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La richiesta di scioglimento del consiglio comunale :: Arresti clamorosi a Fondi (Operazione Damasco)
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AutoreMessaggio
bonzos
Reg: 11 nov 2007
Msg inviati: 169
Inviato il: 13 lug 2009, 20:30
bravo david.. bravissimo, hai nominato dei personaggi politici, che al di là delle divisioni, erano giganti. Oggi ? Invertebrati ... Schifosi... eee... poi dice che uno è nostalgico.. 

Anonymous
Mancanza di ideali? No mancanza di p...lle
Inviato il: 13 lug 2009, 23:17

Carissimi, è quì che vi volevo portare:non esistono più Quegli uomini (di ferro e di polso) o quegli Ideali? NO! Si sono solo trasformati,tutto qua. Ma tornando nel nostro piccolo e cioè a Fondi: se Sono degli invertebrati(come qualcuno ha fatto notare, o almeno ne è convinto) allora a che cosa sono servite le varie elezioni amministrative? Non penso solo per i loro comodi,forse forse anche per i nostri,non vi pare? Tornando e ritornando sul terremoto di Fondi, tutti STANNO GRIDANDO AI QUATTRO VENTI CHE CHI HA SBAGLIATO DEVE PAGARE,DI NON FARE TUTTA L'ERBA UN FASCIO ....e così via. Per me, gli eroi dei nostri giorni sono tutti quei fondani che lavorano dalla mattina alla sera senza ringraziare nessuno se non il Padreterno; che sono mortificati,addolorati e soprattutto incazzati neri per come Fondi ed i suoi abitanti vengono descritti o meglio accusati a destra ed a manca.

Lasciate stare le discussioni sterili,e statene pur certi che La legge italiana è lenta ma inesorabile e chi (torno a ripeterlo) ha sbagliato o crede di fare il furbo,presto o tardi verrà scoperto e allora non serviranno più i proclami,le passeggiate "long long" per la piazza o frasi come "bisogna fare pulizia..."  "Io non c'entro niente..." oppure" me lo hanno imposto.." "...Non ricordo..." e poi sono i primi ad essere indagati o meglio arrestati....E noi quì a sopportare il Caldo e le Zanzare!

La jatta

 

jeffrey_lebowski

Reg: 9 nov 2007
Msg inviati: 2459
Re: Per ottenere lo scioglimento...
Inviato il: 14 lug 2009, 2:30
spyke69 ha scritto:
...siccome gli inquirenti hanno già scartabbellato tutto sul comune e nulla è saltato fuori  

Tastiera mia taci, tastiera mia taci.....
antimateria
Reg: 16 set 2008
Msg inviati: 1683
Re: Per ottenere lo scioglimento...
Inviato il: 14 lug 2009, 2:48
spyke69 ha scritto:
...deve essere dimostrato, provato, intercettato e quindi messo nero su bianco che le attività amministrative abbiano subito infiltrazioni malavitose, siccome gli inquirenti hanno già scartabbellato tutto sul comune e nulla è saltato fuori e nessuno (e ripeto) NESSUNO ad oggi si è preso la responsabilità di SCIOGLIERE il consiglio, vuol dire che non è emerso nulla di quanto sopra e che molto probabilmente, come già siamo abituati in italia, qlc resterà dentro, qlc uscirà e tutti continuarono a vivere felici e scontenti...MA NOI NON SIAMO MAFIOSI!!!



mafioso forse no, ma leccapiedi sì. :-) Aspetta la fine di questa storia, e vedrai.... Largo ai giovani sotto i 30 anni! A loro il potere di gestire il proprio futuro e a morte i vecchiacci analfabeti che hanno vissuto fino ad oggi leccando i piedi e rubando i fondi pubblici! Siete finiti! Viva FONDI GIOVANE! Viva la speranza che appartiene solo ai ragazzi! Distruggiamo la cultura dei zapponi ladroni! UN MONDO DIVERSO E' POSSIBILE!
Francesco Fusco

Reg: 3 nov 2004
Msg inviati: 3760
Inviato il: 14 lug 2009, 14:40

Associazione antimafia
“Antonino Caponnetto”
Regione Lazio

Associazione regionale di lotta contro le illegalità e le mafie

http://www.comitato-antimafia-lt.org/?p=3713

 

_______________________

 

Associazione antimafia
“Antonino Caponnetto”
Regione Lazio

Associazione regionale di lotta contro le illegalità e le mafie

http://www.comitato-antimafia-lt.org/?p=3710
 
 
Francesco Fusco

Reg: 3 nov 2004
Msg inviati: 3760
Inviato il: 14 lug 2009, 22:26

Cari cittadini di Fondi,

   domani ci sarà il C.D.M. e oggi pomeriggio il Consiglio Comunale di Fondi, intanto sembra (vediamo se verrà confermata la notizia) che un'altro assessore, Marco Carnevale, lascia Palazzo San Francesco; dei dieci assessori che la Giunta Parisella contava all’inizio del proprio mandato ne rimangono dunque solamente cinque: nell’ordine, e per motivazioni diverse, sono fuoriusciti dapprima Riccardo Izzi, che deteneva la delega ai Lavori pubblici, poi l’assessore ai Servizi sociali Mariano Esteso, autosospesosi da mesi, quello con delega a Cultura e commercio, Pierluigi Avallone, quello con delega al Demoanagrafico ,Serafino Stamigni e, appunto, ultimo in ordine di tempo, Carnevale. 

  Per non parlare poi di alcuni consiglieri comunali che sembrano passati all'opposizione ...   Sono state interrogate dal giudice Laura Campoli le cinque persone agli arresti domiciliari coinvolte nell’operazione “Damasco” della Dia. Sono accusate a vario titolo di associazione per delinquere e di reati contro la pubblica amministrazione, per questioni legate alla gestione del Comune di Fondi.

   Loro negano tutto, ma secondo la Dia il Comune di Fondi è stato gestito sotto l’influenza di un clan organizzato che aveva una serie di collegamenti con gli amministratori.
    Come procedono e cosa succede ai lavori all'ex P.zza De Gasepri ?
   Avete sentito e cosa ne pensate dell'omelia di dom. 12/07 di pom. alla Chiesa di S. Maria ?
   Preghiamo ma proprio per TUTTI e per le sorti della città di Fondi, fatta di molti cittadini onesti e lavoratori ... 
 
                                                          francesco fusco, cuore buono
14/07   20:26   14.280
antimateria
Reg: 16 set 2008
Msg inviati: 1683
Inviato il: 14 lug 2009, 23:21
Francesco Fusco ha scritto:

Cari cittadini di Fondi,

   domani ci sarà il C.D.M. e oggi pomeriggio il Consiglio Comunale di Fondi, intanto sembra (vediamo se verrà confermata la notizia) che un'altro assessore, Marco Carnevale, lascia Palazzo San Francesco; dei dieci assessori che la Giunta Parisella contava all’inizio del proprio mandato ne rimangono dunque solamente cinque: nell’ordine, e per motivazioni diverse, sono fuoriusciti dapprima Riccardo Izzi, che deteneva la delega ai Lavori pubblici, poi l’assessore ai Servizi sociali Mariano Esteso, autosospesosi da mesi, quello con delega a Cultura e commercio, Pierluigi Avallone, quello con delega al Demoanagrafico ,Serafino Stamigni e, appunto, ultimo in ordine di tempo, Carnevale. 

