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Fondi e i Fondani :: Mafia Capitale: Fazzone scartato!
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AutoreMessaggio
Uber
Reg: 7 lug 2014
Msg inviati: 93
Re: Caro votaantonio
Inviato il: 9 dic 2014, 12:41
votantoniovotantonio ha scritto:

Vedi caro Uber... continui a chiosare male.... Si vede che non sai ... Chiosare! Non mi pare che Fondi sia un paese satellite... Sai cosa sono i satelliti no? Nel vuoto gli oggetti piu grandi attirano i piu piccoli, chiamati appunto satelliti. Fondi ultimamente pare abbia stravolto questa elementare legge fisica. Scherzi a parte, voglio dirti che io non difendo nessuno se non me stesso e la mia onorabilità essendo stato parte in causa, e quella del mio paese. Ma te la sei vissuta la tragedia della commissione d'inchiesta come cittadino di Fondi o come altri che pieni di livore si auguravano mezza Fondi in galera? E ti sarai visti gli sfottò di Crozza o i dementi disegni di Vauro o Latina Oggi che ha creato addirittura un giornale apposta per Fondi che parlava solo di quello? Le interrogazioni parlamentari o i 5 stelle che denunciavano minacce ai loro comizi, o dei film che additavano Fondi come il peggior covo della mafia? Il tempo è galantuomo Signor Uber, e sta venendo tutto fuori. A Fondi siamo solo delle ingenue verginelle a confronto altrochè!!!!
Mi scuserai più che votaantonio dovresti chiamarti "chiosatore"....forse ai miei tempi il mio maestro ed il professore dopo, ci hanno insegnato cose che con il tempo sono diventate obsolete! Ora veniamo a noi. Il sottoscritto al di fuori di quello che è successo sui giornali, ed è vero quello che scrivi, non si è mai sentito colpito da quello che dicevano o scrivevano e, scusa, voi vi sentivate colpiti e toccati!? io No. Mi sono letto bene la relazione di Frattasi e poi il resto è stato solo rumore e fumo, come sarà per Roma, il nulla. Un vecchio proverbio dice:" excusatio non petita, accusatio manifesta", oppure "tanto rumore per niente".  Per quanto riguarda "le verginelle" spesso scrivo su questo blog, cosa non va a Fondi.Scusa di nuovo, con la vecchiaia si diventa come Paganini!     
votantoniovotantonio

Reg: 10 set 2012
Msg inviati: 245
Re: Caro votaantonio
Inviato il: 9 dic 2014, 18:42
Uber ha scritto:
Mi scuserai più che votaantonio dovresti chiamarti "chiosatore"....forse ai miei tempi il mio maestro ed il professore dopo, ci hanno insegnato cose che con il tempo sono diventate obsolete! Ora veniamo a noi. Il sottoscritto al di fuori di quello che è successo sui giornali, ed è vero quello che scrivi, non si è mai sentito colpito da quello che dicevano o scrivevano e, scusa, voi vi sentivate colpiti e toccati!? io No. Mi sono letto bene la relazione di Frattasi e poi il resto è stato solo rumore e fumo, come sarà per Roma, il nulla. Un vecchio proverbio dice:" excusatio non petita, accusatio manifesta", oppure "tanto rumore per niente".  Per quanto riguarda "le verginelle" spesso scrivo su questo blog, cosa non va a Fondi.Scusa di nuovo, con la vecchiaia si diventa come Paganini!     

Bè... io penso che se faranno l'errore di nascondere il caso Roma come nulla fosse penso si daranno una zappata sui piedi incredibile. la gente ha le palle piene. Ma mi incazzo davvero se mi dici che a Fondi le cose stanno come a Roma. Bada non sto dicendo mal comune mezzo gaudio. Non sto godendo perchè hanno preso anche quelli di Roma. Mi sto incazzando perchè Fondi non meritava un AFFRONTO DEL GENERE!
NON TI SEI SENTITO COLPITO? BENE DOVRESTI PARLARE CON GLI AGENTI IMMOBILIARI DI FONDI QUANTE DISDETTE DI APPUNTAMENTI E DI CONTRATTI GIA' FIRMATI A CAUSA DEL FATTO CHE FONDI ERA  INVASA DALLA MAFIA....
veggente
Reg: 30 set 2014
Msg inviati: 195
Inviato il: 9 dic 2014, 19:00
Parliamo di Fondi o del regno delle favole? Contestualizziamo per favore.
marcopolo

Reg: 23 ott 2014
Msg inviati: 87
Inviato il: 10 dic 2014, 10:36
Io penso che prima di parlare le persone dovrebbero informarsi sulle faccende realmente successe a Fondi.
Concordo con votantonio soltanto nel dire che la faccenda è incredibilmente simile, se non uguale o peggiore a quella di Fondi. Per tutto il resto vorrei astenermi perché, come ho già detto, la mafia mi ha rotto gli zebedei...
Concludo dicendo che Fondi è la nostra città, quindi un pò di "patriottismo" non ci starebbe male.
adico
Reg: 23 apr 2008
Msg inviati: 398
Khalid Chaouki
Inviato il: 10 dic 2014, 21:52
A molti di voi questo nome non dice nulla. Anzi solo un cittadino fondano riesce ad associare questo nome all'Onorevole del PD di origini marocchine. Giovane fortunato che occupa lo scranno degli eletti con uno stipendio di oltre 15.000 € al mese più annessi, connessi e partecipazioni a talk show televisivi. Il fortunato è il grande orso Bruno, mister Capoccetto. Pardon Caponnetto. E' successo questo, per quanti non ne avessero avuto "contezza". Lunedì scorso, 48 ore fà, Rete 4 in prima serata , Quinta Colonna condotta da Paolo del Debbio. Share medio 3.000.000 di telespettatori. Il marocchino era tra gli ospiti. La democrazia e l'accoglienza ci porta anche a questo!!!! Il conduttore , ad un certo punto, si meravigliava del fatto che Renzi e la sinistra non si pronunciassero sull'ipotesi di scioglimento del Consiglio Comunale di Roma. E l'ineffabile marocchino a questo punto ha risposto in questo modo: E Berlusconi perchè non ha sciolto il Comune di Fondi? Chi non fosse informato ( qualcuno dei 3.000.000 di telespettarori) in modo naturale e nel rispetto del sillogismo di Socrate non ha potuto fare altro che assimilare la situazione schifosa di Roma a quella di Fondi. Ma vi pare giusto? Da una parte una decina di arrersti ed una cinquantina di indagati, dall'altra alcuni sospettati e nessun giudizio in corso. E non venitemi a parlare di Damasco un-due e tre. Alcuni sciagurati di basso profilo e qualche vigile impedito. Ma in quel momento alla ribalta nazionale Fondi è stata paragonata alla GRANDE SCHIFEZZA CAPITALE. E tutto questo a prescindere dai colori perchè protagonista è l'arcobaleno. Sputtanamento nazionale. Personalmente ho ricevuto ieri mattina una telefonata da un collega milanese, mio ospite proprio nel corso dell'ultimo week end Immacolato che insieme ai ringraziamenti per l'ospitalità non ha perso l'occasione per fare delle battute che non mi hanno fatto sorridere. Ve lo assicuro. Bruno , TU come ti sei sentito? Hai goduto quando Khalid Chaouki ha sputtanato il tuo paese? Io no ed invito caldamente De Meo , Sindaco di Fondi, a difendere l'onorabilità della città che governa. Con un buon avvocato sarebbe il caso di chiedere all'Onorevole Marocchino alcuni milioni di euro di danni. O almeno sarebbe il caso di provarci. Vai Salvatore Salvatutto.
bollicine
Reg: 16 dic 2009
Msg inviati: 381
Inviato il: 10 dic 2014, 22:51
in effetti la domanda del marocchino è legittima, non poteva B. stacciarsi le vesti per lo scioglimento del consiglio comunale di roma quando su fondi ha tergiversato. cmq noi cittadini fondani, cerchiamo di parlare di altro, impegniamoci a migliorare la nostra città, anche solo esteticamente, partecipiamo alla vita collettiva come elettori attivi e non solo per chiedere favori o guadagni vari. se iniziassimo dalle persone che leggeranno questo post avremo già fatto il primo passo. 
cittadini organizziamoci e rinnoviamo la politica di questa città.non possiamo certamente salvare l italia ma quanto meno egoisticamente cerchiamo di salvarci noi stessi!!!
votantoniovotantonio

