apparso il prefetto di Latina e lei che aveva chiesto a mia madre chi fosse se ne è uscita candidamente: Ah chiste è chije PERFETT', ma nen me sembre mica tante beje!

Una battuta involontaria ma che mi ha fatto riflettere.

Tutto il rispetto per le istituzioni, tutto quello che volete voi in quanto organo periferico dello Stato, ma non posso pensare che quanto venga posto in essere da un prefetto della nostra nazione debba essere OBBLIGATORIAMENTE tutto giusto e corretto.

 Egli è un UOMO come noi tutti, come un giudice, come un carabiniere, come un professore, come un sindaco, e per quanto il ruolo e la funzione che la legge gli attribuisce, non è detto che le cose che lui afferma e sostiene siano sempre esatte.

Leggevo ieri  sul Terriotorio una sorta di contro difesa del Sindaco Parisella a quanto è stato pubblicato da alcuni giornali in merito alla famosa relazione del prefetto Frattasi.

Io penso una cosa. Gli addebiti fatti all'amministraizone, a corredo della richiesta di scioglimento, almeno per quello che si è letto sui giornali, non mi sembrano che parlino di prove certe di condizonamento da parte della malavita di uno o più soggetti dell'amministrazione, mi son sembrate un pò generiche....si hanno messoin evidenza un sistema a rischio, ma chi di fatto è stato condizionato dalla malavita? E perché se c'è chi condiziona e qualcuno che viene condizionato non ci sono altrettanti atti formali?

Lo stesso Sindaco si è adoperato nel tentativo di spiegare la propria versione sugli addebiti conosciuti a mezzo stampa.

L'assurdità di questa cosa è che un Sindaco e tutti gli amministratori si devono sentire indicare come MAFIOSI ma ad oggi non hanno ricevuto nessun atto formale che consenta loro di poter dire la propria versione sui fatti contestati.

Ma il nostro Ordinamento non garantisce il contraddittorio?

E poi faccio un'altra considerazione. Ma se il Sindaco non fosse stato convinto della estraneità di tutta la sua amministrazione avrebbe veramente difeso la sua posizione. In quella specie di contro relazione è stato chiaro: un solo componente dell'amministrazione è risultato indagato - tra l'altro per motivi non attinenti all'amministrazione - e comunque è stato prontamente allontanato! Con le conseguenze che noi tutti abbiamo vissuto!

Allora torniamo a mia nonna.

Ma le cose che il PERFETTO ha scritto e sostenuto nella richiesta di scioglimento: sono verità assolute o è possibile che abbiano una versione diversa? 

La sua è una proposta ed in qaunto tale può essere condivisa o meno da chi la riceve.

SE fosse stata una decisione era lui che doveva assumersi la responsabilità di un atto certo che comunque per un sacrosanto diritto di difesa può essere impugnato se chi lo subisce non è convinto degli elementi oggettivi richiamati in esso.

Vi faccio un ultima riflessione. Ognuno di noi o della nostra famiglia avrà avuto una qualsiasi causa civile o penale. Ognuno di noi si è trovato davanti  ad un giudice che esaminati gli atti emette una sentenza la quale potrebbe anche non essere a nostro favore ma non è defintiva in quanto è possibile impugnarla in appello e poi in cassazione. In questo caso si è contro la legalità? In questo caso si manca di rispetto alle istituzioni? Un giudice è espressione dello stato al pari del prefetto.

In sostanza nessuno è PERFETTO! 

 

 

 

Eccola qui. L'ennesima digressione dell'ormai onnipresente opinionista, da oggi anche in vena nostalgica, del nostro amato Filipppo. Il tema Signore e Signori è sempre quello! Voi direte: che barba! In effetti... Ma non è così. Si è evoluto. Infatti la sua arguzia lo ha portato questa volta a prendere spunto dalle nostre care tradizioni. Un accenno alla nonnina e ai suoi detti, un pò di anti-stato ed ecco fatto! Difendere, difendere e sempre difendere! Riuscirà il nostro eroe a farci credere che ciò che succede a Fondi è tutta una bufala e che chi si occupa della questione non è in grado di svolgere il suo compito?

Alla prossima puntata di: IL SERMONE DI FILIPPPO IL DIFENSORE.

PAPIMAFE101
Reg: 11 apr 2008
Msg inviati: 60
Inviato il: 21 apr 2009, 18:33
fafà ha scritto:

 

Eccola qui. L'ennesima digressione dell'ormai onnipresente opinionista, da oggi anche in vena nostalgica, del nostro amato Filipppo. Il tema Signore e Signori è sempre quello! Voi direte: che barba! In effetti... Ma non è così. Si è evoluto. Infatti la sua arguzia lo ha portato questa volta a prendere spunto dalle nostre care tradizioni. Un accenno alla nonnina e ai suoi detti, un pò di anti-stato ed ecco fatto! Difendere, difendere e sempre difendere! Riuscirà il nostro eroe a farci credere che ciò che succede a Fondi è tutta una bufala e che chi si occupa della questione non è in grado di svolgere il suo compito?

Alla prossima puntata di: IL SERMONE DI FILIPPPO IL DIFENSORE.

Caro fafa' conosci i suoi discepoli e secondo la tua modesta oopinione, sono fatti del suo stesso sottostrato sociale?  Sono curioso di leggere le prossime puntate del "SERMONE DI FILIPPPO IL DIFENSORE".

filipppo
Reg: 8 gen 2009
Msg inviati: 1052
Inviato il: 21 apr 2009, 18:39
PAPIMAFE101 ha scritto:

Caro fafa' conosci i suoi discepoli e secondo la tua modesta oopinione, sono fatti del suo stesso sottostrato sociale?  Sono curioso di leggere le prossime puntate del "SERMONE DI FILIPPPO IL DIFENSORE".

accetto la vostra ironia, ma perché non entrate nel merito delle mie riflessioni?

ho fatto alcune considerazioni, non ho detto che quello da me proferito è verità assoluta e le vostre sono solo cacchiate!

di fusco ne basta solo uno

millo
Reg: 14 mar 2008
Msg inviati: 121
Inviato il: 21 apr 2009, 20:14
Caro Filippo non ti curar di loro ma guarda e passa,ricordati L'INVIDIA E LA CATTIVERIA sono cose molto brutte della vita.
Boboloff

Reg: 13 feb 2005
Msg inviati: 666
Inviato il: 22 apr 2009, 1:44
 siamo alle solite...............
firenze
Reg: 30 gen 2007
Msg inviati: 760
Inviato il: 22 apr 2009, 1:46
 

Caro boboloff, perché non ne vieni a parlare con me?

io 14 anni fa ero in contatto con un amico che mi diceva sempre che non appena ce ne fossero state le condizioni mi avrebbe presentato al mof per un lavoro di guardiania e portierato. ma tu eri in questa funzione?

no, perché se così fosse, sei l'ultimo di quelli che può dire ruffiani agli altri e certamente non puoi dire ad altri "raccomandato"!

Boboloff

Reg: 13 feb 2005
Msg inviati: 666
Inviato il: 23 apr 2009, 17:04
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La richiesta di scioglimento del consiglio comunale :: La contro-relazione di Parisella inviata a Maroni