  Per non parlare poi di alcuni consiglieri comunali che sembrano passati all'opposizione ...   Sono state interrogate dal giudice Laura Campoli le cinque persone agli arresti domiciliari coinvolte nell’operazione “Damasco” della Dia. Sono accusate a vario titolo di associazione per delinquere e di reati contro la pubblica amministrazione, per questioni legate alla gestione del Comune di Fondi.

   Loro negano tutto, ma secondo la Dia il Comune di Fondi è stato gestito sotto l’influenza di un clan organizzato che aveva una serie di collegamenti con gli amministratori.
    Come procedono e cosa succede ai lavori all'ex P.zza De Gasepri ?
   Avete sentito e cosa ne pensate dell'omelia di dom. 12/07 di pom. alla Chiesa di S. Maria ?
   Preghiamo ma proprio per TUTTI e per le sorti della città di Fondi, fatta di molti cittadini onesti e lavoratori ... 
 
                                                          francesco fusco, cuore buono
14/07   20:26   14.280



L'OMELIA??????? UAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHA
Francesco Fusco

Reg: 3 nov 2004
Msg inviati: 3760
E Fondi ?
Inviato il: 15 lug 2009, 19:34

Cari cittadini di Fondi,

   il C.D.M. di oggi, ha trattato un argomento non inserito nell'o.d.g., si legge:

"E’ stata inoltre deliberata la proroga dello scioglimento del Consiglio comunale di Arzano (Napoli), per consentire il pieno recupero e risanamento dell’istituzione locale e della realtà sociale, condizionate dalla criminalità organizzata"

   il Comune venne sciolto in data 28/03/2008

   e Fondi ?

http://www.arzano.org/dettaglinews.asp?id=107

http://www.governo.it/Governo/ConsiglioMinistri/dettaglio.asp?d=48320&pg=1%2C2767%2C4900%2C4956&pg_c=2

Francesco Fusco

Reg: 3 nov 2004
Msg inviati: 3760
Diretta Parlamento, interpellanza a Berlusconi, caso Fondi
Inviato il: 16 lug 2009, 12:13
TESTI ALLEGATI ALL'ORDINE DEL GIORNO
della seduta n. 204 di Giovedì 16 luglio 2009

http://www.camera.it/_dati/lavori/odg/cam/allegati/20090716.htm

 
INTERPELLANZE URGENTI
 
 
D)

I sottoscritti chiedono di interpellare il Presidente del Consiglio dei ministri, per sapere - premesso che:
l'8 settembre 2008 il prefetto di Latina, dottor Bruno Frattasi, ha fatto pervenire al Ministro dell'interno una dettagliata relazione di 507 pagine, con cui veniva sollecitato lo scioglimento per infiltrazione mafiosa dell'amministrazione comunale di Fondi (Latina);
nel mese di febbraio 2009 il Ministro dell'interno, come ha comunicato lo stesso Ministro nella seduta della Camera dei deputati del 14 maggio 2009, ha provveduto a trasmettere al Consiglio dei ministri la proposta di scioglimento del consiglio comunale di Fondi (Latina) per infiltrazione mafiosa, con parere conforme a quello espresso dal prefetto di Latina;
nella seduta del Consiglio dei ministri dell'8 maggio 2009, il Ministro dell'interno ha consegnato a tutti i componenti del Consiglio dei ministri la documentazione che dimostra la fondatezza della richiesta di scioglimento;
in un'operazione della direzione distrettuale antimafia di Roma, portata a termine in data 6 luglio 2009, è stato arrestato, con l'accusa di aver procurato vantaggi economici ad affiliati a cosche mafiose in cambio di consensi elettorali, il primo degli eletti, ed ex assessore, della lista di maggioranza del comune di Fondi, lista a cui appartiene anche il sindaco in carica, il quale è stato eletto anche consigliere provinciale di Latina nelle ultime elezioni amministrative;
nella stessa operazione sono stati arrestati numerosi esponenti apicali della struttura tecnico-amministrativa del comune di Fondi -:
quali siano le motivazioni per cui, dopo quasi un anno, non si sia ancora provveduto a decidere in merito alla proposta di scioglimento del comune di Fondi avanzata dal Ministro dell'interno e se il Governo si accinga ad adottare il provvedimento, ai sensi dell'articolo 143 del testo unico degli enti locali, che recentemente è stato così modificato: «Lo scioglimento è disposto con decreto del Presidente della Repubblica, su proposta del Ministro dell'interno, previa deliberazione del Consiglio dei ministri entro tre mesi dalla trasmissione della relazione con la richiesta di scioglimento, ed è immediatamente trasmesso alle Camere».
(2-00422) «Soro, Garavini, Amici, Minniti, Touadi, Bressa, Fiano, Quartiani, Rampi, Ferranti, Bossa, Damiano, Strizzolo, Schirru, Piccolo, Pizzetti, Mosca, Picierno, Binetti, Cenni, Castagnetti, Fontanelli, Vannucci, Carella, Tidei, D'Antoni, Luongo, Fedi, Porta, Laganà Fortugno, Ginoble, Giovanelli, Gnecchi, Bratti, Bocci, Migliavacca».
(7 luglio 2009)

_________________________________________________

 

http://video.camera.it/default.aspx?VideoType=real&banda=1

 

adico
Reg: 23 apr 2008
Msg inviati: 398
è un braccio di ferro!
Inviato il: 16 lug 2009, 12:18
Ci sono ormai tutti gli elementi per fare una valutazione diversa dalle solite.

Su Fondi si sta sviluppando un braccio di ferro di dimensioni clamorose:

Non legalità contro mafiosità ma:

Marrazzo contro Fazzone
PD  contro PDL
PDL cntro PDL
Ciarrapico contro Claudio Fazzone
Conte contro Cusani
Parisella contro Frattasi
Panigutti ( LatinaOggi) contro Grassucci ( Il Territorio)
Aprilia contro Fondi
Il nord della provincia contro il sud pontino
La Regione Lazio contro la Provincia di Latina

Francesco Fusco contro Fusco Francesco ( per coerenza).

Questo è il quadro ed ognuno è chiamato a fare la propria scelta.

Io scelgo Fondi.
spyke69

Reg: 29 apr 2005
Msg inviati: 1351
Per fusco
Inviato il: 16 lug 2009, 12:44
il consiglio verrà sciolto non appena verranno provate attività amministrative colluse, io credo che non sono tutti impazziti ma fino a che non c'è prova non c'è reato e non c'è scioglimento!
Francesco Fusco

Reg: 3 nov 2004
Msg inviati: 3760
Diretta Parlamento, interpellanza e risposta: caso Fondi
Inviato il: 16 lug 2009, 14:10

Cari cittadini di Fondi,

   adesso è termiata la risposta del Governo all'interpellanza, sembra di interpretare che:

 

  1. il Prefetto ha chiesto lo scioglimento
  2. Maroni ha nominato una seconda commissione che ha concluso come la prima commissione
  3. Maroni ha chiesto lo scioglimento
  4. nel C.D.M. alcuni Ministri hanno chiesto copia degli atti
  5. copia degli atti è stata mandata anche alla Comm. Parlamentare Antimafia
  6. si è atteso che si muoveva la Magistratura
  7. la Magistratura si è mossa
  8. al prossimo CDM verrà deciso il caso Fondi e sembra per lo scioglimento

                                                                                 

           (il caso Fondi è stato già trattato diverse volte nel CDM)

 

   Sembrerebbe di capire:

che  la volontà politica era di rallentare o comunque di non sciogliere, aspettando  nuovi elementi nuove prove;

che  adesso però di fronte alla drammaticità della situazione (la Magistratura si è mossa) e alle dichiarazioni rilasciate da Maroni, il Governo non può non sciogliere il Comune di Fondi ...

