Uber mettiamo in chiaro una cosa, io non sto sponsorizzando alcuna associazione, non faccio parte della Caritas anche se conosco diverse persone che fanno parte del centro.
La sottile ironia che non è stata capita né da te né dagli appartenti dell'associazione diretta emanazione di un movimento politico con manifeste dichiarazioni di italianità e di appartenenza cristiana(come riferimento di un popolo) è l'evidente contradittorietà nel definirsi cristiani e poi non seguire Cristo, non so se hai letto mai la parabola del mio samaritano, che parte da una domanda: chi è il mio prossimo, infatti io non ti ho chiesto se tu eri cristiano ma se loro ti sembrano cristiani.
Chiudiamo la parentesi religiosa e parliamo dell'associazione che difendi, di cui io non ho nulla a male ma semplicemente contesto il concetto di base, cioè accudire solo gli italiani in difficoltà.
Innanzi tutto con il loro dire si presuppone che c'è una istituzione pubblica che si occupa solo degli stranieri, cosa non corretta, se tu andassi all'assessorato competente a Fondi lo vedresti chiaramente, inoltre, quando sento queste dichiarazioni di difesa degli italiani, mi viene da pensare alla molteplici associazioni paramilitari che c'erano in Germania (e in Italia qualcuna) che si ponevano a difesa del popolo tedesco, sappiamo cosa è sucesso dopo, prima sono stati tolti silenziosamente i malati della circolazione(leggiti il Libro Ausmerzen di Paolini), poi magari gli ebrei perché loro dissanguavano la Germania e avevano causato la sconfitta, poi i Rom, poi gli omossessuali, poi qualcun altro che dava fastidio.
E la prova provata che quello che dico è vero sta nelle loro risposte, appena li incalzo un po' danno di testa e passano all'offesa personale e verbale, e qui si chiudono i post.
Te lo dico chiaramente, non darei neanche una caramella a qualcuno che decide di dartela in vece mia solo se sei italiano, invece che pensare che quella persona è in difficoltà e quella scatoletta di tonno potrebbe portarlo il giorno dopo a sopravvivere per riavere un lavoro e la dignità.
Caro uber, per me non è una questione ideologica, sono abbastanza grande da averla vista l'era delle ideologie, ma ne sono distante, qui non si tratta di politica o di religione oppure di afrofallofilia, ma semplicemente decidere cosa è giusto e cosa non lo è, visto che loro hanno il diritto di pubblicizzare una cosa che io ritengo senza senso e che comunque consento di dire, queste stesse persone hanno il dovere di accettare la critica e di confrontarsi con me da persone civili, se non lo hanno capito questo è il senso della democrazia e della libertà, pafrasando qualcuno, "è la democrazia, bellezza".