Reg: 10 set 2012
Msg inviati: 245
Inviato il: 10 dic 2014, 23:31
Adico. Ti sei fatto perdonare in un sol colpo tutte le cose che ci siamo detti in passato. A proposito del signor Chaouki, ti ringrazio perchè non sapevo il suo nome . Seguivo la trasmissione, e appena ha detto che Fondi è la stessa cosa di Roma ho fatto una foto alla TV per non dimenticare la sua faccia di merda. Poi ho postato su Facebook con la speranza che qualcuno mi dicesse come si chiama. Inutile dire che l'ho apostrofato come il maleodorante pezzo sopra menzionato. Ora che lo so lo contatterò su Facebook per dirgli quello che è. Voglio che mi denunci. Faccia da pirla! Non perchè è marocchino. Lo era lo stesso pure se era italiano. Coglione!!! Inutile dire che concordo pienamente con cio che hai detto in proposito!
bat21
Reg: 18 set 2013
Msg inviati: 271
Inviato il: 11 dic 2014, 9:30
Il signor Chaouki, non è simpatico neanche a me. Ma queste sono le moderne pseudo democrazie sinistroidi che di tutta l' erba fanno un Fascio maleodorante. Tacciatemi di razzismo e lo sono, ma principalmente sono Italico e fiero della mia identità Nazionale. Cmq al di là di questo ,da quello che leggo circa la provocazione fatta dal deputato  tutti i torti non ne aveva e per chi ha memoria corta della triste vicenda accaduta qualche tempo fa alla nostra città, lo invito a leggere le centinaia di pagine del Dosier- Caso Fondi. Inoltre colgo l'invito di Bollicine ad impegnarci a migliorare la nostra città come elettori attivi che è già un buon punto di partenza.
Buona giornata a tutti
David

Reg: 27 apr 2003
Msg inviati: 1211
Inviato il: 11 dic 2014, 12:52

votantoniovotantonio ha scritto:
Adico. Ti sei fatto perdonare in un sol colpo tutte le cose che ci siamo detti in passato. A proposito del signor Chaouki, ti ringrazio perché? non sapevo il suo nome . Seguivo la trasmissione, e appena ha detto che Fondi è la stessa cosa di Roma ho fatto una foto alla TV per non dimenticare la sua faccia di merda. Poi ho postato su Facebook con la speranza che qualcuno mi dicesse come si chiama. Inutile dire che l'ho apostrofato come il maleodorante pezzo sopra menzionato. Ora che lo so lo contatterò su Facebook per dirgli quello che è. Voglio che mi denunci. Faccia da pirla! Non perché? è marocchino. Lo era lo stesso pure se era italiano. c### !!! Inutile dire che concordo pienamente con cio che hai detto in proposito!

a torto o a ragione, non è questo il punto, il comune di fondi è l'unico caso, se non sbaglio, in cui una richiesta di scioglimento da parte del ministro degli interni è stata respinta dal consiglio dei ministri.

purtroppo ogniqualvolta si vorrà evitare uno scioglimento di un consiglio comunale si citerà il "caso fondi".

è inevitabile...

invece degli scioglimenti di comuni anche importanti come nettuno e sanremo, per dire i primi due che mi vengono in mente, non se ne parla più, ormai sono stati dimenticati.

 

filipppo
Reg: 8 gen 2009
Msg inviati: 1052
Inviato il: 11 dic 2014, 13:01
scusate ma non è che il consiglio dei ministri debba per forza procedere allo scioglimento!
Uber
Reg: 7 lug 2014
Msg inviati: 93
Inviato il: 11 dic 2014, 13:30
Ancora oggi sul giornale di latina, che danno con il Giornale, si parlava della mafia nel capoluogo e nella provincia con una bella! foto della bindi, presidente della commissione antimafia, dove tra le altre città, veniva citata la città di Fondi. Al solito, direte voi ma sono sempre alla ricerca sui giornali di qualche difesa del vostro vice presidente....attendo, spero che un giorno sarò soddisfatto! Per quanto riguarda l'uscita dell'extracomunitario Khalid Chaouki sù la città di Fondi, non esprimo un giudizio, poichè se lo facessi potrei essere denunciato per razzismo...quindi oltre ad essere contrario al suo intervento, purtroppo fatto a nostre spese, vorrei anche ricordare l'altra deputata prima ministro ora deputata al parlamento europeo, non scrivo il nome, che pontifica, prima sui giornali italioti ora su quelli europei, per il cattivo trattamento che riserviamo ai clandestini che andiamo a prendere quasi sulle coste del continente dell'Africa. Non vorrei scatenare l'ira dei nobili cristiani fondani che grideranno che anche noi siamo stati emigranti! Non continuo, questo è un'altro argomento!     
eolica

Reg: 11 mar 2012
Msg inviati: 1684
Inviato il: 11 dic 2014, 13:33
filipppo ha scritto:
scusate ma non è che il consiglio dei ministri debba per forza procedere allo scioglimento!



Senza entrare dettagliatamente nel merito, da cittadino fondano, che conosce uomini e cose, ho avuto i miei dubbi sulla conclamata "mafiosità" del nostro Comune, ma non credi che, in uno "Stato di Diritto" , quale sembra essere ancora il nostro, il Consiglio dei Ministri dello Stato Italiano avrebbe dovuto adeguatamente motivare la sua decisione di disattendere (forse legittimamente, ma non ce lo hanno detto) la proposta di un alto funzionario dello Stato (il Prefetto di Latina), confortata dal parere di una Commissione composta da altri funzionari dello Stato e accolta dal Ministro degli Interni della Repubblica Italiana (Roberto Maroni) ?

Non aver fornito formali giustificazioni a quella scelta, ci espone putroppo a queste critiche, a questi paragoni (Fondi-Roma).

Io sono del parere, per quello che può valere,che vada avviata adeguata indagine sul Comune di Roma per verificare l'entità e la gravità delle infiltrazioni malativose (come si è visto, bypartisan) e se, con le stesse modalità di legge (fino a quando non si decide di cambiarla),si ravvissasse l'opportunità di azzerare gli organi di governo, bisognerebbe farlo.

Se l'attuale Consiglio dei Ministri volesse eventualmente disattendere una eventuale proposta di scioglimento, dovrebbe anch'esso adeguatemente giustificare la sua scelta.

votantoniovotantonio

Reg: 10 set 2012
Msg inviati: 245
Inviato il: 11 dic 2014, 15:34
eolica ha scritto:



Senza entrare dettagliatamente nel merito, da cittadino fondano, che conosce uomini e cose, ho avuto i miei dubbi sulla conclamata "mafiosità" del nostro Comune, ma non credi che, in uno "Stato di Diritto" , quale sembra essere ancora il nostro, il Consiglio dei Ministri dello Stato Italiano avrebbe dovuto adeguatamente motivare la sua decisione di disattendere (forse legittimamente, ma non ce lo hanno detto) la proposta di un alto funzionario dello Stato (il Prefetto di Latina), confortata dal parere di una Commissione composta da altri funzionari dello Stato e accolta dal Ministro degli Interni della Repubblica Italiana (Roberto Maroni) ?

Non aver fornito formali giustificazioni a quella scelta, ci espone putroppo a queste critiche, a questi paragoni (Fondi-Roma).

Io sono del parere, per quello che può valere,che vada avviata adeguata indagine sul Comune di Roma per verificare l'entità e la gravità delle infiltrazioni malativose (come si è visto, bypartisan) e se, con le stesse modalità di legge (fino a quando non si decide di cambiarla),si ravvissasse l'opportunità di azzerare gli organi di governo, bisognerebbe farlo.

Se l'attuale Consiglio dei Ministri volesse eventualmente disattendere una eventuale proposta di scioglimento, dovrebbe anch'esso adeguatemente giustificare la sua scelta.


Ecc'appunto. 
Motivare le scelte. Le indagini su Fondi, ma non lo dice nessuno, hanno motivato le scelte del non scioglimento, e visti gli esiti ha fatto bene. A Roma anche un cecato non si prenderebbe la responsabilità di non sciogliere. Ma non scaldiamoci troppo. Tanto non lo scioglieranno

adico
Reg: 23 apr 2008
Msg inviati: 398
Solo per dovere di cronaca.
Inviato il: 11 dic 2014, 16:04
Vorrei condividere con tutti gli amici che frequentano questa piazza virtuale un tentativo di ragionamento. Situazione A: Nel comune di Fondi vengono ravvisate ipotesi di infiltrazioni mafiose fatte da personaggi di basso profilo ( Tripodo.Trani) che in combutta con assessorizzi , con qualche funzionario malfunzionante e con qualche vigile poco urbano hanno pormosso interessi illeggittimi nell'ordine di quanto? aiutatemi. 5.000? 50.000? 500.000? 5.000.000? o 50.000.000 di euro? Berlusconi, uno sfigato imprenditore di successo con mania di fare politica e con evidente gusto per le belle donne(meglio se giovani) decide di non sciogliere il Consiglio Comunale di Fondi. Situazione B Pignatone scopre che con il Comune di Roma fa affari una vera e propria cupola capitolina di colore arcobaleno con predominanza di rosso cooperativo. Dieci arresti e 30 indagati per un giro losco nell'ordine di: 5000? 50.000? 500.000? 5.000.000? 50.000.000 di euro? Grasso un magistrato carrierista automatico , seconda carica dello stato, afferma che per scigliere il Consiglio Comunale di Roma ci vuole ben altro. Amici miei aiutatemi!!!!!! Non so a chi dei due dare ragione. Per dovere di cronaca a Fondi si parlava di interessi di importo di poco superiore ai 5.000 euro, a Roma il giro d'affari parte da un minimo di 50.000.000 di euro.
grilloparlante
Reg: 21 ago 2014
Msg inviati: 33
Inviato il: 11 dic 2014, 16:24
Dillo a Bruno Fiore
veggente
Reg: 30 set 2014
Msg inviati: 195
Inviato il: 11 dic 2014, 16:36
Fondi=paradiso terrestre.
Fratello
Reg: 12 mar 2012
Msg inviati: 461
La differenza
Inviato il: 11 dic 2014, 17:03