 

                                                                           francesco fusco

 

 

16/07   12:10   14.950

____________________________________

 

Francesco Fusco ha scritto:

TESTI ALLEGATI ALL'ORDINE DEL GIORNO
della seduta n. 204 di Giovedì 16 luglio 2009

http://www.camera.it/_dati/lavori/odg/cam/allegati/20090716.htm

 
INTERPELLANZE URGENTI
 
 
D)

I sottoscritti chiedono di interpellare il Presidente del Consiglio dei ministri, per sapere - premesso che:
l'8 settembre 2008 il prefetto di Latina, dottor Bruno Frattasi, ha fatto pervenire al Ministro dell'interno una dettagliata relazione di 507 pagine, con cui veniva sollecitato lo scioglimento per infiltrazione mafiosa dell'amministrazione comunale di Fondi (Latina);
nel mese di febbraio 2009 il Ministro dell'interno, come ha comunicato lo stesso Ministro nella seduta della Camera dei deputati del 14 maggio 2009, ha provveduto a trasmettere al Consiglio dei ministri la proposta di scioglimento del consiglio comunale di Fondi (Latina) per infiltrazione mafiosa, con parere conforme a quello espresso dal prefetto di Latina;
nella seduta del Consiglio dei ministri dell'8 maggio 2009, il Ministro dell'interno ha consegnato a tutti i componenti del Consiglio dei ministri la documentazione che dimostra la fondatezza della richiesta di scioglimento;
in un'operazione della direzione distrettuale antimafia di Roma, portata a termine in data 6 luglio 2009, è stato arrestato, con l'accusa di aver procurato vantaggi economici ad affiliati a cosche mafiose in cambio di consensi elettorali, il primo degli eletti, ed ex assessore, della lista di maggioranza del comune di Fondi, lista a cui appartiene anche il sindaco in carica, il quale è stato eletto anche consigliere provinciale di Latina nelle ultime elezioni amministrative;
nella stessa operazione sono stati arrestati numerosi esponenti apicali della struttura tecnico-amministrativa del comune di Fondi -:
quali siano le motivazioni per cui, dopo quasi un anno, non si sia ancora provveduto a decidere in merito alla proposta di scioglimento del comune di Fondi avanzata dal Ministro dell'interno e se il Governo si accinga ad adottare il provvedimento, ai sensi dell'articolo 143 del testo unico degli enti locali, che recentemente è stato così modificato: «Lo scioglimento è disposto con decreto del Presidente della Repubblica, su proposta del Ministro dell'interno, previa deliberazione del Consiglio dei ministri entro tre mesi dalla trasmissione della relazione con la richiesta di scioglimento, ed è immediatamente trasmesso alle Camere».
(2-00422) «Soro, Garavini, Amici, Minniti, Touadi, Bressa, Fiano, Quartiani, Rampi, Ferranti, Bossa, Damiano, Strizzolo, Schirru, Piccolo, Pizzetti, Mosca, Picierno, Binetti, Cenni, Castagnetti, Fontanelli, Vannucci, Carella, Tidei, D'Antoni, Luongo, Fedi, Porta, Laganà Fortugno, Ginoble, Giovanelli, Gnecchi, Bratti, Bocci, Migliavacca».
(7 luglio 2009)

_________________________________________________

 

http://video.camera.it/default.aspx?VideoType=real&banda=1

 

(Ultima modifica da parte di Francesco Fusco il 16/07/2009, 12:50. Modificato 1 volta in totale)
Francesco Fusco

Reg: 3 nov 2004
Msg inviati: 3760
Inviato il: 16 lug 2009, 14:48

Cari cittadini di Fondi,

   siamo in attesa di poter pubblicare il resoconto stenografico, ancora non disponibile, della risposta del Governo sul caso Fondi.

 

http://www.camera.it/resoconti/dettaglio_resoconto.asp?idSeduta=204&resoconto=sommario&indice=alfabetico&tit=00030&fase=#sed0204.sommario.tit00030

 

LAURA GARAVINI (PD). Illustra l'interpellanza Soro n. 2-00422, sugli intendimenti del Governo circa la proposta di scioglimento del consiglio comunale di Fondi (Latina)

LUIGI CASERO, Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio. Risponde all'interpellanza (vedi resoconto stenografico)

- Replica il deputato LAURA GARAVINI (PD), che, nel sollecitare il Consiglio dei ministri a procedere allo scioglimento del consiglio comunale di Fondi, solleva dubbi sulle motivazioni del ritardo con cui il Governo sta intervenendo al riguardo, che ritiene siano di natura politica.

 

 

Francesco Fusco

Reg: 3 nov 2004
Msg inviati: 3760
Inviato il: 16 lug 2009, 15:48

(Intendimenti del Governo circa la proposta di scioglimento del consiglio comunale di Fondi (Latina) - n. 2-00422)

 

PRESIDENTE. L'onorevole Garavini ha facoltà di illustrare l'interpellanza Soro n. 2-00422, concernente intendimenti del Governo circa la proposta di scioglimento del consiglio comunale di Fondi (Latina) (vedi l'allegato A - Interpellanze urgenti), di cui è cofirmataria.

LAURA GARAVINI. Signor Presidente, onorevole sottosegretario, con questa interpellanza urgente noi del gruppo del Partito Democratico ci rivolgiamo al Governo - addirittura, ci eravamo rivolti al Presidente del Consiglio dei ministri - per avere una risposta molto semplice al quesito del perché non si sia ancora proceduto allo scioglimento del comune di Fondi.
Come il sottosegretario avrà avuto modo di appurare, risale già al settembre dell'anno scorso la richiesta di scioglimento presentata dal prefetto di Latina, il prefetto Frattasi, il quale, alla luce di una dettagliata relazione di oltre 500 pagine, Pag. 45predisposta dalla commissione d'accesso che, per mesi, ha studiato il caso, ha chiesto lo scioglimento del comune.
Tale richiesta di scioglimento è stata fatta propria anche del Ministro dell'interno, Maroni, che, non solo in Commissione antimafia, ma anche in quest'Aula, rispondendo ad un'altra interpellanza urgente che avevamo proposto alcuni mesi fa, ci aveva confermato che aveva fatto suoi gli elementi indicati dal prefetto, la gravità della situazione, e che, proprio alla luce di quella che era la situazione, aveva, a sua volta, sollecitato lo scioglimento al Consiglio dei Ministri. Tutto ciò risale già ad alcuni mesi fa.
È, quindi, con grande stupore che denunciamo questo episodio, a maggior ragione, anche alla luce della retata che ha interessato il comune di Fondi nelle settimane scorse (quindi, all'inizio del mese) e che ha visto vari arresti, com'era prevedibile e a conferma degli elementi emersi nel corso della richiesta avanzata dal prefetto e fatta propria dallo stesso Ministro dell'interno. Questa retata, che risale, quindi, ad alcuni giorni fa, ha dimostrato come i vertici amministrativi del comune di Fondi siano seriamente implicati, collusi, addirittura, si parla anche di connivenze con le varie criminalità organizzate, (quindi, con la mafia, con cosa nostra e con la 'ndrangheta).
Pertanto, a maggior ragione, poniamo il quesito e ci chiediamo - anche se il Presidente del Consiglio non è presente, ma il sottosegretario vorrà fare propria questa richiesta - come mai, a distanza di quasi un anno dalla richiesta, non si sia ancora proceduto allo scioglimento, quando, invece, in altre realtà questo scioglimento avviene con tempi molto celeri.

