Ieri ti sono venuto ad onorare. i tuoi amici hanno detto tutto. un diluvio di parole che ha dato la dimensione della persona che eri. Dovevamo fare un'altra cena, come avevamo fatto altre volte insieme a Gianfranco, Arcangelo, Bruno... Mosè col quale adesso la farete in cielo... Mi piace ricordarti così: Dall'alto della tua cultura che non ostentavi ma che veniva fuori naturale quando parlavi, ti rivolgevi a me come un tuo pari, cioè io non ho mai percepito che tu mentre mi dicevi una cosa che tu potessi pensare: sto parlando con una persona ignorante, quale a volte mi sentivo di fronte a te... Siamo stati avversari in Consiglio Comunale ma mi affascinavano i tuoi interventi costruttivi e pertinenti. E siamo diventati amici, una amicizia che porterò sempre nel mio cuore. Riposa in pace amico mio.
« ...quando vede un torto, il povero cristo che soffre ingiustamente, lui si ribella e prende le sue parti. Che poi sia negro, che sia bianco, che sia indiano, che sia un contadino, che sia una persona colta, non gliene frega niente » Anche se non te l'ho mai chiesto quando in piazza ci vedevamo, forse ho finalmente capito perché... 'Tex Willer' Arrivederci
Ciao Tex. Con il tuo cambio di indirizzo questa Piazza ha perso il frequentatore più assiduo e quello più rappresentativo. Ed oggi la malinconia e la tristezza hanno il sopravvento su tutto. Non incontrandoti da un pò di tempo su questo spazio mi sono preoccupato ma oggi è stato un duro colpo vedere il tuo nome su manifesti bianconeri. Ciao Tex. Questa piazza virtuale non sarà mai più la stessa senza la tua presenza. Spesse volte mi hai trovato su posizioni non proprio allineate alle tue e ti confesso che non apprezzavo quella che definivo la tua "spocchia". Ma la tua non era esercizio di presunzione ma semplicemente la consapevolezza di appartenere ad un livello più alto dal punto di vista personale, professionale, politico e culturale. Ed avevi ragione e con il tempo ho dovuto riconoscerlo. Ci univa sicuramente l'amore per questa città e la preoccupazione per il futuro della giovane generazione di fondani. Purtroppo avevamo ragione e nonostante il fatto di aver provato a scuotere le coscienze ci siamo dovuti arrendere. La linea del non ritorno è stata ormai superata e c'è ben poco da fare. Probabilmente abbiamo tutti e due le nostre colpe perchè dovevamo capire negli anni ottanta quali potevano essere gli sviluppi ed i guasti ai quali questa città e questo popolo andava incontro. Ci sentivamo forse inadeguati ma oggi posso assicurarti che eravamo dei giganti al confronto dei nani politici che si sono avvicendati dall'inizio dell'ultimo secolo. La nostra preoccupazione non è bastata e il tempo passato a scrivere su FONDANI non ha ottenuto nessun risultato. NO, non è vero. Dal nostro confronto, a volte anche aspro, è scaturita per me un grande senso di stima e di rispetto nei tuoi confronti. Ed oggi sono addolorato per aver perso un interlocutore al quale voglio dichiarare la mia sincera e leale amicizia. Io ho avuto modo di conoscere la tua vera identità, per te sarà facile farlo dal luogo in cui ti trovi. Per te caro Tex è arrivato il momento di percorrere praterie infinite e paesaggi straordinari. Per tutti noi, con un dolore in più , invece continuerà l'agonia di vedere il nostro paese scivolare verso il baratro. Se puoi dacci una mano! Ciao Ettore.
Sono sicuro, che come ho già scritto, che Ettore, il mio amico Ettore, romperà con dolcezza e insistenza le scatole al Padreterno, e siccome Lui stesso ha detto chiedete e vi sarà dato, sono molto fiducioso. Avevamo preso una abitudine, prendere ogni tanto un aperitivo da Adelio, per chi non lo conosce bar Ariston in via Ponte Nuovo, ogni tanto passava trippatosta e pacato. Aspettavo il suo ritorno da Milano per festeggiare insieme. Invito tutti gli amici di eolica a venire sabato prossimo alle 16 da Adelio a bere un bicchiere e ricordarlo, lebowsky sarà un po' distante per cui giustificato, per tutti gli altri, avremo un momento per ricordare un amico e un grande fondano.