Che differenza c'è fra un ladro di € 5000,00 e un ladro di € 50.000.000,00?  nessuna  differenza sono tutti e due ladri, solo che uno è un ladro di paese e l'altro un ladro di città, ha ragione il mio amico Eolica  conta molto il metro del giudizio e la giustificazione che, spesso, è disattesa per opportunità politica, quindi, chi può dire che vilipendio e vilipesi non sono la stessa cosa? e disse un nostro illustro antenato: “Ai posteri l’ardua sentenza”. 

votantoniovotantonio

Reg: 10 set 2012
Msg inviati: 245
Inviato il: 11 dic 2014, 18:52
Al crissimo amico fraterno Fratello rispondo perchè sembra che io voglia difendere chi ha rubato. Giusto quello che hai detto: Uno ladro di paese l'altro di città. Ma se le pene le fanno in base alle gravità allora qualche differenza ci pura sarà... altrimenti mettevano a tutti la stessa pena. Sia chiaro, io non voglio che nessuno di quelli che rubano se la cavino. Sembra che io voglia difendere qualcuno. No. Io voglio solo essere trattato come Roma. Siamo come il caso Roma? Non credo.Ma ammesso che fosse  Marino allora deve essere "caldamente consigliato" a dimettersi. Il fatto è che Marino non si dimette. Si accettano scommesse!
brfiore
Reg: 12 giu 2007
Msg inviati: 733
Per rinfrescarvi la memoria . . . .
Inviato il: 11 dic 2014, 18:58

Relazione del Ministro Maroni con la quale questo chiedeva lo scioglimento del Consiglio Comunale di Fondi

RELAZIONE DEL MINISTRO DELL’INTERNO del 18/09/2009

con il quale il Ministro formulava conseguente proposta per

l’adozione del provvedimento di scioglimento del consiglio comunale di Fondi (Latina)

_____________

Il comune di Fondi (Latina), i cui organi elettivi sono stati rinnovati nelle consultazioni amministrative del 28 maggio 2006, presenta forme di ingerenza da parte della criminalità organizzata tali da determinare una alterazione del procedimento di formazione della volontà degli organi elettivi e amministrativi e da compromettere il buon andamento e l’imparzialità dell’amministrazione, nonché il funzionamento dei servizi, con grave e perdurante pregiudizio per lo stato dell’ordine e della sicurezza pubblica.

L’infiltrazione della criminalità di tipo mafioso nell’area pontina, e più specificamente nella zona di Fondi, è segnalata da oltre un decennio sulla base di specifiche risultanze investigative. In particolare, nel comprensorio fondano pare delinearsi la stabile compresenza di sodalizi calabresi e campani, sia pure probabilmente favorita da insediamenti forzosi (sorveglianza speciale), con una sottesa rete di alleanze e accordi tesi a contemperare i variegati e distinti interessi delle singole consorterie, talora anche convergenti, nella gestione di attività illecite. Tale assunto, che è stato ampiamente oggetto di importanti documenti prodotti dalla Commissione parlamentare antimafia (in particolare, nella relazione, approvata nel corso della Legislatura 2006-2008, dedicata specificatamente alla ‘ndrangheta calabrese e alle sue attività anche in ambiti territoriali nazionali e internazionali, diversi da quelli di storico insediamento) trova conferma, da  ultimo, nel materiale probatorio acquisito nel corso di recenti inchieste giudiziarie, in particolare della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Roma - Direzione Distrettuale Antimafia. Nell’ambito di tale inchiesta si delinea la presenza nel basso Lazio e, in particolare, nel comprensorio fondano di un pericoloso sodalizio individuato nella <famiglia Tripodo-Trani>, con legami con cosche calabresi. In questo contesto, si collocano le dichiarazioni rese, in seguito a un attentato incendiario alla propria autovettura, da un amministratore del comune di Fondi l’allora assessore ai lavori pubblici ai competenti organi, in cui, tra l’altro ammetteva di aver chiesto e ottenuto, nell’ultima campagna elettorale, il sostegno del sodalizio Tripodo-Trani, attivo in Fondi, nonché di altri soggetti di sicura caratura criminale operativi in quel territorio, gran parte dei quali, peraltro, ora sottoposti a indagini penali, con la contestazione del reato di cui all’art. 416 bis c.p. da parte della citata Procura di Roma.

A seguito di tali dichiarazioni, il Prefetto di Latina ha disposto, con provvedimento dell’11 febbraio 2008, su specifica delega, la costituzione di una commissione ispettiva per gli accertamenti di rito presso il comune di Fondi, ai sensi dell’art.1, comma 4, del decreto legge 6 settembre 1982, n.629, convertito dalla legge 12 ottobre 1982, n.726, così come integrato dalla legge 15 novembre 1988, n.486. Gli accertamenti svolti dalla commissione d’accesso, confluiti nella relazione commissariale conclusiva della procedura, cui si rinvia integralmente, documentano numerosi elementi e circostanze sintomatici di una condizione di permeabilità degli organi elettivi del comune di Fondi, la cui libera determinazione è orientata al marcato asservimento agli interessi criminali dei principali sodali della richiamata <famiglia Tripodo-Trani>.

Il condizionamento degli affari dell’ente e la strumentalizzazione delle scelte amministrative risultano favoriti da rapporti di parentela, frequentazione, contiguità e cointeressenze di taluni pubblici amministratori e dipendenti comunali con soggetti vicini o addirittura organici alla criminalità organizzata. Rapporti particolarmente significativi con esponenti, anche di spicco, della malavita sono stati accertati nei confronti del citato assessore ai lavori pubblici, cui è stato revocato l’incarico assessorile solo dopo il disposto accesso; emergono, altresì, significative circostanze di contiguità e vicinanza al sodalizio tripudiano in relazione al sindaco, a diversi esponenti della giunta e del consiglio comunale.

La commissione ha acclarato, insieme alla stretta continuità tra l’attuale consiliatura e la precedente, come nell’amministrazione comunale si siano radicate anomalie organizzative e procedurali nonché illegittimità gravissime quanto diffuse, i cui esiti hanno spesso oggettivamente favorito soggetti direttamente o indirettamente collegati alla criminalità organizzata. Strategica a tal proposito è l’accertata sistematica disapplicazione della normativa antimafia in materia di affidamento di lavori, servizi e forniture che denota, come è evidente, la volontà dell’ente di operare in un contesto svincolato dal rispetto delle regole, anche quando queste sono finalizzate alla più rigorosa tutela dall’infiltrazione della criminalità organizzata nel circuito degli investimenti pubblici. Le diffuse e rilevanti anomalie riscontrate nelle procedure amministrative assurgono a prassi nel settore dell’approvvigionamento di servizi e forniture in modo da eludere gli obblighi di legge; possono, ad esempio, essere citati casi di ingiustificato frazionamento di contratti formulati in termini equivoci ovvero l’avvio di rapporti per somministrazioni di importo e durata limitati, seguiti da reiterate proroghe che presentano svariati profili di illegittimità, tese ad ampliare a dismisura entrambi i parametri: il tutto con il frequente risultato, oggettivamente riscontrabile, di beneficiare ditte controindicate, in special modo quelle riconducibili al sodalizio Tripodo-Trani. Ciò premesso, in generale, si evidenziano analiticamente di seguito, anche se a titolo non esaustivo, le anomalie riscontrate dalla commissione di accesso che appaiono più significative.

Particolare rilievo assumono innanzitutto i rapporti contrattuali del comune di Fondi con imprese riconducibili ai componenti della <famiglia Tripodo-Trani>, operanti in tre settori: pulizie, trasporti e imprese funebri. Imprese costantemente agevolate dall’amministrazione comunale, con il sistematico ricorso per gli affidamenti a procedure d’urgenza in mancanza dei relativi presupposti e con l’arbitraria precedenza nella liquidazione dei mandati di pagamento. Tale condotta ha determinato la violazione delle seguenti normative: · Della normativa antimafia e antiriciclaggio, avendo consentito a soggetti all’epoca sottoposti alla sorveglianza speciale di pubblica sicurezza, di poter acquisire, in forza di tali contratti, vantaggi e benefici economici; in particolare appare violato l’art. 10 della legge antimafia n.575/1965; · Della normativa antimafia in materia di contratti pubblici per lavori, servizi e forniture, di cui al decreto legislativo n.490/1994 e al D.P.R. n.252/1998; · Del regolamento di contabilità comunale, che prescrive che i pagamenti seguano l’ordine cronologico di presentazione delle domande di liquidazione; regolamento che appare violato avendo il comune di Fondi privilegiato illegittimamente le ditte facenti capo al sodalizio Tripodo-Trani.