PRESIDENTE. Il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze, onorevole Casero, ha facoltà di rispondere.

 

________________________

 

 

LUIGI CASERO, Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze. Signor Presidente, a seguito della trasmissione, in data 8 settembre 2008, da parte del prefetto di latina, dottor Bruno Frattasi, delle relazioni in cui si prospettava motivatamente la necessità dello scioglimento per infiltrazione mafiosa dell'amministrazione comunale di Fondi, il Ministro dell'interno ha ritenuto opportuno approfondire, in considerazione della delicatezza delle questioni ivi trattate, le argomentazioni poste alla base della suddetta richiesta, inviandole a una nuova commissione d'accesso, dopo quella istituita dallo stesso prefetto, per una più approfondita istruttoria.


Quest'ultima commissione ha valutato la relazione del dottor Frattasi, ponendosi nella stessa linea di quest'ultimo, condividendo le preoccupazioni e le conclusioni.


Il Ministro Maroni ha, quindi, provveduto ad inoltrare presso la Presidenza del Consiglio dei ministri la richiesta di scioglimento per infiltrazione mafiosa del comune di Fondi, corredata da tutta la documentazione necessaria.


Il Consiglio dei Ministri ha preso atto della sua richiesta, organizzando la discussione su un tema che, per la complessità dell'argomento e le considerazioni della collegialità della sede, ha necessitato di tempi idonei ad espletare i relativi adempimenti.


La discussione sulle tematiche in questione ha avuto inizio nella riunione dell'8 maggio 2009, tenendo conto della richiesta di alcuni ministri che, per approfondire l'argomento, hanno chiesto che fosse messa a loro disposizione la relativa documentazione.

Una valutazione di opportunità del Ministro dell'interno, ma anche una serie di precedenti, tutti conformi, hanno poi reso opportuna la trasmissione della documentazione anche alla Commissione antimafia.


Successivamente alla risposta fornita dal Ministro Maroni relativamente alle interrogazioni sulla vicenda del comune di Fondi, il Consiglio dei Ministri ha nuovamente preso in esame la proposta di scioglimento del predetto comune, risolvendo, tuttavia, di rinviare ogni decisione in merito in attesa che gli organi giudiziari concludessero le indagini in corso sul contestato fenomeno di inquinamento da parte della criminalità organizzata.


Il procedimento giudiziario ha avuto solo nei giorni scorsi uno sblocco con provvedimenti di custodia cautelare per una serie di accusati. Il Governo, pertanto, adotterà le proprie decisioni nella prossima riunione del Consiglio dei Ministri.

 

 

___________________________

 

 

PRESIDENTE. L'onorevole Garavini, ha facoltà di replicare.

LAURA GARAVINI. Signor Presidente, mi auguro che l'ultima dichiarazione del sottosegretario significhi che nella Pag. 47prossima riunione del Consiglio dei Ministri si procederà all'effettivo scioglimento dell'amministrazione comunale di Fondi; soltanto in questo caso la nostra richiesta potrà considerarsi soddisfatta. Mi auguro, quindi, che la sua dichiarazione vada interpretata in questi termini.
Se così non fosse - e, comunque, anche se lo fosse -, colgo l'occasione del mio intervento per denunciare la tempistica. Essa ci dà motivo di credere che, purtroppo, ancora una volta, questi tentennamenti e questi ritardi siano legati a coinvolgimenti politici, dal momento che gli arresti che sono stati disposti (a testimonianza della gravità del livello di collusione) riguardano non soltanto esponenti apicali dell'amministrazione - come, ad esempio, il comandante e il vicecomandante della Polizia municipale -, ma anche il primo degli eletti della lista di maggioranza, con la quale è stato eletto anche il sindaco. La nostra preoccupazione, la nostra denuncia, è che questa tempistica, quanto mai negativa, sia legata proprio ai coinvolgimenti politici di parti della maggioranza e, in quanto tale, è quanto mai da condannare. Ciò anche alla luce del fatto che una parte del cosiddetto pacchetto sicurezza, che questo Governo ha appena approvato e ha appena imposto a quest'Assemblea attraverso la maggioranza, prevede, specificatamente sulla questione dello scioglimento dei comuni, che non debbano decorrere più di tre mesi dalla richiesta di scioglimento avanzata dal prefetto all'effettivo scioglimento del comune stesso.
Ancora una volta, si tratta di un caso concreto con cui si dimostra che, se da un lato questo Governo punta ad una politica populista che, dal punto di vista apparente e comunicativo, va nella direzione di una recrudescenza legislativa della lotta alla criminalità organizzata, poi, nei fatti e nella concretezza, non interviene su casi specifici, laddove esistono evidenti coinvolgimenti di carattere politico.
Anche questa occasione è quindi un modo per accusare tale tipo di approccio e per ribadire che, proprio nella lotta alle connivenze tra criminalità organizzata e politica, è necessario che si proceda con fatti concreti. La vicenda di Fondi è la testimonianza del fatto che se esiste la volontà politica, si può intervenire; se invece questa volontà politica è assente, allora si lascia che sia la magistratura a dover fare il proprio lavoro Pag. 48in modo corretto, mentre la politica non è attenta e, nonostante le varie sollecitazioni, interviene soltanto all'ultimo momento, quando ormai l'evidenza dei fatti dimostra che non si poteva lasciare andare ulteriormente la situazione al degrado, proprio come è accaduto nel caso di Fondi.

 

 

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16/07   13:48   15.090   pace e bene, francesco fusco

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Nuovo question time su Fondi

Scioglimento del comune di Fondi: question time del 16/07/09

 

 

   Nel question time di oggi, l’onorevole Laura Garavini (Pd) denuncia l’intollerabile ritardo del Governo in merito alla richiesta di scioglimento del comune di Fondi per infiltrazioni mafiose. Parla di due pesi e due misure in materia di sicurezza e denuncia il coinvolgimento politico del Governo nella vicenda, che sarebbe la causa delle reticenze mostrate rispetto al provvedimento da adottare e all’urgenza che normalmente dovrebbe esservi connessa.


   Il testo letto dal sottosegretario Luigi Casero in risposta all’interrogazione della Garavini, è invece abbastanza anomalo. Dopo i ritardi dovuti alle verifiche effettuate dal ministero e dalla richiesta della documentazione da parte di alcuni ministri per approfondire la questione, veniamo a sapere che la decisione definitiva continua a latitare ancora perché, in ultima istanza, “il Consiglio dei Ministri ha nuovamente preso in esame la proposta di scioglimento del comune predetto, risolvendo tuttavia di rinviare ogni decisione in merito, in attesa che gli organi giudiziari concludessero le indagini in corso sul contestato fenomeno di inquinamento da parte della criminalità organizzata”.

   Ma la richiesta di scioglimento viene presentata dal Prefetto in seguito all’insediamento di una Commissione d’accesso. Se poi le sue valutazioni sono verificate e condivise dal Ministero dell’Interno, per quale motivo si dovrebbero attendere le disposizioni degli inquirenti? Sembra essere nient’altro che l’ennesima presa in giro.


