Azzo... intervengono tutti... ho scatenato una rissa tra le personalità multiple. :-)

Grazie per il complimento; come già detto, la gente non ha l'anello al naso, o meglio, i fondani non vivono più nelle capanne... strategie come quella di possedere diversi nik (chiunque le metta in atto e qualunque essi siano, e nel nostro caso, è provato per ammissione che c'è ne sono almeno due, quindi non si sta accusando nessuno ingiustamente) per far credere che siano in molti ad appoggiare un certo discorso si commentano da sè, in particolar modo se a realizzarle è qualcuno che aspira alla serissima posizone di amministratore della città (cosa in questo caso sarebbe anche immorale, perchè comunque componente dell'ex-amministrazione comunale per cui l'allora Prefetto Fratasi chiese per ben due volte lo scioglimento per infltrazioni mafiose). Ovviamente, voterò per lui.

Vorrei attenermi al tema in corso, anche se suggerirei prima al D'Ambrogio di evitare di “farsi numero” da solo, risulta piuttosto ridicolo...e non ci prendesse in giro (scusate, mi riferisco sinteticamente a qualcosa che scriveva in un forum sui pendolari) con la storia del parcheggio della stazione, perché sono anni che sentiamo promesse del genere e non è stato mai fatto niente per i pendolari… a meno che ora non sia diventato lei stesso pendolare (o altri suoi colleghi) caro D’Ambrogio e si sia reso conto che pagare 4 euro al giorno è un insulto alla cittadinanza…si potrebbe pensare che “è meglio tardi che mai”….ma io non ho mai creduto e non crederò alle vostre false promesse, come tanti altri fondani intelligenti e onesti, che alle prossime elezioni finalmente non vi daranno fiducia. Avete fatto (male) il vostro: ora basta, è era di cambiare.

Ritornando alla nuova candidata del PD, scusate la parentesi iniziale: non la conosco personalmente ma considero la scelta fatta un importante passo avanti nella politica della nostra città, era davvero tanto tempo che la sinistra fondana non si presentava così unita e soprattutto degna di elogio. Con una personalità di cultura all'opposizione, capace di guardare Fondi da degna fondana ma anche con gli occhi di critica costruttiva di chi è vissuta e ha lavorato all'estero o in altre città italiane, siamo veramente in una fase di cambiamento forte. Aggiungiamo poi che finalmente parla un italiano corretto, questo la rende molto più piacevole all’ascolto (e credibile a mio parere) di quanti hanno rappresentato la nostra città in passato, caratterizzati dalla seria e inquietante difficoltà ad esprimersi (non prendetela come offesa, sarà pure folkloristico, ma è reale e non venitemi a dire che sia auspicabile….). Infine è una donna: era ora!

Per me (ma fortunatamente ho sentito molte altre persone che la pensano come me) la nuova candidata rappresenta una speranza, ero davvero sfiduciata verso queste elezioni, ora voglio invece essere convinta che l’intelligenza dei fondani verrà fuori nel voto di fiducia che sapranno dare a una persona intelligente, onesta, semplice, ma anche di grande eleganza mentale, che potrà risollevare la nostra città dal fango in cui la vecchia amministrazione l’ha costretta. Incrocio le dita e torno a fidarmi dei miei concittadini: è il momento di cambiare, di evolversi, di lasciare alle spalle le tristezze degli ultimi mesi.

Chiedo a tutti i tonfani uno sforzo: non lasciatevi ingannare da cortesie e regali (e promesse di lavoro….già è iniziato da tempo “il solito” in merito), fatelo per voi stessi e per i vostri figli, perché la vostra (nostra) dignità di persone e di cittadini di Fondi non venga lesa di nuovo, fatelo per respirare aria pulita, fatelo per mandare a casa i disonesti e chi si sente “padrone della città”.

I nostri sogni e desideri cambiano il mondo. (Karl Popper)

Virginia W.

La Fidapa è un'associazione femminile che non è fatta solo da casalinghe, c’è una quota del 25% di loro, poi caro jeffrey cosa hai contro le casalinghe sono la colonna della società, mandano avanti la famiglia in modo egregio delegate all’educazione dei figli alla conduzione della casa credi non è poco.