Illegittimo si qualifica inoltre il comportamento del comune di Fondi nei riguardi di una impresa di onoranze funebri facenti capo a uno dei principali esponenti del sodalizio criminale in questione. Nel caso in specie, la condotta antigiuridica si è prolungata per un periodo assai significativo (1998-2007), concretandosi in una serie di vantaggi e favori che hanno concorso al consolidamento della posizione egemone di tale impresa nel settore delle onoranze funebri. Estremamente grave, in tale contesto, si palesa la circostanza che ha visto la sottoposizione per una preventiva consultazione all’esponente del sodalizio criminale, con diretti interessi nel settore delle pompe funebri, della bozza di regolamento comunale in materia di polizia mortuaria da parte dell’assessore ai servizi demografici, a ciò indotto dal già citato assessore ai lavori pubblici dello stesso comune. Tutto ciò in presenza di metodi intimidatori attraverso i quali il sodalizio criminale ha esercitato il proprio predominio nel settore delle onoranze funebri. La realizzazione della nuova casa comunale, invero, che rappresenta la più significativa tra le opere pubbliche anche per la rilevanza dell’onere sostenuto dall’amministrazione locale, è stata avviata senza il rispetto degli adempimenti pubblicitari previsti dalla normativa di settore a garanzia della trasparenza dell’azione della pubblica amministrazione, in violazione delle disposizione di principio del codice dei contratti pubblici (art.2 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n.163). Inoltre, è stata ancora una volta integralmente disattesa la normativa antimafia sui contratti pubblici. L’A.T.I., aggiudicataria dei lavori in questione, è risultata partecipata da impresa coinvolta in un procedimento penale, con più indagati, per gravi reati, tra cui quello di associazione di tipo mafioso.

Anche in altre circostanze attinenti ai lavori pubblici (aggiudicazione dei lavori di adeguamento dei collettori fognari e di depurazione; lavori per la realizzazione di un impianto sportivo nell’istituto scolastico <Aspri-Gobetti>) è stata rilevata la presenza di imprese con significative controindicazioni. Dagli accertamenti esperiti risulta, altresì, un frequente avvilimento da parte dell’amministrazione comunale, per l’acquisizione di servizi e forniture (in particolare per lavoratori interinali), di imprese campane, senza che risulti idonea motivazione sulla scelta a livello amministrativo e anche con l’inosservanza delle norme antimafia. Sul conto di tali imprese sono stati accertati elementi di controindicazione, in particolare attinenti alla contiguità con la criminalità camorristica.

Rilevano, inoltre, le irregolarità riscontrate nell’attività posta in essere in alcuni settori amministrativi, tra cui, segnatamente, quello dell’urbanistica, che hanno agevolato, in diverse circostanze, interessi economici di soggetti collegati a esponenti della criminalità di tipo mafioso. La commissione d’accesso ha accertato documentalmente come risulta in atti che nel caso di particelle di ampi terreni edificatori il nome del concessionario finale è stato avvicendato all’originario richiedente poco prima della conclusione dell’istruttoria amministrativa, con l’aggravante che l’originario istante all’atto della domanda non è risultato intestatario di alcun titolo riguardo ai terreni interessati alla lottizzazione, in violazione della normativa in materia edilizia (decreto legislativo n.380/2001). Un’ulteriore vicenda che si connota di illegittimità è quella relativa all’approvazione di una variante urbanistica che ha direttamente favorito i personali interessi del sindaco e di un consigliere comunale, che hanno partecipato, peraltro, alla votazione in spregio all’obbligo di astenersi previsto dall’art. 77 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n.267. Per quanto riguarda il sindaco, l’approvazione della variante ha sicuramente portatoun concreto vantaggio alla società che il medesimo ha in essere unitamente al fratello di un esponente del sodalizio Tripodo-Trani, attualmente assoggettato a procedimento penale per il reato di cui all’art.416 bis c.p. e sottoposto, con altri, a misura custodiale cautelare. Riguardo all’individuazione delle figure di livello politico da considerare interessate da fenomeni di compromissione o interferenza si evidenzia la posizione dell’assessore ai lavori pubblici, la cui delega è stata revocata, come si è detto, solo a procedura d’accesso avviata, soprattutto per le connotazioni di carattere penale della sua condotta, che hanno portato la Procura Distrettuale Antimafia di Roma alla contestazione del delitto di partecipazione ad associazione mafiosa.

Per quanto concerne il sindaco va ricordata la circostanza che il medesimo ha adottato già nel 1998, in qualità di assessore al commercio, atti palesamente illegittimi in quanto di competenza dirigenziale, rivolti a vantaggio dell’impresa di onoranze funebri, sotto il controllo di uno dei principali esponenti del sodalizio Tripodo-Trani. In tale circostanza, l’amministrazione locale ha disatteso le precise indicazioni della Prefettura e della Questura di Latina circa i pericoli di riciclaggio conseguenti al rilascio di licenze di commercio a soggetti da considerare prestanome di tale esponente criminale. Tale situazione di colpevole inerzia si è prolungata per un esteso periodo di tempo, fino al 2007. Di rilievo, altresì, sempre con riferimento alla figura del sindaco, è la disposizione dal medesimo impartita secondo cui, in spregio al principio di separatezza tra l’area della direzione politica e quella gestionale, ogni mandato o ordine di pagamento andava sottoposto al visto dell’assessore al ramo. Tale circostanza comprova come il vertice politico dell’ente, in maniera irregolare, si fosse procurato il controllo sulle attività ricadenti nelle competenze della struttura amministrativa. Ancora in relazione al sindaco assume valenza simbolica l’episodio di un suo passato intervento, unitamente a un esponente della citata famiglia malavitosa, presso un plesso scolastico comunale al fine di presentare ai dipendenti dell’ente la società di pulizie facente capo a uno dei principali esponenti del sodalizio Tripodo-Trani, già sorvegliato speciale di p.s. nel 2002, che avrebbe dovuto eseguire taluni lavori. Ciò malgrado l’amministrazione comunale avesse ancora in essere altro rapporto contrattuale con una diversa impresa. Da ultimo, si evidenzia la nomina da parte del sindaco della figlia di un pluripregiudicato calabrese, attualmente sottoposto a misura restrittiva per usura aggravata con modalità mafiose, come revisore dei conti di un progetto gestito dal comune con erogazioni europee e regionali, che ha visto tra i suoi beneficiari anche una impresa riferibile al sodalizio criminale egemone in Fondi. Va detto, peraltro, che tale incarico è cessato nel marzo del 2008, a un mese dall’insediamento della commissione d’accesso. Tra i responsabili delle molteplici condotte che inducono a proporre provvedimento di scioglimento, si individua la già evidenziata figura dell’assessore ai servizi demografici, dimessosi in seguito all’esecuzione di un recente provvedimento dell’Autorità Giudiziaria, il quale in occasione di un incontro con uno dei vertici della criminalità locale fondana ha assicurato di essersi adoperato a valutare le esigenze rappresentate dall’esponente del sodalizio tripodiano in merito alle modifiche del regolamento comunale di polizia mortuaria in linea con i suoi interessi (circostanza questa che risulta dalle dichiarazioni rese dallo stesso assessore agli organi inquirenti). Si richiama, inoltre, il documentato episodio che risulta da operazioni tecniche disposte nell’ambito dell’operazione <Damasco> in cui l’assessore al commercio ha instaurato, nell’esercizio del suo incarico, un rapporto di natura contrattuale con una società, la cui riferibilità a un rappresentante di vertice della criminalità locale fondana gli era ben nota. Sintomatica del collegamento con la criminalità organizzata di tipo mafioso appare anche la posizione di un consigliere comunale, presidente della commissione consiliare permanente politiche per lo sviluppo economico-industria-commercio-artigianato-cultura, vicepresidente della commissione consiliare permanente urbanistica-assetto del territorio edilizia privata nonché componente della commissione consiliare permanente lavori pubblici e espropri. La vicinanza di tale consigliere al sodalizio mafioso facente capo alla <famiglia TripodoTrani> risulta oggetto di riscontro in sede investigativa ed è anche suffragata dal fatto che il nome di tale amministratore ricorre nell’ambito di un procedimento penale per estorsione, attualmente pendente presso il Tribunale di Latina, in cui risultano imputati anche esponenti del sodalizio tripudiano. Detto amministratore, già sottoposto ad avviso orale da parte del Questore di Latina, viene indicato quale autista e guardaspalle di uno dei personaggi di maggior rilievo nel panorama della criminalità organizzata di matrice calabrese radicatasi nel territorio di Fondi. Rilevante, altresì, è la circostanza che tale amministratore, pur essendo da tempo, in qualità di socio di una polisportiva, moroso nei confronti dell’ente locale, abbia tuttavia ottenuto a vantaggio della sua stessa società contributi comunali in maniera continuativa e di importo notevole, mentre sono sempre mancate idonee iniziative per l’effettivo recupero delle somme non pagate.