- http://comunedifondi.it/comune-informa.php?news=2403 - " Si è svolto nella giornata di ieri, Mercoledì 26 Aprile u.s., la Seduta Pubblica Straordinaria del Consiglio comunale. Prima di iniziare i lavori all’ordine del giorno il Consiglio ha voluto dedicare un momento di commemorazione al dott. Ettore Capasso, già consigliere comunale dal 1994 al 2000 che con la sua passione politica coltivata fin da giovanissimo ha sempre inteso l’impegno in politica quale servizio nell’interesse della comunità; stimatissimo professionista dal 2000 al 2004 ha ricoperto la carica di Presidente del Collegio dei Ragionieri della Provincia di Latina ... " - -
Caro Ettore, sei partito per un lungo viaggio esattamente un mese fa. Ora sei tra le galassie,fra miliardi di stelle,sarai sicuramente attento( come hai sempre fatto) alle faccende degli abitanti di chissà quale pianeta... Eppure ti sento presente,sono certo che hai anche il tempo di gettare lo sguardo su di noi,i tuoi concittadini, sui tuoi cari,sui tuoi amici,sul tuo forum. Col tuo fare rigoroso,ma delicato e rispettoso,il ricordo della tua presenza mitigherà sempre le divergenze future,anche a distanza di tempo. Voglio riportare il testo di una canzone che mi piaceva quando la ascoltavo da ragazzo. Non so perché,ma la associo ai sentimenti che ci accomunano,tra cui una immensa umanità e la naturalezza nell'esprimere un gran senso di libertà. So che ti piacerà. Ciao,Eolica. IL QUADRO Seduto in un caffè nei pressi di Montmartre con un bicchiere in mano lasciavo i miei pensieri erano giorni che io mi sentivo giù quando una voce ferma mi fece alzar lo sguardo: -Bonjour monsieur,sono giorni che non mangio le vorrei mostrare un quadro che ho dipinto è l'immagine di un uomo è la storia di una vita ritrovata tante volte e poi perduta- E' già passato un anno da quello strano incontro ed io ripenso sempre a quei suoi grandi occhi a quel sorriso triste uscito dalla sciarpa alla sua voce che ho sempre nella mente: -Bonjour monsieur,sono giorni che non mangio le vorrei mostrare un quadro che ho dipinto- E ricordo ancor quel quadro,uno sfondo rosso fuoco e nel mezzo c'era solo una farfalla. (Le Orme,1977)
Anema gentile. Truvaje nu jorne d'aria tempestosa ché jev camm'nenn p' la piazz n'anema gentile e premurosa andò che tutt sì cca sì,vuttavn all'ammezz. E dent aijocchij soj sinceri ce se leggeva l'anema. Me dicette:"Faccio con te due passi volentieri, vai sempre a testa alta e senza mai na lacrema" Ce putiv parlà d' chest e chell: "pane al pane e vino al vino" d'cev a chije ca n'n capèv la favèll. E se chiste ancucciav, ce l' d'cev pur da vicino. E r'sp'ttùs pur! Nù s'gnor. D'arte musica e puisja,paricchije acculturat e da omme tòst e nav'gat n'n v'deva l'or d' t' rà le recchie aij'asn cucciùt. Ma no pe' dice: "Je so' cchiù bbrave e allor statte zitte!" Bensì: "Parlam anzèm e jame semp ritt". C'hamme ancuntrat,nu p'zzareij d' via c'ha sém fatt comm' a na' criatùr m'appicciasti pe' la mano "Prima d' tutt còs,ju r'spett". Poi cambiò strada e se ne andò via,lontano. Mo n'n ce sta jorne che passa ca je n'n pens a st'anema gentile. Me sent comm a nu p'scatòr senza rezza. Oggi,lassàm ca se vòtt, chella massa... Sarà chell'anema ,sarà lo zefiro d'Aprile ma nu v'ntareij d' bòtt,m'accarezza. Ciao Ettore, il tuo per sempre amico Ajeje.