Iniziativa lodevole e positiva nell'assordante silenzio culturale fondano ma ne vedo una ridottissima portata pratica: in un territorio martoriato dal più scellerato abusivismo perpetrato da una fetta rilevantissima della popolazione parlare di turismo sostenibile ed immaginare un futuro di legalità è quanto mai duro.

Volevo trasmettere i miei più sinceri incoraggiamenti alla Vs. associazione ed invitarVi a
non dare peso alcuno a chi si dichiara veggente e non si accorge nemmeno di aver calpestato un ricordino del cane del vicino.

Il vostro impegno merita attenzione da parte dell'intera collettività ma lasciatevi dire che la strada sarà piena di ostacoli.
Il vostro obiettivo è chiaro , molti di Voi o tutti insieme mirate ad occupare uno scranno nel Consiglio Comunale della nostra città. Io me lo auguro per Voi e per l'intera comunità. Ma non sarà facile ed alcuni saranno fagocitati da pseudo politici più esperti.
Ma Voi ci state provando ed allora meritate il mio incitamento e soprattutto il mio incoraggiamento.
Il termine "incoraggiamento" non è utilizzato a caso. Dovete avere coraggio,una dote che in politica trova sempre meno spazio. 

Ed allora  CORAGGIO!!!!!

E parliamo di Turismo e Coraggio, per l'appunto.
Il tema è non solo importante ma veramente vitale per il futuro della nostra comunità ed in particolare per la generazione dopo la vostra. Per questo motivo temi come AMBIENTE e CULTURA vanno messi per un certo periodo in secondo piano, senza comunque sottovalutarli.

Oggi è necessario parlare di TURISMO in ordine alla possibilità di sviluppo, ormai l'unica, che può fornire nel prossimo decennio.  Si, è proprio così; per affrontare il tema bisogna parlare di un piano decennale.

E per iniziare bisogna accettare l'idea che è necessario fare "pulizia" per costruire i presupposti.  Attenzione perchè la fase iniziale è quella più difficile in quanto vale il principio che per costruire è necessario prima distruggere.

Il TURISMO locale non può prescindere dal nostro litorale:
-dal fiume Canneto al distributore della Esso non è possibile intervenire per ostacoli
 anche legali che risultano insormontabili
-dal distributore della Esso al canale S.Anastasia non è possibile intervenire per ragioni 
 prefettizie

Poco male,  abbiamo ancora circa 7 km sui quali è possibile pianificare il futuro; e non sono pochi. Bisogna però agire con coraggio e determinazione. In parole povere è necessario radere al suolo tutto quello che oggi insiste da S. Anastasia alla foce di Lago Lungo, e dalla Flacca al mare.
E' una "condizio sine qua non" e se passa l'idea che questo non è possibile non serve nemmeno farsi venire  la voglia di sviluppare un'idea. Nisba, niente turismo, niente futuro.

Siamo felici, che la nostra associazione continui ad avere da un lato incoraggiamenti e che dall'altro faccia parlare di se.