   Con l’eccezione di Maroni, il governo è stato abile e fin troppo ambiguo, e nulla ha lasciato intendere sull’opportunità di una decisione che sia davvero risolutiva, che vada cioè nel senso dello scioglimento. Il cdm potrebbe persino sposare l’interpretazione del sindaco Parisella e del senatore Fazzone, e cioè che una volta eseguiti gli arresti e determinate le responsabilità individuali il comune può tornare a fare tranquillamente il suo lavoro, anche in forza dell’ampio consenso elettorale che lo sorregge. Sarebbe un fatto di una gravità eccezionale, poiché i quadri dirigenziali del comune che sono finiti sotto indagine sono stati nominati dal sindaco, e troppi elementi indicano come non plausibile l’ignoranza di quest’ultimo sui rapporti pericolosi che si erano venuti a formare in seno alla sua amministrazione. La reticenza nell’allontanare l’ex assessore Izzi in seguito alle scoperte sulla rete di rapporti che lo legava ai gruppi criminali aveva già dimostrato, secondo Frattasi, quanto fosse vulnerabile, piena di impedimenti o perfino ricattata, l’amministrazione comunale. E con essa il potere decisionale del sindaco stesso, dal momento che aveva accolto i suggerimenti del Prefetto e assicurato la sua collaborazione.


   La decisione di non scioglimento aprirebbe dunque uno squarcio nella comunità. Verrebbe a mancare il senso di condivisione e di garanzia che le istituzioni offrono a tutti i cittadini, aldilà delle connotazioni politiche. Sul tema della criminalità non dovrebbero esserci tentennamenti, debolezze o concessioni. Di nessun tipo. Ma cosa aspettarsi da un governo che ha appena regalato un condono fiscale a vantaggio delle organizzazioni criminali, che non dovranno più nemmeno preoccuparsi di riciclare il denaro sporco? Questa è la situazione attuale. Speriamo non peggiori e che qualcuno anteponga una volta tanto il bene comune agli odiosi interessi di parte.

 

http://www.ilcantieresociale.it/2009/07/16/nuovo-question-time-su-fondi/

 

(Ultima modifica da parte di Francesco Fusco il 16/07/2009, 17:22. Modificato 2 volte in totale)
jeffrey_lebowski

Reg: 9 nov 2007
Msg inviati: 2459
Inviato il: 16 lug 2009, 17:28
jeffrey_lebowski

Reg: 9 nov 2007
Msg inviati: 2459
Re: è un braccio di ferro!
Inviato il: 16 lug 2009, 17:36
adico ha scritto:
Ci sono ormai tutti gli elementi per fare una valutazione diversa dalle solite.

Su Fondi si sta sviluppando un braccio di ferro di dimensioni clamorose:

Non legalità contro mafiosità ma:

Marrazzo contro Fazzone
PD  contro PDL
PDL cntro PDL
Ciarrapico contro Claudio Fazzone
Conte contro Cusani
Parisella contro Frattasi
Panigutti ( LatinaOggi) contro Grassucci ( Il Territorio)
Aprilia contro Fondi
Il nord della provincia contro il sud pontino
La Regione Lazio contro la Provincia di Latina

Francesco Fusco contro Fusco Francesco ( per coerenza).

Questo è il quadro ed ognuno è chiamato a fare la propria scelta.

Io scelgo Fondi.
Stiamo ancora aspettando che lei ci faccia i nomi di questi fantomatici tizi ancor più pericolosi di Trani e Tripodo, come lei stesso ha dichiarato in questo stesso topic.
decrescita
Reg: 14 feb 2007
Msg inviati: 572
Inviato il: 17 lug 2009, 18:15
"Camorra, si indaghi sul Mercato Ortofrutticolo di Fondi"


Di fronte al rischio, seppur non dimostrato giudizialmente, che un ente pubblico o di interesse pubblico puzzi di camorra o che sia infiltrato dalla camorra – la peggiore camorra, quella dei Casalesi – non si può tacere, non si può mettere la testa sotto la sabbia. Per questo abbiamo il dovere di andare a vedere cosa sta succedendo nel Mercato ortofrutticolo (Mof) di Fondi. Il prefetto di Latina Bruno Frattasi è arrivato a chiedere lo scioglimento dell’amministrazione comunale di Fondi. I recenti arresti dimostrano che le organizzazioni malavitose avevano instaurato un intreccio di relazioni con alcuni rappresentanti dell’amministrazione comunale, tra cui un ex assessore e diversi funzionari. Il tutto è strettamente legato al controllo delle attività del Mercato ortofrutticolo.

Il Mof pare sia luogo di insediamento e di penetrazione di organizzazioni criminali pericolose (n’drangheta, camorra e mafia). La Regione è proprietaria delle strutture del mercato e presiede la società che lo gestisce. Se chi ha gestito quella società non ha fatto dei controlli, è giusto che si assuma le sue responsabilità. Prima di quelle penali ci sono le responsabilità amministrative. Questo è l’impegno che dobbiamo assumere. Il Mof deve tornare a essere un luogo pulito, legale. 

Proporrò al presidente Marrazzo che nel suo consiglio di amministrazione ci siano esponenti della società civile che si sono occupati di legalità e di lotta alle mafie. Non possiamo consentire che quelli di Gomorra si insedino in  luoghi di proprietà regionale. Va fatta pulizia. E’ questo l’alto compito della politica. Non ci si lamenti poi se interviene la magistratura a colmare questi spazi. Questo è un caso classico in cui la politica nazionale in primo luogo non ha fatto il suo dovere. Quello del Governo è ancor oggi un ritardo colpevole. 

Il Ministro Maroni oggi si preoccupa di pericolose badanti e lascia lavorare i presunti mafiosi. A noi Regione Lazio tocca mettere mano al Mercato perché ridiventi luogo dove si smercia la frutta e non le armi e la droga. Infine, un dettaglio che non è un dettaglio: che le merci arrivino e partano su ferrovia, peraltro già esistente ma inutilizzata. Ciò favorirebbe il controllo delle attività e ridurrebbe i rischi di deviazioni e infiltrazioni.

(17 luglio 2009)

antimateria
Reg: 16 set 2008
Msg inviati: 1683
Inviato il: 18 lug 2009, 1:25
decrescita ha scritto:
"Camorra, si indaghi sul Mercato Ortofrutticolo di Fondi"


Di fronte al rischio, seppur non dimostrato giudizialmente, che un ente pubblico o di interesse pubblico puzzi di camorra o che sia infiltrato dalla camorra – la peggiore camorra, quella dei Casalesi – non si può tacere, non si può mettere la testa sotto la sabbia. Per questo abbiamo il dovere di andare a vedere cosa sta succedendo nel Mercato ortofrutticolo (Mof) di Fondi. Il prefetto di Latina Bruno Frattasi è arrivato a chiedere lo scioglimento dell’amministrazione comunale di Fondi. I recenti arresti dimostrano che le organizzazioni malavitose avevano instaurato un intreccio di relazioni con alcuni rappresentanti dell’amministrazione comunale, tra cui un ex assessore e diversi funzionari. Il tutto è strettamente legato al controllo delle attività del Mercato ortofrutticolo.