Parimenti compromessa risulta la posizione di un altro consigliere comunale, che ha svolto nella precedente consiliatura le funzioni di vice sindaco, coinvolto in una vicenda lottizzatoria come progettista e direttore dei lavori della società immobiliare beneficiaria dei permessi a costruire rilasciati dal comune di Fondi in esito alla sopra censurata procedura edilizia e che ha visto come beneficiaria una società il cui socio di maggioranza annovera diversi precedenti di polizia per associazione a delinquere, corruzione e altro. Riguardo a tale circostanza e alle anomalie che hanno contrassegnato l’attività dell’ente, si osserva che sono attualmente in corso indagini da parte della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Napoli Direzione Distrettuale Antimafia, … OMISSIS….

L’attività di accertamento espletata dalla commissione di accesso ha evidenziato a carico dell’apparato burocratico dell’ente, in particolare riguardo alle figure del segretario generale e dei dirigenti dei vari settori amministrativi, comportamenti lesivi dei principi di correttezza e trasparenza, come si evidenzia in via prioritaria nella riferita, sistematica inosservanza della normativa antimafia. Palesemente condizionato da elementi criminali, anche intranei all’ente locale, è risultato il delicato settore della polizia municipale, di cui appare gravemente compromessa soprattutto la capacità di contrasto al diffuso abusivismo edilizio. Non è irrilevante il fatto che, in relazione al rilievo penale di alcune contestazioni, ben quattro dirigenti apicali dell’ente locale sono stati sottoposti alla misura dei domiciliari per reati per i quali è attualmente pendente procedimento penale. Se è vero che le riscontrate anomalie consegnano un quadro gravemente compromesso a livello dirigenziale, è vero, altresì, che l’apparato burocratico dell’ente, consolidatosi durante le ultime sindacatore, appare connotato da un diffuso stato di assoggettamento nei confronti degli organi di governo.

Tutto ciò premesso, anche al fine di prevenire effetti più gravi e pregiudizievoli per l’interesse pubblico e a salvaguardia della comunità locale, appare necessario intervenire con un provvedimento mirato a rimuovere i legami tra l’ente locale e la criminalità organizzata, disponendo lo scioglimento degli organi elettivi e la nomina di un organo straordinario di governo. Invero, proprio l’affidamento della gestione dell’ente locale a una commissione straordinaria appare lo strumento più idoneo ad affrontare le anomalie diffusamente riscontrate nell’attività amministrativa, anche in virtù degli speciali poteri di cui dispone ai sensi dell’art.145 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n.267.

A tal fine, il Prefetto di Latina, con relazione dell’8 settembre 2008, ha proposto l’applicazione della misura straordinaria prevista dall’art.143 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n.267, onde evitare ogni ulteriore motivo di deterioramento e di inquinamento della vita amministrativa e democratica dell’ente. Nel prosieguo, con missiva del 10 luglio 2009, il Prefetto di Latina ha ribadito la menzionata proposta di scioglimento alla luce delle risultanze dell’indagine denominata <Damasco> da cui emergono confermate le condotte sintomatiche sin qui descritte, in un ambito che, in sovrappiù, ne fa ritenere la rilevanza penale.

Con ulteriore nota del 14 settembre 2009 il Prefetto di Latina, a seguito della delibera del Consiglio dei Ministri adottata nella seduta del 31 luglio 2009, così come richiesto, ha riformulato la propria relazione tenendo conto delle modifiche introdotte all’art.143 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n.267, dalla legge 15 luglio 2009, n.94, sentito il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, integrato con la partecipazione del Procuratore della Repubblica competete per territorio, nel cui ambito tutti i vertici delle Forze di Polizia hanno espresso condivisione sugli elementi di compromissione dell’ente locale dettagliatamente illustrati dal Prefetto, e sulla proposta di scioglimento, pur in presenza di considerazioni di segno opposto, ampiamente svolte da parte del presidente della provincia di Latina.

La valutazione della situazione in concreto riscontrata, in relazione alla presenza e all’estensione dell’influenza criminale, rende necessario che la durata della gestione commissariale sia determinata in diciotto mesi. Ritenuto, pertanto, che ricorrano le condizioni indicate per l’adozione del provvedimento di cui all’art.143 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n.267, come sostituito dall’art. 2, comma 30, della legge 15 luglio 2009, n.94 si formula conseguente proposta per l’adozione del provvedimento di scioglimento del consiglio comunale di Fondi (Latina).

Roma, 18/9/2009

Il Ministro

eolica

Reg: 11 mar 2012
Msg inviati: 1684
Inviato il: 11 dic 2014, 19:17
votantoniovotantonio ha scritto:
Al crissimo amico fraterno Fratello rispondo perché? sembra che io voglia difendere chi ha rubato. Giusto quello che hai detto: Uno ladro di paese l'altro di città. Ma se le pene le fanno in base alle gravità allora qualche differenza ci pura sarà... altrimenti mettevano a tutti la stessa pena. Sia chiaro, io non voglio che nessuno di quelli che rubano se la cavino. Sembra che io voglia difendere qualcuno. No. Io voglio solo essere trattato come Roma. Siamo come il caso Roma? Non credo.Ma ammesso che fosse  Marino allora deve essere "caldamente consigliato" a dimettersi. Il fatto è che Marino non si dimette. Si accettano scommesse!


Siamo tutti per il rispetto delle regole ?

Non quelle basate sulle nostre sensazioni, impressioni, conoscenze, amicizie, ma quelle che fanno riferimento a precise fattispecie di legge ?

Se siamo rispettosi delle regole, debbono valere per tutti.

Io sono convinto che il "marziano" Sindaco Marino ( che dalle notizie di stampa sembra essere visto come il fumo negli occhi dalla piovra romana, non abbia alcuna responabilità in quello che sta venendo fuori anzi, i suoi primi atti dimostrano che si è liberato subito di alcuni "papponi" dell'era Alemanno ( leggi Presidente AMA) e, sentendosi a posto con la sua coscienza è comprensibile che non pensi a dimettersi.

 Ma, se da rigorosi accertamenti amministrativi ( Commissione di Accesso) venisse fuori che per bonificare l'Ammnistrazione Comunale di Roma-Capitale non bastano le rotazioni di assessori e dirigenti e le epurazioni che già ha fatto Marino, e vengono riscontrate violazioni alle norme in materia di inquinamento malavitoso della Pubblica Ammnistrazione, il Consiglio Comunale di Roma andrebbe sciolto per una bonifica radicale ( almeno si spera) della struttura : se ciò avvenisse, io penso che il Governo Renzi non si dovrebbe opporre allo scioglimento, nemmeno invocando il Caso-Fondi, perchè due torti ( alle persone perbene) resterebbero due torti e non farebbero mai una ragione.

votantoniovotantonio

Reg: 10 set 2012
Msg inviati: 245
Re: Per rinfrescarvi la memoria . . . .
Inviato il: 11 dic 2014, 19:37
brfiore ha scritto:

Relazione del Ministro Maroni con la quale questo chiedeva lo scioglimento del Consiglio Comunale di Fondi

RELAZIONE DEL MINISTRO DELL’INTERNO del 18/09/2009

con il quale il Ministro formulava conseguente proposta per

l’adozione del provvedimento di scioglimento del consiglio comunale di Fondi (Latina)

_____________

Il comune di Fondi (Latina), i cui organi elettivi sono stati rinnovati nelle consultazioni amministrative del 28 maggio 2006, presenta forme di ingerenza da parte della criminalità organizzata tali da determinare una alterazione del procedimento di formazione della volontà degli organi elettivi e amministrativi e da compromettere il buon andamento e l’imparzialità dell’amministrazione, nonché il funzionamento dei servizi, con grave e perdurante pregiudizio per lo stato dell’ordine e della sicurezza pubblica.

