Il “problema Fondi” non è di facile soluzione.
Intanto esso non va circoscritto al solo territorio della città direttamente coinvolta dalle inchieste della DDA.
Ci sono soggetti, come più volte abbiamo rilevato, che sono presenti, al contempo, anche in altre città vicine.
C’è, inoltre, da considerare il fatto che la soluzione non si potrà trovare - e non si troverà - sciogliendo il nodo “ sciogliamo, non sciogliamo”.
Il caso è più complesso ed articolato.
Ammesso che il governo decida per lo scioglimento, -il che è dubbio visto come si sono messe le cose, - c’è qualche ingenuo che ritiene che i problemi siano tutti risolti ?
Dopo l’eventuale scioglimento dell’Amministrazione, qual’è la classe politica alternativa a quella uscente ?
C’è qualcuno che si illude che nel giro di 6-12 mesi di gestione commissariale del Comune se ne possa creare una nuova ?
E, poi, qual è il modo per sconfiggere quella subcultura mafiogena che negli anni, per non dire nei decenni, si è creata, per mille motivi, ampi spazi nel tessuto sociale, culturale, economico, politico del territorio tanto da far dire a quel cittadino intervistato in tv che… non c’è mafia ?
Come si vede, il problema non è solo quello dello “sciogliere” o “non sciogliere”.
C’è, invece, bisogno di un’ampia strategia di risanamento – stavamo per dire bonifica – dei guasti creati da un sistema che si è consolidato e che ingloba molti, moltissimi.
08/09 12:30 7250 - pace e bene, francesco fusco
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