Il Mof pare sia luogo di insediamento e di penetrazione di organizzazioni criminali pericolose (n’drangheta, camorra e mafia). La Regione è proprietaria delle strutture del mercato e presiede la società che lo gestisce. Se chi ha gestito quella società non ha fatto dei controlli, è giusto che si assuma le sue responsabilità. Prima di quelle penali ci sono le responsabilità amministrative. Questo è l’impegno che dobbiamo assumere. Il Mof deve tornare a essere un luogo pulito, legale. 

Proporrò al presidente Marrazzo che nel suo consiglio di amministrazione ci siano esponenti della società civile che si sono occupati di legalità e di lotta alle mafie. Non possiamo consentire che quelli di Gomorra si insedino in  luoghi di proprietà regionale. Va fatta pulizia. E’ questo l’alto compito della politica. Non ci si lamenti poi se interviene la magistratura a colmare questi spazi. Questo è un caso classico in cui la politica nazionale in primo luogo non ha fatto il suo dovere. Quello del Governo è ancor oggi un ritardo colpevole. 

Il Ministro Maroni oggi si preoccupa di pericolose badanti e lascia lavorare i presunti mafiosi. A noi Regione Lazio tocca mettere mano al Mercato perché ridiventi luogo dove si smercia la frutta e non le armi e la droga. Infine, un dettaglio che non è un dettaglio: che le merci arrivino e partano su ferrovia, peraltro già esistente ma inutilizzata. Ciò favorirebbe il controllo delle attività e ridurrebbe i rischi di deviazioni e infiltrazioni.

(17 luglio 2009)



Un plauso a Luigi Nieri, autore di un articolo che denota una rara e micidiale efficacia.
Francesco Fusco

Reg: 3 nov 2004
Msg inviati: 3760
Inviato il: 18 lug 2009, 19:41
 
Sabato 18 Luglio 2009
Da lunedì riprende servizio
Il comandante Leone torna in libertà
di M.M.
TORNA in libertà Dario Leone, il comandante della polizia municipale di Fondi fino a ieri agli arresti domiciliari nell’operazione «Damasco 2», condotta recentemente dall’Antimafia di Roma.
L’ordinanza nei suoi confronti è stata infatti annullata dal Tribunale del Riesame di Roma in seguito alle istanze del suo legale, l’avvocato Letizia Bortone. Il difensore ha ribadito quanto già affermato nei giorni scorsi: i domiciliari erano una misura sproporzionata rispetto all’accusa di abuso di ufficio.


 

 
Sabato 18 Luglio 2009
Fondi, “Damasco 2”
Il Riesame scarcera il comandante della Municipale
Dario Leone era agli arresti domiciliari
Il Tribunale del Riesame ha deciso l’annullamento della misura di custodia cautelare a carico di Dario Leone, il capo della polizia municipale di Fondi, agli arresti domiciliari in seguito all’inchiesta “Damasco”.
I giudici, dopo aver visionato gli atti dell’indagine, hanno ritenuto insufficienti gli indizi a carico di Leone disponendo l’annullamento degli arresti domiciliari. L’inchiesta ha portato ai domiciliari cinque persone in tutto. Qualche giorno dopo l’applicazione della misura cautelare sono state interrogate dal giudice Laura Campoli. Le accuse, a vario titolo, vanno dall’associazione per delinquere ai reati contro la pubblica amministrazione. Mario Renzi ha prodotto una serie di documenti per dimostrare la propria estraneità. Massimo Di Fazio e Pietro Munno si sono dichiarati innocenti negando ogni contestazione, mentre Tommasina Biondino e Dario Leone si sono avvalsi della facoltà di non rispondere. Quest’ultimo ha ottenuto l’annullamento della misura cautelare dai giudici del Riesame. Alcune altre posizioni sono slittate per una serie di mancate notifiche che potrebbero mettere a rischio la scadenza dei termini.
Secondo la Direzione investigativa antimafia il Comune di Fondi è stato gestito con importanti pressioni del clan criminale guidato dai fratelli Tripodo. Le misure di custodia cautelare in carcere hanno avuto come destinatari Carmelo Giovanni Tripodo, il fratello Antonio Venanzio Tripodo, Aldo Trani, Giovanni Bracciale, Riccardo Izzi (fino all'anno scorso assessore ai Lavori pubblici), Franco Peppe, Pasquale Peppe, Alessio Ferri, Antonio Schiappa, Igor Catalano, Vincenzo Biancho e Antonio D'Errigo.


 

spyke69

Reg: 29 apr 2005
Msg inviati: 1351
E allora?
Inviato il: 18 lug 2009, 19:44
tutti a casa per difetto di forma.....sempre che non vengano convalidati gli arresti....sempre che i reati sono provati....e quindi ribadisco che il consiglio comunale attuale non c?entra proprio nulla...
Francesco Fusco

Reg: 3 nov 2004
Msg inviati: 3760
Inviato il: 18 lug 2009, 19:47

Ordinanze annullate per 5 persone coinvolte nell'operazione Damasco2, a piede libero già Dario Leone

 

  

 

 

  

 

 

 

 

 

   Si tratta dell'ex assessore Riccardo Izzi, Giuseppe Bracciale, Franco Peppe, Pasquale Peppe e Dario Leone.


   Quest'ultimo, comandante della Polizia Municipale di Fondi che fino a ieri si trovava agli arresti domiciliari, è già tornato in libertà. L'ordinanza restrittiva nei suoi confronti è stata infatti annullata dal Tribunale del Riesame di Roma in seguito alle istanze portate brillantemente avanti dal suo legale, l'avvocato Letizia Bortone.


   Il difensore ha affermato con tenacia quanto i domiciliari fossero una misura sproporzionata rispetto al capo d'accusa formulato nei confronti del proprio assistito, quello di abuso d'ufficio. La Bortone ritiene una ''grande vittoria'' quella riportata e ha già annunciato che Leone sarà reintegrato e tornerà a dirigere il Comando della Polizia Municipale.


   Per le altre 4 persone coinvolte nell'operazione, portata avanti dalla Dia di Roma e dai Carabinieri di Latina, sono state accolte le eccezioni della difesa relative a difetti di notifica. Annullati quindi i provvedimenti restrittivi nei loro confronti, il Tribunale ha disposto la remissione in libertà dei quattro indagati con decorrenza da martedì. Potranno quindi riassaporare la libertà Riccardo Izzi e Giuseppe Bracciale che si trovano in carcere e i due Peppe che invece si trovano agli arresti domiciliari.


   Ma non tutto è ancora sicuro al cento per cento dato che lunedì il Tribunale di Roma avrà tutto il tempo di reiterare le ordinanze di custodia cautelare verificando la decisione del Tribunale dei riesame. Quindi, l'unico veramente a piede libero per il momento è Dario Leone.

 


 

Articolo a cura di La Redazione
pubblicato il 18/07/2009 Ore 13:56
 
spyke69

Reg: 29 apr 2005
Msg inviati: 1351
Avvocato mi conferma...
Inviato il: 18 lug 2009, 20:46

 Ma non tutto è ancora sicuro al cento per cento dato che lunedì il Tribunale di Roma avrà tutto il tempo di reiterare le ordinanze di custodia cautelare verificando la decisione del Tribunale dei riesame. Quindi, l'unico veramente a piede libero per il momento è Dario Leone.