L’infiltrazione della criminalità di tipo mafioso nell’area pontina, e più specificamente nella zona di Fondi, è segnalata da oltre un decennio sulla base di specifiche risultanze investigative. In particolare, nel comprensorio fondano pare delinearsi la stabile compresenza di sodalizi calabresi e campani, sia pure probabilmente favorita da insediamenti forzosi (sorveglianza speciale), con una sottesa rete di alleanze e accordi tesi a contemperare i variegati e distinti interessi delle singole consorterie, talora anche convergenti, nella gestione di attività illecite. Tale assunto, che è stato ampiamente oggetto di importanti documenti prodotti dalla Commissione parlamentare antimafia (in particolare, nella relazione, approvata nel corso della Legislatura 2006-2008, dedicata specificatamente alla ‘ndrangheta calabrese e alle sue attività anche in ambiti territoriali nazionali e internazionali, diversi da quelli di storico insediamento) trova conferma, da  ultimo, nel materiale probatorio acquisito nel corso di recenti inchieste giudiziarie, in particolare della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Roma - Direzione Distrettuale Antimafia. Nell’ambito di tale inchiesta si delinea la presenza nel basso Lazio e, in particolare, nel comprensorio fondano di un pericoloso sodalizio individuato nella <famiglia Tripodo-Trani>, con legami con cosche calabresi. In questo contesto, si collocano le dichiarazioni rese, in seguito a un attentato incendiario alla propria autovettura, da un amministratore del comune di Fondi l’allora assessore ai lavori pubblici ai competenti organi, in cui, tra l’altro ammetteva di aver chiesto e ottenuto, nell’ultima campagna elettorale, il sostegno del sodalizio Tripodo-Trani, attivo in Fondi, nonché di altri soggetti di sicura caratura criminale operativi in quel territorio, gran parte dei quali, peraltro, ora sottoposti a indagini penali, con la contestazione del reato di cui all’art. 416 bis c.p. da parte della citata Procura di Roma.

A seguito di tali dichiarazioni, il Prefetto di Latina ha disposto, con provvedimento dell’11 febbraio 2008, su specifica delega, la costituzione di una commissione ispettiva per gli accertamenti di rito presso il comune di Fondi, ai sensi dell’art.1, comma 4, del decreto legge 6 settembre 1982, n.629, convertito dalla legge 12 ottobre 1982, n.726, così come integrato dalla legge 15 novembre 1988, n.486. Gli accertamenti svolti dalla commissione d’accesso, confluiti nella relazione commissariale conclusiva della procedura, cui si rinvia integralmente, documentano numerosi elementi e circostanze sintomatici di una condizione di permeabilità degli organi elettivi del comune di Fondi, la cui libera determinazione è orientata al marcato asservimento agli interessi criminali dei principali sodali della richiamata <famiglia Tripodo-Trani>.

Il condizionamento degli affari dell’ente e la strumentalizzazione delle scelte amministrative risultano favoriti da rapporti di parentela, frequentazione, contiguità e cointeressenze di taluni pubblici amministratori e dipendenti comunali con soggetti vicini o addirittura organici alla criminalità organizzata. Rapporti particolarmente significativi con esponenti, anche di spicco, della malavita sono stati accertati nei confronti del citato assessore ai lavori pubblici, cui è stato revocato l’incarico assessorile solo dopo il disposto accesso; emergono, altresì, significative circostanze di contiguità e vicinanza al sodalizio tripudiano in relazione al sindaco, a diversi esponenti della giunta e del consiglio comunale.

La commissione ha acclarato, insieme alla stretta continuità tra l’attuale consiliatura e la precedente, come nell’amministrazione comunale si siano radicate anomalie organizzative e procedurali nonché illegittimità gravissime quanto diffuse, i cui esiti hanno spesso oggettivamente favorito soggetti direttamente o indirettamente collegati alla criminalità organizzata. Strategica a tal proposito è l’accertata sistematica disapplicazione della normativa antimafia in materia di affidamento di lavori, servizi e forniture che denota, come è evidente, la volontà dell’ente di operare in un contesto svincolato dal rispetto delle regole, anche quando queste sono finalizzate alla più rigorosa tutela dall’infiltrazione della criminalità organizzata nel circuito degli investimenti pubblici. Le diffuse e rilevanti anomalie riscontrate nelle procedure amministrative assurgono a prassi nel settore dell’approvvigionamento di servizi e forniture in modo da eludere gli obblighi di legge; possono, ad esempio, essere citati casi di ingiustificato frazionamento di contratti formulati in termini equivoci ovvero l’avvio di rapporti per somministrazioni di importo e durata limitati, seguiti da reiterate proroghe che presentano svariati profili di illegittimità, tese ad ampliare a dismisura entrambi i parametri: il tutto con il frequente risultato, oggettivamente riscontrabile, di beneficiare ditte controindicate, in special modo quelle riconducibili al sodalizio Tripodo-Trani. Ciò premesso, in generale, si evidenziano analiticamente di seguito, anche se a titolo non esaustivo, le anomalie riscontrate dalla commissione di accesso che appaiono più significative.

Particolare rilievo assumono innanzitutto i rapporti contrattuali del comune di Fondi con imprese riconducibili ai componenti della <famiglia Tripodo-Trani>, operanti in tre settori: pulizie, trasporti e imprese funebri. Imprese costantemente agevolate dall’amministrazione comunale, con il sistematico ricorso per gli affidamenti a procedure d’urgenza in mancanza dei relativi presupposti e con l’arbitraria precedenza nella liquidazione dei mandati di pagamento. Tale condotta ha determinato la violazione delle seguenti normative: · Della normativa antimafia e antiriciclaggio, avendo consentito a soggetti all’epoca sottoposti alla sorveglianza speciale di pubblica sicurezza, di poter acquisire, in forza di tali contratti, vantaggi e benefici economici; in particolare appare violato l’art. 10 della legge antimafia n.575/1965; · Della normativa antimafia in materia di contratti pubblici per lavori, servizi e forniture, di cui al decreto legislativo n.490/1994 e al D.P.R. n.252/1998; · Del regolamento di contabilità comunale, che prescrive che i pagamenti seguano l’ordine cronologico di presentazione delle domande di liquidazione; regolamento che appare violato avendo il comune di Fondi privilegiato illegittimamente le ditte facenti capo al sodalizio Tripodo-Trani.

Illegittimo si qualifica inoltre il comportamento del comune di Fondi nei riguardi di una impresa di onoranze funebri facenti capo a uno dei principali esponenti del sodalizio criminale in questione. Nel caso in specie, la condotta antigiuridica si è prolungata per un periodo assai significativo (1998-2007), concretandosi in una serie di vantaggi e favori che hanno concorso al consolidamento della posizione egemone di tale impresa nel settore delle onoranze funebri. Estremamente grave, in tale contesto, si palesa la circostanza che ha visto la sottoposizione per una preventiva consultazione all’esponente del sodalizio criminale, con diretti interessi nel settore delle pompe funebri, della bozza di regolamento comunale in materia di polizia mortuaria da parte dell’assessore ai servizi demografici, a ciò indotto dal già citato assessore ai lavori pubblici dello stesso comune. Tutto ciò in presenza di metodi intimidatori attraverso i quali il sodalizio criminale ha esercitato il proprio predominio nel settore delle onoranze funebri. La realizzazione della nuova casa comunale, invero, che rappresenta la più significativa tra le opere pubbliche anche per la rilevanza dell’onere sostenuto dall’amministrazione locale, è stata avviata senza il rispetto degli adempimenti pubblicitari previsti dalla normativa di settore a garanzia della trasparenza dell’azione della pubblica amministrazione, in violazione delle disposizione di principio del codice dei contratti pubblici (art.2 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n.163). Inoltre, è stata ancora una volta integralmente disattesa la normativa antimafia sui contratti pubblici. L’A.T.I., aggiudicataria dei lavori in questione, è risultata partecipata da impresa coinvolta in un procedimento penale, con più indagati, per gravi reati, tra cui quello di associazione di tipo mafioso.

Anche in altre circostanze attinenti ai lavori pubblici (aggiudicazione dei lavori di adeguamento dei collettori fognari e di depurazione; lavori per la realizzazione di un impianto sportivo nell’istituto scolastico <Aspri-Gobetti>) è stata rilevata la presenza di imprese con significative controindicazioni. Dagli accertamenti esperiti risulta, altresì, un frequente avvilimento da parte dell’amministrazione comunale, per l’acquisizione di servizi e forniture (in particolare per lavoratori interinali), di imprese campane, senza che risulti idonea motivazione sulla scelta a livello amministrativo e anche con l’inosservanza delle norme antimafia. Sul conto di tali imprese sono stati accertati elementi di controindicazione, in particolare attinenti alla contiguità con la criminalità camorristica.