Mi permetto di risponderti io per adesso, penso che Donatella interverrà in seguito se ne sente la necessita.

La nostra è un’associazione fatta anche da un consiglio, e da tante commissioni specifiche, infatti io sono la rappresentante della commissione del sociale e della politica della sezione di Fondi-Lenola.

La nostra associazione è apolitica, tra di noi comunque ci sono diverse donne politicamente impegnate in tutti i partiti,  se una socia  è di un’opinione diversa non è detto che segua le altre se non ne sente il bisogno.

Personalmente sono veramente contenta della candidatura della preside Paparello, questo mi pare di averlo già fatto capire, poi lei conosce bene  la nostra associazione.

Noi donne di Fondi abbiamo bisogno di candidate che  aprono la strada ad altre donne, siamo solidali perché abbiamo capito finalmente che da sole facciamo ben poco, abbiamo bisogno di iniziare un percorso dove più siamo meglio è.

Infatti organizzeremo incontri con tutte le candidate donne dei schieramenti presenti nei partiti, come abbiamo sempre fatto.

Tanto per delucidarti sulla nostra inquietudine, prendi informazione io ho fatto l’imprenditrice per tanti anni, adesso lavoro nella scuola e sono anche un’ottima casalinga, madre di una ragazza disabile di 25 anni, ho altre due figlie laureate, ho sposato una ottima persona, quindi di inquietudine ne vedo poca, di determinazione tanta credi, sicuramente non siamo infallibili caro antimateria  nessuno lo è.

Saluti, Elena Munno  

Se finalmente una donna che è dirigente scolastica sente il bisogno di scendere in campo per la sua città, i meriti sono anche da attribuire alla nuova casa comunale che invita alla politica ora come ora.

Infatti il calendario della Fidapa del 2010 oltre raffigurare la struttura comunale, ripercorre la storia politica fondana nell’arco degli anni.

Per questo ringraziamo Donatella di Biasio in primis, la presidente della sezione di Fondi-Lenola  Maria Cristina Davia, poi noi socie tutte per il successo del calendario Fidapa.

 Noi donne della Fidapa abbiamo proposto a donne che non hanno conosciuto la politica al femminile un corso di donne e politica gia anni fa, cercando di dare una preparazione completa visto che  la politica ha forme e regole che si apprendono.

Mostrando nei fatti che parlare tra donne è un atto di responsabilità reciproca e di crescita collettiva. Che uno spazio fisico deve essere predisposto perché accolga noi stesse e le altre, perché sia aperto ma con delle regole. Quelle che ci diamo a seconda dei nostri desideri e dei nostri progetti.

 E stato fondamentale fare scuola di politica al femminile, dove lo studio non è solo simbolico, ma reale in cui possiamo riattraversare momenti della storia politica delle donne, riconoscerne l’autorità  per predisporci a nuove e comuni azioni politiche.

Forse ti disturba il fatto che abbiamo iniziato un percorso politico al femminile anni fa, non solo quello, visto che quasi tutte le manifestazioni avevano come tema la valorizzazione del territorio, amare la propria città non è un difetto credo nonostante tutto.

Elena Munno

Senti jeffrey personalmente tutti possono avere delle frustazioni, nessuno ne è esente, stiamo parlando di pari opportunità, quindi chi possiede delle capacità deve emergere, detto questo, smorza quel tono provocatorio e scanzonato che hai, stiamo parlando di cose serie.

Noi donne sul lavoro, nella famiglia, nella vita sappiamo di avere un ruolo importante, per la società, per questo chiediamo di essere presenti nelle istituzioni per ridare un segno di femminile coerenza, di umanità, anche nella politica della nostra città. 

Saluti, Elena Munno      

Capisco l'irruenza della tua età, non voglio darti ordini, oggi poi che sto male per um'inizio di inflenza credo, vedi non tutti si candidano, esiste anche chi non si candida  perchè non vuole, e non per questo non può parlare di politica. 

Siamo ancora in democrazia credo, chi se ne frega di tutto, prima o poi trova qualcuno che frega lui credi, ti saluto ringraziandoti del tuo interessamento, e per avermi dato modo di scrivere di noi donne.

Elena Munno