Che se nel frattempo Dario Leone va a trovare Gaucci a Cuba si tira fuori da tutto, e chi se visto se visto?

int
Reg: 20 apr 2009
Msg inviati: 29
Inviato il: 18 lug 2009, 22:55
Fonte: Il nuovo Territorio (Irene chinappi)
Citazione:

sabato 18 luglio 2009

Il comandante della Municipale non doveva essere arrestato. Il provvedimento annullato dal Riesame


Dario Leone è libero. Il comandante della Polizia Municipale di Fondi non doveva essere arrestato. Lo ha deciso ieri mattina il tribunale del Riesame di Roma che ha valutato la richiesta presentata dall’avvocato Letizia Bortone in merito all’annullamento del provvedimento di custodia cautelare ai domiciliari. Secondo il Riesame, in sostanza, le accuse mosse nei confronti del comandante Leone non sarebbero sufficienti a giustificare l’arresto. Cade, dunque, il primo dei punti saldi dell’operazione Damasco 2 che ha portato all’arresto di 17 persone tra cui quattro funzionari del Comune. E s’indebolisce ancora di più la probabilità che i reati loro contestati possano far pendere il Consiglio dei ministri verso lo scioglimento della massima assise di Fondi. La prova che la criminalità organizzata ha fatto breccia nel Comune dovrà essere necessariamente forte. Altrimenti tutto si risolverà in una bolla di sapone. Quel che è certo è che i fratelli Tripodo, attraverso le loro ditte, avevano tentato di ottenere favori dall’amministrazione Parisella, attraverso il canale dell’ex assessore ai lavori pubblici Riccardo Izzi. Quest’ultimo è finito in carcere con l’accusa di associazione mafiosa. I dirigenti comunali no. I reati loro contestati sono quelli di omissione e rivelazione di atti d’ufficio e abuso d’ufficio, le cui responsabilità sono state ripartite in maniera diversa tra il comandante Leone, il suo vice Pietro Munno, il dirigente del settore lavori pubblici, Gianfranco Mariorenzi e la dirigente del settore ragioneria Tommasina Biondino. Il Riesame, per ora, si è espresso solo nei confronti di Leone. La settimana prossima (tra martedì e mercoledì) toccherà a tutti gli altri. Ma, viste le premesse e malgrado le posizioni degli imputati siano differenti, è plausibile che anche per gli altri il Riesame annulli i provvedimenti di custodia cautelare. «Nel caso in cui Leone dovesse essere rinviato a giudizio - ha commentato il suo legale - affronteremo il processo nel tribunale di Latina e non a Roma, in forza del diritto al giudice naturale.»
Per il resto, ieri mattina è stata analizzata la situazione di Riccardo Izzi, Franco e Pasquale Peppe e Giuseppe Bracciale, nei confronti dei quali è stato contestato il reato di associazione mafiosa. Per loro il Riesame ha dichiarato la perdita di efficacia della misura cautelare a partire dal prossimo martedì, a causa di un difetto di notifica. Ciò non toglie, tuttavia, che l'organo giudiziario non decida di disporre nuovamente l'arresto.

David

Reg: 27 apr 2003
Msg inviati: 1211
Inviato il: 18 lug 2009, 23:20

spero per lui che sia innocente ma il riesame ha stabilito che non doveva essere arrestato non che non abbia fatto nulla...

antimateria
Reg: 16 set 2008
Msg inviati: 1683
Inviato il: 19 lug 2009, 2:31
David ha scritto:

spero per lui che sia innocente ma il riesame ha stabilito che non doveva essere arrestato non che non abbia fatto nulla...



A Fondi ci conosciamo tutti.
Sirio

Reg: 18 gen 2003
Msg inviati: 394
Inviato il: 19 lug 2009, 3:11
Come ben osservato da David, il Riesame non ha "scarcerato" il comanadante perché ha ritenuto che nulla questi avesse fatto.

Il Riesame, viceversa, pur non entrando nel merito della vicenda (proprio perché per legge è chiamato esclusivamente a decidere in ordine alla valutazione di misure cautelari) ha semplicemente ritenuto che,  la misura cautelare degli arresti domiciliari fosse "eccessiva" rispetto ai fatti contestati, ma non che non andasse adottata perché è palese l'estranietà del soggetto rispetto ai fatti contestati.

Spetterà al giudice dibattimentale, entrando nel merito della questione, chiarire la posizione di ognuno e, di conseguenza, sentenziare per l'assoluzione o no.

In sintesi: l'annullamento di un'ordinanza di misura cautelare, non deve essere automaticamente intesa come una sentenza "anticipatoria" di assoluzione.
Irghius

Reg: 7 gen 2009
Msg inviati: 528
Inviato il: 19 lug 2009, 3:25

Sirio ha scritto:
Come ben osservato da David, il Riesame non ha "scarcerato" il comanadante perché ha ritenuto che nulla questi avesse fatto.

Il Riesame, viceversa, pur non entrando nel merito della vicenda (proprio perché per legge è chiamato esclusivamente a decidere in ordine alla valutazione di misure cautelari) ha semplicemente ritenuto che,  la misura cautelare degli arresti domiciliari fosse "eccessiva" rispetto ai fatti contestati, ma non che non andasse adottata perché è palese l'estranietà del soggetto rispetto ai fatti contestati.

Spetterà al giudice dibattimentale, entrando nel merito della questione, chiarire la posizione di ognuno e, di conseguenza, sentenziare per l'assoluzione o no.

In sintesi: l'annullamento di un'ordinanza di misura cautelare, non deve essere automaticamente intesa come una sentenza "anticipatoria" di assoluzione.

 

grazie sirio per l'esaustiva spiegazione!

Francesco Fusco

Reg: 3 nov 2004
Msg inviati: 3760
Inviato il: 19 lug 2009, 11:20

Secondo la Direzione investigativa antimafia il Comune di Fondi è stato gestito con importanti pressioni del clan criminale guidato dai fratelli Tripodo. Le misure di custodia cautelare in carcere hanno avuto come destinatari Carmelo Giovanni Tripodo, il fratello Antonio Venanzio Tripodo, Aldo Trani, Giovanni Bracciale, Riccardo Izzi (fino all'anno scorso assessore ai Lavori pubblici), Franco Peppe, Pasquale Peppe, Alessio Ferri, Antonio Schiappa, Igor Catalano, Vincenzo Biancho e Antonio D'Errigo.

Leggi l'articolo originale su Il Messaggero

Sirio ha scritto:

Come ben osservato da David, il Riesame non ha "scarcerato" il comanadante perché ha ritenuto che nulla questi avesse fatto.

Il Riesame, viceversa, pur non entrando nel merito della vicenda (proprio perché per legge è chiamato esclusivamente a decidere in ordine alla valutazione di misure cautelari) ha semplicemente ritenuto che,  la misura cautelare degli arresti domiciliari fosse "eccessiva" rispetto ai fatti contestati, ma non che non andasse adottata perché è palese l'estranietà del soggetto rispetto ai fatti contestati.

Spetterà al giudice dibattimentale, entrando nel merito della questione, chiarire la posizione di ognuno e, di conseguenza, sentenziare per l'assoluzione o no.

In sintesi: l'annullamento di un'ordinanza di misura cautelare, non deve essere automaticamente intesa come una sentenza "anticipatoria" di assoluzione.

 

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Ordinanze annullate per 5 persone coinvolte nell'operazione Damasco2, a piede libero già Dario Leone

 

  

 

 

  

 

 

 

 

 

   Si tratta dell'ex assessore Riccardo Izzi, Giuseppe Bracciale, Franco Peppe, Pasquale Peppe e Dario Leone.