Rilevano, inoltre, le irregolarità riscontrate nell’attività posta in essere in alcuni settori amministrativi, tra cui, segnatamente, quello dell’urbanistica, che hanno agevolato, in diverse circostanze, interessi economici di soggetti collegati a esponenti della criminalità di tipo mafioso. La commissione d’accesso ha accertato documentalmente come risulta in atti che nel caso di particelle di ampi terreni edificatori il nome del concessionario finale è stato avvicendato all’originario richiedente poco prima della conclusione dell’istruttoria amministrativa, con l’aggravante che l’originario istante all’atto della domanda non è risultato intestatario di alcun titolo riguardo ai terreni interessati alla lottizzazione, in violazione della normativa in materia edilizia (decreto legislativo n.380/2001). Un’ulteriore vicenda che si connota di illegittimità è quella relativa all’approvazione di una variante urbanistica che ha direttamente favorito i personali interessi del sindaco e di un consigliere comunale, che hanno partecipato, peraltro, alla votazione in spregio all’obbligo di astenersi previsto dall’art. 77 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n.267. Per quanto riguarda il sindaco, l’approvazione della variante ha sicuramente portatoun concreto vantaggio alla società che il medesimo ha in essere unitamente al fratello di un esponente del sodalizio Tripodo-Trani, attualmente assoggettato a procedimento penale per il reato di cui all’art.416 bis c.p. e sottoposto, con altri, a misura custodiale cautelare. Riguardo all’individuazione delle figure di livello politico da considerare interessate da fenomeni di compromissione o interferenza si evidenzia la posizione dell’assessore ai lavori pubblici, la cui delega è stata revocata, come si è detto, solo a procedura d’accesso avviata, soprattutto per le connotazioni di carattere penale della sua condotta, che hanno portato la Procura Distrettuale Antimafia di Roma alla contestazione del delitto di partecipazione ad associazione mafiosa.

Per quanto concerne il sindaco va ricordata la circostanza che il medesimo ha adottato già nel 1998, in qualità di assessore al commercio, atti palesamente illegittimi in quanto di competenza dirigenziale, rivolti a vantaggio dell’impresa di onoranze funebri, sotto il controllo di uno dei principali esponenti del sodalizio Tripodo-Trani. In tale circostanza, l’amministrazione locale ha disatteso le precise indicazioni della Prefettura e della Questura di Latina circa i pericoli di riciclaggio conseguenti al rilascio di licenze di commercio a soggetti da considerare prestanome di tale esponente criminale. Tale situazione di colpevole inerzia si è prolungata per un esteso periodo di tempo, fino al 2007. Di rilievo, altresì, sempre con riferimento alla figura del sindaco, è la disposizione dal medesimo impartita secondo cui, in spregio al principio di separatezza tra l’area della direzione politica e quella gestionale, ogni mandato o ordine di pagamento andava sottoposto al visto dell’assessore al ramo. Tale circostanza comprova come il vertice politico dell’ente, in maniera irregolare, si fosse procurato il controllo sulle attività ricadenti nelle competenze della struttura amministrativa. Ancora in relazione al sindaco assume valenza simbolica l’episodio di un suo passato intervento, unitamente a un esponente della citata famiglia malavitosa, presso un plesso scolastico comunale al fine di presentare ai dipendenti dell’ente la società di pulizie facente capo a uno dei principali esponenti del sodalizio Tripodo-Trani, già sorvegliato speciale di p.s. nel 2002, che avrebbe dovuto eseguire taluni lavori. Ciò malgrado l’amministrazione comunale avesse ancora in essere altro rapporto contrattuale con una diversa impresa. Da ultimo, si evidenzia la nomina da parte del sindaco della figlia di un pluripregiudicato calabrese, attualmente sottoposto a misura restrittiva per usura aggravata con modalità mafiose, come revisore dei conti di un progetto gestito dal comune con erogazioni europee e regionali, che ha visto tra i suoi beneficiari anche una impresa riferibile al sodalizio criminale egemone in Fondi. Va detto, peraltro, che tale incarico è cessato nel marzo del 2008, a un mese dall’insediamento della commissione d’accesso. Tra i responsabili delle molteplici condotte che inducono a proporre provvedimento di scioglimento, si individua la già evidenziata figura dell’assessore ai servizi demografici, dimessosi in seguito all’esecuzione di un recente provvedimento dell’Autorità Giudiziaria, il quale in occasione di un incontro con uno dei vertici della criminalità locale fondana ha assicurato di essersi adoperato a valutare le esigenze rappresentate dall’esponente del sodalizio tripodiano in merito alle modifiche del regolamento comunale di polizia mortuaria in linea con i suoi interessi (circostanza questa che risulta dalle dichiarazioni rese dallo stesso assessore agli organi inquirenti). Si richiama, inoltre, il documentato episodio che risulta da operazioni tecniche disposte nell’ambito dell’operazione <Damasco> in cui l’assessore al commercio ha instaurato, nell’esercizio del suo incarico, un rapporto di natura contrattuale con una società, la cui riferibilità a un rappresentante di vertice della criminalità locale fondana gli era ben nota. Sintomatica del collegamento con la criminalità organizzata di tipo mafioso appare anche la posizione di un consigliere comunale, presidente della commissione consiliare permanente politiche per lo sviluppo economico-industria-commercio-artigianato-cultura, vicepresidente della commissione consiliare permanente urbanistica-assetto del territorio edilizia privata nonché componente della commissione consiliare permanente lavori pubblici e espropri. La vicinanza di tale consigliere al sodalizio mafioso facente capo alla <famiglia TripodoTrani> risulta oggetto di riscontro in sede investigativa ed è anche suffragata dal fatto che il nome di tale amministratore ricorre nell’ambito di un procedimento penale per estorsione, attualmente pendente presso il Tribunale di Latina, in cui risultano imputati anche esponenti del sodalizio tripudiano. Detto amministratore, già sottoposto ad avviso orale da parte del Questore di Latina, viene indicato quale autista e guardaspalle di uno dei personaggi di maggior rilievo nel panorama della criminalità organizzata di matrice calabrese radicatasi nel territorio di Fondi. Rilevante, altresì, è la circostanza che tale amministratore, pur essendo da tempo, in qualità di socio di una polisportiva, moroso nei confronti dell’ente locale, abbia tuttavia ottenuto a vantaggio della sua stessa società contributi comunali in maniera continuativa e di importo notevole, mentre sono sempre mancate idonee iniziative per l’effettivo recupero delle somme non pagate.

Parimenti compromessa risulta la posizione di un altro consigliere comunale, che ha svolto nella precedente consiliatura le funzioni di vice sindaco, coinvolto in una vicenda lottizzatoria come progettista e direttore dei lavori della società immobiliare beneficiaria dei permessi a costruire rilasciati dal comune di Fondi in esito alla sopra censurata procedura edilizia e che ha visto come beneficiaria una società il cui socio di maggioranza annovera diversi precedenti di polizia per associazione a delinquere, corruzione e altro. Riguardo a tale circostanza e alle anomalie che hanno contrassegnato l’attività dell’ente, si osserva che sono attualmente in corso indagini da parte della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Napoli Direzione Distrettuale Antimafia, … OMISSIS….

L’attività di accertamento espletata dalla commissione di accesso ha evidenziato a carico dell’apparato burocratico dell’ente, in particolare riguardo alle figure del segretario generale e dei dirigenti dei vari settori amministrativi, comportamenti lesivi dei principi di correttezza e trasparenza, come si evidenzia in via prioritaria nella riferita, sistematica inosservanza della normativa antimafia. Palesemente condizionato da elementi criminali, anche intranei all’ente locale, è risultato il delicato settore della polizia municipale, di cui appare gravemente compromessa soprattutto la capacità di contrasto al diffuso abusivismo edilizio. Non è irrilevante il fatto che, in relazione al rilievo penale di alcune contestazioni, ben quattro dirigenti apicali dell’ente locale sono stati sottoposti alla misura dei domiciliari per reati per i quali è attualmente pendente procedimento penale. Se è vero che le riscontrate anomalie consegnano un quadro gravemente compromesso a livello dirigenziale, è vero, altresì, che l’apparato burocratico dell’ente, consolidatosi durante le ultime sindacatore, appare connotato da un diffuso stato di assoggettamento nei confronti degli organi di governo.

Tutto ciò premesso, anche al fine di prevenire effetti più gravi e pregiudizievoli per l’interesse pubblico e a salvaguardia della comunità locale, appare necessario intervenire con un provvedimento mirato a rimuovere i legami tra l’ente locale e la criminalità organizzata, disponendo lo scioglimento degli organi elettivi e la nomina di un organo straordinario di governo. Invero, proprio l’affidamento della gestione dell’ente locale a una commissione straordinaria appare lo strumento più idoneo ad affrontare le anomalie diffusamente riscontrate nell’attività amministrativa, anche in virtù degli speciali poteri di cui dispone ai sensi dell’art.145 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n.267.

A tal fine, il Prefetto di Latina, con relazione dell’8 settembre 2008, ha proposto l’applicazione della misura straordinaria prevista dall’art.143 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n.267, onde evitare ogni ulteriore motivo di deterioramento e di inquinamento della vita amministrativa e democratica dell’ente. Nel prosieguo, con missiva del 10 luglio 2009, il Prefetto di Latina ha ribadito la menzionata proposta di scioglimento alla luce delle risultanze dell’indagine denominata <Damasco> da cui emergono confermate le condotte sintomatiche sin qui descritte, in un ambito che, in sovrappiù, ne fa ritenere la rilevanza penale.

Con ulteriore nota del 14 settembre 2009 il Prefetto di Latina, a seguito della delibera del Consiglio dei Ministri adottata nella seduta del 31 luglio 2009, così come richiesto, ha riformulato la propria relazione tenendo conto delle modifiche introdotte all’art.143 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n.267, dalla legge 15 luglio 2009, n.94, sentito il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, integrato con la partecipazione del Procuratore della Repubblica competete per territorio, nel cui ambito tutti i vertici delle Forze di Polizia hanno espresso condivisione sugli elementi di compromissione dell’ente locale dettagliatamente illustrati dal Prefetto, e sulla proposta di scioglimento, pur in presenza di considerazioni di segno opposto, ampiamente svolte da parte del presidente della provincia di Latina.

La valutazione della situazione in concreto riscontrata, in relazione alla presenza e all’estensione dell’influenza criminale, rende necessario che la durata della gestione commissariale sia determinata in diciotto mesi. Ritenuto, pertanto, che ricorrano le condizioni indicate per l’adozione del provvedimento di cui all’art.143 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n.267, come sostituito dall’art. 2, comma 30, della legge 15 luglio 2009, n.94 si formula conseguente proposta per l’adozione del provvedimento di scioglimento del consiglio comunale di Fondi (Latina).

Roma, 18/9/2009

Il Ministro


Ok ma vedi caro Bruno... sai benissimo quanto è piccolo Fondi in confronto di Roma. La differenza sarà che per Fondi si sono sperticati a scrivere questa papocchia. A Roma non lo faranno..... 
brfiore
Reg: 12 giu 2007
Msg inviati: 733
Caro Votantoniovotantonio
Inviato il: 11 dic 2014, 19:42
"Ok ma vedi caro Bruno... sai benissimo quanto è piccolo Fondi in confronto di Roma. La differenza sarà che per Fondi si sono sperticati a scrivere questa papocchia. A Roma non lo faranno..... >"

Questa "papocchia" la scriveva il Ministro degli Interni Maroni. Ministro del tuo rimpianto Governo Berlusconi. Non Bruno Fiore.


adico
Reg: 23 apr 2008
Msg inviati: 398
Per quello che vale.....
Inviato il: 11 dic 2014, 20:10
Per quello che vale sono in pieno accordo con le affermazioni di Eolica. Se fosse dipeso da me avrei sciolto il Consiglio Comunale di Fondi per manifesta inferiorità e per diffusa incapacità. Ancora prima avrei preso a calci in culo la cosiddetta famiglia Tripodo-Trani con annessi e connessi. Ad ogni modo tutti questi signori erano dei nani perchè hanno messo alla berlina un intero paese grazie ad un inesistente amor proprio. Ringrazio anche il buon Bruno per il post pubblicato che invito tutti a leggere con grande attenzione per avere una conoscenza più dettagliata della vicenda; antipaticissima quando volete ma non paragonabile alla situazione di Formia, di Terracina, di Latina e di Aprilia. Proprio dal contenuto della relazione prefettizia si può chiaramente evincere che la situazione di Fondi non è paragonabile per gravità a quella della capitale. Chi afferma il contrario è sciocco o in malafede. Oppure ha interessi inconfessabili. Leggetevi la storia di Frattasi. Chi ricorda la venuta a Fondi di Veltroni e l'accanimento con cui ha attaccato la città? Chi ricorda l'intervento sguaiato della figlioccia di De Mita, l'attuale parlamentare europeista del PD, Pinuccia Picierno? Oggi sia l'uno che l'altra sono entrati nel tritarifiuti. Caro Bruno, visto che nessuno può mettere in dubbio la tua onestà mentale , dopo aver pubblicato la relazione prefettizia, devi regalarci il tuo parere. Il Consiglio Comunale di Roma va sciolto o va premiato? O meglio ancora , per te la legge deve essere uguali per tutti? Secondo me SIIIIIIIIIIIII!
supposta
Reg: 13 nov 2013
Msg inviati: 22
Re: Per rinfrescarvi la memoria . . . .
Inviato il: 11 dic 2014, 22:26
votantoniovotantonio ha scritto:

Ok ma vedi caro Bruno... sai benissimo quanto è piccolo Fondi in confronto di Roma. La differenza sarà che per Fondi si sono sperticati a scrivere questa papocchia. A Roma non lo faranno..... 

Hai ragione, a Roma non lo faranno perchè a Roma c'è ancora un Prefetto che nega da tempo l'esistenza nella capitale della malavita organizzata, della mafia e di tutto quello che invece stanno dicendo quelli della Procura.
C'è stato un altro Prefetto che vedendo le cose in maniera più realistica, rispetto a quello che ha portato alla luce Pignatone, è stato letteralmente cacciato dalla prefettura di Roma. Il prefetto Mosca. Sarà un caso?
brfiore
Reg: 12 giu 2007
Msg inviati: 733
Cosa ne penso . . .
Inviato il: 11 dic 2014, 23:15
La mia opinione, per quel conta, l'ho espressa postando il comunicato dellAssociazione Antonino Caponnetto, di cui sono segretario organizzativo, nel quale si chiedeva l'invio di una Commissione d'accesso al Comune di Roma. Quindi, secondo me, ci sono tutti gli elementi per verificare se l'Amministrazione va sciolta e Commissariata. 
Non basta inviare qualche Commissario per monitorare l'attività amministrativa.
Ma non dimentichiamoci che stiamo parlando di Roma, della Capitale del nostro Paese. Ogni passo va misurato non per coprire e non colpire alla radice il malaffare ma per le conseguenze che esso può avere. Io sono incazzato tanto quanto ognuno di voi per questi criminali che hanno rubato. E, se permettete, mi hanno derubato di una speranza che ho coltivato in tutta la mia vita. 
Ma io e tutti i cittadini e le cittadine onesti/e di questa Italia sapremo reagire, ne sono sicuro. 
Scusate la retorica. Ma non riesco ad esprimere diversamente i sentimenti che provo in questo momento.
votantoniovotantonio

Reg: 10 set 2012
Msg inviati: 245
Re: Cosa ne penso . . .
Inviato il: 12 dic 2014, 13:02
brfiore ha scritto:
La mia opinione, per quel conta, l'ho espressa postando il comunicato dellAssociazione Antonino Caponnetto, di cui sono segretario organizzativo, nel quale si chiedeva l'invio di una Commissione d'accesso al Comune di Roma. Quindi, secondo me, ci sono tutti gli elementi per verificare se l'Amministrazione va sciolta e Commissariata. 
Non basta inviare qualche Commissario per monitorare l'attività amministrativa.
Ma non dimentichiamoci che stiamo parlando di Roma, della Capitale del nostro Paese. Ogni passo va misurato non per coprire e non colpire alla radice il malaffare ma per le conseguenze che esso può avere. Io sono incazzato tanto quanto ognuno di voi per questi criminali che hanno rubato. E, se permettete, mi hanno derubato di una speranza che ho coltivato in tutta la mia vita. 
Ma io e tutti i cittadini e le cittadine onesti/e di questa Italia sapremo reagire, ne sono sicuro. 
Scusate la retorica. Ma non riesco ad esprimere diversamente i sentimenti che provo in questo momento.

Bruno, ti comprendo e ti capisco. Ma mi permetto di dirti che questo suona come una mezza ammissione che anche a Fondi " Ogni passo va misurato non per coprire e non colpire alla radice il malaffare ma per le conseguenze che esso può avere." Se stavano un poco piu attenti avremmo vissuto meno tragicamente la vicenda. Io non è che voglio avere il mezzo gaudio del mal comune. Ma vorrei che si riconoscesse solo una cosa: A Fondi era delinquenza comune, che avrebbe potuto essere debellata anche forse piu velocemente con normali denunce, senza rovinare un paese intero.
votantoniovotantonio

Reg: 10 set 2012
Msg inviati: 245
Re: Caro Votantoniovotantonio
Inviato il: 12 dic 2014, 13:05
brfiore ha scritto:
"Ok ma vedi caro Bruno... sai benissimo quanto è piccolo Fondi in confronto di Roma. La differenza sarà che per Fondi si sono sperticati a scrivere questa papocchia. A Roma non lo faranno..... >"

Questa "papocchia" la scriveva il Ministro degli Interni Maroni. Ministro del tuo rimpianto Governo Berlusconi. Non Bruno Fiore.



E poi chi ti dice che io rimpianga il Governo Berlusconi? Certo, Renzi adesso me lo sta facendo rimpiangere... ma solo al pagragone.....
David

Reg: 27 apr 2003
Msg inviati: 1211
Ultim'ora...
Inviato il: 15 dic 2014, 19:06

ULTIM'ORA / MAFIA CAPITALE
Il prefetto Pecoraro nomina la commissione d’accesso agli atti

http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/12/15/mafia-capitale-prefetto-pecoraro-nomina-commissione-daccesso-agli-atti/1277209/

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Fondi e i Fondani :: Mafia Capitale: Fazzone scartato!