   Quest'ultimo, comandante della Polizia Municipale di Fondi che fino a ieri si trovava agli arresti domiciliari, è già tornato in libertà. L'ordinanza restrittiva nei suoi confronti è stata infatti annullata dal Tribunale del Riesame di Roma in seguito alle istanze portate brillantemente avanti dal suo legale, l'avvocato Letizia Bortone.


   Il difensore ha affermato con tenacia quanto i domiciliari fossero una misura sproporzionata rispetto al capo d'accusa formulato nei confronti del proprio assistito, quello di abuso d'ufficio. La Bortone ritiene una ''grande vittoria'' quella riportata e ha già annunciato che Leone sarà reintegrato e tornerà a dirigere il Comando della Polizia Municipale.


   Per le altre 4 persone coinvolte nell'operazione, portata avanti dalla Dia di Roma e dai Carabinieri di Latina, sono state accolte le eccezioni della difesa relative a difetti di notifica. Annullati quindi i provvedimenti restrittivi nei loro confronti, il Tribunale ha disposto la remissione in libertà dei quattro indagati con decorrenza da martedì. Potranno quindi riassaporare la libertà Riccardo Izzi e Giuseppe Bracciale che si trovano in carcere e i due Peppe che invece si trovano agli arresti domiciliari.


   Ma non tutto è ancora sicuro al cento per cento dato che lunedì il Tribunale di Roma avrà tutto il tempo di reiterare le ordinanze di custodia cautelare verificando la decisione del Tribunale dei riesame. Quindi, l'unico veramente a piede libero per il momento è Dario Leone.
 

Articolo a cura di La Redazione
pubblicato il 18/07/2009 Ore 13:56

 

Francesco Fusco

Reg: 3 nov 2004
Msg inviati: 3760
Inviato il: 19 lug 2009, 20:11

                                     DAMASCO, i dubbi sugli «omissis»

Il secondo livello dell’inchiesta riguarda funzionari e politici, e potrebbe non essere finita qui. Una pista che a differenza di «Damasco uno» non c’entra con l’usura mafiosa ma punta diritta verso reati riguardanti la pubblica amministrazione: dall'abuso d'ufficio alla rivelazione di segreti, al tentativo di condizionare gli appalti, in alcuni casi con l'aggravante mafiosa.

Com’è noto, oltre ai dirigenti figurano nel registro degli indagati anche un assessore in carica, indagato per un episodio che lo coinvolge insieme all'ex assessore Izzi e ad Aldo Trani.

Stando all'ordinanza del giudice per le indagini preliminari Cecilia D'Emma, Izzi e Stamigni, quest'ultimo assessore al demoanagrafico del Comune di Fondi, avrebbero tentato di fare ottenere a Trani, titolare di fatto dell'agenzia di onoranze funebri di famiglia, il monopolio nel settore.

Ma le indagini potrebbero non fermarsi qui e coinvolgere altri ambiti amministrativi. Questo almeno a giudicare dagli «omissis» - le parti secretate dell'ordinanza. Chi potrebbe esserci dietro quelle pagine in bianco? Tante le ipotesi, anche se un dato che salta immediatamente agli occhi nell’ordinanza di custodia cautelare è il vuoto di riferimenti alla materia di urbanistica. Eppure nella sua relazione il prefetto Bruno Frattasi aveva sottolineato diverse «anomalie» nel settore. «E' stato accertato dalla Commissione di accesso - la circostanza trova riscontro anche in provvedimenti recentissimi dell'autorità giudiziaria - si legge nella relazione - che il settore dell'urbanistica ha oggettivamente agevolato interessi economici di Salvatore La Rosa, già sottoposto a misure di sorveglianza speciale di Ps, affiliato al clan Bellocco di Rosarno, attraverso un comportamento che ha gravemente trascurato elementari obblighi di verifica, omettendo ad esempio l'accertamento circa l'effettiva proprietà, da parte del soggetto richiedente la concessione edificatoria, dei terreni interessati dai nuovi volumi... Tale grave comportamento omissivo appare ripetuto anche nella vicenda relativa alla costruzione di ben 30 appartamenti a Fondi». E questo è solo un breve passaggio di quanto contenuto nella relazione del Prefetto. Tuttavia sarebbero proprio di questi giorni, ipotesi ancora non confermate su altre indagini in corso ancora in fase di istruttoria e proprio nel settore dell’urbanistica. Verifiche sulla realizzazione di un edificio dove invece era previsto un parcheggio. Per ora solo ipotesi non confermate che però, se accertate potrebbero aprile la strada ad un nuovo filone d’indagine.

https://www.fondani.it/notiziario/mostra_not.php?id=46358

quelli che la Mafia c'è

http://www.dagolab.eu/public/LatinaOggi/Archivio/19_07_2009/pag06latina.pdf

 

delfina

Reg: 25 lug 2003
Msg inviati: 67
Inviato il: 19 lug 2009, 23:07

Sirio ha scritto:
Come ben osservato da David, il Riesame non ha "scarcerato" il comanadante perché ha ritenuto che nulla questi avesse fatto.

Il Riesame, viceversa, pur non entrando nel merito della vicenda (proprio perché per legge è chiamato esclusivamente a decidere in ordine alla valutazione di misure cautelari) ha semplicemente ritenuto che,  la misura cautelare degli arresti domiciliari fosse "eccessiva" rispetto ai fatti contestati, ma non che non andasse adottata perché è palese l'estranietà del soggetto rispetto ai fatti contestati.

Spetterà al giudice dibattimentale, entrando nel merito della questione, chiarire la posizione di ognuno e, di conseguenza, sentenziare per l'assoluzione o no.

In sintesi: l'annullamento di un'ordinanza di misura cautelare, non deve essere automaticamente intesa come una sentenza "anticipatoria" di assoluzione.

Egregio Sirio,

mi permetto di farLe una piccola osservazione.

Da Avvocato quale Lei si professa, di sicuro sarà al corrente delle norme del codice di procedura penale che regolano il nostro processo, e non dimenticherà certamente il comma 9 dell'art. 309 dello stesso, richiamato dal comma 7 dell'art. 324 (rubricato "Procedimento di riesame"), nel quale si afferma che:

"Entro dieci giorni dalla ricezione degli atti il tribunale, se non deve dichiarare l'inammissibilità della richiesta, annulla, riforma e conferma l'ordinanza oggetto del riesame decidendo anche sulla base degli elementi addotti dalle parti nel corso dell'udienza. Il tribunale può annullare il provvedimento impugnato o riformarlo in senso favorevole all'imputato anche per motivi diversi da quelli enunciati ovvero può confermarlo per ragioni diverse da quelle indicate nella motivazione del provvedimento stesso" ...

Ebbene, da tale disposizione è facile intuire come il tribunale chiamato a pronunciarsi sulla questione non si limita a decidere solo delle misure cautelari, ma ben può entrare nel merito della decisione adottata dal GIP e riformarla in senso anche favorevole all'indagato!

Per quanto concerne il caso di specie, inoltre, di certo Lei saprà che siamo di fronte ad un DISPOSITIVO dell'ordinanza..quindi direi di poter sentenziare sulla questione solo una volta conosciute le motivazioni della stessa, per le quale, purtroppo, dovranno attendersi ancora circa due mesi.

Grazie per l'attenzione e...alla prossima lezione di diritto:-)

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La richiesta di scioglimento del consiglio comunale :: Arresti clamorosi a Fondi (Operazione Damasco)